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La dislessia è una dis -abilita “scolastica” INVISIBILE

La dislessia è una dis -abilita “scolastica” INVISIBILE. Essere dislessici vuol solo dire pensare in modo differente i ragazzi dislessici attivano percorsi alternativi.

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La dislessia è una dis -abilita “scolastica” INVISIBILE

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Presentation Transcript


  1. La dislessia è una dis-abilita “scolastica” INVISIBILE Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  2. Essere dislessici vuol solo dire pensarein modo differentei ragazzi dislessici attivano percorsi alternativi Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  3. DIFFICOLTA’ di LETTURAIo ho sempre avuto una fervidaimmaginazione, e mi ricordo che dapiccolo facevo un gioco: proiettavola mia immagine nel futuro.Vedevo me stesso grande e, ora,devo dire che ci riuscivoabbastanza bene sotto un sacco dipunti di vista, ma sotto uno no:mi vedevo grande ancora incapacedi leggere, magari ingegnere odottore o astronauta, ma sempresenza saper leggere...Sai una cosa? Mi sbagliavo!Daniele Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  4. LA LETTURA COMPRENSIONE DECODIFICA capacita di riconoscere e nominare correttamente le parole del testo capacità di cogliere il significato del testo Vi è una sostanziale indipendenza fra queste due componenti che richiedono differenti processi cognitivi sottostanti (Pazzaglia, Cornoldi e Tressoldi, 1993) Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  5. VIA LESSICALE INDIRETTA la parola viene analizzata in grafemi e i grafemi vengono tradotti in fonemi secondo le regole di conversione grafema-fonema VIA LESSICALE DIRETTA Tutti i grafemi di una parola vengono elaborati parallelamente, e il suo significato e la sua pronuncia vengono recuperati direttamente dal lessico mentale Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  6. LETTURA LESSICALE Socdno una riccreadlel’Unvrsetiia di Carbmdgie l’oidrnedlelelertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimtasainonlleagusitapsoizoine. Anhce se le ltteeresnoomsese a csao una peonrsapuo leggere l’inetrafasresneza poblremi. Cio e dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgegeongisigonlaleterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  7. La scrittura è un processo quasispeculare alla lettura ed è moltoprobabile che un ragazzo dislessicosia anche disortografico Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  8. QUALE METODO USARE?L’italiano è una lingua sillabica,per cuiil metodo fonologico e sillabicoè il più adatto per insegnare ai bambiniitaliani la letto-scrittura…quindi partiamo dai singoli suoni per arrivarealla sillaba Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  9. Il metodo globale …è stato inventato nei paesi anglosassonila cui lingua non è una lingua sillabica, come ilfrancese o l’italianonon è adatto alla nostra lingua Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  10. Sono stati fatti esperimenti per verificarequale dei 2 metodi di apprendimento dellaletto-scrittura (globale vs. fonologico) fossepiù efficace.L’identificazione delle lettere e dei grafemicon il metodo fonologico (e sillabico) richiede inizialmente più sforzi e più tempo, ma i benefici sono presto evidenti. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  11. Limiti del metodo globale• La semplice esposizione alle parole scritte,senza insegnamento esplicito dellacorrispondenza grafema-fonema, non èsufficiente a scoprire le regolaritàdell’ortografia ( o per lo meno non in manierarapida e sistematica)• Il metodo globale non permette digeneralizzare la procedura della lettura perle parole nuove Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  12. Paradossalmente, l’apprendimento esplicito delle corrispondenze grafema-fonema è il solo ad offrire al bambino la libertà di leggere, perché solo questo dà l’accesso a delle nuove parole. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  13. I bambini che hanno appreso con il metodo globale sono… …non solo meno abili nella lettura delle parole nuove,… …ma anche meno rapidi… …e la comprensione del testo risulta essere meno efficiente. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  14. Non e vero che i metodi fonologici e sillabici trasformano il bambino in una macchina da compitazione, incapace di prestare attenzione al senso. In realtà, decodifica e comprensione vanno alla pari: i bambini che sanno leggere meglio le parole e le non-parole isolate sono anche quelli che capiscono meglio il contenuto di una frase o di un testo Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  15. Imparare a decodificare non costituisce un fine!!!!!! È importante che i testi siano significativi, evitiamo un linguaggio incomprensibile Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  16. … ma la comprensione passa prima di tutto dalla fluidità della decodifica. Più velocemente è automatizzata questa tappa, più il bambino si può concentrare sul senso del testo. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  17. In Francia, da qualche anno, è VIETATO insegnare utilizzando il metodo globale. Secondo l’ex ministro francese dell’istruzione, Gilles de Robien, questo metodo causerebbe “un esercito di DSA”. Chiaramente questa affermazione ha suscitato moltissime reazioni di disappunto, in quanto un metodo di insegnamento non può far diventare DSA, perchè la dislessia ha origini neurobiologiche. Però è vero che il metodo di insegnamento può facilitare o complicare l’acquisizione. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  18. IL DISTURBO SPECIFICO DI COMPRENSIONE DEL TESTO Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  19. Questo disturbo è tuttora controverso, infatti, sul piano diagnostico è spesso ricondotto ad altre difficoltà: dist. di linguaggio, di lettura, deficit di memoria o di studio, deficit cognitivi - r.m.lieve anche nei sistemi diagnostici ICD-10 e DSM IV e assimilato al disturbo di lettura Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  20. Gli studi di psicolinguistica hanno permesso di differenziare nelle componenti della lettura la decodifica (capacita di riconoscere e nominare correttamente le parole del testo) dalla comprensione (capacita di cogliere il significato del testo) ed hanno dimostrato la sostanziale indipendenza fra queste due componenti che richiedono differenti processi cognitivi sottostanti Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  21. Per la comprensione del testo… • Inferenze lessicali riguardano la capacità di capire il significato di una parola dal contesto del testo. • Inferenze semantiche: riguardano il significato di informazioni non scritte, ovvero il recupero di informazioni collegate all’argomento, che mi aiutano a capire ciò che viene detto nel testo. Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  22. Come promuovere le abilita cognitive implicate nello studio Sussidi informatici per la letto-scrittura Un ragazzo dislessico può compensare e imparare a leggere abbastanza bene ma… lui dovrà spendere molte più energie dei suoi compagni Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  23. le tecnologie informatiche possono essere di grande aiuto nell’attenuare le difficoltà… …ma da soli gli strumenti informatici non servono a nulla DEVE essere costruito un percorso formativo accurato che tenga conto dei processi cognitivi del bambino o ragazzo Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

  24. Quali sono gli strumenti informatici? COMPENSATIVI ABILITATIVI • PERMETTONO DI • ACQUISIRE ABILITÀMAI • ACQUISITE (trainig fonologico e globale, comprensione del testo, audiolibri) PERMETTONO DI COMPENSARE ALCUNE DIFFICOLTÀ CAUSATE DALLA NON AUTOMATIZZAZIONE DI PROCEDIMENTI non violando l’imparzialità, ma al contrario mettono il dislessico sullo stesso piano dei suoi compagni Oriana Piercarla Alessandra prof. Ferraris scuola Brofferio

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