1 / 4

FEBBRE POSTOPERATORIA

FEBBRE POSTOPERATORIA. Precoce (entro le prime 48 ore dall’intervento). Trauma chirurgico Atelectasia polmonare. Dopo la terza giornata postoperatoria. Polmonite IVU Infezione di accesso vascolare. Tardiva (verso la quinta giornata postoperatoria). Infezione di ferita

alvin-solis
Download Presentation

FEBBRE POSTOPERATORIA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. FEBBRE POSTOPERATORIA Precoce (entro le prime 48 ore dall’intervento) Trauma chirurgico Atelectasia polmonare Dopo la terza giornata postoperatoria Polmonite IVU Infezione di accesso vascolare Tardiva (verso la quinta giornata postoperatoria) Infezione di ferita Deiscenza anastomotica Ascesso profondo

  2. CRITERI CHE FANNO SOSPETTARE UNA FEBBRE POSTOPERATORIA DI ORIGINE INFETTIVA • Trauma preoperatorio • Classe ASA 2 o superiore • Esordio della febbre dopo la 2° giornata postoperatoria • Esordio della febbre con temperatura >38.6°C • Leucocitosi postoperatoria > 10.000 /mmc • Azotemia postoperatoria >15 mg/dl

  3. Altre cause di febbre postoperatoria tardiva: • la trombosi venosa profonda • le allergie a farmaci ed emoderivati • le raccolte ascessuali profonde, non ben drenate • (in torace o in addome) • il versamento pleurico (non infetto) MEZZI DIAGNOSTICI Anamnesi ed esame obiettivo Imaging (radiografia del torace, TC) Emocoltura in 3 tempi Altri esami colturali (urine, ecc.)

  4. EMOCOLTURA Prelievo di campioni di sangue che vengono incubati in terreni particolari per la coltura di eventuali batteri o miceti Il sangue è sterile, normalmente In alcune situazioni patologiche i batteri riescono a raggiungere il sangue e a diffondersi nell’organismo Per avere le migliori possibilità di successo nell’isolare batteri che si sospetta sia nel torrente ematico occorre eseguire l’emocoltura con tecnica sterile rigorosa in 3 tempi cioè ogni 30 min da 3 accessi venosi differenti, pungendo ex novo Non usare accessi venosi preesistenti!

More Related