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Progetto CORRELARE I bambini stranieri e le loro famiglie nelle scuole dell’infanzia

Progetto CORRELARE I bambini stranieri e le loro famiglie nelle scuole dell’infanzia Nodi problematici, vulnerabilità, attenzioni da attivare L’italiano L2 dei più piccoli Bergamo 22 febbraio 2013 Gabriella Lessana. Paesi rappresentati. 187 paesi di provenienza degli alunni

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Progetto CORRELARE I bambini stranieri e le loro famiglie nelle scuole dell’infanzia

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Presentation Transcript


  1. Progetto CORRELARE I bambini stranieri e le loro famiglie nelle scuole dell’infanzia Nodi problematici, vulnerabilità, attenzioni da attivare L’italiano L2 dei più piccoli Bergamo 22 febbraio 2013 Gabriella Lessana

  2. Paesi rappresentati • 187 paesi di provenienza degli alunni stranieri a.s. 2010/2011 • 194 i paesi del mondo • 127 i paesi di provenienza degli a. s. in provincia di Bergamo

  3. Alunni con cittadinanza non italiana in Lombardia2010-2011 Scuola dell’infanzia: • 32.385 12,1% su tutta la popolazione scolastica della scuola dell’infanzia • Principali paesi di provenienza: • Marocco • Albania • Romania • Equador • India • Filippine • Perù

  4. Alunni con cittadinanza non italiana 2010-2011 Provincia di Bergamo Scuole dell’infanzia • Infanzia: 4928 (14,9%) di cui: femmine: 2378 (48,3%) maschi : 2550 (51,7%) • Nati in Italia :4155 (84% )

  5. Le prime 10 nazionalitàprovincia di Bergamo • marocco • albania • romania • india • senegal • bolivia • pakistan • tunisia • cina • costa d'avorio

  6. I bambini della migrazione sono il segno più evidente e visibile del cambiamento sociale in atto nelle nostre città, nei servizi per tutti e nelle comunità straniere

  7. Incremento della popolazione • I bambini stranieri che nascono qui contribuiscono alla crescita demografica dell’Italia ( che sarebbe altrimenti in calo) • La popolazione italiana: • 60.340.328 al 1 gennaio 2010 • 60.626.442 al 1 gennaio 2011 • L’incremento demografico è dovuto interamante alla dinamica naturale e migratoria dei residenti stranieri

  8. Nati in Italia Per la prima volta nel 2011/2012 più di quattro bambini stranieri su cinque nelle scuole dell’infanzia risultano nati in Italia

  9. I minori di origine straniera Una pluralità complessa di • percorsi • bisogni • profili linguistici • disorientamenti • sfide • opportunità • storie personali,familiari,culturali, di apprendimento, adattamento, radicamento

  10. Si ha a che fare con una complessità • linguistica • religiosa • valoriale • sociale

  11. Cittadinanze a Bergamo e provincia ● Araba 27,6 ● Albanese 16,0 ● Francese 13,2 ● Rumena 12,5 ● Inglese 2,1 ● Spagnola 8,2 ● Cinese 2,5 ● Bosniaca 1,2 ● Ucraina 1,1 ● Serba 0,9 ● Altri 4,6

  12. le lingue del mondo • quante lingue si parlano oggi in Italia? • quali lingue e alfabeti sono oggi fra noi?

  13. Alfabeto Bengali(Bangladesh e India)

  14. Alfabeto cingalese (Sri Lanka)

  15. Alfabeto Thai (Thailandia)

  16. Le seconde generazioni: bambini e ragazzi delle terre di mezzo • Minori nati in Italia stranieri de jure, italiani de facto • Minori giunti in Italia con il proprio nucleo famigliare • Minori ricongiunti • Minori non accompagnati • Minori profughi/rifugiati • Rom e Sinti italiani/stranieri • Minori arrivati per adozione internazionale • Figli di coppie miste

  17. Minori nati in Italia • Isolamento e solitudine delle neo-madri • Appartenenza a nuclei monogenitoriali • Problemi di cura e e custodia dei figli • Difficoltà di accesso ai servizi sanitari, prevenzione e cura

  18. Minori nati in Italia punti di vulnerabilità • Rischio di pendolarismo tra i due paesi • Rischio di separazione dalla madre • Difficoltà di inserimento nei servizi per l’infanzia • Mancanza di nonni, zii, cugini …. • Mancanza di esperienze

  19. Minori ricongiunti:punti di vulnerabilità • Distacco dalle figure affettive di riferimento • Ricongiungimento a puntate • Migrazione vissuta come obbligo • Legami affettivi da riallacciare con i genitori emigrati in precedenza • Riorientamento spaziale, temporale, percettivo

  20. Minori ricongiunti:punti di vulnerabilità • Apprendimento della nuova lingua per comunicare e studiare • Modalità dell’inserimento • Rischi di regressione • Aspettative frustrate • Perdita di prestigio della figura paterna

  21. La famiglia mista

  22. Famiglia mista “Quando viene la madre, ci dice di chiamarlo Amedeo e di dargli da mangiare come gli altri; quando viene il padre, dice che il nome è Ahmed e che non deve mangiare il maiale Un’insegnante “In arabo non gli ho mai parlato perché il bambino è abituato a stare con loro (la famiglia della moglie) che parlano solo italiano. Quando è successo che io ho parlato in arabo a mio figlio, tutti loro si sono messi a ridere …” padre tunisino

  23. Famiglia mista • “ • Mia figlia piange perché i bambini le dicono negra, ma io cerco di insegnarle ad essere orgogliosa del suo colore. Le dico: Adesso che hai sei anni possiamo parlare un po’. Tu sei metà e metà. Io sono africano, un nero e tua mamma è italiana e bianca. Tu hai preso un po’ da me e un po’ dalla mamma. Devi essere fiera del tuo colore” padre zairese • “La bambina capisce e parla un po’ arabo. Lei distingue che ci sono due lingue e ha abbinato ogni lingua a uno di noi. Io le parlo spesso in arabo, le racconto delle fiabe italiane anche in arabo” padre libanese

  24. Minori adottati:punti di vulnerabilità • Prendono il nome dei genitori adottivi dopo un anno • Possono avere problemi di identità in adolescenza • 3 piani: la famiglia nucleare, la storia precedente della famiglia, la storia del bambino • Famiglia e Insegnanti: saper gestire il recupero della storia del minore

  25. Rom e sinti italiani e stranieri • Trasmissione della lingua e della cultura: nel contesto del gruppo • La scuola non appartiene alle loro necessità e conoscenze • Mondo di oralità, difficoltà a scrivere • Popolo orgoglioso

  26. Che cosa accomuna tutti? • Sono tutti bambini di seconda generazione, a cavallo tra due culture, bambini “cerniera” che devono costruire la loro identità con riferimenti diversi e spesso contrastanti

  27. Percorsi e tipologie delle famiglie immigrate • Le famiglie “spezzate” che si ricompongono * ricongiungimento al maschile” * ricongiungimento al femminile” • L’emigrazione della coppia • Le famiglie che si costituiscono nel paese di immigrazione *l’arrivo della donna subito dopo il matrimonio” • La famiglia monoparentale

  28. Famiglie immigrate : aspetti di vulnerabilità • Percorsi di acculturazione diversi • Estraneità, effetti della separazione prolungata • Immagini differenti dei ruoli M/F e modifica ruoli coniugali • Aspettative e impatto con la realtà

  29. Famiglie immigrate : aspetti di vulnerabilità (1) • Isolamento e solitudine delle donne • Famiglia allargata, famiglia nucleare • Inversione dei ruoli intergenerazionali • Bambini figli della transizione

  30. Famiglie immigrate : aspetti di vulnerabilità (2) • Igenitori vivono la dissonanza cognitiva ( avere in testa un modello e non poterlo praticare) • Saperi e saper fare, valori, convinzioni, pratiche: tutto messo in discussione • Il genitore che non ha la lingua è un “infans”. E’il bambino che ha il potere linguistico

  31. Famiglia immigrata Famiglia Lingua 1 Atteggiamenti, regole e valori Abitudini e pratiche culturali Saperi e saper fare

  32. Famiglia immigrata Scuola Lingua 2 Atteggiamenti, regole e valori Abitudini e pratiche culturali Saperi e saper fare

  33. Famiglia immigrata Famiglia Scuola Espressione delle aspettative reciproche Espressione dei codici comunicativi differenti Comunicazione delle reciproche rappresentazioni Contatti personali

  34. La famiglia immigrata • Oscilla tra scelte ambivalenti, “installata” nella provvisorietà • Teme la progressiva erosione della cultura d’origine attraverso l’influenza della scuola e dell’ambiente esterno • Tende verso l’assimilazione • Cerca di costruire per i figli legami e appartenenze plurali

  35. Istituzione scolastica altra e distante per: • Lingua • Religione • Alimentazione • Concezione dell’infanzia • Concezione del tempo • Modalità di cura • Ruoli

  36. …e concepita dai genitori stranieri come • Assistenza e cura • Flessibile nei tempi e nelle regole • Ludica e protettiva • Funzionale all’inserimento -scuola elementare -nuova realtà di vita

  37. Valori contrastanti

  38. Perché le famiglie sono assenti? • Le famiglie spesso provengono da luoghi ove le istituzioni sono assenti o prepotenti per cui d’istinto cercano di evitare ogni contatto che non sia indispensabile

  39. Cosa deve fare la scuola? • Seminari di formazione • Colloquio per la ricostruzione della storia • Protocollo di accoglienza • Cartelli bilingui • Schede scuola famiglia • Incontri genitori educatrici • Progetti per l’integrazione dei genitori italiani e stranieri • Presenza libri storie in varie lingue • Presenza mediatore • Ascoltare e osservare sospendendo il giudizio • ……………………………………………………………………….

  40. In quale lingua ti devo parlare? La sera quando finisce il giorno, e la tua testa sotto il peso dei sogni mi cade tra le braccia, ecco che dal cuore rifiorisce sulla bocca una ninna nanna nella mia vecchia lingua. (…) Ma allora qual è la mia appartenenza? Continuo ad essere straniera in questo paese? Mi sono ambientata e adattata a vivere qui- non fa parte di questa decisione anche la parola? In quale lingua ti devo parlare? Tutti i giorni per strada saluto il vicino in questa nuova lingua, il pane lo porto a casa in tedesco; … e tu sei nato qui! Non è questa una cosa importante per l’anima? In quale lingua ti devo parlare? (…) Quale delle due lingue sarà la tua? Guadalupe Bedregal - Zaefferer, in L’Europa delle culture, Fondazione Ismu, 1996

  41. Fondazione Ismu Settore Scuola Formazione Via Galvani 16, Milano www.ismu.org Gabriella Lessana g.lessana@ismu.org Grazie dell’attenzione

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