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Definizione

Università degli Studi di Foggia Facoltà di Medicina e Chirurgia CdLM Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate Traumatologia dell’Apparato Locomotore Generalità sulle fratture Dott.Maiorana Blas Dott. Berardi Matteo. Definizione.

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di FoggiaFacoltà di Medicina e ChirurgiaCdLM Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e AdattateTraumatologia dell’Apparato LocomotoreGeneralità sulle frattureDott.Maiorana Blas Dott. Berardi Matteo

  2. Definizione • Per frattura si intende l’interruzione della continuità di un osso, che si verifica quando una sollecitazione meccanica supera i limiti di deformabilità del segmento scheletrico in questione. • Le variabili che entrano in gioco nella determinazione della frattura sono: • L’entità della forza lesiva (fattore estrinseco) • La resistenza dell’osso (fattore intrinseco)

  3. DefinizioneLa maggior parte delle fratture sono dovute all’applicazione estemporanea di una forza abbastanza potente de lesionare un osso strutturalmente normale.Ciò non è vero per due tipi di fratture:- Fratture patologiche- Fratture da stress o da durata

  4. Classificazione • Patogenesi: • Fratture per trauma diretto: • fratture da urto • fratture da schiacciamento • fratture penetranti (da arma da fuoco) • 2. Fratture per trauma indiretto: • fratture per flessione • fratture per torsione • fratture per compressione • fratture per trazione • fratture per azione combinata

  5. Violenza dell’evento traumatico:1. A bassa energia2. Ad alta energia Classificazione

  6. Localizzazione • Diafisarie • Metafisarie • Epifisarie • Metaepifisarie e Metadiafisarie • In alcuni casi il livello di lesione è determinato da reperti anatomici specifici (sottotrocanteriche, ecc…). • Se la rima di frattura si estende alla superficie articolare del segmento scheletrico, la frattura è detta articolare.

  7. Anatomia patologica • Entità del danno scheletrico: • Fratture incomplete (infrazioni) • Fratture complete: composte • scomposte: trasversale • con accorciamento • per angolazione • per rotazione

  8. Anatomia patologica • Configurazione della rima di frattura: • Trasversali • Oblique • Spiroidi • Pluriframmentarie • Comminute • Numero di focolai: • Unifocali • Bifocali • Plurifocali • Integrità del rivestimento cutaneo: • Chiuse • Esposte

  9. Clinica • I sintomi e segni da valutare sono: • Dolore • Atteggiamento di difesa antalgico • Impotenza funzionale • Deformità • Mobilità preternaturale • Crepitazione

  10. Guarigione biologica delle fratture • Effetti immediati del trauma • Attivazione di periostio ed endostio • Organizzazione dell’ematoma • Metaplasia cartilaginea • Consolidazione meccanica della frattura • Rimodellamento osseo • Guarigione delle fratture dopo osteosintesi • Guarigione primaria con fissazione rigida e compressione interframmentaria • Guarigione diafisaria con inchiodamento endomidollare

  11. Callo fibroso : Neoformazione vasale: osteoblasti e condroblasti indiff.(basso pH e O2) formano una cartilagine primitiva. Dall’ periostio e dall’endostio sopraggiungono cellule progenitrice dell’osso. Si forma un callo fibroso costituito da: OSTEOIDE – CARTILAGINE – TESSUTO FIBROSO

  12. Callo osseo: Si ossifica il callo fibroso (sia la componente cartilaginea che di osteoide). Si forma un osso primitivo.

  13. Rimodellamento: Osteoblasti ed osteoclasti rimodellano il callo di frattura secondo le line di forza.

  14. Trattamento • Terapia conservativa: • Riduzione • Contenzione • Rieducazione • Terapia chirurgica: • Fissazione interna • Fissazione esterna

  15. Complicanze • Disturbi della consolidazione: • Ritardo di consolidazione e pseudoartrosi • Viziosa consolidazione • Complicanze associate: • Precoci: • Complicanze locali • Sindrome compartimentale • Malattie tromboemboliche • Embolia grassosa • Tardive: • Artrosi post-traumatica • Necrosi avascolare post-traumatica • Ossificazioni eterotopiche • Osteomielite • Algodistrofia

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