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La melagrana nelle arti figurative e in letteratura

La melagrana nelle arti figurative e in letteratura. La melagrana.

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La melagrana nelle arti figurative e in letteratura

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Presentation Transcript


  1. La melagrana nelle arti figurative e in letteratura

  2. La melagrana Il melograno è una pianta antichissima,il nome botanico è Punica granatum ed appartiene alla famiglia delle Puniceae,deriva dal latino “punicus”, di Cartagine, poichè i romani conobbero il melograno dai Cartaginesi. La fioritura va dalla primavera all'inizio dell'estate.  Pianta originaria dell’Asia, il melograno produce un frutto, la melagrana, che è come una grossa bacca dalla scorza coriacea e dai colori vivaci che possono variare dal rosso più tenue al rosso più acceso. A maturazione avvenuta il frutto è sovrastato da un calice di petali che formano una specie di corona e al suo interno è pieno di semi succosi, di un rosso sanguigno-brillante e dal sapore dolce-acidulo. La quantità e la bontà dei semi hanno sempre evocato simboli di abbondanza e fecondità e la presenza del calice fatto a corona ha aggiunto anche il simbolo della regalità. Fecondità, abbondanza, regalità sono gli attributi delle Grandi Madri ed infatti sono molte le rappresentazioni in cui la melagrana viene abbinata a queste figure rappresentative.

  3. La melagrana nella mitologia • In un tardo mito l'albero della melagrana sarebbe nato dal sangue di Bacco, ucciso dai Titali e riportato in vita da Rea madre di Giove. Clemente Alessandrino-Protrettrico ai greci ( 180 - 200 d.C.) • Il mito più conosciuto in cui compare la melagrana è quello riferito a Persefone. Il mito narra che la dea Persefone, figlia di Zeus e Demetra stava passeggiando nei prati fioriti quando venne rapita da Ade, il dio degli inferi, che la portò con sé nonostante ella piangesse e si disperasse. Il rapimento fu possibile per il tacito assenso di Zeus, ma quando Demetra lo venne a sapere, si adirò talmente tanto che impedì ai frutti della terra di maturare. Zeus preoccupato per la sorte degli uomini fu costretto chiedere a Ade di liberare Persefone. continua

  4. Il dio degli inferi acconsentì alla richiesta di Zeus e liberò Persefone ma, prima di lasciarla andare, volle che assaggiasse il seme del melograno, dolce come il miele. Quando Demetra potè finalmente riabbracciare la figlia, fu subito assalita da un presentimento e chiese alla figlia se per caso non avesse mangiato qualche cibo finchè si trovava nell’Ade, perché se l’avesse fatto, il suo destino era di ritornare ogni anno per almeno una stagione in quel luogo tenebroso. Purtroppo era così e la dea, da quel momento, dovette trascorrere una parte dell’anno presso il regno degli inferi. In questo mito la melagrana ha la funzione di costringere la Grande Madre, espressione della Natura, a scendere periodicamente negli inferi, a morire nella stagione invernale per poi risorgere a nuova vita in Primavera. La melagrana diventa così il simbolo del rinnovarsi del cosmo, della sua perenne rigenerazione nel ciclo eterno di vita-morte-vita. Ovidio-Metamorfosi V , 341-571 (43 a.C.-18 d.C.)

  5. Melagrana nel cantico dei cantici • Nella Bibbia il Cantico dei Cantici descrive la sposa amata e la fecondità della Terra Promessa attraverso la metafora della melagrana. “come spicchio di melagrana la tua gotaattraverso il tuo velo. […] I tuoi germogli sono un giardino di melagrane,con i frutti più squisiti,[…]” Capitolo 4, Cantico dei Cantici Re Salomone-X sec. a.C.

  6. Melagrana nella cultura orientale • Analogamente la melagrana nella cultura orientale, in particolare in Cina, è il simbolo della nascita di nuove generazioni. Si parla infatti di una legenda secondo cui "una melagrana si aprirà e da essa usciranno cento bambini".

  7. La melagrana nelle arti figurative Proserpina e la melagrana - di Dante Gabriel Rossetti – 1877-collezione privata

  8. La melagrana, tenuta in mano contemporaneamente dalla Madonna e da Gesù Bambino insieme, potrebbe assumere un doppio significato di castità e di resurrezione. Madonna del Magnificat, Sandro Botticelli,1481-1485, Firenze, Uffizi

  9. La melagrana era l’emblema dell’imperatore Massimiliano I. Il frutto, all’esterno piuttosto anonimo nasconde numerosi dolci semi, come a indicare l’unione di molti sotto una singola autorità. L’imperatore Massimiliano I, Albrecht Dürer,1519, Vienna, Kunsthistorisches Museum

  10. Sono presenti gli attributi tipici della Madonna: le rose e i gigli; la melagranache la Madonna tiene in mano è invece simbolo di fecondità e abbondanza. Madonna della Melagrana, Sandro Botticelli, 1487Galleria degli Uffizi, Firenze

  11. Melagrana nella scultura Jacopo Della Quercia - Madonna della melagrana (Ferrara, Museo della Cattedrale, 1408) Nel museo di Paestum si può ammirare una statua arcaica, probabilmente del VII secolo a.C. che raffigura la dea Era con un bambino in braccio e nella mano destra il frutto del melograno.

  12. Fonti: • http://vulcanochimico.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2059639 • http://duevite.splinder.com/post/14401960/parliamo+della+Melagrana • http://guide.supereva.it/educazione_alimentare_/interventi/2006/10/274314.shtml • http://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_della_melagrana_(Botticelli) • Riferimenti bibliografici: Impelluso, L., La natura e i suoi simboli, Milano, Mondadori, 2004 Valentina Limetti II SANU Università Campus Bio Medico

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