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INFERMIERISTICA OSTETRICA

INFERMIERISTICA OSTETRICA. Docente FEDERICA PANCETTI 2009. PROGRAMMA LEZIONI. Concetti fondamentali della pianificazione familiare: problematiche sociali, etiche ed economiche La funzione dei consultori familiari

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INFERMIERISTICA OSTETRICA

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Presentation Transcript


  1. INFERMIERISTICA OSTETRICA Docente FEDERICA PANCETTI 2009

  2. PROGRAMMA LEZIONI • Concetti fondamentali della pianificazione familiare: problematiche sociali, etiche ed economiche • La funzione dei consultori familiari • Analisi dei metodi contraccettivi con particolare riguardo a programmi di educazione sanitaria • Interventi assistenziali di competenza infermieristica, in collaborazione con il medico e l’ostetrica, sui problemi legati alla sterilità e infertilità di coppia • La gravidanza: igiene della gravidanza,cure e profilassi prenatale • Rapporto tra lavoro e gravidanza • Malattie infettive in gravidanza • Incompatibilità materno-fetali • Malattie della gravidanza • Anomalie della gravidanza (placeta previa, gravidanza extrauterina) • La gravidanza a rischio • Interruzione di gravidanza (legge 194/78) • Il parto • Assistenza alla pz in ginecologia

  3. La contraccezione La contraccezione può essere definita come una varietà di metodi,mezzi e comportamenti tesi ad impedire l’unione dei gameti.”

  4. LA GRAVIDANZA L’inizio della gravidanza reso possibile dal verificarsi di una serie di eventi, quali: • Migrazione degli spermatozoi; • Capacitazione degli spermatozoi: fenomeno mediante il quale il gamete maschile acquisisce la possibilità di fecondare l’ovocita; • Captazione dell’ovocita; • Trasformazione dell’ambiente biochimico tubarico, in modo da renderlo idoneo a favorire la fecondazione dell’ovocita; • Interazione e fusione dei due gameti; • Trasporto dell’embrione verso la cavità uterina; • Arrivo dell’embrione in cavità uerina allo stadio di blastocisti e suo annidamento nella mucosa uterina (impianto).

  5. La contraccezione • Attuare la prevenzione implica cambiare ottica e programmazione sanitaria,passare da strutture e cultura di cura ad una in termini di servizi tra cui la prevezione, l’informazione e l’educazione sanitaria. • L’informazione è spesso ambigua,contraddittoria, spesso fatta da giornali non specializzati, che non hanno una legittimazione culturale tale da convincere ad utilizzare i metodi contraccettivi. • Obiettivo fondamentale e nostra missione è quello di correggere errori culturali ed educare ad utilizzare mezzi che impediscano una garvidanza indesiderata.

  6. La contraccezione Il bisogno di controllare la propria sessualità a fini riproduttivi vi è da sempre presente negli esseri umani. Imposizioni sociali come l’età per il matrimonio ed i limiti di età per l’unione tra uomo e donna sono un esempio. L’esigenza di dividere la vita sessuale dalla riproduzione e controllare le nascite è sempre esistito presso tutte le civiltà , con controlli individuali, con il coito interrotto, con decotti, misture, intrugli,strumenti magici e rituali ecc.

  7. La contraccezione • In Italia fino al 1971 l’articolo 553 del codice penale vietava la diffusione e la propaganda dei metodi contraccettivi. • Nel 1971 la Corte Costituzionale,motivandola con un costume sociale mutato e perciò con una presa d’atto della diversa morale comune,dichiarò contrario alla carta costituzionale tale articolo,ed il titolo decimo del codice penale”Delitti contro l’integrità della stirpe” di vago sapore nazista e razzista. Da allora sono seguiti una serie di avvenimenti importanti. • Nel 1974 la Conferenza dell’ONU sulla popolazione mondiale invita a rispettare il diritto della coppia e del singolo/a a determinare in piena libertà il numero della prole ed incoraggiare l’educazione ad una maternità responsabile e cosciente,mettendo a disposizione di chiunque la desideri consigli e metodi per attuarla.

  8. La contraccezione • In Italia nel 1975 si arriva all’approvazione della Legge sui Consultori Familiari, segue la Legge sulla tutela della lavoratrice madre a completamento dello statuto dei lavoratori,infine il 1978 è il momento della Legge 194 da qui segue un iter tortuoso.associazioni tipo l’AIED UNICEMP CISA ed altre insieme a partiti politici (soprattutto partito socialista,radicale e comunista)iniziano confronti talvolta aspri con il mondo cattolico per una regolamentazione dell’aborto.nel 1981 viene indetto un Referendum con il desiderio di abolire la Legge 194 ma più del 70% dei votanti respinge questo tentativo di riportare le donne verso l’aborto clandestino.

  9. La contraccezione • Nel 1994 Conferenza sulla pianificazione familiare al Cairo Organizzazione Mondiale della Sanità • Dalla Conferenza del Cairo sono emersi concetti importanti tra cui l’uguaglianza dei sessi, il diritto delle donne alla dignità, i diritti riproduttivi, l’apertura del concetto di famiglia verso quello dell’individuo superando il concetto di famiglia univoco ed eterosessuale.

  10. La contraccezione In Italia abbiamo circa 19 milioni di donne in età fertile un terzo di queste non sono a rischio di gravidanza 20-24% sono in gravidanza o cercano un figlio 20-22% sono in menopausa chirurgica o sono sterili, 50%non ha rapporti sessuali. Restano 9-10 milioni di donne che hanno il “problema”di prevenire una gravidanza non desiderata al momento.

  11. La contraccezione Ancora oggi è troppo poco diffusa la contraccezione in Italia. Delle donne fertili: 16% pillola 24% profilattico 3% spirale (IUD) 4.5% diaframma 3.5% metodi naturali 26% coito interrotto e addirittura 23% nessun metodo contraccettivo.

  12. La contraccezione L’Italia è tra i paesi europei uno di quelli dove è meno diffusa la contraccezione ormonale e dove più diffuse sono false informazioni e preconcetti sulla pillola e su tutte le metodiche contraccettive, oltre a numerose resistenze culturali religiose e reticenze individuali. Da tener presente che ben il 53% delle giovani affrontano il primo rapporto sessuale senza alcuna protezione contraccettivo, che il 30% si affida al coito interrotto e soltanto l’11%ha usato il profilattico si ha come conseguenza che più dell’80%dei primi rapporti sessuali sono a rischio di una gravidanza indesiderata. Di queste donne ricordiamo hanno avuto nel 70% dei casi il primo rapporto sessuale intorno ai 14-18 anni, soltanto il 40% arriva ad una contraccezione sicura entro i primi due anni di rapporti sessuali

  13. La contraccezione La contraccezione o,meglio,il blocco temporaneo della capacità riproduttiva della donna può essere oggi attuato con mezzi farmacologici, meccanici,chirurgici o comportamentali, miranti ad inibire la produzione dei gameti o a impedire la fecondazione.

  14. La contraccezione I METODI CONTRACCETTIVI SI SUDDIVIDONO IN: • metodi contraccettivi naturali • metodi contraccettivi meccanici • metodi contraccettivi di barriera • metodi contraccettivi ormonali e metodi di intercezione post-coitali

  15. La contraccezione L’ efficacia contraccettivo di un metodo viene espressa dall’indice di Pearl, definito come numero di fallimenti per “100 anni-donne”di esposizione ad un determinato metodo contraccettivo. Un metodo contraccettivo è ritenuto valido se l’indice di Pearl ha un valore compreso tra 0 e 2 ed è tanto pi affidabile quanto più tale indice tende a 0. La tabella I mostra l’efficacia dei metodi disponibili. I requisiti richiesti ad un buon metodo contraccettivo sono • Efficacia • Sicurezza • Reversibilità • Basso costo • Praticità d’uso

  16. La contraccezione EFFICACIA CONTRACCETTIVA DI DIVERSI METODI

  17. La contraccezione METODI CONTACCETTIVI DI BARRIERA sfruttano l’ azione meccanica che consente di impedire la penetrazione degli spermatozooi nel canale cervicale o nella vagina: • -condom • -diaframma • -spugne vaginali • -spermicidi

  18. La contraccezione Condom (profilattico) • La comparsa dell’HIV,nella nostra epoca, ha riportato in primo piano il profilattico se non come contraccettivo sicuramente come mezzo per prevenire la malattie sessualmente trasmesse. • È molto utile anche per evitare gravidanze indesiderate ha una sicurezza contraccettiva se usato e conservato correttamente dell’85-90%. Ha trovato la massima approvazione da parte della popolazione giovane in quanto facilmente reperibile,facile da utilizzare,poco costoso. Ne esistono vari tipi: in lattice (la maggior parte) in poliuretano (per soggetti allergici al lattice) ed in silicone. All ‘efficacia contraccettivo si associa anche una sicura protezione contro le malattie sessualmente trasmesse ed in particolare contro la trasmissione di HPV (agente virale interessato nella patogenesi prima del condiloma acuminato e delle displasie della cervice e poi del carcinoma della portio) e di HIV. • In molti casi l’uso del condor viene associato a creme o gel spermicidi anche se è dubbio c Il rischio è invece quello di alterare la flora vaginale creando dismicrobismi e di conseguenza infezioni genito-urinarie ricorrenti. • Le percentuali di fallimento sono legate all’ uso errato e solo una piccola percentuale(1-8%) alla rottura.

  19. La contraccezione Diaframma: • Come tutti i metodi di barriera il diaframma è scevro da interferenze sistemiche. • E’una calotta di lattice sottile con un bordo più spesso montato su un anello flessibile. Esistono varie morfologie di diaframma e le loro dimensioni oscillazione tra 50 e 105 mm di diametro. • Si può scegliere il diaframma perché non si tollerano gli ormoni, non si vogliono gli altri contraccettivi,oppure si desidera un contraccettivo gestito dalla donna. • È un dispositivo che viene applicato nella parte distale della vagina a contatto con la portio uterina. Anche in questo caso l’efficacia contraccettivo del dispositivo dipende dal suo corretto uso: è importante utilizzare il diaframma della misura più adatta, rimuoverlo dopo almeno 6 ore dall’avvenuto rapporto, pulirlo e conservarlo al riparo dal caldo e dalla luce solare. • L’obesità ed il prolasso genito-urinario spesso creano problemi di posizionamento del diaframma rappresentando controindicazioni al suo uso. • Viene utilizzato molto spesso in associazione a creme spermicide.

  20. La contraccezione Spugne vaginali creme spermicidi: • sono in uso negli USA e el Nord Europa in Italia si è tentata qualche sperimentazione ma con scarso successo. • Il loro comune scopo è quello di impedire agli spermatozooi di attraversare il canale cervicale,le spugne per assorbimento le creme per distruzione dello spermatozoo stesso. • Hanno scarsa efficacia contraccettiva che può aumentare se associati ad altri dispositivi tipo il diaframma.

  21. La contraccezione METODI CONTACCETTIVI di TIPO MECCANICO La contraccezione si realizza intoducendo nell’utero opportuni dispositivi che impediscono l’annidamento dell’embrione. • La spirale è un dispositivo contraccettivo intrauterino, il nome internazionale è IUD (intra uterine device) sono dispositivi di plastica di varie misure lunghi circa 27-40mm dal peso di pochi grammi, sulla parte in plastica è avvolto un filo che fuoriesce dall’orifizio uterino necessario sia per il controllo che per la rimozione. Meccanismi d’azione sono molteplici • -inibizione dell’annidamento • -modificazioni della mucosa uterina (anche se l’ovulo venisse fecondato non troverebbe terreno adatto per l’annidamento) • -variazione della funzionalità tubarica • -riduzione della capacità fecondante degli spermatozooi • -modificazione del muco cervicale (IUD medicate al progesterone)

  22. La contraccezione • gli IUD si distinguono in NON medicati e medicati. I dispositivi medicati possono rilasciare il • Rame si avvale di modificazioni biochimiche e morfologiche dell’endometrio e del muco cervicale. • Progesterone induce la decidualizzazione dell’endometrio e l’atrofia delle ghiandole endometriali inibisce la capacitazione dello spermatozoo e ne ostacola la sopravvivenza e determina un’ispessimento del muco cervicale. • Levonorgestrel rilascia un progestinico per una durata di 5 anni è l’ultimo sistema di IUD. • Tutte le donne possono farsi applicare lo IUD ma è sconsigliato nelle donne che non hanno avuto gravidanze può infatti dare infezioni tubariche e aumentare il rischio di gravidanze extrauterine

  23. La contraccezione Le controindicazioni sono di ordine medico: • Infiammazioni pelviche ,Sospetta gravidanza, Neoplasie, Morbo di Wilson, Cisti ovariche, Malformazioni uterine, Miomatosi uterine, Menometrorragie ripetute,Endometriosi • NB prima di inserire lo IUD è necessario una visita ginecologica accurata, Pap-test. I giorni di flusso mestruale sono i migliori per l’applicazione. • Come detto in precedenza gli IUD hanno un filo che fuoriesce dal canale cervicale che va cercato per gli auto-controlli mensili. • L’efficacia dello IUD ( levonorgestrel) è simile a quella della sterilizzazione, ma con piena reversibilità della fecondità al moment della sua estrazione. • La sua efficacia non dipende dalla compliance della paziente e, fatta eccezione di casi di espulsione, la sicurezza contraccettivo risulta sovrapponibile a quella della pillola contraccettiva • L’attività della spirale è immediata e dura ininterrottamente da due a cinque anni. • Ha un’ efficacia contraccettiva del 98%

  24. La contraccezione METODI NATURALI L’OMS definisce Metodi Naturali quei metodi per pianificare o evitare la gravidanza basati sull’osservazione dei segni e dei sintomi naturali della fase fertilee infertile del ciclo mestruale: i più conosciuti sono: • -metodo del muco cervicale o metodo di Billings • -metodo della temperatura basale • -metodo sintotermico • -metodo del calendario o Ogino-Knaus • - coito interrotto

  25. La contraccezione Metodo Billings: • si basa sul presupposto che le secrezioni cervicali subiscono variazioni apprezzabili dalla donna stessa sotto l’influsso degli ormoni sessuali. Infatti la secrezione che nella fase postmestruale è densa,vischiosa,giallastra,nella fase preovulatoria diventa più fluida,filante trasparente,acquosa, (assomiglia al bianco d’uovo). • Questo non può essere generalizzato,infatti anche se gli aspetti descritti del muco cervicale sono presenti nel 70% delle donne non sempre è semplice distinguerle in maniera corretta;la donna deve acquisire consapevolezza ed esperienza per sentirsi asciutta o bagnata e deve percepire bene la diversa sensazione tra viscosità e lubrificazione. • Il periodo in cui non si devono avere rapporti per evitare la gravidanza va dal giorno in cui il muco diventa fluido,filante,sino a 4 giorni dopo quando l’ovulazione è avvenuta. • Quando si associa questo metodo con quella della misurazione della temperatura basale si ha il metodo sinto termico.

  26. La contraccezione Metodo della temperatura basale: la temperatura basale del corpo,presenta nella donna normale che ha un’ovulazione con corpo luteo, un particolare andamento bifasico. Durante l’emorragia mestruale e nella fase successiva proliferativa la temperatura si mantiene più bassa. Al momento della deiscenza follicolare si ha il punto più basso della curva termica. • Verso il 14°-16° giorno, se il ciclo è di 28 giorni, si verifica un aumento di circa 0,5°C. questo si abbassa nuovamente all’inizio della mestruazione. • Dopo che la temperatura avrà raggiunto i valori più alti e vi è rimasta per circa 72 ore , è giustificato pensare che il concepimento sia poco probabile • Probabile nel periodo che va fino all’inizio della successiva mestruazione. • È fondamentale tener conto che la temperatura si può rialzare per molti motivi es processi infettivi in corso ma anche viaggi cambio di abitudini etc • Poiché questo metodo segna solo l’ovulazione i rapporti dovrebbero essere intrapresi solo nel periodo post-ovulatorio,cioè dopo almeno 3-4 dall’ipertermia.

  27. La contraccezione Metodo Ogino-Knaus o del calendario: è necessaria innanzitutto la registrazione della data di 12 cicli mestruali. Quindi bisogna sottrarre 18 dal numero dei giorni del ciclo più corto ed 11 dal numero del ciclo più lungo del periodo osservato. • Si ottengono così due numeri che stanno ad indicare per ogni ciclo,il primo e l’ultimo giorno del periodo fecondo,del periodo di astinenza. • Più il ciclo è regolare più il metodo diventa sicuro e più breve il periodo di astinenza

  28. La contraccezione Coito interrotto: il rischio di questo metodo è che degli spermatozooi possono essere presenti in piccole quantità nel liquido preeiaculatorio che compare nel meato uretrale del pene in erezione. • L’attuazione di questo metodo non garantisce contro gravidanze indesiderate. • L’indice di insuccesso è molto elevato15/17,tra le coppie ben allenate 20/25 tra tutti coloro che lo praticano. • A questo metodo si associano tecniche di rapporto sessuale errate e può dare nella donna stati di congestione pelvica dovuta al ripetersi cronico del mancato raggiungimento dell’orgasmo e quindi della relativa detumescenza degli organi pelvici. Possono così insorgere sintomi quali dolori pelvici disordini mestruali stati infiammatori ed annessiali.

  29. La contraccezione METODI ORMONALI: La contraccezione ormonale rappresenta attualmente il metodo di controllo della fertilità più sicuro, efficace e reversibile. • Si tratta della somministrazione di estro-progestinici o del solo progestinico. Generalmente gli steroidi vengono somministrati per via orali ma per ipreparati contenenti solo il progestinico esistono altre vie di somministrazione.

  30. La contraccezione Pillola associata: La metodica si basa sulla somministrazione della pillola, costituita dall’ associazione di un estrogeno con progestinico, è ancora la metodica più sicura di contraccezione. L’effetto contraccettivo è il risultato di più azioni esplicate a vari livelli nell’apparato riproduttivo. L’ovulazione viene soppressa fin dal primo ciclo di assunzione a livello periferico si verificano modificazioni molto evidenti della mucosa endometriale e del muco cervicale. Durante l’assunzione della pillola si hanno metrorragie cicliche ( pseudo ciclo mestrale )dovute ad una caduta del picco estrogenico. Azione contraccettiva: • リblocco ovulatorio • リvariazione della motilità tubarica • リmodificazione endometriale: ostacolo all’annidamento dell’ embrione • リmodificazione del muco cervicale NB: l’azione fondamentale di tutti questi prodotti si realizza,con l’impiego di dosaggi correlati alla loro potenza specifica, attravero un blocco dell’ovulazione determinato a livello ipotalamico,con l’inibizione della produzione dei fattori di rilascio per le gonodotropine ,per cui nell’ovaio non avviene né la maturazione né tantomeno,lo scoppio del follicolo.

  31. La contraccezione Raccomandazioni per la prescrizione dei contraccettivi per via orale: prima di prescrivere un contraccettivo orale si dovrebbe sempre tener conto che gli inibitori dell’ovulazione non sono gli unici metodi contraccettivi disponibili l’informazione sui metodi contraccettivi deve essere comunque condotta in modo individuale. • Prima dell’inizio della terapia: • esclusione delle controindicazioni con una anamnesi precisa e con una visita medica • controllo palpatorio degli organi pelvici esame con lo speculum della portio e pap-test • palpazione delle mammelle • misurazione pressione arteriosa • esami ematochimici con attenzione alla funzionalità epatica alla coagulazione

  32. La contraccezione • Durante la terapia:è consigliabile eseguire controlli ginecologici una volta all’anno • NB particolare attenzione è richiesta in caso di: • tromboflebite nella anamnesi • varicosi accentuata • Epilessia • ipertensione con cardiopatia • Diabete • Fumo • Tetania Motivi che inducono a sospendere la terapia: • comparsa di cefalee • disturbi visivi acuti • manifestazioni epilettiformi • sintomatologia trombo-embolica • comparsa di ittero • forme di incremento della pressione arteriosa • incremento di miomi • immobilizzazione prolungata(ad es dopo interventi chirurgici o infortuni)

  33. La contraccezione • Inoltre è bene tener presente che i requisiti fondamentali e richiesti sono: • 1) che sia ben tollerata • 2) che permetta alla sua dimissione un flusso ematico simil-mestruale regolare • 3) che non dia perdite ematiche durante la somministrazione.

  34. La contraccezione VIE DI SOMMINISRAZIONE NON ORALI DI ESTROPROGESTINICI. • CEROTTO TRANSDERMICO Il cerotto transdermico è stato inizialmente progettato nel contesto della terapia ormonale sostitutiva della donna in menopausa. Attualmente l’assunzione transdermica di steroidi è stata proposta anche in campo contraccettivo. La dismissione transdermica prevede infatti l’applicazione di un cerotto a settimana per tre settimane. Questa via di assunzione consente di saltare il primo ciclo gastroenterico e di evitare oscillazioni giornaliere dei livelli di steroidi circolanti le cui concentrazioni risultano costanti. L’efficacia del contraccettivo riportata è molto elevata pari all’83%. Bassa è l’incidenza di spotting e di intermestrual bleeding, un effetto questo da ricondursi all’assenzadi fluttuazioni dei livelli ormonali circolanti.

  35. La contraccezione • ANELLO VAGINALE Una via alternativa di somministrazione degli steroidi a scopo contraccettivo è quella vaginale. Attualmente disponibile un anello vaginale in plastica che dismette giornalmente etonogestrel e etinilestradiolo. L’associazione con questo tipo di progestinico permette un buon controllo della fertilità con un indice di Pearl pari al 0.65. I vantaggi dell’anello vaginale rispetto ai contraccettivi orali sono molteplici e per la maggior parte conseguenti alle modalità di assorbimento. Il fatto che gli steroidi vengano assorbiti direttamente dalla mucosa vaginale esclude eventuali oscillazioni sieriche degli stessi secondarie a problematiche gastrointestinali; pertanto episodi occasionali di vomito e diarrea non influenzeranno l’efficacia contraccettivo del preparato e donne con malattie infiammatorie croniche potranno giovare di un’arma contraccettiva in più. La sostituzione trisettimanale dell’anello, peraltro molto pratico da inserire in quanto molto flessibile, migliora la compliance e l’uso e le dimenticanze nell’assunzione rispetto alla pillola. L’incidenza di vaginiti è risultata sovrapponibile a quella di donne non utilizzatrici. Gli eventi avversi di questo contraccettivo ormonale quale la sensazione di corpo estraneo, l’interferenza con il coito, l’espulsione dell’anello sono stati riportati nel 4,4% dei casi.

  36. La contraccezione • DISPOSITIVI SOTTOCUTE In Italia è disponibile un dispositivo sottocutaneo che rilascia basse quantità di etonorgestrel. Si addice a quelle donne che richiedono una protezione contraccettivo prolungata dal momento che il dispositivo ha durata triennale. La presenza del solo progestinico lo rende adatto per quelle donne nelle quali è controindicato l’uso di estrogeni sintetici. L’efficacia contraccettivo che dipende dalla completa inibizione dell’ovulazione e dalle modificazione fisico-chimiche del muco cervicale, è elevatissima essendo l’indice di Pearl prossimo allo zero. Questo tipo di contraccettivo può determinare amenorrea, pertanto la donna deve essere adeguatamente informata in modo da ottenere la massima compliance. L’assorbimento transderminco evita il primo passaggio epatico determinando minor impatto sul fegato. L’inserimento del dispositivo, sebbene richieda l’intervento del medico, risulta semplice e rapido.

  37. La contraccezione VANTAGGI non CONTRACCETTIVI DELLA CONTRACCEZIONE ORMONALE I contraccettivi ormonali offrono una serie di vantaggi per la donna indipendenti dalla contraccezione. • Riducono l’incidenza di tumori ginecologici, in particolare dell’ovaio e dell’endometrio con una protezione che cresce proporzionalmentte con la durata della terapia. • Esercitano un effetto protettivo sul tumore del colon retto e sulle patologie benigne della mammella. • Migliorano le irregolarità mestruali e l’acne. • Hanno un effetto importante sul metabolismo del calcio, soprattutto nelle donne • amenorroiche, nonché nelle donne in età perimenopausale • La somministrazione prolungata previene infine la formazione di cisti ovariche funzionali.

  38. La contraccezione Contraccezione maschile: Si realizza bloccando la produzione degli spermatozooi,inibendo la loro capacità fertilizzante degli o bloccando chirurgicamente il passaggio degli spermatozooi attraverso il deferente. STERILIZZAZIONE CHIRURGICA: È irreversibile Non è legale in molti paesi Le metodiche si possono applicare sia nell’uomo che nella donna

  39. Legge 194 Legge 22 maggio 1978 n°194 “norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”

  40. Legge 194 Art 1:lo stato tutela la vita umana fin dal suo inizio e riconosce il valore sociale della maternità. L’ivg non è il mezzo per controllare le nascite. Lo stato promuove iniziative per evitare che l’ivg sia usata come mezzo per controllare le nascite.

  41. Legge 194 Art 2: i consultori familiari informano la donna sui servizi di cui può usufruire; su i diritti sul lavoro,cercando di ridurre le cause che spingono la donna a ricorrere all’ivg. Art 3: finanziamenti notevoli per lo sviluppo dei consultori familiari

  42. Legge 194 Art 4: per l’ivg entro i 90 giorni: consentita quando esistono circostanze che comportino un serio pericolo per la salute fisica o psicofisica della donna(stato di salute della donna,condizioni economiche,sociali o familiari,circostanze in cui è avvenuto il concepimento previsioni di anomalie del prodotto del concepimento). La donna si rivolge ad un medico di fiducia oppure ad un consultorio o ad una struttura socio-sanitaria abilitata dalla Regione

  43. Legge 194 Art 5: il consultorio deve: Fare accertamenti medici necessari,esaminare la donna e con il padre del concepito(ove la donna lo consenta)le possibili soluzioni ai problemi che la inducano all’ivg;informandola su i suoi diritti sul lavoro e in quanto madre offrire aiuti per la gravidanza e la maternità

  44. Legge 194 Art 5: il medico di fiducia deve: Fare gli accertamenti necessari,esaminare con la donna e con il padre (ove la donna lo consenta) le possibili soluzioni ai problemi che la inducono all’ivg, informandola su i suoi diritti……..

  45. Legge 194 Art 5: se il medico di fiducia o del consultorio o della struttura socio-sanitaria valuta urgente l’ivg rilascia alla donna un certificato con cui essa può recarsi ad una delle sedi autorizzate e sottoporsi all’ivg. Se non è riscontrata urgenza il medico rilascia copia di un certificato che attesta lo stato di gravidanza e l’avvenuta richiesta di ivg. Dopo 7 gg la donna può recarsi in una delle sedi autorizzate e sottoporsi a ivg.

  46. Legge 194 Art 6: l ivg dopo i 90 gg Può essere praticata quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo di vita per la donna,quando siano accertati processi patologici(es anomalie fetali) che determinano un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

  47. Legge 194 Art 7:i processi patologici di cui all’art 6 vengono accertati da un medico della sede in cui verrà praticata l’ivg. Il medico deve fornire la documentazione sul caso al Dir.Sanitario. Se l’ivg è necessaria per imminente pericolo di vita per la donna può essere praticata anche senza le procedure precedenti e fuori dalle di cui all’art 8. In tal caso il medico provinciale deve essere informato. Se sussiste la possibilità di vita autonoma per il feto l’ivg può essere praticata solo nel caso di grave pericolo di vita della donna.

  48. Legge 194 Art 9 obiezione di coscienza. Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure di cui all’art 5 e 7 ed agli interventi per l’ivg quando sollevo obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione. NB l’obiezione di coscienza non può essere invocata dal personale sanitario,quando data la particolarità delle circostanze,il loro personale intervento è indispensabile per salvare la vita della donna in imminente pericolo.

  49. Legge 194 Art 10: Sono a carico della regione tutte le spese per eventuali accertamenti,cure e degenze necessarie per il compimento della gravidanza nonché per il parto,riguardanti anche le donne che non hanno diritto all’assistenza mutualistica.

  50. Legge 194 Art 12: la richiesta di interruzione della gravidanza secondo le procedure della presente è fatta dalla donna. Se la donna è di età inferiore ai 18 anni, per l’ivg è richiesto l’assenso di chi esercita la potestà o la tutela

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