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LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN TOSCANA

LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN TOSCANA. …dunque… dal comportamento di ognuno di noi!!!. Perché siamo qui….

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN TOSCANA

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Presentation Transcript


  1. LA GESTIONE DEI RIFIUTI IN TOSCANA

  2. …dunque… dal comportamento di ognuno di noi!!! Perché siamo qui… Il servizio di gestione dei rifiuti urbani, a differenza di altri servizi di interesse pubblico, è l’unico la cui efficienza ed efficacia nello svolgimento del compito assegnato dalla comunità locale dipende dal comportamento di cittadini

  3. quello di SOSTENIBILITÀ Responsabilità e sostenibilità La responsabilità diretta dell’individuo è legata a un altro concetto… L’organizzazione economica nata 200 anni fa con la rivoluzione industriale ha modificato l’equilibrio esistente fra uomo e natura minando la capacità della natura di rigenerarsi.

  4. click Cos’è lo sviluppo sostenibile? Osserviamo insieme il seguente filmato… VIVIAMO SU UN PIANETA LE CUI RISORSE SONO LIMITATE Dobbiamo dunque imparare ad utilizzarle in maniera da non esaurirle, favorendo così la loro RIGENERAZIONE

  5. Lo sviluppo sostenibile È un modello di sviluppo che soddisfa i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.

  6. Lo sviluppo sostenibile richiede un cambiamento nel modo di produrre e di consumare Lo sviluppo sostenibile Dovremo adottare innanzitutto tecnologie sempre più efficienti … ma questo non basta…

  7. CAMBIARE LE NOSTRE ABITUDINI QUOTIDIANE Lo sviluppo sostenibile Se vogliamo salvaguardare il nostro pianeta e il benessere delle generazioni future è indispensabile

  8. Anche i rifiuti possono concorrere a produrre INQUINAMENTO I rifiuti Tuttavia, ognuno di noi, contribuendo ad una loro corretta gestione,può evitare di produrre inquinamento. MA COS’È ESATTAMENTE UN RIFIUTO?

  9. Riferimenti normativi • NORMATIVA NAZIONALE • D.Lgs. 22/97 (“Decreto Ronchi”) • D.P.R. 27.4.1999 n. 158 - Istituzione della tariffa • D.Lgs 152/06 - Norme in materia ambientale • NORMATIVA REGIONALE • L.R. 25/98 – Norme per la gestione dei rifuti e la binifica dei siti inquinati • DGRT 88 del 07/04/1998 - Piano regionale di gestione dei rifiuti – 1° stralcio relativo ai rifiuti urbani e assimilati • L.R. 61/07 – modifiche alla L.R. 25/98 e norme per la gestione integrata dei rifiuti • NORMATIVA PROVINCIALE • Piano provinciale per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati • Piano industriale di ambito • NORMATIVA COMUNALE • Regolamento per l’applicazione della tariffa del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani • Regolamento comunale per la disciplina dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani

  10. 1. Riduzione della produzione di rifiuti 2. Raccolta differenziata e riciclaggio 3. Recupero energetico 4. Limitazione dell’uso della discarica Principi per la gestione dei rifiuti La legge stabilisce obblighi e divieti per singoli cittadini, aziende e amministrazioni pubbliche. Afferma, in ordine di priorità, i principi che seguono:

  11. OBIETTIV I PREVISTI E RAGGIUNTI IN TOSCANA  15% entro marzo 1999  25% entro marzo 2001  35% entro marzo 2005 Prossimi obiettivi per il 2011:  Riduzione rifiuti 15%  Raccolta differenziata 55% La raccolta differenziata

  12. Per RIFIUTO si intende qualsiasi sostanza o oggetto derivante da attività umane o da cicli naturali di cui il detentore si disfi, o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi. Il rifiuto

  13. IN BASE ALLA PROVENIENZA  urbani: rifiuti di provenienza domestica, interni, esterni e anche ingombranti  speciali: rifiuti derivanti da attività non domestiche (commerciali, industriali, artigianali etc…) IN BASE ALL’ORIGINE E ALLE CARATTERISTICHE  pericolosi: ad es., pile, batterie, farmaci scaduti, prodotti contrassegnati dalla dicitura “t e/o f”  non pericolosi Classificazione dei rifiuti

  14. Analisi merceologica dei rifiuti

  15. Il sistema integrato dei rifiuti RACCOLTA DIFFERENZIATA CARTA e CARTONE RIFIUTO INDIFFERENZIATO VETRO selezione piattaforme di selezione ORGANICO METALLI PLASTICA secco umido LEGNO impianti di compostaggio combustibile (CDR) produzione di FOS scarti scarti scarti scarti recupero di energia ripristini ambientali utilizzo in agricoltura industrie del riciclaggio discarica

  16. La produzione dei rifiuti è aumentata del 40% La raccolta differenziata è passata dal 5 al 35% I quantitativi di rifiuti finiti in discarica sono diminuiti: dall’80% a meno del 50%  La quantità dei rifiuti avviati al recupero energetico è appena al 12% (200.000 ton. all’anno, per circa 27 Mw di elettricità prodotta) In Toscana oggi… Negli ultimi dieci anni……

  17. In Toscana oggi…

  18. I rifiuti prodotti in Toscana

  19. I rifiuti prodotti in Toscana

  20. La raccolta differenziata in Toscana

  21. La raccolta differenziata in Toscana

  22. AREA: 22.992 Km2 ABITANTI: 2.548.000 La Regione Toscana

  23.  Il 75% è gestito da aziende pubbliche o semi– pubbliche  Il 20% è gestito da privati  Solo il 5% è gestito in proprio dagli Enti Locali La gestione dei rifiuti In Italia la gestione dei rifiuti solidi urbani è di competenza comunale. In Toscana la maggior parte dei Comuni ha delegato il servizio ad aziende pubbliche. La gestione dei rifiuti speciali è sotto la responsabilità del produttore e la raccolta può essere svolta soltanto da aziende autorizzate, iscritte in apposito registro delle imprese autorizzate.

  24. La gestione dei rifiuti in Toscana è organizzata per ATO (Ambiti Territoriali Ottimali). Ogni ATO dovrebbe raggiungere l’autosufficienza. Gli ATO (dal 1/1/2009)

  25. “Utilizzo ripetuto e reiterato di un prodotto per il medesimo scopo” Il riutilizzo Esempi: • Le bottiglie di vetro usate che, dopo essere state lavate e sterilizzate, possono essere nuovamente riempite • Refill: utilizzo degli stessi contenitori come ricariche per detersivi, detergenti, ecc...  Borse utilizzate per la spesa

  26. “Reintroduzione dei residui nel ciclo produttivo di provenienza” Il riciclaggio e il recupero Esempi:  Il cocciame del vetro viene reinserito nel ciclo produttivo del vetro • La lattina di una bibita viene inserita nella fabbricazione di altri oggetti in metallo • La carta usata viene utilizzata per produrre nuova carta  Recupero dell’energia presente nei rifiuti

  27. Diminuzione dei rifiuti in discarica Risparmio di materie prime vergini Risparmio di energia Vantaggi del riciclaggio

  28. 1. Raccolta monomateriale 2. Raccolta multimateriale 3. Isola ecologica 4. Stazione o piattaforma ecologica 5. Raccolta differenziata porta a porta Modalità di raccolta

  29. È stato realizzato da Toscana Ricicla allo scopo di illustrare il percorso compiuto dai rifiuti differenziati, dall’immissione nei cassonetti fino alla trasformazione in nuovi prodotti.  click (12 min.) Il video “A Casa di Giulia”

  30. 90% contenitori stradali 10% porta a porta Rappresentano una percentuale rilevante dei rifiuti (circa il 35% in peso) Carta e cartone

  31. Ambientale (bastano 70 kg di carta per salvare un albero d’alto fusto) • Economico (la carta riciclata si ottiene con 1/3 di energia in meno) Carta e cartone La raccolta differenziata di carta e cartone comporta un risparmio notevole:

  32. Osserviamone insieme il percorso  click Carta e cartone

  33. In Toscana il 90% degli imballaggi in vetro, plastica e lattine in acciaio e alluminio sono raccolte per mezzo di campane stradali (metodo di raccolta multimateriale) • Il multimateriale è composto da: • 75% vetro • 18% plastica • 3% alluminio e acciaio • 4% altro (es. tetrapak) I materiali così raccolti vengono poi separati in appositi impianti di selezione La raccolta multimateriale

  34. Raccolta multimateriale insieme a plastica, alluminio e acciaio Rappresenta l’8% dei rifiuti Vetro

  35. La raccolta differenziata del vetro comporta un risparmio notevole: • Sulle materie prime (silice, soda, calcio) • Energetico (l’energia necessaria per riciclare il vetro è molto più bassa rispetto a quella per fondere la miscela di silice, soda e calcio) • Ambientale (per riciclare il vetro non sono necessarie trasformazioni chimiche che rilasciano sostanze tossiche) IL VETRO È RICICLABILE ALL’INFINITO Vetro

  36. Osserviamone insieme il percorso  click Vetro

  37. Raccolta multimateriale insieme a vetro, alluminio e acciaio NON È BIODEGRADABILE Plastica

  38. Osserviamone insieme il percorso  click Plastica

  39. Il tetrapak Materiale poliaccoppiato in cui la carta si accompagna a pellicole di plastica e alluminio SI RACCOGLIE NELLE CAMPANE MULTIMATERIALE

  40. Lattine in acciaio e in alluminio SI RACCOLGONO NELLE CAMPANE MULTIMATERIALE Metalli

  41. La raccolta differenziata di acciaio e alluminio comporta un risparmio notevole: • Ambientale (i metalli sono completamente riciclabili) • Energetico (fino al 95% di energia risparmiata) Circa i 2/3 dell’alluminio e la metà dell’acciaio prodotti sono realizzati in materiale riciclato Metalli

  42. Osserviamone insieme il percorso  click  click Metalli

  43. È un consorzio senza fini di lucro istituito dal D.Lgs. 22/97, che provvede alla corretta gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio per mezzo dei contributi dei consorziati. Cosa è Deve assicurare il recupero e il riciclaggio dei rifiuti di imballaggi e garantire il necessario raccordo con la pubblica amministrazione per la gestione della raccolta differenziata degli imballaggi presenti fra i rifiuti urbani. Cosa fa Sono obbligati ad aderire al CONAI tutti PRODUTTORI e gli UTILIZZZATORI di imballaggi I produttori di imballaggi costituiscono i consorzi di filiera al fine di organizzare la raccolta degli imballaggi e il loro recupero. CNA - Consorzio nazionale acciaio CIAL - Consorzio imballaggi alluminio COMIECO - Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi cellulosici RILEGNO - Consorzio nazionale per recupero riciclaggio imballaggi in legno COREPLA - Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi in plastica COREVE - Consorzio recupero vetro Il CONAI

  44. È composto da: scarti di cucina, sfalci e potature. Si raccoglie principalmente per mezzo di cassonetti stradali; in alcune zone la raccolta avviene porta a porta Rappresenta circa il 30% dei rifiuti totali. Il materiale organico

  45. Viene utilizzato per produrre il COMPOST Il compost è un ammendante naturale; suo utilizzo in agricoltura apporta sostanza organica nel terreno e migliora la struttura del suolo e la biodisponibilità di elementi nutritivi IL MATERIALE ORGANCO È COMPLETAMENTE BIODEGRADABILE Il compost viene prodotto presso gli impianti di compostaggio (in Toscana circa 80.000 tonnellate ogni anno presso 8 impianti pubblici); può anche essere prodotto nel proprio giardino utilizzando una compostiera. Il materiale organico

  46. Osserviamone insieme il percorso  click Il materiale organico

  47. Il legno da ingombranti Il 5% dei rifiuti è rappresentato da legno; si tratta principalmente di legno da ingombranti e di pallet deteriorati. • Il legno da ingombranti può essere conferito in due modi: • su chiamata • presso una stazione ecologica

  48. Il legno da ingombranti Osserviamone insieme il percorso  click

  49. Gli elettrodomestici FRIGORIFERI, TV, COMPUTER E ALTRI ELETTRODOMESTICI sono detti RAEE(Rifiuti da Apparecchiature Elettriche o Elettroniche) RAEE Rifiuto da apparecchiature il cui funzionamento dipende da correnti elettriche o campi elettromagnetici Contengono sostanze nocive che devono essere bonificate

  50. Gli elettrodomestici Dall’aprile 2008 i produttori dei RAEE devono farsi carico dello smaltimento. IN CASO DI ACQUISTO DI UN NUOVO APPARECCHIO IL NEGOZIANTE È OBBLIGATO AL RITIRO GRATUITO DI QUELLO VECCHIO conferimento gratuito da parte dell’utente presso il centro di raccolta RAEE DA DISMETTERE SENZA NUOVO ACQUISTO RAEE DA DISMETTERE CON NUOVO ACQUISTO ritiro gratuito da parte del distributore

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