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L’INFN e l’industria italiana

L’INFN e l’industria italiana. Speranza Falciano Giunta Esecutiva INFN CERN E INFN : RICERCA E TECNOLOGIA DI FRONTIERA. UN’OPPORTUNITÀ PER IL SISTEMA MARCHE ANCONA - 4 APRILE 2012. Introduzione (1).

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  1. L’INFN e l’industria italiana Speranza Falciano Giunta Esecutiva INFN CERN E INFN : RICERCA E TECNOLOGIA DI FRONTIERA. UN’OPPORTUNITÀ PER IL SISTEMA MARCHE ANCONA - 4 APRILE 2012

  2. Introduzione (1) • L’INFN è l’ente pubblico nazionale di ricerca, vigilato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dedicato allo studio dei costituenti fondamentali della materia e delle leggi che li governano e svolge attività di ricerca, teorica e sperimentale, nei campi della fisica subnucleare, nucleare e astroparticellare. • Le attività di ricerca dell’INFN si svolgono tutte in un ambito di competizione internazionale e in stretta collaborazione con il mondo universitario italiano, sulla base di consolidati e pluridecennali rapporti. La ricerca fondamentale in questi settori richiede l’uso di tecnologie e strumenti di ricerca d’avanguardia che l’INFN sviluppa sia nei propri laboratori sia in collaborazione con il mondo dell’industria.

  3. Introduzione (2) Nell’adempimento della sua missione, inoltre, l’Istituto: • Collabora con le istituzioni di ricerca scientifica e tecnologica, italiane e straniere, contribuendo al processo di rafforzamento dell’area europea della ricerca. • Promuove la formazione dei giovani nel campo della ricerca fondamentale e applicata. • Cura la diffusione della cultura scientifica, innanzitutto tra i giovani. • Persegue l’eccellenza scientifica sviluppando strumentazione avanzata, con il coinvolgimento dell’ industria nazionale. • Intensifica l’interazione delle attività di ricerca con quelle di trasferimento di conoscenza per rendere più competitive le imprese italiane a livello internazionale. • Sviluppa l’applicazione delle tecniche nucleari e subnucleari alla medicina, ai beni culturali e all’ ambiente.

  4. L’attività scientifica e tecnologica dell’INFN La ricerca fondamentale, condotta sia attraverso la sperimentazione, sia attraverso metodologie teoriche, e le ricerche tecnologiche e interdisciplinari correlate, sono coordinate complessivamente da cinque commissioni scientifiche nazionali: Fisica subnucleare (CSN1) Fisica astroparticellare(CSN2) Fisica nucleare (CSN3) Fisica teorica (CSN4) Ricerche tecnologiche e interdisciplinari (CSN5) E’ in questo contesto che nasce l’innovazione ….. Progetti Speciali Progetti Strategici Progetti Europei Progetti Regionali

  5. I luoghi della ricerca dell’INFN Le strutture dell’INFN: Sezioni (20) Gruppi collegati (11) Laboratori Nazionali (4) Centro Nazionale per Ricerca e Sviluppo nelle Tecnologie Informatiche e Telematiche EGO

  6. La collaborazione con l’industria (1) • La ricerca di base necessita di tecnologie avanzate che spesso non fanno ancora parte del know-how industriale e che richiedono soluzioni innovative. La ricerca di tali soluzioni fornisce continuamente occasioni di trasferimento tecnologico al tessuto sociale ed industriale. • Da un lato l’avvalersi di partner fortemente qualificati permette all’Ente di essere competitivo nelle Collaborazioni internazionali alle quali partecipa, per realizzare le complesse strumentazioni di cui esse si avvalgono, dall’altro permette di trasferire all’Industria un patrimonio di competenze che rende le nostre imprese più innovative nel mercato mondiale.

  7. La collaborazione con l’industria (2) • La ricerca tecnologica dell'INFN, finalizzata alla realizzazione di esperimenti avanzati, e' motivata dalla necessità di sviluppare nuovi metodi di accelerazione e rivelazione di particelle, nuovi metodi per l'acquisizione e l'analisi dei dati. Essi rappresentano una fonte unica di tecnologia innovativa nel campo della superconduttività, dell'elettronica, della meccanica di precisione, delle reti ad alte prestazioni, della diagnostica per immagini, della terapia con fasci di particelle nucleari, di tecniche applicabili nel campo della conservazione dei beni artistici etc, ed e' quindi fisiologicoper l'Istituto trasmettere all'Industria le conoscenze acquisite nel corso della propria attività di ricerca.

  8. Il Trasferimento Tecnologico (1) • L’Istituto ha ridefinito di recente il quadro regolamentare interno sulla materia della proprietà intellettuale e del trasferimento tecnologico e si è dotato già da tempo di un Comitato che ha il compito di promuovere e coordinare tutte le iniziative necessarie alla realizzazione degli obiettivi definiti sulla materia dal vigente Statuto dell’INFN, nonché dai più specifici Regolamenti di settore. • Su questa base, si è definita una strategia di trasferimento di tecnologia e conoscenza secondo un modello in cui Istituto e imprese o altre istituzioni conducono azioni di ricerca collaborativa volte all’innovazione di prodotto tramite consorzi, laboratori congiunti di sviluppo, attività in conto terzi ed eventualmente aziende di nuova creazione. • Le azioni alla base del processo riguardano principalmente la partecipazione ai programmi comunitari, nazionali e regionali di sostegno all’innovazione, implementazione di schemi per promuovere lo scambio di personale tra Istituto e imprese, sinergia con le attività della comunità internazionale, ad oggi coordinate dal TechnologyTransfer Networkdei paesi membri del CERN.

  9. Il Trasferimento Tecnologico (2) Essendo l’INFN un Ente che svolge ricerca di base, i suoi regolamenti per il Trasferimento Tecnologico sono principalmente orientati alla valorizzazione delle conoscenze. • Trasferimento Tecnologico • Spin-off (Company) • Conto terzi • Brevetti Vedi presentazione del Dott. Andrea Vacchi

  10. Dimensione e caratteristiche della collaborazione con l’industria • Indagine sulle imprese che hanno avuto rapporti di diverso tipo con noi (forniture, commesse, sviluppo) divise per area geografica (nord, centro, sud e isole). • Valutazione dell' impatto socio-economico di queste interazioni con l'industria italiana. • Approfondimento sui contratti di collaborazione e ricerca. • Indagine sul futuro dei nostri laureati soprattutto in riferimento all'assorbimento nell'industria nazionale.

  11. Modello di Interazione (1) In base alla natura del prodotto fornito ci sono due tipologie di interazione: • Acquisizione di un bene o un servizio disponibile in catalogo, selezionato sulla base della migliore offerta: • Acquisizione di un bene o di un servizio privi di un qualche contenuto di alta tecnologia. Questo tipo di rapporto verrà qualificatocome fornitura lowtech. • Acquisizione di un bene o di un servizio caratterizzati da contenuto di alta tecnologia. Questo tipo di rapporto verrà qualificato come fornitura high tech.

  12. Modello di Interazione (2) 2.Richiesta di un prodotto innovativo: • Le specifiche del prodotto rientrano nelle capacità tecniche dell’azienda che e’ responsabile sia della progettazione che dell’esecuzione del progetto. Il prodotto finale, pur non essendo in catalogo, costituisce una applicazione innovativa del Know How dell’azienda stessa: commessa. • Le caratteristiche del prodotto non rientrano completamente nelle conoscenze tecniche dell’azienda e la fase di ricerca e sviluppo (R&D) viene svolta in collaborazione con i ricercatori dell’INFN, mentre l’azienda e’ completamente responsabile delle fasi produttive: sviluppo.

  13. Modello di Interazione Maggiore Competitivita’ Ampliamento del Mercato Nuove Assunzioni Industria Ricerca di base Alto livello di Servizio Fornitura Servizi Miglioramento della Qualita’ Produttiva R&D Commessa Trasferimento di Know How e Formazione Sviluppo Prototipi Applicativi Prototipi Spin-Off Nuovi Prodotti G. Salina, INFN Roma2

  14. La realizzazione di un’apparecchiatura innovativa deve seguire alcune fasi: • Definizione delle specifiche del prodotto • Ricerca applicata alla soluzione dei problemi specifici del prodotto • Progettazione generale • Progetto esecutivo • Realizzazione del prototipo • Test del prototipo ed aggiornamento del progetto esecutivo • Produzione di serie • Test e collaudo • Installazione. • Coinvolgimento di ricercatori dell’INFN, (fase di progettazione, sviluppo e collaudo) • creazione di un nuovo prodotto • trasferimento di informazioni tecnico-scientifiche avanzate • introduzione di nuove metodologie di progettazione • utilizzazione di apparecchiature avanzate di misura INFN Modello di Interazione: Sviluppo Modalità di trasferimento tecnologico all’impresa

  15. Analisimacro-economica, medianteilModello Input/Output, dell’impattodellaattivitàdell’INFNin termini di incrementodeilivelli di produzioneinterna e incrementodell’occupazione. • Analisisemi-quantitativadell’impatto dell’INFN sullecapacitàdi progettazione, dellacompetivitàe delladinamica sui proprimercatidelleindustrieitaliane. Trasferimento di Know-How.

  16. Numero di ditte: Distribuzione Percentuale Importo: Distribuzione Percentuale Tipo di Rapporto

  17. Ordini: Distribuzione Percentuale Importo: Distribuzione Percentuale

  18. Tabella 1. Distribuzione territoriale delle ditte e delle stritture INFN. Figura 1. Distribuzione territoriale del fatturato delle Aziende dovuto all’ INFN. Tabella 2. Distribuzione territoriale delle Aziende in base alla tipologia di rapporto. Distribuzione Geografica delle Ditte

  19. Distribuzione Geografica: Flussi Tabella 3. Flussi geografici di spesa per macro-regioni. Valori in Meuro. Leggere la tabella per riga: 106 Me (pari al 51% del totale) investiti dalle sedi infn del centro sono destinati a ditte del centro, 4.4 Me (2.1%) sono destinati a ditte del sud, 74 (36%) a ditte del nord ed 24 (12%) a ditte nelle isole. Il 62% della spesa delle sede ricade nella stessa macroregione delle sedi (il 40% ricade nella stessa regione)

  20. Distribuzione Geografica: Flussi Frazionedegliinvestimentidellasedenellastessa macro-regione di appartenenza. Investimenti INFN fortementelocalizzati, anchenelcaso di sviluppo. Si Investe e siinteragisce con ditte“vicine”. Predominanza del nord.

  21. Distribuzione della percentuale di risposte positive sulla penetrazione in nuovi mercati in base alla tipologia di rapporto. Distribuzione della percentuale di risposte positive della ricaduta sulle capacita’di penetrazione del mercato in base alla tipologia di rapporto. Distribuzione percentuale delle risposte sulle Capacità di Progetto e di Produzione per le imprese nella categoria Sviluppo. Si vede come il 73% dell’Imprese con cui l’INFN ha un rapporto stretto di collaborazione per la produzione di apparecchiature innovative dichiarano una ricaduta sulle capacità di progetto e di produzione positiva. Tale percentuale per la categoria Commessa è del 56%, soprattutto per le capacità di produzione.

  22. Si noti come il 68% delle assunzioni riguardi personale qualificato e che il 41% delle nuove assunzioni riguarda imprese che hanno uno stretto rapporto di collaborazione con l’INFN (Sviluppo) pur essendo queste 11 % del campione. Si sono creati circa 3 posti per Meuro (37 Meuro per il campione) Distribuzione delle nuove assunzioni e assunzioni high tech in base alla tipologia di rapporto.

  23. Ditte: Fatturato (154) Ditte: Fatturato INFN/Fatturato (150) Interazione con piccole e medie industrie. Il rapporto finanziario non e’ patologico. Esistono un 4% di industrie con una significativa dipendenza dall’INFN. Spin-off ? Incrociati i campioni dell’analisi del 2002 e quello della presente analisi Ditte: Dipendenti (164)

  24. In conclusione : • Forte impatto territoriale. • Interazione particolarmente incisiva nei confronti delle piccole e medie aziende. • Impatto esercitato sulle aziende valutato in termini di crescita dell’azienda, sia nel numero di dipendenti, sia nella capacità di ampliare la propria gamma di prodotti, sia nella crescita della capacità di progetto e di produzione. • Alcune aziende sono state create sulla base di rapporti continuativi con l’INFN (spin-off). • Impatto macro-economico significativo con un consistente (percentualmente) investimento in settori innovativi.

  25. Contratti di collaborazione e ricerca dell’INFN • Consorzi • Città Ricerche : nascono con l’esigenza di attivare TT e includono Università, Enti di Ricerca e Industria locale, sono collaborazioni stabili ed hanno lunga durata. Si possono considerare degli stack-holder. • Altro • Associazioni Temporanee di Scopo Sono dei contenitori per il TT, spesso finanziate dalle Regioni, sono collaborazioni temporalmente a termine. • Industrie

  26. Contratti di collaborazione e ricerca CONSORZI • Consorzio Catania Ricerche • Consorzio Milano Ricerche • Consorzio Roma Ricerche • Società Consortile Pisa Ricerche • Consorzio Ferrara Ricerche • CRDC nuove tecnologie per le attività produttive S.C.ar.l. • TICASS – Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile S.C. a R.L. (in via di definizione) • Polo di Innovazione per l’Efficienza Energetica e le Fonti Rinnovabili S.C. a R.L.; A.T.S. • Polo Energia Sostenibile A.T.S; (Liguria)

  27. Esempio : Consorzio Milano Ricerche • Milano Ricerche is a no-profit organisation (in the form of "Consorzio") established in 1986 to promote and manageresearch and innovationthrough cooperative projectslinkinguniversities, research centres, industrial companies and small and medium-sizedenterprises (SMEs). • While manufacturing and innovationcycles are shorter, research and developmententailgrowingcosts for SMEs. Thismatter, along with the demand to close the informative and managerial gap about public funding for R&D and professional training, defined Milano Ricerche mission, thatis: • to establish a permanent link between the academic world and industrial research; • to promotetechnology transfer towardsSMEs • to encourage and manage RTD projects • to endorse the creation of new enterprises in high-tech fields • to encourageresearch and development of new technologies • to promotevocationaltraining.

  28. INSTITUTIONS • C.N.R. Consiglio Nazionale delle Ricerche • Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" • I.N.F.N. Istituto Nazionale di Fisica Nucleare • Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano • Università degli Studi di Milano • Università degli Studi di Milano - Bicocca INDUSTRIES • Alenia Aermacchi S.p.A. • BV Tech S.p.A. • Flame Spray S.p.A. • IBM Italia S.p.A. • Italdata S.p.A. • Italtel S.p.A. • Pirelli & C. S.p.A. • Present S.p.A. • Project Automation S.p.A. • Sprinx Technologies S.r.l. • TXT e-Solutions S.p.A.

  29. Contratti di collaborazione e ricerca INDUSTRIE • Carpenterie Pagotto (LNL) • Bracco Imaging • Ansaldo • ISED Ingegneria dei Sistemi Elaborazione Dati S.p.A. (Roma) • IMT S.r.l. • ENEL Ingegneria e Innovazione S.p.A. (LNF) • C.E.I. Compagnia Elettronica Italiana S.r.l. (BO) • Ion Beam Applications S.A. • Best Medical International, Inc (LNL)

  30. Esempi (1) • BRACCO Imaging s.r.l. (Milano): collaborazione su progetti di ricerca suscettibili di trovare applicazioni inei rispettivi campi istituzionali e in particolare, quanto a Bracco, all’applicazione biomedicale di tecnologie tipiche della ricerca di base nella fisica delle particelle. Le specifiche collaborazioni vengono effettuate sulla base di appositi contratti di ricerca. • Carpenterie Pagotto s.r.l. (Treviso): accordo di collaborazione tecnologica per attività di sperimentazione nel monitoraggio della radioattività naturale. In particolare l’azienda è interessata a sperimentare un aeromobile-autogiro di propria costruzione in attività di monitoraggio ambientale e l’INFN a sperimentare uno strumento di misura della radioattività ambientale da esso costruito. Se la collaborazione avrà buon esito, si potrebbe utilizzare per il monitoraggio ambientale di tutto il Veneto.

  31. Esempi (2) • ENEL Ingegneria e Innovazione s.p.a. (Roma): collaborazione per attività di studio e sperimentazione nel campo dei sistemi metallici idrogenati, in il programma è teso a misurare eventuali rilasci termici anomali in sistemi costituiti da matrici metalliche a superficie nanostrutturata e isotopi dell’idrogeno, nonché di eventuali altri prodotti di reazione. • CEI (Bologna): contratto di ricerca con l’impresa capofila di una Associazione Temporanea di Imprese nell’ambito del Programma Regionale (Emilia e Romagna) per la ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico, bando “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici” domanda di finanziamento perunprogetto denominato “Laboratorio per le nanotecnologie dedicate alla Radiologia Portatile Medicale e Industriale (RADIOPORT-Lab)”. L’obiettivo è di creare un centro d’eccellenza utilizzando le competenze di aziende e enti di ricerca dell’Emilia Romagna in grado di realizzare microcatodi e di tubi radiogeni innovativi finalizzate alla realizzazione di apparecchiature radiologiche portatili.

  32. Esempi (3) • ISED (Roma): contratto di ricerca stipulato a seguito di un bando di innovazione industriale del Ministero delle Attività produttive “Industria 2015” per la realizzazione di una piattaforma denominata @bilita basata sul paradignadella GRID e del Cloud Computing volta a incrementare l’e-commerce del Made in Italy. Partecipano numerose università, enti di ricerca, grandi industrie nazionalidella moda e raggruppamenti di imprese. Lo scopo è quello di esporre “vetrine virtuali” dei prodotti italiani. • ANSALDO (Genova): collaborazione di ricerca tecnologica il cui fine è lo sviluppo di competenze e strumentazione nel settore delle applicazioni della fisica nucleare nel campo dell’energia. Le tematiche dell’accordo sono : Rivelatori di nuclei, particelle e radiazione; Acceleratori di ioni e particelle; Modelli fisici per simulazioni applicative; Formazione superiore e professionale.

  33. Il futuro dei nostri giovani(laureati, dottorati e borsisti) • Placement: vivendo principalmente nei Dipartimenti universitari, il placement dei giovani laureati e dottorati viene lasciato nella maggior parte dei casi alle università. • Formazione specialistica tecnologica : l’INFN cofinanzia con università e altri enti di ricerca la formazione dei giovani su tematiche altamente specializzate dal punto di vista tecnologico (Master; Borse di studio biennali tecnologiche nei settori dell’ Informatica, Elettronica, Meccanica, Impiantistica e Trattamento dei materiali, Sicurezze); nell’ambito di specifici accordi e convenzioni bandisce borse di studio e assegni di ricerca con finanziamenti di enti locali su tematiche moderne e/o innovative direttamente fruibili dal punto di vista sociale. • Assegni di ricerca verso l’industria : filo diretto dell’Ente con le imprese nell’ambito del TT.

  34. Master

  35. Assegni di ricerca presso le industrie Nell’ambito del Trasferimento Tecnologico si sono attivati assegni di ricerca, parzialmente cofinanziati dall’industria, destinati alla valorizzazione in ambito produttivo delle conoscenze, delle metodologie e delle tecnologie legate alle attività di ricerca dell'INFN nei settori delle tecnologie informatiche (ICT), della sensoristica, dell’ elettronica, della meccanica e dell’impiantistica, dell’ analisi e qualifica dei materiali. L’iniziativa, che coniuga trasferimento tecnologico e placement, ha incontrato un notevole interesse da parte del mondo industriale. Sono 116 infattile industrie, di differenti settori e Regioni, che hanno risposto alla call dell’Istituto e tra queste figurano vere e proprie eccellenze nazionali (Ferrari, Ducati Corse, IBA, Ansaldo Nucleare, Telespazio, Alenia Areounatica, Centro Ricerche FIAT, OCEM, Magneti Marelli, Ansaldo Sistemi Industriali, etc.), a testimonianza delle capacità di innovazione tecnologica, nonché formativa, dell’Istituto.

  36. MAROTTA A.T. S.R.L.  Produzione di componentistica meccanica di alta precisione • ANGELANTONI INDUSTRIE S.P.A.  Settore della refrigerazione per uso industriale • WISERPOWER S.R.L.  Microgeneratori di energia elettrica per dispositivi elettronici mobili • LOGITAL DIGITAL MEDIA S.R.L.  Consulenza informatica (Servizi Internet) • ESTECO S.R.L.  Tecnologie e sistemi sw applicati alla progettazione industriale.

  37. Conclusioni • Il rapporto tra l’INFN ed il mondo industriale evidenzia quanto sia vitale per il progresso tecnologico una collaborazione tra il mondo della ricerca e quello industriale. • L’INFN ha svolto un ruolo di stimolo e di sviluppo, anche occupazionale, prevalentemente verso le piccole e medie imprese, favorendo la nascita e l’affermazione di importanti aziende. • Il suo impatto sulla grande industria (ad esempio Ansaldo, Alenia, etc.) è stato certamente marginale da un punto di vista finanziario, ma ha promosso ed attivato linee di produzione che hanno contribuito sensibilmente al suo arricchimento tecnologico. • Abbiamo le capacità e gli strumenti per attuare il Trasferimento Tecnologico inteso soprattutto come “valorizzazione delle conoscenze”, siamo molto favorevoli e disponibili a collaborazioni con il territorio.

  38. Modello di Leontief • L’interdipendenza strutturale di un sistema economico può essere rilevato e valutato per mezzo di una particolare tecnica di indagine economica, detta analisi delle interdipendenze strutturali o modello input-output. • L’elemento centrale dell’analisi input-output è costituito dalla tavola intersettoriale dei flussi fisici. L’economia nazionale è immaginata come un insieme di unità produttive(92 nella nostra analisi). Ciascuna di queste unità realizza un duplice ordine di transazione da un lato come acquirente, dalle altre unità, di beni e servizi che impiega come immissioni nella propria attività produttiva; dall’altro come venditore del suo prodotto. In un arco di tempo, per esempio un anno, tra le diverse unità in cui è articolata l’economia si svolge un complesso di transazione che è determinato dalle esigenze di impiego finale e dalle caratteristiche tecnologiche del sistema economico. • I flussi intersettoriali sono espressi in termini monetari. A tale fine è sufficiente esprimere i flussi di merce, anziché in termini fisici mediante il loro valore, ossia moltiplicando le quantità per il corrispondente prezzo. • Si può organizzare una tavola (matrice) a doppia entrata dove: per riga figurano le unità in qualità di venditori (output) e per colonna le stesse unità figurano in qualità di acquirenti (input)

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