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NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’

NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’. Pier Francesco Ferrari e Vittorio Gallesi. Department of Neuroscience, section of Physiology, University of Parma. INTRODUZIONE

carlo
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NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’

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Presentation Transcript


  1. NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’ Pier Francesco Ferrari e Vittorio Gallesi Department of Neuroscience, section of Physiology, University of Parma

  2. INTRODUZIONE • Dati raccolti negli ultimi decenni sull’osservazione dell’INTERAZIONE MADRE-BAMBINO nella prima infanzia sostengono l’idea che il bambino sia dotato già in uno stadio precoce di un’ INNATA CAPACITA’ DI IMPEGNO INTERSOGGETTIVO • IL SISTEMA DEI NEURONI A SPECCHIO costituisce il sostenimento neuronale a questa capacità che viene chiamata “EMBODIED SIMULATION” che ha la funzione di permettere l’IMITAZIONE e di generare CONTENUTI RAPPRESENTAZIONALI • Ciò costituisce un punto di rottura con l’eredità Piagetiana e Freudiana ancorata ad una concezione egocentrica

  3. NEURONI A SPECCHIO: STUDI NELLE SCIMMIE

  4. Circa 10 anni fa Rizzolati e Colleghi scoprirono una CLASSE DI NEURONI VISUOMOTORI PREMOTORI: I MIRROR NEURONS (neuroni a specchio) • I primi ad essere scoperti furono i M.N. collegati all’azione della mano • I M.N. si attivano: • quando la scimmia esegue AZIONI-META della mano (es. afferare un oggetto) • quando OSSERVA ALTRI individui fare le stesse azioni • I M.N. si collocano in una sezione della CORTECCIA PARIETALE POSTERIORE connessa con l’AREA F5 (parte rostrale della corteccia ventrale premotrice delle scimmie)

  5. LA PIU’ INTERESSANTE PROPRIETA’ DEI M.N.: una buona congruenza tra le AZIONI OSSERVATE e quelle ESEGUITE nella loro attivazione • IPOTESI DERIVANTE: i M.N., dalla combinazione dell’azione osservata con quella eseguita, permettono la comprensione delle azioni prodotte dagli altri • CAPACITA’ DERIVANTE: riconoscimento di 1) MODELLI MOTORI OSSERVATI 2) META INTENZIONALE DELL’ AZIONE OSSERVATA • Siamo in grado di comprendere la meta dell’azione eseguita da un altro perché vi è una combinazione di: AZIONE OSSERVATA + INTERNA RAPPRESENTAZIONE DI ESSA dotata della conoscenza della meta

  6. Ulteriori studi mostrarono: • Gli F5 M.N. si attivano anche quando la parte finale dell’azione osservata è nascosta • Una classe di F5 M.N. “audio-visual mirror neurons” possono essere attivati anche dal suono prodotto da una stessa azione eseguita o osservata in precedenza • Esiste dunque uno STESSO SUBSTRATO NEURONALE all’interno del quale vengono rilegati differenti eventi e il loro differente modo di presentarsi UN MECCANISMO FUNZIONALE AD UN LIVELLO ASTRATTO, GENERALE (a form of conceptualitation)

  7. In un recente studio s’è visto che i M.N. possono generalizzare la meta di un’azione ad azioni che non sono nel repertorio motorio delle scimmie • Ciò che viene CODIFICATO ad un livello molto astratto, è la meta di un’azione anche se la scimmia non è capace di riprodurla • Supporta l’idea che la descrizione sensoria degli stimoli sociali osservati è strettamente relazionata con la conoscenza sensoria motoria dell’osservatore • La CAPACITA’ DEI M.N. di connettere l’ OSSERVATO INDIVIDUALE con l’ OSSERVATORE • implica: LA COMPRENSIONE/RICONOSCIMENTO DELLE AZIONI • non implica: UN’INTERAZIONE DIRETTA CON ALTRI INDIVIDUI

  8. Il sistema dei M.N. si arricchisce e si complica di un ulteriore scoperta: UNA NUOVA CATEGORIA DI M.N. che vengono associati al sistema combinatorio osservazione/esecuzione PER L’AZIONE DELLA BOCCA • La maggior parte di questi MOUTH MIRROR NEURONS rispondono/si attivano all’osservazione di azioni ingestive (es: mordere, strappare coi denti, leccare, etc) • Questi mostrano la stessa SPECIFICITA’ DEI M.N. per l’azione della mano non rispondono alla semplice presentazione dell’oggetto o alle azioni mimate della bocca ma • SOLO AD UNA SPECIFICA AZIONE FINALIZZATA

  9. Una piccola percentuale dei M.M.N. invece si attivano solo durante l’osservazione delle AZIONI FACCIALI COMUNICATIVE (es: schiocco delle labbra, labbra protese, lingua protesa) • Molti di questi rispondono comunque anche all’esecuzione delle azioni ingestive • E’ stato ipotizzato che: la presenza dei M.M.N. è indicativa per l’esistenza di un sistema originato per comprendere I MOVIMENTI DELLA BOCCA • E successivamente è stato utilizzato per sviluppare un SISTEMA COMUNICATIVO ORO-FACCIALE più complesso ed evoluto

  10. LA PROPRIETA’ DEI M.M.N. e in particolare di quelli di TIPO COMUNICATIVO: permettere un accesso più completo verso l’altrui esperienza • Ciò avviene grazie all’ampliamento della stessa conoscenza del corpo relazionato dell’osservatore (observer’s own body related knowledge) verso le azioni oro facciali • PUO’ IMPLICARE LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DELL’OSSERVATORE IN UNA COMUNICAZIONE DIADICA • VI E’ DUNQUE UNA NUOVA PROPRIETA’ DEL SISTEMA M.N.: Il corso delle informazioni sociali non è solo unidirezionale (dall’agente osservato all’osservatore) ma CIRCOLARE Ciò comporta UN RECIPROCO SCAMBIO BI-DIREZIONALE: • UNA MATRICE DI INTERSOGGETTIVITA’ (Stern)

  11. IL SISTEMA DEI NEURONI A SPECCHIO NELLE AZIONI UMANE

  12. Diversi studi dimostrano l’esistenza anche nel CERVELLO UMANO DI UN SISTEMA DI M.N basato sulla combinazione azione percepita e azione eseguita • Durante l’osservazione dell’azione vi è una forte attivazione dell’AREA PARIETALE E PREMOTRICE (un’area omologa all’area delle scimmie in cui sono presenti i M.N) • Il SISTEMA DI COMBINAZIONE M.N PER LE AZIONI UMANE è organizzato in DISTINTE REGIONI CORTICALI all’interno della CORTECCIA PREMOTRICE E PARIETALE POSTERIORE • Esse vengono attivate in modo dipendente dalla combinazione osservazione/esecuzione delle azioni relazionate alla bocca, mano, piede. • OSSERVAZIONE/ESECUZIONE DI PARTI DIVERSE DEL CORPO ATTIVAZIONE DI DIVERSE ZONE CORTICALI

  13. Un recente studio nel quale i partecipanti umani osservavano azioni comunicative della bocca eseguite da uomini, scimmie e cani mostra che: • L’OSSERVAZIONE DELLE AZIONI COMUNICATIVE DELLA BOCCA DI DIFFERENTI SPECIE OSSERVATE

  14. CIO’ IMPLICA CHE: • Le AZIONI COMUNICATIVE APPARTENENTI AL REPERTORIO MOTORIO dell’uomo osservatore (es: mordere,leggere)o molto vicino ad esso (es: lo schiocco delle labbra) sono tracciate all’ INTERNO DEL SISTEMA MOTORIO DELL’OSSERVATORE • Le AZIONI CHE NON APPARTENGONO AL REPERTORIO MOTORIO dell’osservatore sono tracciate e categorizzate alla base delle loro PROPRIETA’ VISUALI. • IL COINVOLGIMENTO DEL SISTEMA MOTORIO durante l’osservazione delle azioni comunicative della bocca è stato verificato anche dagli studi di Watkins tale tipo di osservazione facilita L’ECCITABILITA’ DEL SISTEMA MOTORIO coinvolto nella produzione delle stesse azioni

  15. NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’ PRIMARIA STUDI COMPORTAMENTALI SULLA SINCRONIA E L’IMITAZIONE INFANTILE NEGLI UMANI E NELLE SCIMMIE

  16. IPOTESI: vi è una correlazione tra: • SISTEMA NEURONALE (M.N) • INTERSOGGETTIVITA’ • L’INTERSOGGETTIVITA’ è caratterizzata principalmente da: LA SINCRONIA che emerge in una relazione tra due persone. • La sincronia si basa sulla COMPRENSIONE DELLE AZIONI DEGLI ALTRI.

  17. COME AVVIENE LA COMPRENSIONE DELLE ALTRUI AZIONI? • La comprensione delle azioni degli altri avviene grazie al: “MIRROR MECHANISM” (meccanismo a specchio) • Esso si basa su di un MECCANISMO DI RISONANZA in cui: Il sistema motorio dell’osservatore si attiva ( attivazione dei neuroni a specchio) ogni volta che un appropriato stimolo visuale e/o acustico viene presentato. • CIO’ NON IMPLICA NECESSARIAMENTE LA PRODUZIONE DI UN ESPLICITO MOVIMENTO

  18. RIZZOLATI ET AL propongono che: esiste una RAPPRESENTAZIONE MOTORIA INTERNA di azione specifica • essa si attiva nel momento dell’osservazione dell’azione • e può essere utilizzata come “RESPONSE FACILITATION”(risposta facilitata) aziona la RIPETIZIONE DI UN’AZIONE SPECIFICA già presente nel repertorio motorio dell’osservatore • Tutto ciò avviene solo quando UN APPROPRIATO STIMOLO VIENE PRESENTATO ( meccanismo di risonanza)

  19. Queste ipotesi vengono testate in ESPERIMENTI CON LE SCIMMIE utilizzando come OGGETTO SERIMENTALE un comportamento particolarmente sensibile allo stimolo sociale “EATING BEHAVIOR” (assunzione di cibo) • L’osservazione e l’ascolto di azioni riguardanti l’assunzione di cibo ATTIVA i programmi motori di azioni simili facilitando così la loro esecuzione (FUNZIONE DEL SISTEMA A SPECCHIO) • Il comportamento di nutrimento delle scimmie aumentava quando queste osservavano o solo sentivano altri individui mangiare (SINCRONIA DELCOMPORTAMENTO) • Il suono invece dello strappare della carta non comporta nella scimmia ascoltatrice nessun comportamento connesso.

  20. QUAL’E’ LA FUNZIONE DELLA SINCRONIA DEL COMPORTAMENTO NUTRITIVO NELLE SCIMMIE? • Il comportamento di nutrimento dei primati soprattutto è caratterizzato dall’essere PRIMARIAMENTE SOCIALE necessita sensibilità sociale indirizzata a SINTONIZZARE IL COMPORTAMENTO INDIVIDUALE con quello dei membri del gruppo • Nelle scimmie dunque è presente una FORMA DI INTERSOGGETTIVITA’: LA COORDINAZIONE DEL COMPORTAMENTO(Behavioral coordination): Fare le stesse cose allo stesso momento • La B.C. porta vantaggi coesione del gruppo (effettiva strategia . comportamentale antipredatoria)

  21. Un’ ALTRA FORMA DI INTERSOGGETTIVITA’ è l’ “EARLY IMITATION” (imitazione precoce) studiata primariamente negli uomini • E’ stato notato che il bambino piccolo riesce ad imitare i gesti facciali fatti da un adulto: aprire la bocca la protusione della lingua la protusione delle labbra • GLI INTERROGATIVI che gli studiosi si pongono sono: • Com’è possibile imitare gesti facciali se lui/lei non può vedere la propria faccia? • Come può il bambino adattare la propria espressione facciale a quella del modello di imitazione?

  22. Ciò che accade è il trasferimento della PROSPETTIVA PERSONALE del dimostratore all’interno della PROSPETTIVA DEL CORPO DEL BAMBINO (lo fa proprio, diventa suo) • Lo stesso ragionamento lo possiamo applicare all’interno del MECCANISMO DI RISONANZA DEL SISTEMA MOTORIO SOSTENUTO DAL FUNZIONAMENTO DEI NEURONI A SPECCHIO Nell’imitazione precoce dei neonati i sistemi motori possono INNATAMENTE RISPONDERE SPECIFICATAMENTE ai gesti dello sperimentatore senza avere un visuale feedback della loro stessa faccia

  23. DIRETTO COLLEGAMENTO Stabilito nel SISTEMA NEURONALE A SPECCHIO AZIONE OSSERVATA AZIONE ESEGUITA Importante implicazione per lo SVILUPPO DELL’INTERSOGGETTIVITA’ Infatti l’ IMITAZIONE PRECOCE può essere un importante STRUMENTO per comprendere le persone, l’identità di . queste, gli oggetti per entrare ed instaurare una relazione . con gli altri

  24. L’”EARLY IMITATION” è stata studiata anche nei primati • Per comprendere meglio la sua funzione • Per tracciare una possibile linea evolutiva verso la comparsa di questo comportamento • Questi studi sembrano suggerire che l’imitazione neonatale negli scimpanzè sia orientata preferenzialmente verso FACCE CON PARTICOLARI ESPRESSIONI • Esperimento: è stata osservata la RISPOSTA COMPORTAMENTALE di un piccolo macaco di una settimana di fronte a gesti umani della faccia e delle mani • Apertura della bocca • Labbra protese • Lingua protesa • Gesti delle mani STIMOLI

  25. Il piccolo macaco sembrò imitare solamente la protusione della lingua, delle labbra e l’apertura della bocca • Venne scoperto che tale capacità oltre ad apparire molto presto dopo la nascita ha la tendenza a scomparire altrettanto velocemente (dura circa 2 mesi) • Nonostante ciò, sappiamo che l’”EARLY IMITATION” non è l’unica caratteristica dell’essere umano; essa si è evoluta nel tempo

  26. Il fatto che i TIPI DI GESTI IMITATI abbiano un SIGNIFICATO ASSOCIATIVO Suggerisce che: Nei primati il BISOGNO DI STABILIRE UNA RELAZIONE PROFONDA TRA DUE INDIVIDUI (madre-bambino) non solo di attaccamento ma anche differenti forme di intersoggettività Può rappresentare UNA FORZA EVOLUTIVA CRUCIALE

  27. I dati sull’”EARLY IMITATIONS” sembrano suggerire che in alcune specie di primati il NEONATO E’ CAPACE DI SINTONIZZARE IL SUO COMPORTAMENTO con quello osservato da altri individui • IL SISTEMA SENSORIO-MOTORIO È GIÀ PRE-STABILITO PER ESSERE COORDINATO CON L’ESPERIENZA DI QUALCUN ALTRO IN SENSO PARTECIPATORIO • “ALTERO CENTERED PARTECIPATION” è una delle caratteristiche alla base dell’INTERSOGGETTIVITA’ PRIMARIA • I bambini possegono un’intera gamma di capacità: • per sintonizzare le loro menti con quelle degli altri • per condividere l’esperienza della 1° e 3° persona

  28. E’ stato ipotizzato: CAPACITA’ INNATA DI CONDIVIDERE L’ESPERIENZA DEGLI ALTRI (potrebbe essere assegnata) Da UN MECCANISMO NEURONALE I NEURONI A SPECCHIO Un aspetto che le neuroscienze dovrebbero approfondire di più è: Se il SISTEMA COMBINATORIO dei M.N. è: Confinato a comprendere le azioni Utilizzato anche all’interno dell’”altero-centered partecipation” oppure

  29. IL SISTEMA DEI NEURONI A SPECCHIO E INTERSOGGETTIVITA’ SECONDARIA

  30. Prima di diventare verbale e simbolico IL BAMBINO ACQUISTA FORME PIU’ COMPLESSE DIINTERSOGGETTIVITA’ • Una di queste e la piu’importante nello sviluppo della capacità di interazione e condivisione dell’esperienza con gli altri è “UNDERSTANDINGINTENTIONS” (comprensione delle intenzioni)

  31. Neuroni a specchio e la comprensione delle intenzioni

  32. In una SEQUENZA DI AZIONI MOTORIE (es. raccogliere una penna per scrivere) • la META FINALE dell’intera azione (es: scrivere su un pezzo di carta) • è sempre presente nella MENTE dell’agente • essa (LA META) si riflette in ogni azione motoria della sequenza • L’INTENZIONE DELL’AZIONE E’ STABILITA PRIMA DELL’INIZIO DEI MOVIMENTI (quando noi stiamo per compiere un’azione prediciamo anche la sua conseguenza)

  33. Le evidenze raccolte dagli studi sulle scimmie suggeriscono che queste utilizzano IL SISTEMA DEI M.N PER OTTIMIZZARE LE LORO INTERAZIONI SOCIALI • Perciò si può supporre che IL SISTEMA DEI M.N SIA UTILIZZATO PER PROPOSITI SOCIALI • Venne inoltre notato che i neuroni nella corteccia dorsale premotrice possono velatamente simulare i comportamenti osservati dagli altri • ciò avviene anche quando la RELAZIONE TRA: EVENTO OSSERVATO IL COMPORTAMENTO MOTORIO PRODOTTO è appresa attraverso le associazioni stimolo/risposta

  34. L’ipotesi è che le scimmie ricevano una FORMA RUDIMENTALE di “Teological stance”(istanza finalistica) precursore completo di un completo atteggiamento intenzionale • Le scimmie certamente non possiedono una COMPLETA, SVILUPPATA MENTALIZATION • Gli uomini possiedono un’ABILITA’ INTELLETTIVA SUPERIORE sostenuta da un meccanismo neuronale simile a quello delle scimmie ma che inoltre gli permette di comprendere le intenzionidelle azioni degli altri osservati • Le neuroscienze non possiedono ancora un modello specifico di come gli uomini possano svolgere tale funzione.

  35. Una data azione può essere prodotta dalle piu’svariate intenzioni • SUPPONIAMO: una persona osserva un’altra afferrare una tazza • I M.N specifici per l’azione “afferrare” si attivano nel cervello dell’osservatore • Ciò che avviene è: una semplice EQUIVALENZA MOTORIA tra: AZIONE OSSERVATA e LA SUA RAPPRESENTAZIONE MOTORIA nel cervello dell’osservatore • Cio’ ci può informare sul “CHE COSA” è tale azione ma non sul “PERCHÉ” l’azione è accaduta • Determinare il “perché” = DETERMINARE L’INTENZIONE scoprire la meta non ancora eseguita

  36. L’OPINIONE TRADIZIONALE: i M.N codificano il “che cosa” e non il “perché” di un’azione sembra essere rovesciata da recenti dati elettrofisiologici • Nel LOBO PARIETALE INFERIORE delle scimmie sono stati scoperti M.N con interessanti proprietà. • I M.N nel IPL si ATTIVANO in associazione ad azioni motorie delle scimmie solo quando questi sono coinvolti in UNA SPECIFICA AZIONE INDIRIZZATA VERSO SPECIFICHE METE • Es: alcuni tipi di neuroni si attiveranno solamente se la scimmia afferra un pezzo di cibo per portarlo alla bocca e non per riporlo in un contenitore • I M.N NEL IPL CODIFICANO LA STESSA AZIONE MOTORIA IN MODO DIFFERENTE IN BASE ALLA META FINALE DELL’AZIONE percio’ ESSI SI ATTIVERANNO ANCHE IN TEMPI DIFFERENTI

  37. LA PROPRIETA’ DEI M.N NEL IPL E’: FACILITARE LA FLUIDITA’ DI UN’AZIONE • Singole azioni motorie dipendono da altre quanto queste partecipano alla meta finale di un’azione specifica si formeranno così: PRE-LEGATE CATENE INTENZIONALI ogni successiva azione motoria è facilitata dall’azione eseguita precedentemente • Da notare infatti che: l’attivazione dei neuroni è presente prima che le scimmie osservino lo sperimentatore cominciare l’esecuzione del secondo atto motorio

  38. PROPRIETA’ DEI M.N PARIETALI • RICONOSCERE LA META DELL’AZIONE MOTORIA OSSERVATA • DISCRIMINARE AZIONI MOTORIE IDENTICHE IN BASE ALLA SEQUENZA DELL’AZIONE NELLA QUALE QUESTE SONO COLLOCATE PERMETTE ALLE SCIMMIE DI PREDIRE QUAL’E’ IL RISULTATO DELL’AZIONE OSSERVATA PERMETTE DI INDIVIDUARE L’INTENZIONE DELL’AZIONE INDIVIDUALE

  39. MECCANISMO DI COMPRENSIONE DELLE INTENZIONI si basa su L’ATTIVAZIONE DI UNA SPECIFICA CATENA MOTORIA che porterà UNA RAPPRESENTAZIONE INTERNA DI CIO’ NELL’OSSERVATORE L’AZIONE CHE L’ AGENTE ANDRA’ A COMPIERE

  40. LA FREQUENZA DELLA SEQUENZA DI UN’AZIONE (osservate o eseguite nell’ambiente sociale) crea PERCORSI PREFERENZIALI DI INFERENZE/PREDIZIONI prodotti dal CONCATENAMENTO DI DIFFERENTI M.N. CHE CODIFICANO: AZIONE MOTORIA OSSERVATA L’AZIONE IN CUI IN QUEL CONTESTO DOVREBBE SEGUIRE ATTRIBUIRE INTENZIONI PREDIRE UNA NUOVA IMMINENTE META (scoprire l’intenzione di un’azione A = predire la sua lontana meta; della successiva azione B

  41. SI DEDUCE CHE: • L’organizzazione del sistema motorio può fornire un SUBSTRATO PER PERCEPIRE/DEDURRE LE INTENZIONI • Per lo sviluppo di un SISTEMA MOTORIO ADATTATO è intrinsecamente necessario possedere un CONCETTO DI INTENZIONE • Per guidare il corpo nello spazio verso un fine

  42. Neuroni a specchio Emozioni Senzazioni

  43. LE EMOZIONI FUNZIONE IMPORTANTE per Acquisire conoscenza Riorganizzare la conoscenza individuale di sé in base al risultato delle relazioni con gli altri • L’ATTIVITA’ COORDINATA DEI SISTEMI NEURONALI sensorio-motorio nell’automatizzazione + delle risposte comportamentali affettivo degli organismi viventi E’ IMPORTANTE PER LA SOPPRAVVIVENZA

  44. L’INTEGRITA’ DEL SISTEMA SENSORIO-MOTORIO appare critica nel RICONOSCIMENTO DELLE EMOZIONI MANIFESTATE DAGLI ALTRI • IL SISTEMA S-M SOSTIENE LA RICOSTRUZIONE DI CIO’ CHE ESSO PUO’ SENTIRE/PROVARE attraverso SIMULAZIONE DELLA CONDIZIONE DEL CORPO POSTO IN RELAZIONE EMPATIA

  45. UN RECENTE STUDIO mostra che: l’esperienza di disgusto ATTIVA LA STESSA e STESSA STRUTTURA la stessa sensazione espressa NEURONALE (nella dalla mimica facciale di qualcun altro stessa collocazione) L’INSULA ANTERIORE L’essere toccato ATTIVA LA STESSA STRUTTURA NEURONALE e l’osservazione di qualcuno che viene toccato S II-PV (una regione corticale multimodale)

  46. L’esperienza di una data emozione/sensazione provate in 1° e in 3° persona è sostenuta ATTIVITA’ DI UN CONDIVISO SUBSTRATO NEURONALE permette UNA COMPRENSIONE ESPERIENZIALE DIRETTA • Esiste dunque un DOPPIO MODELLO DI ATTIVAZIONE DELLA STESSA REGIONE DI CERVELLO • Perciò la capacità di avere esperienza e comprendere allo stesso tempo le esperienze e le emozioni degli altri potrebbe essere mediate da una: “EMBODIED SIMULATION” (SIMULAZIONE INTERNA) Dall’attivazione di alcune delle stesse reti neuronali che sostengono la stessa emozione e sensazione

  47. CONCLUSIONI 3 SONO I PUNTI FONDAMENTALI

  48. I MECCANISMI DEI NEURONI A SPECCHIO RAPPRESENTANO LA BASE NEUROBIOLOGICA DELL’ INTERSOGGETTIVITA’ PRIMARIA E SECONDARIA “L’EMBODIED SIMULATION” DESCRIZIONE SENSORIA DEGLI STIMOLI OSSERVATI + RAPPRESENTAZIONE INTERNA DEGLI S.O. NELL’OSSERVATORE MECCANISMO FUNZIONALE BASICO DEL NOSTRO CERVELLO CHE CI PERMETTE UN INTUITO ESPERIENZIALE

  49. La capacità di produrre rappresentazioni interne dell’intenzione di un agente Organizzazione del sistema motorio COLLEGAMENTO • grazie a: • I NEURONI MOTORI DELLA CORTECCIA PARIETALE ORGANIZZATI IN CATENE I QUALI CODIFICANO DIFFERENTI SPECIFICHE AZIONI • E ATTIVANDOSI DURANTE LE OSSERVAZIONI DI ATTI MOTORI SPECIFICI DETERMINANO L’ATTIVAZIONE ANCHE DEL RISULTATO DELL’INTERA AZIONE

  50. Per la comprensione delle azioni Per la comprensione delle intenzioni del comportamento degli altri IL MECCANISMO DEI M.N.E’ UN SOSTENIMENTO NEURONALE ADATTO • CAPACITA’ CHE PRODUCE: • INTENZIONALE ADEGUAMENTO • FAMILIARITA’ DELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI “ESSERE EMPATICO” (l’altro diventa un altro sé)

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