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Università degli Studi di Pavia corso di Comunicazione Interculturale e Multimediale

Università degli Studi di Pavia corso di Comunicazione Interculturale e Multimediale. Relatore tesi di

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Università degli Studi di Pavia corso di Comunicazione Interculturale e Multimediale

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Paviacorso diComunicazione Interculturale e Multimediale Relatore tesi di Chiar.mo Prof. Maria Costanza Roberta Ascione Anno accademico 2005/2006 Pubblicità & Minori

  2. Più del 10% del tot degli investimenti annui di tutta la torta pubblicitaria è occupata dalla pubblicità per e con i bambini Con prospettive di incremento sempre maggiori il budget di affari si aggira intorno ai 105.000.000 di euro all’anno

  3. Siamo di fronte ad un notevole fenomeno economico e mediatico

  4. IL BAMBINO • è il personaggio più persuasivo negli spot: rappresenta la purezza, l’incapacità di mentire, veicola bontà e genuinità • è il personaggio più persuasibile : il consumo di pubb. richiede complessi filtri culturali che il bambino non possiede • è quotidianamente esposto “involontariamente” a messaggi rivolti agli adulti

  5. SCOPOdi questo lavoro è analizzare e verificare se la tutela dei minori in pubblicità è realizzata in Italia in modo adeguato o se è necessario apportare modifiche al sistema Risulta necessaria unaper evitare abusi e influenze negative sullo sviluppo psicologico, etico e fisico del minore TUTELA

  6. Gli organi statali stabiliscono una serie di regole per realizzare la tutela del consumatore (d.lgs.206/05) e disciplinare i media (L.223/90) efficaci erga omnes Gli stessi operatori pub. hanno previsto un regolamento autodisciplinare: il C.A.P. Le emittenti associate hanno sottoscritto un codice deontologico di autoregolamentazione: il Codice di autoregolamentazione “Tv e minori” non efficaci erga omnes ma vincolano solo i firmatari Quali strumenti prendiamo in analisi?

  7. …violenti, volgari, indecenti Art. 9 CAP Art. 15 legge Mammì …che possano offendere la dignità della persona,o evocare discriminazioni di razza,sesso,idee religiose Art. 8 legge Mammì Art. 10 CAP …che inducano a trascurare le normali regole di prudenza Art. 12 CAP P G O E R N T E A R T A A L E Tutela dai contenuti…

  8. Tutela dai contenuti… P S O P R E T C A I T F A I C A …che portino all’emulazione e mettano a rischio l’incolumità psico-fisica e morale del minore Art.24 d.lgs. 206/05 Art. 8 legge Mammì …che abusino della loro credulità, inesperienza, e paura Art. 25 d.lgs. 206/05 Art. 8 CAP …nelle pubb. di prodotti destinati ai bambini Art.28 bis CAP … che attribuiscano inferiorità al mancato possesso del prodotto = “RICATTO MORALE” Art.11 CAP

  9. …per la pubblicità di prodotti da tabacco(vietata ex d.m. 425/91) e di bevande alcoliche E’ VIETATO Rivolgersi a minori e presentarli intenti a consumare Presentare positivo il consumo della bevanda e negativa la sobrietà Attribuire proprietà terapeutiche, stimolanti o calmanti art. 8 legge Mammì ( attuazione direttiva 89/552/CEE) art. 22 CAP Normativa di settore (legge 125/01) Vieta pubblicità di superalcoilci nella fascia oraria 16-19, su riviste per giovani e nelle sale cinematrografiche che proiettano film destinati a minori Una tutela particolare…

  10. Da parte dei media • Legge Mammì (n. 223/90) • Codice di autoregolamentazione “Tv e minori” propone tre livelli di protezione generale rafforzato specifico

  11. La figura del bambino: un’immagine candida e limpida, difficile da contrastare Mancanza di norme che tutelassero dalla strumentalizzazione e regolassero la presenza del bambino sul set Fondazioni per pubblicitari l’assistenza all’infanzia Mini testimonial vs

  12. Legge Gasparri, n.112/04 Vieta l’impiego dei minori di anni 14 nei messaggi pubblicitari e negli spot si riaccendono le polemiche La camera approva il disegno legge n.3296/06: è consentita la presenza del minore negli spot

  13. Quali organi verificano il rispetto delle norme? • Codice di autoregolamentazione “Tv e minori” Comitato di controllo • Codice di autodisciplina pubb. Giurì Comitato di controllo • Normativa statale A.G.C.M. in materia di pubb.ingannevole AGCOM in materia di pubb. radiotelevisiva

  14. Le SEGNALAZIONI sono avanzate da: Consumatori Imprese concorrenti Il Ministero delle Attività Produttive Organi di pubblica amministrazione ITER PROCEDIMENTALE Dall’apertura dell’istruttoria all’inversione dell’onere della prova SANZIONI Sospensione spot – pubblicazione decisione – sanzione amm.pecuniaria Antitrust

  15. Limiti della procedura: • L’intervento dell’Autorità non può attivarsi di propria iniziativa • Lentezza della procedura: entro 165 gg. dalla denuncia l’autorità deve esprimersi la pubblicità potrebbe aver già prodotto i suoi effetti negativi

  16. Gli organi IAP • L’intervento può esser richiesto con: • istanza presentata al Giurì • segnalazione sottoposta al Comitato di controllo …qualche pregio rispetto all’ a.g.c.m… • organi composti da esperti di settore potere di “ingiunzione di desistenza” • Comitato di controllo potere di iniziativa attività di prevenzione LA PROCEDURA RISULTA PIU’ SEMPLICE, FLESSIBILE E RAPIDA

  17. Es. di attuazione della tutela in materia di pubbl. ingannevole CASO“Mattel Barbie e Krissy” Es. della linea di condotta attuata dagli organi autodisciplinari CASO “Studio universal” Casi pratici di applicazione

  18. Es. mancato intervento A.G.C.M. e IAP Episodio del comunicato sociale “ per il diabete la cura non c’è, JDF la ricerca” Decisione di sospensione del comunicato autonoma dell’agenzia realizzatrice e del committente in seguito a denuncia di genitori A.G.C.M. non competente per le pubb. sociali IAP intervento auspicabile ma sicuramente insufficiente ad evitare danni psicologici

  19. INCONCLUSIONE… La normativa e l’apporto dei codici di autoregolamentazione copre una buona porzione degli eventuali danni che la pubblicità potrebbe causare sul pubblico dei minori …

  20. …“passo avanti”in campo sanzionatorioil nuovo Codice di Consumo applica sanzioni amministrative pecuniarie Ma… Limite: la lentezza dell’intervento statale rende incerta l’applicazione delle norme risulta impossibile accelerare i tempi dell’istruttoria limite “fisiologico”

  21. IAP intervento più celere ma non immediato limiterebbe la creatività e porterebbe ad un proibizionismo pubblicitario

  22. Indispensabile l’intervento equilibrante delle istituzioni educative,in particolare quella familiare, per rendere veramente efficaci le iniziative autodisciplinari, statali e dei media Il BAMBINO potrebbe comunque esser esposto a messaggi aggressivi e moralmente discutibili

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