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ALFABETO LATINO 23 litterae

ALFABETO LATINO 23 litterae. Le lettere maiuscole A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z Le lettere minuscole a b c d e f g h i k l m n o p q r s t v x y z.

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ALFABETO LATINO 23 litterae

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  1. ALFABETO LATINO23 litterae • Le lettere maiuscole A BCD E FGH I KLMN O PQR STVXYZ • Le lettere minuscole a bcd e fgh i klmn o pqr stvxyz

  2. Gli antichi Romani infatti usavano solo 23 grafi, non conoscendo la ⟨J⟩ e la ⟨W⟩, di origine anglosassone (introdotti nel Medioevo), mentre la lettera ⟨U⟩ fece la sua comparsa agli inizi del Rinascimento. I grafemi ⟨W⟩ e ⟨J⟩ furono introdotti nel Medioevo per scrivere varie lingue nazionali (in particolare il primo fu introdotto dagli anglosassoni nel VI secolo, il secondo si diffuse nelle lingue romanze occidentali e anche in italiano) mentre la distinzione tra ⟨u⟩ e ⟨v⟩ è tarda, in quanto risale agli umanisti.

  3. L'alfabeto latino nasce nell'VIII secolo a.C. da quello grecooccidentale (probabilmente dalla colonia magnogreca di Cuma), per derivazione diretta, o secondo alcuni, tramite quello etrusco. In origine era composto di 20 caratteri, passati presto a 21 attorno al 230 a.C. con l'aggiunta della lettera ⟨G⟩ ad opera del console Spurio Carvilio Ruga. Le lettere ⟨J⟩, ⟨U⟩, ⟨W⟩, ⟨Y⟩ e ⟨Z⟩ erano sconosciute.

  4. Durante l'epoca repubblicana, con il crescere dell'influenza greca su Roma, furono introdotte due ulteriori lettere, la ⟨Y⟩ e la ⟨Z⟩, per riportare in latino i corrispondenti caratteri dell'alfabeto greco. L'alfabeto latino arrivò così a 23 lettere.

  5. Consisteva inizialmente delle sole letteremaiuscole; fu solo nel Medioevo che entrarono nell'uso anche le lettere minuscole, derivate dalla scrittura corsiva. • Il maiuscolo fu mantenuto per scritture formali e per enfasi; da qui l'uso ancora corrente di utilizzare un'iniziale maiuscola per aprire paragrafi e frasi, nonché per i nomi propri.

  6. Tramite le conquiste imperiali romane, l'alfabeto adottato nella lingua latina si diffuse da Roma nelle regioni bagnate dal mar Mediterraneo. Mentre le regioni orientali dell'impero romano continuarono ad usare il greco come lingua franca, il latino si impose nelle regioni occidentali ed il suo alfabeto venne trasmesso alle lingue neolatine che ne derivarono. L'espansione nell'Europa settentrionale e centrale avviene attraverso la diffusione del Cristianesimo. L'alfabeto latino fu adottato anche da popoli di lingua non indoeuropea, quali il basco, il finlandese, l'estone e l'ungherese.

  7. Nel 1492 l'alfabeto latino risulta in uso nelle nazioni cattoliche (sia di lingua neolatina che di lingua slava) e protestanti d'Europa; i popoli slavi orientali, di religione ortodossa, usano il cirillico ed i greci il greco. Nel mondo islamico si usa l'alfabeto arabo, anche in stati di lingua non araba quali la Turchia e la Persia. In Asia si usano alfabeti di origine indiana o cinese.

  8. Successivamente alle spedizioni europee nelle Americhe ed in Oceania, l'alfabeto latino si diffonde nel mondo intero, dove viene adottato nei territori conquistati da inglesi, francesi, spagnoli, portoghesi ed olandesi. • I romeni adottano l'alfabeto latino nel tardo XVIII secolo, sostituendo l'alfabeto cirillico usato dalla chiesa cristiana ortodossa.
Anche il Vietnam adotta l'alfabeto latino durante la colonizzazione francese, dove prende il posto dei caratteri cinesi.

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