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ELEMENTI MINERALI

ELEMENTI MINERALI. Sono elementi inorganici presenti in natura che non provengono né dalla vita animale né vegetale ma dalla crosta terrestre. Gli elementi minerali sono classificati in due gruppi in base alla quantità di ciascuno di essi nell’organismo.

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ELEMENTI MINERALI

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Presentation Transcript


  1. ELEMENTI MINERALI • Sono elementi inorganici presenti in natura che non provengono né dalla vita animale né vegetale ma dalla crosta terrestre. • Gli elementi minerali sono classificati in due gruppi in base alla quantità di ciascuno di essi nell’organismo. • I minerali presenti in quantità relativamente grandi e di cui sono necessari almeno 100 mg/die sono detti macroelementi. • I minerali presenti in bassa quantità e di cui sono necessari pochi mg al giorno sono detti microelementio elementi traccia.

  2. In generale, i minerali si trovano in abbondanza negli alimenti non raffinati; • Iodio e rame sono presenti in alcuni terreni e in alcune acque potabili. • Alcuni minerali come potassio, sodio, cloro, zolfo sono presenti nella dieta in quantità così abbondanti che ne è improbabile la carenza.

  3. LE FUNZIONI DEI MINERALIpossono essere così divise: • Costruzione dei tessuti (ad es. calcio, fosforo, magnesio e fluoro entrano nella costituzione dei denti e delle ossa) • Regolazione di processi vitali (ad es. trasmissione degli impulsi nervosi, contrazione muscolare, etc.)

  4. FERRO I depositi di ferro dell’organismo umano ammontano a circa 5g ma, a dispetto delle piccole quantità, il ferro svolge importanti funzioni. Esso è ripartito: • 60% del ferro è presente nel gruppo eme dell’emoglobina • 25% è accumulato sotto forma di ferritina e emosiderina (fegato, milza e midollo) • 8% nella mioglobina (proteina del muscolo che lega l’ossigeno) • 5% negli enzimi • 1-2% nel plasma legato alla transferrina

  5. METABOLISMO DEL FERRO

  6. ASSORBIMENTO DEL FERRO • Il ferro è assorbito nell’intestino attraverso un meccanismo complesso e non del tutto chiarito. • Il ferro contenuto negli alimenti viene solubilizzato per mezzo dell’acido secreto nello stomaco e giunge nell’intestino dove viene captato dalle cellule della mucosa intestinale probabilmente attraverso l’intervento di molecole trasportatrici. • A questo punto il ferro può accumularsi come ferritina o essere rilasciato nel circolo portale dove si lega ad una proteina di trasporto, la transferrina (normalmente questa proteina è saturata per il 30%). • Il complesso ferro-transferrina si lega ad uno specifico recettore posto sulle cellule del midollo e viene internalizzato. Il ferro viene staccato dal complesso e utilizzato per la sintesi dell’emoglobina mentre la transferrina ritorna di nuovo in circolo.

  7. METABOLISMO DEL FERRO • Alla fine del loro ciclo vitale (120 giorni), i globuli rossi vengono intrappolati nel sistema reticoloendoteliale del fegato e della milza: il ferro viene staccato dall’eme e immesso in circolo dove viene di nuovo legato alla transferrina. • La gran parte del ferro viene riutilizzato per la sintesi di nuova emoglobina e solo piccolissime quantità di ferro (1mg/die) vengono perse attraverso la cute,il tratto genito-urinario e intestinale. • Nella donna una perdita addizionale è rappresentata dal ciclo mestruale, gravidanza e allattamento. In queste ultime condizioni si rende necessario un supplemento di ferro.

  8. BILANCIO DEL FERRO

  9. BILANCIO DEL FERRO • L’assorbimento intestinale del ferro è modulato in rapporto alle necessità ed è inversamente proporzionale all’entità dei depositi. Il ferro degli alimenti si divide in due categorie: • Ferro emoglobinico è il 40% del ferro contenuto in carne, pesce e pollame. Un’alta percentuale di questo ferro viene assorbito nell’intestino e questo assorbimento non viene influenzato da nessun altro fattore della dieta. • Ferro non emoglobinico è il restante 60% del ferro (legato alle proteine o sotto forma di sali) contenuto in alimenti animali e vegetali. L’assorbimento di questa quota è molto inferiore (3%) ed è influenzato da altri costituenti della dieta.

  10. BILANCIO DEL FERRO • I fattori che favoriscono l’assorbimento del ferro non emoglobinico sono : • l’acido ascorbico (vit C) che converte il ferro da ferrico a ferroso (più solubile e assorbibile) • carne (probabilmente per la presenza di cisteina) • I fattori che riducono l’assorbimento del ferro non emoglobinico sono: • polifenoli • fitati • calcio (se l’intake è > 300 mg/pasto) • alcuni elementi inorganici (Zn, Mn, Cu)

  11. In una dieta non è importante il contenuto di ferro ma la sua biodisponibilità. • LOW: insufficiente a coprire il fabbisogno di Fe in molte donne e adolescenti. • INTERMEDIATE: sufficiente nel 50% delle donne. • HIGH: sufficiente nella quasi totalità (ma non in gravidanza).

  12. DEFICIT DI FERRO N.B. La causa più frequente delle deficienze di ferro non è dovuta ad aumentate perdite (per emorragie), ma ad un intake insufficiente, almeno nei paesi in via di sviluppo la cui alimentazione è scarsa e costituita da cereali non raffinati.

  13. SOVRACCARICO DI FERRO • L’ingestione acuta di grandi quantità di ferro (in genere accidentale) causa: • dolori addominali • vomito • acidosi metabolica • collasso cardiocircolatoria • per dosi superiori a 600mg può causare la morte. • Il sovraccarico cronico si verifica nelle seguenti condizioni: • emocromatosi: malattia genetica che causa un’aumentata disponibilità di ferro con accumulo nel fegato, cuore, pancreas e altri organi; • uso prolungato di pentole o utensili in ferro • frequenti trasfusioni (pz talassemici)

  14. VALUTAZIONE DELLO STATO DEL FERRO • Carenza di ferro: • Deplezione del ferro: • - ferritina bassa • Ridotta eritropoiesi: • ferritina bassa • sideremia bassa • saturazione della transferrina inferiore al 16% • Anemia con microcitosi e ipocromia Sovraccarico di ferro: • Ferritina aumentata • Saturazione della transferrina > 60%

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