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RSI E CONTRATTAZIONE

RSI E CONTRATTAZIONE. Seminario Nazionale CENTRO STUDI CISL Firenze 30/9 -1/10 - 2010. LAVORATORI, SINDACATO E SVILUPPO SOSTENIBILE. La RSI come via d’impresa allo sviluppo sostenibile Perché i lavoratori e il sindacato possono e debbono essere attori dello sviluppo sostenibile

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Presentation Transcript


  1. RSI E CONTRATTAZIONE Seminario Nazionale CENTRO STUDI CISL Firenze 30/9 -1/10 - 2010 Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  2. LAVORATORI, SINDACATO E SVILUPPO SOSTENIBILE La RSI come via d’impresa allo sviluppo sostenibile Perché i lavoratori e il sindacato possono e debbono essere attori dello sviluppo sostenibile Lo sviluppo sostenibile come unica scelta possibile per un modello di sviluppo globale competitivo non distruttivo Una scelta da coniugare dal livello generale al livello d’impresa L’impresa transnazionale motore della competitività sostenibile Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  3. Il lavoro elemento qualificante del processo produttivo • I lavoratori componente essenziale della società • Lavoratori-consumatori: ricomposizione di interessi • Sindacato: l’organizzazione di rappresentanza sociale più grande, più radicata, estesa e diffusa a tutti i livelli. Non uno stakeholder tra i tanti, ma un referente primario per le politiche di sostenibilità • Sviluppo sostenibile e RSI nei sistemi di relazioni industriali • Approccio partecipativo per obiettivi comuni Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  4. UN NUOVO IMPEGNO PER IL SINDACATO • I lavoratori ed il sindacato devono essere riconosciuti come portatori e titolari di “DIRITTI DI SOSTENIBILITA”, a partire dai luoghi di lavoro. • Ogni attività produttiva o di servizio determina un impatto sociale, economico ed ambientale (dall’ utilizzo dei materiali, alla produzione di rifiuti, al consumo energetico, alla mobilità delle persone e delle merci oltre, ovviamente alle performances economico-finanziarie, alle condizioni di lavoro, di reddito, al rapporto col territorio ecc.). • Diventa, quindi, importante dotare lavoratori e sindacato di strumenti normativi, giuridici e contrattuali, che impegnino il lavoro e l’ impresa a programmi integrati di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. • In particolare, per quanto riguarda l’ impatto ambientale, si può fare un parallelo a quanto già in essere in tema di diritti alla salute e sicurezza: l’impegno vincolante al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro. • Possiamo affermare che le tematiche dello sviluppo sostenibile rappresentano una nuova sfida per il sindacato ed una nuova frontiera per la contrattazione e la partecipazione, sempre più consapevole, dei lavoratori alle strategie d’ impresa. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  5. CONCERTAZIONE PER LA SOSTENIBILITA’ • Appare sempre più evidente che la sostenibilità è una questione trasversale per eccellenza, non isolabile né in una dimensione, né in una singola prassi. L’ approccio non può che essere integrato. La contrattazione va, quindi, saldata con una impostazione di politiche industriali e settoriali orientata allo sviluppo sostenibile. E qui entra in campo un altro elemento a noi caro e che ha aiutato il paese a superare momenti difficili: la concertazione. Nessun tema, infatti, più dello sviluppo sostenibile richiede individuazione di obiettivi comuni e di assunzione di responsabilità conseguenti per essere perseguito. • Negli indirizzi di politiche industriali e settoriali sempre più bisogna introdurre parametri, condizionalità e vincoli per l’ erogazione di finanziamenti che siano rapportati ad obiettivi di sostenibilità realmente verificabili. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  6. STRADE PRATICATE E STRUMENTI A livello internazionale: gli IFA (international framework agreements) A livello europeo: gli accordi di dialogo sociale settoriale A livello nazionale: i contratti nazionali di settore. Alcune esperienze italiane: Il CCNL dei chimici: informazione e consultazione a livello di azienda su programmi, investimenti, sistemi gestionali orientati allo sviluppo sostenibile. La figura del RLSA (rappresentante dei lavoratori per la salute, Sicurezza e ambiente) Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  7. Il protocollo ABI – sindacati dei bancari: orientare le imprese allo sviluppo sostenibile. Le relazioni sindacali sede naturale per favorire, attraverso il coinvolgimento dei lavoratori, la qualità dei prodotti e del processo produttivo. L’Osservatorio nazionale per il monitoraggio e la diffusione delle buone pratiche. La formazione. IL CCNL del cemento: il Comitato paritetico nazionale per lo sviluppo sostenibile e la RSI. Promozione condivisa e monitoraggio di pratiche. Formazione. RSI e sviluppo sostenibile oltre gli obblighi contrattuali e di legge. Punto di riferimento per le strategie d’impresa Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  8. Concertazione/contrattazione territoriale: accordi quadro per lo sviluppo sostenibile tra sindacato (confederale), istituzioni locali e associazioni imprenditoriali. Ruolo dei CAE: interlocutori naturali sui temi dello sviluppo sostenibile e della RSI. Spesso firmatari – insieme alle federazioni sindacali europee e alle Global unions – degli accordi quadro transnazionali. Unica forma di rappresentanza del lavoro nell’ impresa a livello europeo. Sviluppo sostenibile e RSI temi caratterizzanti e fondanti delle strategie (e della cultura) generali dell’impresa. Necessità di approccio omogeneo a livello europeo/internazionale. Nel CAE “dare l’impronta” su RSI, approccio a sviluppo sostenibile e stile di relazioni sindacali. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  9. LA SVOLTA DEL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE • La RSI “sdoganata”; • Da esperienza sperimentale e di elite a modello diffuso; • Elemento qualificante di sistemi di relazione orientati alla partecipazione; • Evoluzione culturale nel sindacato, nelle imprese e nelle associazioni datoriali; • Dalle multinazionali alle PMI; • I CCNL apripista; il 2° livello ambito naturale di sviluppo. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  10. AZIONI E STRUMENTI POSSIBILI Sviluppo sostenibile e RSI implicano coinvolgimento, condivisione, partecipazione, dialogo sociale. Volontarietà si, unilateralità no. Politiche e strategie produttive e gestionali orientate. Ricerca, innovazione tecnologica ed organizzativa. Formazione e nuove professionalità Sostegno a evoluzione quadro normativo Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  11. Individuazione strumenti di comunicazione con l’esterno e di certificazione: bilanci sociali e ambientali, report di sostenibilità. EMAS, ISO, SA 8000. Guida ITUC e GRI (global reporting initiative). Social labelling. Nuovi strumenti di rappresentanza: istituzione del delegato sindacale dello sviluppo sostenibile. Nuovi strumenti contrattuali: monte ore e assemblee dedicati. Forme di incentivazione salariale legate ad obiettivi di sostenibilità (qualità, riduzione scarti, risparmio energetico, riduzione consumi acqua, riduzione rifiuti ecc.) Razionalizzazione sistema trasporti attraverso la collaborazione imprese-istituzioni locali. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  12. IMPRESA PREDISPOSTA ALLA RSI • Impresa orientata alla produzione. No finanziarizzazione. • Crescita ed internazionalizzazione “reale”: nuovi stabilimenti, nuove produzioni, ampliamento mercati. • Innovazione e ricerca “strutturali e strutturate”: strutture e strategie dedicate. • Impegno per la sostenibilità ambientale altrettanto strutturato. • Riduzione consumi energetici: in produzione e nel consumo. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  13. Certificazione ambientale di gruppo. • Gestione risorse umane orientata alla stabilità occupazionale. Forte fidelizzazione. • Rapporti sindacali non conflittuali. • Sistema di relazioni industriale coerente in tutti gli ambiti e a tutti i livelli • CAE? IFA?. Oltre la direttiva. Buone pratiche ed esperienze di eccellenza (formazione congiunta). • Coinvolgimento, informazione, consultazione, condivisione. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  14. ECCO LA VERA RSI • Assoluta correttezza normativa; • Effettività delle iniziative di Rsi; • Omogeneità delle azioni e dei comportamenti di Rsi in tutte le realtà in cui l’ impresa è presente; • Rsi coniugata sia nel contesto interno (management, azionisti, lavoratori) che in quello esterno (clienti, territorio, istituzioni ecc.); • Abbandono delle pratiche unilaterali di Rsi e loro collocazione in un contesto condiviso e di dialogo con i vari partners sociali ed istituzionali (stakeholders); • Disponibilità a verifica e certificazione esterna degli strumenti di Rsi adottati. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  15. ANDARE OLTRE • Oltre l’informazione e consultazione. • Un progetto condiviso e coprogettato. • Bilancio sociale cogestito (indicatori ecc.) • Salario legato ad obiettivi di sostenibilità. • Ambito dell’ impresa e ambito del sistema di relazioni. Simmetrici e corrispondenti Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

  16. RSI ELEMENTO QUALIFICANTE DEL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE • Il sistema di relazioni industriali e la contrattazione nazionale e di 2° livello definiscono comportamenti coerenti delle parti a sviluppare strategie condivise di sviluppo sostenibile di imprese socialmente responsabili. • Le parti sviluppano azioni (informazione, formazione ecc.) per favorire una crescita culturale adeguata di tutti i soggetti coinvolti nell’ impresa. • Ogni azione contrattuale si innesta a valle di processi di acquisizione di conoscenze comuni e condivise. • I temi sociali, etici ed ambientali divengono obiettivi e fattori di competitività, parte integrante delle strategie e delle politiche aziendali al pari delle componenti produttive, commerciali e finanziarie. Uliano Stendardi - Cisl Nazionale

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