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DEFINIZIONE DI IGIENE

DEFINIZIONE DI IGIENE. E’ quella parte della medicina che ha per oggetto la conservazione della salute G. Ciani, 1936

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DEFINIZIONE DI IGIENE

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  1. DEFINIZIONE DI IGIENE E’ quella parte della medicina che ha per oggetto la conservazione della salute G. Ciani, 1936 La branca delle scienze mediche che si occupa dell’ambiente che circonda l’uomo e che cerca di scoprire e di eliminare i fattori capaci di provocare danni all’organismo o che si oppongono al raggiungimento della massima efficienza. Flugge, 1881 Lo studio delle misure per mantenere ed aumentare la salute Hueppe, 1909 L’arte di vivere in piena salute, evitando malattie e dando al corpo ed allo spirito il massimo di sviluppo normale Courmonr, 1914 La branca della medicina che mira a mantenere lo stato di salute Puntoni, 1948 La disciplina il cui fine altissimo si identifica con la tutela e l’innalzamento della salute umana. Cefalù, 1975 Scienza che agendo sull’uomo e sull’ambiente tende a rendere la vita umana più sana, più sicura e più felice. Disciplina, appartenente alle scienze bio-sanitarie che attraverso il potenziamento dei fattori utili alla salute e all’allontanamento o la correzione dei fattori responsabili delle malattie, tende a conseguire uno stato di completo benessere fisico, mentale sociale dei singoli e delle collettività. Disciplina che si propone di promuovere conservare la salute sia individuale che collettiva FATTORI NEGATIVI FATTORI POSITIVI + - SALUTE

  2. DEFINIZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE La salute non è semplicemente l’assenza di malattia, è qualcosa di positivo, un’attitudine felice verso la vita ed una lieta accettazione delle responsabilità che la vita stessa comporta per l’individuo. Sigerist, 1941 La salute è un completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste solamente in una assenza di malattia o di infermità. Atto di Fondazione O.M.S., 1946 La salute è espressa da livelli di resistenza alla malattia. Gordon, 1953 La salute è il prodotto di una relazione armoniosa tra l’uomo e la sua ecologia. Rossdale, 1965 La salute è lo stato di capacità ottimale di un individuo per l’efficace svolgimento dei ruoli e dei compiti per i quali egli è stato socializzato. Person, 1972 La salute è l’adattamento perfetto e continuo di un organismo al suo ambiente. Wylie, 1970 Stato di salute è una condizione di continuo adattamento e perfezionantesi equilibrio tra organismo (corpo e psiche) e l’ambiente naturale e sociale, fino al raggiungimento del completo benessere fisico, psichico, spirituale, sessuale, ecologico. Il termine benessere va preso nelle sue accezioni di benessere oggettivo (star bene), soggettivo (sentirsi bene) e psicologico (sapere ed essere convinti di star bene) Bo, 1977

  3. TIPOLOGIE DI FATTORI CONTESTO Geo-orografici Biologici Fisici Chimici … AMBIENTE NATURALE LIVELLI DI QUALITA’ DELLA VITA Culturali Sociali Istituzionali Lavorativi Economici Civili Costruiti … AMBIENTE PRODOTTO SALUTE min max Genetici Costituzionali Comportamentali … AMBIENTE INDIVIDUALE min max MALATTIA max min IL “CONTINUUM” SALUTE - MALATTIA – + + + + + + + + + + – – + + + + + + + + + – – – + + + + + + + + – – – – + + + + + + + – – – – – + + + + + + – – – – – – + + + + + – – – – – – – + + + + – – – – – – – – + + + – – – – – – – – – + + – – – – – – – – – – + • valore negativo • + valore positivo

  4. Schema riassuntivo delle caratteristiche positive necessarie al conseguimento della condizione di “salute” (da Noack H., WHO reg. Publ. Europ. Series N° 22, mod.)

  5. Caratteristiche e/o fattori negativi la cui assenza è indispensabile per la salute Malattie Condizioni premorbose Stati di rischio e/o predisposizione Handicaps Deficienze o menomazioni Disadattamenti Incapacità o disabilità Fastidi e/o disagi

  6. Scienze matematiche ingegneristiche Scienze economiche legali Scienze umane e del comportamento SALUTE PREVENZIONE TUTELA PROMOZIONE SANITA’ PUBBLICA DEMOGRAFIA STATISTICA SANITARIA INGEGNERIA SANITARIA MEDICINA DI COMUNITA’ ECONOMIA SANITARIA LEGISLAZIONE SANITARIA ORGANIZZAZIONE SANITARIA PROGRAMMAZIONE SANITARIA STORIA DELLA MEDICINA EDUCAZIONE ALLA SALUTE IGIENE DEL LAVORO IGIENE DELL’AMBIENTE IGIENE DELL’ALIMENTAZIONE IGIENE OSPEDALIERA EPIDEMIOLOGIA Etica Storia Filosofia Psicologia Sociologia Antropologia Statistica Matematica Edilizia Urbanistica Organizzazione Economia Diritto Genetica Biologia Microbiologia Chimica Fisica Fisiopatologia Semeiotica Clinica medica Discipline biologiche Discipline cliniche Scienza medica

  7. MISURA DELLA SALUTE Principali indicatori delle condizioni sanitarie della popolazione

  8. età indice di vecchiaia 119,4% Maschi ind. di dipendenza economica 47,0% Femmine Totale quoz. natalità 9,4 n. % quoz. mortalità 9,8 n. % n. % 0-4 1.381.848 4,94 1.307.046 4,41 2.688.894 4,67 5-14 2.916.135 10,43 2.777.478 9,38 5.693.613 9,89 15-44 12.574.807 44,99 12.318.927 41,60 24.893.734 43,25 45-64 6.956.352 24,89 7.318.715 24,71 14.275.067 24,80 65-74 2.597.693 9,29 3.226.725 10,90 5.824.418 10,12 75+ 1.523.757 5,45 2.663.871 9,00 4.187.628 7,27 totale 27.950.592 100,00 29.612.762 100,00 57.563.354 100,00 Caratteristiche demografiche

  9. Tasso di natalità: rapporto tra il numero di nati vivi in un certo periodo in una zona geograficamente definita e la stima della popolazione della zona. Viene generalmente riferito a 1000 persone per anno. Tasso di fecondità: rapporto tra il numero di nati vivi in un certo periodo in una zona geograficamente definita e la popolazione femminile in età fertile (generalmente 15-44 anni) della zona. Viene generalmente riferita a 1000 donne per anno. Tasso di riproduzione lordo: esprime il numero medio di femmine che una donna partorirebbe negli anni di potenziale maternità data la fecondità corrente delle donne ad ogni età. Tasso di riproduzione netto: fornisce indicazioni sul numero di femmine che, nate dalla donna media, sopravviverebbero all’età feconda se fossero soggette all’andamento di mortalità corrente. Tasso grezzo di mortalità: rapporto tra il numero totale di morti in una zona geograficamente definita in un dato periodo e la stima della popolazione della zona. E’ generalmente riferito a 1000 persone per anno. Tasso di mortalità specifico per causa: rapporto tra il numero di morti per una determinata causa in una zona geograficamente definita in un dato periodo e la stima della popolazione della zona. E’ generalmente riferito a 1000 persone per anno. Tasso di mortalità specifico per età (e sesso): rapporto tra il numero di morti di una data classe di età (o sesso) in un dato periodo in una zona geograficamente definita e la stima della popolazione della zona della corrispondente classe di età (o sesso). E’ generalmente riferito a 1000 persone per anno.

  10. Età media, età media di morte, speranza di vita Sommatoria delle età degli abitanti Media delle età degli abitanti di una popolazione Età media Numero di abitanti Sommatoria delle età di morte Media delle età in cui si verificano i decessi in una popolazione Età media di morte Numero di morti Media di anni che rimangono da vivere per soggetti di una determinata fascia di età in una popolazione Sommatoria degli anni di sopravvivenza Speranza di vita (vita attesa) (vita media a “x” anni) Numero di soggetti di una Determinata fascia di età

  11. DATI CARATTERISTICI ATTINENTI ALLA 3° ETA’ IN ITALIA (RAPPORTO ISTAT, 1994) Età media: maschi 73,3 anni; femmine 79,7 anni N° famiglie con almeno un ultrasessantenne 4.784.000 di cui unipersonali (costituite dal solo ultrasessantenne) 2.730.000 (57%) L’86% delle famiglie con un ultraottantenne sono unipersonali N° ultrasessantenni 11.200.000 di cui maschi 5.000.000 di cui femmine 6.200.000 Vivono soli 2.730.000 di cui maschi 470.000 di cui femmine 2.260.000

  12. CAUSE FAVORENTI LA MORTALITA’ PERINATALE CAUSE ESOGENE Agenti teratogeni Incidenti CAUSE LEGATE AL PARTO CAUSE ENDOGENE Malattie della madre Malattie ereditarie (emofilia) Anomalie della meiosi (trisomie) Isoimmunizzazione Rh

  13. Elenco degli agenti teratogeni noti Infezioni materne Lue Malattia da Citomegalovirus Rosolia Toxoplasmosi Varicella Herpes-Zoster Malattie materne Diabete mellito insulino dipendente Fenilchetonuria Les e altre malattie autoimmuni Malattie tiroidee autoimmuni con anticorpi circolanti Tumori virilizzanti Agenti ambientali Metil mercurio Bifenil policlorurati Trattamenti farmacologici o radianti Acido valproico Antimitotici, antagonisti dell’acido folico Fenitoinici Litio Metimazolo Minoxidil Ormoni ad azione androgena Penicillamina Retinoidi Streptomicina Tetracicline Warfarina ed altri derivati cumarinici Radiazioni ionizzanti terapeutiche 5-10 rad. Sostanze chimiche voluttuarie Alcool Cocaina

  14. Cause favorenti la mortalità perinatale • CAUSE GENETICHE • trasmissione di anomalie cromosomiche (emofilia, fenilchetonuria) • anomalie della meiosi: trisomie (cause di malformazioni congenite) • isoimmunizzazione Rh (M.E.N.), ormai raro • CAUSE CHIMICHE: farmaci, sostanze tossiche, alcool (cause di malformazioni congenite) • CAUSE FISICHE: radiazioni X, gamma (malformazioni) • SINDROMI RESPIRATORIE: ipossie prenatali, asfissia neonatale • DISTOCIE • PREMATURITA’ • CAUSE INFETTIVE: infezioni virali, es. rosolia, T.O.R.C.H

  15. Sintesi degli effetti delle radiazioni ionizzanti Rischi specifici dell’abuso di alcool in gravidanza • Ritardo nell’accrescimento intrauterino con basso peso alla nascita e circonferenza cranica di diametro inferiore alle norme • Ritardo dello sviluppo psicomotorio • Quadro malformativo con dismorfismo cranico-facciale associato o meno ad altre malformazioni (anomalie scheletriche, malformazioni cardiache, anomalie dei genitali) Rischi specifici dell’abuso di tabacco in gravidanza • Diminuzione dei mezzi di difesa nei confronti di agenti infettivi batterici e virali • Aumento di frequenza di menorragie gravidiche • Riduzione dell’aumento ponderale materno (malnutrizione materno-fetale) • Aumento di frequenza degli aborti • Maggior incidenza di nascite pretermine e di basso peso alla nascita • Maggior incidenza di mortalità perinatale

  16. Possibilità di prevenzione primaria dell’effetto di alcuni teratogeni noti

  17. Fattori causali Fattori di rischio Non rischio esposizione Non malattia malattia Malattia asintomatica Segni e sintomi Bisogno di salute Non percepito Riconoscimento del malessere (bisogno di salute) Bisogno di salute Non espresso Espressione del malessere Bisogno di salute Non soddisfatto Diagnosi-terapia PREVENZIONE PRIMARIA PREVENZIONE SECONDARIA PREVENZIONE TERZIARIA

  18. F4 F M F3 F1 F2 Malattia C Malattia B Malattia A Rapporto di rischio aspecifico e multiplo (malattie multifattoriali) Entità, durata, frequenza diversa di azione dei fattori di rischio * Inibizioni o potenziamenti reciproci tra fattori di rischio aspecificità molteplicità * * * Modulazioni ambientali Fattori dell’ospite MODULAZIONI FATTORI DI RISCHIO ASPECIFICI EFFETTO MULTIPLO

  19. Agente eziologico A Malattia infettiva A Rapporto causale biunivoco (malattie infettive) Fattori agente Fattori ambiente Fattori ospite CAUSA NECESSARIA CONDIZIONI DI SUFFICIENZA EFFETTO SPECIFICO

  20. Incidenza = Numeri di nuovi casi di malattia nel tempo t Popolazione a rischio di ammalare in quel periodo di tempo x K Numero di giornate lavorative perse per malattia x K Morbilità = Numero di giornate di lavoro totali Numero di morti per una malattia x K Letalità = Numero di malati per quella malattia Numero dei casi di malattia rilevati in un dato istante x K Prevalenza = (puntuale) Popolazione totale in quell’istante Numero dei casi di malattia rilevati in un dato periodo x K Prevalenza = (periodale) Popolazione media in quel periodo P = I x d

  21. popolazione A B C D E x x individui x x x x 1 luglio 1 gennaio insorgenza incidenza prevalenza luglio/gennaio = 4 casi 1 luglio = 2 casi 1 gennaio = 2 casi luglio/gennaio = 6 casi decorso (puntuale) (di periodo) x guarigione o morte N° Morti per una malattia Letalità = N° Malati per quella malattia

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