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Lezione 2

Lezione 2. Imprenditorialità e finanza tra teoria economica e realtà istituzionale. Smith e la divisione del lavoro. (1776) Prima della rivoluzione industriale L’egoismo, il mercato e l’imprenditore Scambio e divisione del lavoro come propulsori dello sviluppo

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Lezione 2

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Presentation Transcript


  1. Lezione 2 Imprenditorialità e finanza tra teoria economica e realtà istituzionale

  2. Smith e la divisione del lavoro • (1776) Prima della rivoluzione industriale • L’egoismo, il mercato e l’imprenditore • Scambio e divisione del lavoro come propulsori dello sviluppo • Lo scambio resta il motore della crescita economica

  3. Marx ed il ruolo creativo della borghesia • Rivoluzione industriale e sviluppo della tecnologia • Modo di produzione e trasformazione sociale • Il rapporto di produzione

  4. Il marginalismo: approccio astratto deduttivo • Teoria soggettiva del valore • L’utilità marginale • La distribuzione dipende dalla formazione del prezzo dei fattori produttivi, non dalle caratteristiche del processo produttivo • Jevons (185-1882), 1871 La teoria dell’economia politica • Menger (1840-1921),1871 Principi di economia politica • Walras (1834-1910) 1874 Elementi di economia politica pura

  5. Carl Menger • La scuola austriaca • Principi fondamentali di economia politica (1871); Sul metodo delle scienze sociali (1883) • Individualismo metodologico e l’economia come scienza teorica: metodo deduttivo

  6. Scuola storica tedesca:approccio storico induttivo • Nazionalismo e istituzionalismo Carattere “storicamente relativo” delle leggi economiche • Vecchia scuola storica tedesca: W. Roscher B. Hildebrand (1812-1878) K. Knies (1821-1898).

  7. La critica alle “leggi universali dell’economia” e la polemica sul metodo • Giovane scuola storica tedesca: Gustav von Schmoller (1837-1917):opposizione all’elaborazione teorica astratta • Necessità di raggiungere una solida conoscenza della realtà attraverso una sistematica indagine empirica • Verein fuer Sozialpolitik (1872/3) , analisi della realtà sociale e socialismo della cattedra • Critica agli schemi generalizzanti dell’economia politica • Ruolo cruciale dei fattori culturali e istituzionali

  8. Methodenstreit • Menger, 1883, Indagine sul metodo della scienza economica • Recensione di Schmoller • 1884, Gli errori dello storicismo nell’economia politica tedesca • Accuse alla scuola storica: limiti teorici e visione antiliberista

  9. Max Weber • (1864-1920), • L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904-5) • Influenza della tradizione storico-giuridica tedesca • Lo sviluppo del capitalismo come processo di razionalizzazione

  10. Werner Sombart ed il capitalismo moderno • L’impresa ed il capitalismo • Età moderna e dimensioni del mercato • L’origine dell’impresa capitalistica • Critica di Luzzatto

  11. Weber, l’etica protestante e lo spirito del capitalismo, 1904 • Calvinismo: eliminazione di mazzi magici per l’acquisizione della grazia (sacramenti) • Razionalizzazione della condotta (predestinazione?) • Capitalismo ed etica protestante

  12. Schumpeter: imprenditorialità e innovazione nel ciclo economico • Innovazione e nuova occasione di investimento (nuovi prodotti, nuove forme di organizzazione, nuove fonti di materie prime, conquista di nuovi mercati) ----Determina: nuove combinazione dei fattori produttivi +nuove imprese presenti sul mercato • Imprenditore e profitto netto come reddito temporaneo • Diffusione dell’innovazione all’interno del sistema • Saturazione della domanda • Riduzione dei profitti e fine della fase espansiva

  13. Schumpeter ed il capitalismo • Il circolo della vita economica: stadio nel quale le conoscenze non si modificano • Il capitalismo come distruzione creativa che nasce dall’interno del sistema • Il processo di competizione: dal prezzo alle nuove tecnologie

  14. Il ruolo creativo dell’imprenditore: la prima fase della storia dell’innovazione e del capitalismo • L’imprenditorialità come fattore essenziale del processo di sviluppo: in origine è una forza esogena al sistema • In un mondo di conoscenze limitate è necessaria una forma di attività imprevedibile ed extra razionale • Introduce nuove conoscenze: ciò distingue il ruolo dell’imprenditore da quello del manager o del capitalista • L’efficienza relativa del sistema dipende non da come si amministrano le strutture esistenti, ma da come si genera l’innovazione

  15. L’obsolescenza dell’imprenditore e lo sviluppo della grande azienda • In origine l’innovazione ed il processo di crescita sono la conseguenza dell’attività di alcuni individui • La crescita delle dimensioni delle aziende tende a rendere l’innovazione una parte integrante del sistema produttivo • L’innovazione diventa una questione di routine e di management. Attività endogena al processo produttivo • Le grandi imprese rafforzano la loro posizione competitiva

  16. Alfred D. Chandler e la rivoluzione manageriale • Incremento della capacità produttiva • Incremento delle esigenze di finanziamento • Coordinamento amministrativo o mercato? • Distacco tra proprietà e gestione • La corporation ed il ruolo del management

  17. Il credito come fattore di sviluppo • Finanziamenti insufficienti: limiti allo sviluppo e deflazione • Banca come fornitore di servizi (es. Banca di Amsterdam) • La banca ed il controllo dell’offerta monetaria • Sistema bancario e nuove forme di finanziamento: stimolo allo sviluppo economico

  18. Modelli di sviluppo finanziario • Market oriented: i mercati finanziari fonte prevalente di finanziamento (Inghilterra, Usa) • Bank oriented: il credito bancario forma di finanziamento fondamentale (banca mista, Italia, Germania)

  19. Innovazioni finanziarie e sviluppo dell’economia reale • I risparmiatori non sono gli investitori più efficienti. • Le passività emesse dagli imprenditori (azioni, obligazioni, ipoteche, cambiali) non corrispondono alle preferenze dei risparmiatori • La riduzione dei costi di finanziamento stimola gli investimenti

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