1 / 18

Etica e Turismo

Sabrina Pedrini – Lunedì 4 ottobre 2010. Etica e Turismo. Fonte: Etica e Turismo, N. Tonini, Ed. San Paolo, capp. 1-6. Logiche immobiliariste, approssimazioni gestionali, particolarismo autolesionistico.

Download Presentation

Etica e Turismo

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Sabrina Pedrini – Lunedì 4 ottobre 2010 Etica e Turismo Fonte: Etica e Turismo, N. Tonini, Ed. San Paolo, capp. 1-6

  2. Logiche immobiliariste, approssimazioni gestionali, particolarismo autolesionistico Saturazione delle aree a sviluppo intensivo, consumo risorse territoriali e paesaggistiche, cementificazione incontrollata a bassa valenza architettonica

  3. Senza un preciso orientamento etico e valoriale il turismo da pratica dell’ospitalità si trasforma in erogazione di servizi. Il TURISMO SOCIALE con il suo fondamento ETICO è strumento di INTEGRAZIONE e PARTECIPAZIONE SOCIALE

  4. Per questo ha bisogno di un’impresa eticamente fondata capace di creare ricchezza sociale senza monetizzarne i rischi che sia progetto di coesione sociale di cittadinanza e partecipazione che si integri nel territorio che abbia un orientamento valoriale

  5. Una definizione Dalla Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) del 2003 Insieme di attività poste in essere da persone nel corso dei loro viaggi o dei loro soggiorni in località situate all’infuori della loro abituale residenza per un periodo continuativo che non superi un anno, effettuate per diporto, per affari o per motivi non legati ad attività remunerate nel luogo visitato

  6. La definizione è ampiamente criticata perché non evidenzia il senso profondo del turismo: la scoperta e l’incontro di altre popolazioni, di altre terre e culture, la conoscenza e l’apprendimento della diversità Il periodo di vacanza e le ferie pagate sono un diritto riconosciuto dell’essere umano, un fattore di equilibrio sociale, di elevazione delle singole persone, di conoscenza reciproca degli uomini e dei popoli

  7. La concezione del tempo libero Tempo cronologico (chrònos) si basa sulla quantità, il tempo psicologico (Kairòs) è valutato in termini di qualità Il valore del tempo, come risorsa per l’uomo, rende consapevoli dei tempi esistenziali, del tempo del lavoro e del tempo libero

  8. Il tempo libero è tempo liberato dalle scorie, liberante, non vuoto né perso, ma ricco di senso se produce attese, speranze, aspirazioni, se stimola impegno e capacità produttiva, se rende portatori di sentimenti forti, capaci di arricchire Diviene il vero tempo della vita, quello dell’autenticità, della genuinità, della comunicazione e della socializzazione, il tempo in cui si recuperano e si esaltano i valori dell’identità, della pluralità e della solidarietà.

  9. La Dichiarazione di Montreal “per una visione umanistica e sociale del turismo” BITS, 12 settembre 1996 Le date: 1936 – riconosciuto il diritto alle ferie retribuite 1956 – comparsa del termine turismo sociale

  10. Il documento riconosce 4 assi fondamentali: • Creatore di società • Fattore di crescita economica • Attore dell’assetto territoriale e dello sviluppo locale • Partner nei programmi di sviluppo mondiali

  11. Indica una nuova identità del turismo che supera il “non profit” per considerare le attività socialmente utili e finalizzate alla promozione umana, alla crescita e alla maturazione culturale, civile e sociale dell’uomo, al rispetto e alla valorizzazione dell’ambiente e allo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali.

  12. 1) TS: Creatore di società Il turismo visto come esperienza autentica e non più come insieme di attività ne è privo degli aspetti materiali, ma è esperienziale, quindi non occasionale e ricercata, per acquisire conoscenza e crescere in termini culturali, sociali e contribuire così al formarsi della società e alla sua crescita

  13. 1) TS: Creatore di società Il turismo per tutti diviene fattore di coesione sociale (art.4), con l’ambizione di permettere a tutti l’accesso alla vacanza (art.3), impegnandosi a lottare contro le ineguaglianze e l’esclusione di coloro che hanno diverse provenienze, e capacità o minori mezzi

  14. 2) TS: fattore di crescita economica Il turismo vissuto e partecipato diviene fattore di crescita economica per il flusso di persone e investimenti che contribuiscono allo sviluppo sociale ed economico delle regioni e delle popolazioni nel loro insieme (art.5) In una logica in cui gli apporti del turismo vanno a beneficio di tutta la comunità (art.6)

  15. 3) TS: attore dell’assetto territoriale e dello sviluppo locale Preoccuparsi responsabilmente di rispettare l’ambiente attuale e futuro privilegia la stabilità delle strutture contro la mentalità dell’immediato e del massificante, privilegia lo sviluppo sostenibile, ma non asseconda una visione dell’ecologia dogmatica e totalitaria che rifiuta a priori qualsiasi miglioramento dell’ambiente (art.9)

  16. 3) TS: attore dell’assetto territoriale e dello sviluppo locale Il turismo vissuto e partecipato diviene fattore di crescita economica per il flusso di persone e investimenti che contribuiscono allo sviluppo sociale ed economico delle regioni e delle popolazioni nel loro insieme (art.5) In una logica in cui gli apporti del turismo vanno a beneficio di tutta la comunità (art.6)

  17. 4) TS: partner nei programmi di sviluppo mondiale La Conferenza di Stoccolma sulla popolazione e sull’ambiente, i programmi delle Nazioni Unite, la Conferenza di Rio hanno identificato la responsabilità delle generazioni di oggi nella limitazione della crescita, ipotizzando correttivi finalizzati a ridurre le disuguaglianze che ricorrono tra paesi sviluppati e in via di sviluppo (art.11)

  18. L’Addendum L’addendum (2006) della dichiarazione di Montreal ne ribadisce i principi (vd pgg. 33-34) vedendo il turismo come strumento di crescita sostenibile e di sviluppo. Uguaglianza sociale e responsabilità individuale dei turisti ne sono il cardine.

More Related