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Competenze e caratteristiche dell’Infermiere di Triage

Corso di Triage in area d'emergenza. Competenze e caratteristiche dell’Infermiere di Triage. Sig.ra C. Seggio. Caposala – MCAU del P.O. Ingrassia di Palermo Direttore: Dott. Stefano La Spada. Recenti e profonde mutazioni della sanità negli ultimi anni:. Nascita delle Aziende Ospedaliere

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Competenze e caratteristiche dell’Infermiere di Triage

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Presentation Transcript


  1. Corso di Triage in area d'emergenza Competenze e caratteristiche dell’Infermiere di Triage Sig.ra C. Seggio Caposala – MCAU del P.O. Ingrassia di Palermo Direttore: Dott. Stefano La Spada

  2. Recenti e profonde mutazioni della sanità negli ultimi anni: • Nascita delle Aziende Ospedaliere • Competitività tra operatori della sanità • Qualità dei servizi sanitari resi • Accreditamento e valutazione delle aziende • Garantire assistenza a tutti i cittadini ma … • Assistenza di qualità elevata

  3. Evoluzione della professione infermieristica: • Istituzione del Diploma Universitario • Nuovo Profilo Professionale • Abolizione del Mansionario • Istituzione della Laurea in Scienze Infermieristiche e di Master

  4. Complementarietà infermiere-medico per il fine comune: La cura della persona nella sua totalità

  5. Funzione dell’Infermiere di Triage • .. all’interno del DEA deve essere prevista la funzione di Triage, come 1° momento di accoglienza e valutazione dei pazienti … per stabilire le priorità di intervento. • Tale funzione è svolta dall’Infermiere Professionale adeguatamente formato, operante secondo protocolli prestabiliti dal Dirigente del servizio DPR 27/03/1992 Ministero Sanità

  6. Cambia la definizione!!!! Infermiere Adeguatamente ADDESTRATO Infermiere Adeguatamente FORMATO

  7. Caratteristiche fondamentali per l’infermiere di area critica: • Preparazione specifica • Esperienza • Professionalità • Elasticità mentale

  8. L’Infermiere professionista deve acquisire tecniche e metodiche comportamentali utili a gestire l’emergenza-urgenza, attraverso corsi specifici

  9. Preparazione specifica: TECNICHE • BLS (Basic Life Support):sostegno delle funzioni vitali di base nelle persone adulte, mediante rianimazione cardiopolmonare e cerebrale • PBLS (Pediatric Basic Life Support): bambini 0-8 anni • ACLS (Advanced Cardiac Life Support):acquisizione di tecniche di assistenza avanzata al paziente in arresto cardiaco • PHTLS: tecniche di gestione, immobilizzazione e assistenza del paziente traumatizzato • Conoscenza approfondita delle metodiche di TRIAGE extra e intraospedaliero • Profonda conoscenza delle tecnologie, strumentazioni e presidi assistenziali

  10. Preparazione specifica: METODICHE COMPORTAMENTALI • Gestione dell’emotività • Comunicabilità • Prevenzione della Sindrome del Soccorritore e della Sindrome del Burnout • Nell’area critica l’aspetto relazionale ed educativo è fondamentale

  11. I Corsi …. • Verifica semestrale • Preferibilmente dovrebbero essere fatti prima dell’immissione in servizio presso 118 o Pronto Soccorso • Integrati da discussioni critico-costruttive multidisciplinari (casi clinici) • Dovrebbe farsene carico organizzativo l’Azienda in cui si opera per assicurare alti livelli di professionalità

  12. Esperienza • Acquisizione diretta, teorico-pratica di nozioni utili alla veloce valutazione della gravità del paziente ed alla sua assistenza mirata • Si acquisisce sul campo ma necessita di approfondimenti e ricerche successivi • La figura del TUTOR (specialmente nell’affiancamento dei neoassunti)

  13. Professionalità • Non si acquisisce solo con un titolo ma riguarda anche le qualità specifiche dell’individuo ed i principi che lo sostengono. • L’infermiere dell’emergenza deve analizzare e affrontare in modo sistematico la situazione assistenziale anche in condizioni di stress • Egli deve decidere, organizzare ed agire in regime d’urgenza, spesso con limitate risorse

  14. Elasticità mentale • Utile specie nel triage sul territorio, perché ogni caso non sarà mai uguale all’altro anche a parità di codice e patologia. • Fattori ambientali e situazionali che influenzano l’evento • Importanza delle Linee Guida e dei Protocolli interni al Pronto Soccorso cui attingere e riferirsi in modo da applicare alla realtà in cui si trova l’assistenza migliore possibile.

  15. Come tutti coloro che svolgono “HELPING – PROFESSIONS, anche gli infermieri sono investiti da pressione emotiva continua che si somma a carichi di lavoro eccessivo, traducendosi in fattore di stress continuo

  16. Nonostante la preparazione … • La Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) 4 volte su 5 fallisce, inoltre la RCP è molto faticosa • Interventi su persone giovani o traumi particolarmente gravi • Scelte rapide da cui dipende la sopravvivenza dei pazienti • Insuccessi e frustrazioni maggiori delle gratificazioni

  17. I professionisti che operano in ambienti con un continuo contatto con la malattia e la morte, sono esposti ad elevati fattori di stress, spesso sono costretti a sovraccarichi di lavoro, non percepiscono salari adeguati e non hanno molte possibilità di carriera. • In questa situazione è elevato il rischio che insorga la SINDROME del BURNOUT

  18. Burnout • Fenomeno di disagio risultante dagli effetti cumulativi dello stress in ambiente di lavoro. • Evitare il ricorso a false e facili soluzioni (alcool, cibo, psicofarmaci, sigarette). • Prevenzione: curando relazioni familiari e sociali, adeguato riposo, regolando le abitudini di vita, l’attività fisica, i ritmi sonno-veglia. • Conoscere meglio la propria U.O., approfondire la propria preparazione tecnico-scientifica, partecipare a corsi ed esercitazioni, curare con attenzione la qualità delle reazioni sociali.

  19. Il DEBRIFING • Procedimento analitico che consiste nell’effettuare revisione critica di un evento fallimentare o una pratica che si è conclusa con successo • Permette a tutti i partecipanti di esplicitare i propri sentimenti e preoccupazioni • Deve essere fatto al più presto dopo l’evento • Deve essere condotto da un Leader, alla presenza di tutta l’equipe. • Tutti devono poter esprimere il loro parere e i propri sentimenti (rabbia, gioa, ansia, sensi di colpa)

  20. Conclusioni • E’ utile conoscere profondamente se stessi e saper gestire le proprie reazioni, creare la giusta distanza tra sé e l’altro, dare l’ordine giusto alle cose anche in situazioni di confusione estrema. • L’emergenza deve basarsi su una seria preparazione a tutti i livelli. • La qualità dell’assistenza è determinata da: motivazione, formazione e orientamento mentale verso la ricerca. • L’aggiornamento, la conoscenza delle metodiche di base e avanzate, l’ottimizzazione delle risorse tecniche e umane possono portare a migliori risultati sia in ambito ospedaliero che nell’emergenza extraterritoriale

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