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COVERCIANO giovedì 15 marzo 2007 ALBERTO BARTALI scienze motorie Preparatore atletico prof.

COVERCIANO giovedì 15 marzo 2007 ALBERTO BARTALI scienze motorie Preparatore atletico prof. albertobartali@hotmail.it 347-3618406 . F. Fanelli M. Lippi A. Lombardi R. Fogli A. Perotti D. Caso F. D’Arrigo V. Guerini V. Boskov. D. Arrigoni M. Masi G. David C. Damiano S. Salvioni

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COVERCIANO giovedì 15 marzo 2007 ALBERTO BARTALI scienze motorie Preparatore atletico prof.

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Presentation Transcript


  1. COVERCIANO giovedì 15 marzo 2007 ALBERTO BARTALIscienze motoriePreparatore atletico prof. albertobartali@hotmail.it 347-3618406

  2. F. Fanelli M. Lippi A. Lombardi R. Fogli A. Perotti D. Caso F. D’Arrigo V. Guerini V. Boskov D. Arrigoni M. Masi G. David C. Damiano S. Salvioni G. Papadopulo L. Simoni G. De Canio S. Baldini Tecnici:

  3. 19852007Come e quanto è cambiato il ruolo del preparatore atletico negli ultimi 20 anni?

  4. L’ ALLENAMENTO SPORTIVO L’ allenamento sportivo è un processo pedagogico educativo complesso che si concretizza con l’organizzazione dell’ esercizio fisico ripetuto in quantità ed intensità tali da produrre sforzi progressivamente crescenti che stimolino i processi fisiologici di supercompensazione dell’ organismo e migliorino le capacità fisiche, psichiche, tecniche e tattiche dell’ atleta al fine di esaltarne e consolidarne il rendimento in gara. Carlo Vittori

  5. Con chi si relaziona il P.A.?

  6. RAPPORTI

  7. Il preparatore atletico si occupa di organizzare, programmare, gestire, registrare e controllare tutti i dati forniti dall’ allenamento sia di natura condizionale che tecnico tattica.

  8. PREPARATORE e ALLENATORE a) Informazioni individuali dello stato di forma dei calciatori; b) Classificazione, controllo e organizzazione dei mezzi a carattere tecnico-tattico (I.S.); c) Registrazione ed analisi dei dati complessivi (diario ind.le e coll., diario t.t. ind.le e collettivo,quantità ind.li. e collettive); d) Relazione settimanale e mensile; e) Programmazione e pianificazione.

  9. PREPARATORE e MEDICO SOCIALE • Analisi della composizione corporea; • Controllo del carico interno (esami ematochimici); • Organizzazione regimi dietetici individuali; • Sintonia diagnostica, gestione, controllo e recupero dell’ atleta infortunato.

  10. PREPARATORE ATLETICO RESPONSABILE e COLLABORATORI Ad alto livello è impossibile ipotizzare la presenza di un unico elemento. Il preparatore responsabile deve avvalersi di almeno 1-2 collaboratori di diversa formazione. Il P.A. responsabile detta le linea guida ma all’ interno della singola seduta deve lasciare ampia autonomia al proprio collaboratore.

  11. Preparatore atletico e gli altri collaboratori • Con il VICE ALLENATORE ci deve essere grande complicità e collaborazione soprattutto per la gestione (programmazione e registrazione) dei mezzi tecnico-tattici; • Con L’ ALLENATORE deiPORTIERI ci deve essere grande collaborazione per la programmazione e la realizzazione degli allenamenti di forza specifica.

  12. Preparatore atletico: massaggiatori e fisioterapisti La sintonia del P.A. con massaggiatori e fisioterapisti deve essere alta sia per conoscere in tempo reale l’insorgere di patologie o dolori più o meno invalidanti sia per una collaborazione della gestione del calciatore infortunato (il terapista deve essere in grado di applicare le tecniche riabilitative programmate dal preparatore).

  13. PREPARATORE ATLETICO e CALCIATORI Il calciatore deve individuare nel preparatore una figura tecnicamente colta, corretta nei rapporti e culturalmente indipendente. Il continuo flusso di informazioni relative alle sensazioni provocate dal training o ricevute in gara favorirà il rapporto tra atleta e P.A. in modo da affinare sempre più il programma di allenamento a misura del calciatore.

  14. Il P.A. ha il dovere di fare tutto il possibile per garantire la salute dell’ atleta.E’ un obbligo professionale sensibilizzare l’atleta a svolgere una adeguata opera di prevenzione per le patologie più frequenti. E’ un obbligo morale vigilare e affinché l’ atleta non faccia uso di doping, di sostanze stupefacenti ed abuso di farmaci.

  15. Affronteremo 3 argomenti: • LA PREVENZIONE (lesioni muscolo-tendinee) • LA PROGRAMMAZIONE • ALLENAMENTO CON LA PALLA

  16. 100minuti di prevenzione settimanali

  17. Muscolatura calciatore-caratteristiche fondamentali- • Flessibilità • Forza • Coordinazione

  18. DISTRETTI MUSCOLARIad alto rischio: • MUSCOLATURA ADDUTTORIA • ISCHIOCRURALI • RETTO ANTERIORE

  19. COME avviene la lesione: • Velocità • Iperestensione • Cambio improvviso di movimento • Mancato buon fine gesto tecnico • Improvvisa decelerazione • … e molto altro!

  20. Ex di prevenzione:FLESSIBILITA’ • Stretching classico • Stretching dinamico • Ex di mobilizzazione articolare generale • Ex di mobilizzazione articolare specifica

  21. Ex di prevenzione:FORZA • Ex eccentrici con carichi elevati • Ex con carichi bassi ma eseguiti ad alte velocità angolari • Eliminazione di mezzi a rischio • Utilizzazione di mezzi specifici • NEMES

  22. Ex di prevenzione:COORDINAZIONE • Ex di preatletismo • Ex con ostacoli alti • corsa a velocità massimale • corsa veloce in frequenza ed ampiezza • Ex di arresto di movimento

  23. PREVENZIONE RECIDIVE • VALUTAZIONE QUALITA’ NEUROMUSCOLARIcon dinamometri in grado di registrare velocità angolari specifiche possibilmente con esame elettromiografico • MISURAZIONE DEI TEMPI DI CONTATTO IN CORSA • MISURAZIONE DELLA LUNGHEZZA DEL PASSO • RIPRODUZIONE DEL MOVIMENTO CHE HA PROVOCATO LA LESIONE

  24. Per fare presto e bene non bisogna avere fretta.A. Baccani

  25. CONCLUSIONI Il reclutamento muscolare nelle sue manifestazioni temporali e spaziali dell’ esercitazione allenante deve essere molto simile a quello che si realizza in gara Bosco-D’Ottavio

  26. CONCLUSIONI Le condizioni storiche che caratterizzano una contrazione muscolare durante l’ allenamento devono essere identiche a quelle che si realizzano durante la gara Bosco-D’Ottavio

  27. CONCLUSIONI La coordinazione inter e intramuscolare che si manifesta attraverso gesti tecnici di gara, deve essere continuamente sollecitata in allenamento sia in forma analitica che globale Bosco-D’Ottavio

  28. PROGRAMMAZIONE

  29. laPROGRAMMAZIONEè condizionata dalCALENDARIOe dagliOBIETTIVIche si vogliono raggiungere

  30. Per le squadre che puntano alla salvezza TUTTI GLI OBIETTIVI DI SQUADRA DEVONOESSERE CONSIDERATIPRIMARI !

  31. Periodo preparatorio Periodo pre-competitivo Periodo di gara Periodo competitivo Organizzazione dell’allenamentoE’ utopia pensare che 3-5 settimane di carico possano supportare 9 mesi di competizione!

  32. Organizzazione dei mezzi di allenamento I mezzi di allenamento devono essere suddivisi ingeneraliespecifici. I m.d.a. a carattere tecnico – tattico devono sempre rispettare i criteri di specificità. I contenuti dell’allenamento di forza, di sprint, di resistenza e di prevenzione possono avere anche massicci contenuti a carattere generale.

  33. Un esempio…Spesso ho sentito definire come lattacidi lavori che non mettevano in crisi il sistema per accumulo di ac. Lattico ma la prestazione veniva meno per altri motivi… I meccanismi di produzione, accumulo, recupero di lattato in allenamento devono essere identiche a quanto si verifica in gara.

  34. PROGRAMMAZIONE periodo preagonistico (f) di pertinenza del fisioterapista (m) di pertinenza del medico responsabile (*) intervento collegiale tra il preparatore ed il medico per analizzare i dati relativi al carico interno sia dei mezzi allenanti a secco che quelli con la palla.

  35. Altri obiettivi che il preparatore vuole relizzare durante il periodo preagonistico sono: • Conoscenza “globale” dell’ atleta e recupero del maggior numero di dati individuali; • Indottrinamento collettivo ed individuale al metodo; • Realizzazione di spinte motivazionali sia individuali che collettive; • Cementificazione dello spirito di gruppo e dei principi di collaborazione e solidarietà; • Individuazione dei soggetti “trainanti”; • Stimolare lo spirito critico-collaborativo e la capacità di autocritica; • Educazione all’ autogestione della seduta di allenamento; • Educazione alla percezione delle sensazioni provocate dal training; • Controllo, analisi, gestione, valorizzazione della fatica sia di gara che di allenamento;

  36. La periodizzazione:gestione non corretta.

  37. La periodizzazione:gestione non corretta.

  38. La periodizzazione:gestione corretta.

  39. Alcuni parametri che determinano decisamente il livello condizionale individuale

  40. MEZZI ALLENANTIforza specifica Forza esplosiva; Forza esplosiva resistente; Forza veloce; Resistenza alla forza veloce.

  41. DIRETTI Sprint in salita 20 e 30 mt. Sprint con traino: 30, 30+30, 60, 80 mt. Sprint con cintura zavorrata: 10, 15, 20, 10+10+10 mt INDIRETTI Pressa: ½ squat veloce e ½ squat jump Multipower: ½ squat e ½ squat jump Bilanciere libero: ½ squat jump NEMES Bosco system Mezzi di allenamento qualità di sprint DIRETTI ed INDIRETTI:

  42. DIRETTI Tutte le partitelle ed i possessi palla codificati analizzando sia il carico interno che esterno individuali. Il parametro condizionante l’ esercitazione è “L’ INDICE DI DENSITA’” Il quale deriva dal rapporto che si realizza tra i 3 indici principali: MqN°calt.lav/t.rec INDIRETTI I mezzi utilizzati sono esclusivamente miscele di corse intermittenti selezionate e costruite secondo criteri individuali ricavati dall’ analisi del modello prestativo offerto da ogni singolo calciatore Il parametro che decide la composizione dell’ esercitazione è “ L’ INDICE DI ACIDITA’” (La e NH4+) Che si ottiene attraverso il dosaggio di: mt.vel/mt.rect o mt.totstop-go Mezzi di allenamento resistenza specifica:DIRETTIed INDIRETTI:

  43. IlMESOCICLOè organizzato dal preparatore per l’atleta generalmente proponendo 2 settimane di carico alto, 1 di carico medio, 1 settimana di carico basso.

  44. La SETTIMANA tipo:

  45. MARTEDI’ • Stretching e scarico colonna vertebrale • Muscolazione generale arti sup. e tronco • 1500 mt corsa di riscaldamento ind.le • Coordinazione generale • Resistenza sp.ca indiretta individuale • Coordinazione specifica e TECNICA • Resistenza sp.ca diretta collettiva (possesso palla) • PTT (partita su campo ridotto, limitazione di tocchi.)

  46. -Mattino- Stretching e scarico col.vertebrale Muscolazione arti inf. preventiva e specifica Ginnastica propriocettiva Coordinazione specifica Tecnica di accelerazione e di corsa Forza esplosiva, f. max din., f.e. resistente, f. vel., resist. alla forza veloce (INDIVIDUALE) -Pomeriggio- Stretching e mob.ne art.re Tecnica individuale e/o a coppie Ex Tattica di reparto Ex Tattica di squadra Partita tattica 11>11 MERCOLEDI’

  47. GIOVEDI’ • 20’ riscaldamento pre partita • 40’-45’ incontro di verifica (partita contro una sq. dilettanti o contro la formazione Primavera, 2 tempi da 40’ o 45’ ogni giocatore gioca 1 tempo)

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