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COSTRUZIONISMO SOCIALE Marco CASTIGLIONI Università di Milano - Bicocca

COSTRUZIONISMO SOCIALE Marco CASTIGLIONI Università di Milano - Bicocca. PREMESSA Il costruzionismo sociale (pur con alcune cospicue differenze rispetto al ruolo svolto dalla dimensione sociale) si rifà al paradigma epistemologico costruttivista

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COSTRUZIONISMO SOCIALE Marco CASTIGLIONI Università di Milano - Bicocca

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  1. COSTRUZIONISMO SOCIALE Marco CASTIGLIONIUniversità di Milano - Bicocca

  2. PREMESSA • Il costruzionismo sociale (pur con alcune cospicue differenze rispetto al ruolo svolto dalla dimensione sociale) si rifà al paradigma epistemologico costruttivista • Ripresa della riflessione sul costruttivismo (Cfr. due assi di classificazione del costruttivismo: 1) radicale vs moderato 2) individualista vs sociale

  3. 1) Costruttivismo radicale vs moderato  Pb: Cosa viene “costruito”: la conoscenza della realtà o la realtà tout-court? Il costruttivismo radicale nega anche i primi due presupposti del realismo (esistenza e indipendenza di una “realtà” esterna). Il COSTRUTTIVISMO MODERATO, tacciato dalle forme radicali taccia di essere banale (trivial), è invece compatibile con il realismo “critico”. Le posizioni radicali portano alla: Dissoluzione del livello ontologico (ciò che esiste) nel livello epistemico (ciò che si conosce) Non-distinzione tra scienze umane/sociali e scienze naturali

  4. Problemi simili si riscontrano anche nel COSTRUZIONISMO SOCIALE Esso si oppone polemicamente al costruttivismo psicologico, soprattutto di stampo cognitivista, considerato “individualista” N.B.: Si introduce così il secondo asse di classificazione dei vari tipi di costruttivismo:individualismo vs. socialità (matrice interazionista)

  5. INDIVIDUALISMOvs. SOCIALITÀ Diverse forme “rivali” di costruttivismo a) Costruttivismo “tout-court”, secondo cui la costruzione del significato è un processo prevalentemente individuale (Kelly, 1955; Piaget, 1971; Guidano, 1987; Neimeyer e Mahoney, 1995). b) Costruzionismo sociale, la costruzione del significato è un processo sociale, linguistico, culturale (McNamee e Gergen, 1992): la conoscenza è frutto di costruzione condivisa da diversi soggetti, appartenenti alla medesima comunità culturale, in interazione tra loro. “Tutti i sistemi umani sono sistemi linguistici” (Anderson e Goolishian, 1992).  TF adotta una prospettiva costruzionista sociale (es. Ugazio, 1998)

  6. Costruttivismo e costruzionismo differiscono rispetto a: • L’origine della (conoscenza della) realtà frutto di processi (prevalentemente) individuali per il costruttivismo frutto di processi interattivi e conversazionali per il costruzionismo • La concezione del significato e dell’interpretazione soggettiva-individuale per il costruttivismo sociale, linguistica e culturale per il costruzionismo • La concezione del cambiamento terapeutico e non  livelli di sempre maggiore coerenza per il costruttivismo “discontinuità” e “incoerenza” per il costruzionismo

  7. COSTRUTTIVISMO E COSTRUZIONISMO SOCIALE, al di là di alcune differenze teoriche e applicative, condividono alcuni PRESUPPOSTI EPISTEMOLOGICI,legati al PROBLEMA DELLA SOGGETTIVITÀ e del SIGNIFICATO PERSONALE che i soggetti attribuiscono alla (loro) realtà Approccio sistemico: riscoperta dell’individuo (“oltre la scatola nera”)  passaggio dalla fase “pragmatica” alla fase “semantica” Psicoterapia cognitiva: superamento della tradizione comportamentista e della metafora computazionale passaggio dalla psicoterapia “razionalista” alla psicoterapia “post-razionalista” EPISTEMOLOGIA COSTRUTTIVISTA

  8. COSTRUZIONISMO SOCIALE • Movimento composito  costruzionismi (ambito: scienze umane e sociali, ma non solo) • Si afferma negli anni ’70-’80: Gergen, Harré, Shotter, Pearce, (Bruner) e altri • ASSUNTI DI FONDO COMUNI • Radicale critica alla scienza/psicologia tradizionale • Concezione sociale e anti-empirista della scienza • Paradigma epistemologico alternativo, applicabile sia alle scienze sociali, sia a quelle naturali, sia al senso comune • Riferimenti filosofici: Kuhn, Feyerabend, 2° Wittgenstein, Berger e Luckmann… •  Integrazione di COSTRUTTIVISMO e INTERAZIONISMO

  9. CONOSCENZA COME “COSTRUZIONE SOCIALE”Gergen, 1985 • Contro le teorie della conoscenza come “rispecchiamento” • Non esiste “realtà oggettiva” suscettibile di essere scoperta • La realtà è costruita non da un soggetto individuale (epistemico o “comune”), ma da una collettività di soggetti in interazione • La comunicazione non rappresenta la realtà, ma la crea • Interesse per i processi storico-culturali e per il “senso comune” • “Psicologia culturale” (Bruner)  autonomia e priorità della psicologia sociale rispetto alla psicologia generale (cognitiva)

  10. CRITICA ALLA PSICOLOGIA TRADIZIONALE Metodo sperimentale e cognitivimo • Critica del paradigma empirista in psicologia e del metodo sperimentale: non esiste osservazione “neutra” De-contestualizzazione e scarsa validità ecologica degli esperimenti • Termini e concetti (teorici ed empirici) sono “artefatti sociali” • I presupposti ritenuti evidenti hanno origine storica e socio-culturale • Non esistono “verità assolute” sostituzione della nozione (teoretica) di verità con quella (pragmatica) di retorica

  11. Passaggio da epistemologia dell’esperienza a epistemologia sociale • Priorità dei processi sociali sugli altri aspetti di costruzione della conoscenza • Le forme (linguistiche) negoziate di comprensione sono connesse a “forme di vita” (Wittgenstein) • Descrizioni e spiegazioni (scientifiche e non) sono forme di azione sociale “Dire è fare” (Austin) forte sottolineatura della dimensione pragmatica • Impossibilità di fondazione certa delle teorie (e dei metodi) “la verità è un prodotto culturale storicamente contingente” • Il costruzionismo è una posizione “auto-riflessiva” (self-indexical and paradoxical)

  12. CONSEGUENZE METODOLOGICHE • No al metodo sperimentale di laboratorio • Psicologia come scienza storico-ermeneutica ottica trans-culturale: Analisi del linguaggio (analisi di testi, conversazioni, discorsi ecc) Etnometodologia  Autobiografie • I metodi non hanno garanzie di fondatezza criteri: utilità, generatività • Rischi relativistici  “Anything goes”? • Si ripropone la dicotomia: costruzionismo radicale vs. moderato

  13. IL PROBELEMA DELL’IDENTITÀ(Bruner, 1990; Gergen, 1985, 1987, 1991; Harré, 1987, 1998) • Negazione di ogni sostrato ontologico al Sé (no res cogitans) • Esistono soltanto:a) processi di tipo neuro-biologico ( corpo)b) processi di tipo socio-linguistico ( persona) • Riconduzione della nozione di Sé a pratiche socio-linguistiche • Il Sé è una POSIZIONE nella conversazione diverse articolazioni teoriche (radicali vs moderate): - dall’ Io attaccapanni (Goffman, 1959)  le posizoni possibili sono infinite;- al Sé “vincolato” alla sua storia relazionale  le posizioni non sono infinite (Ugazio, 1998). • Concezione sociale, narrativa distributiva, del Sé:  Sé molteplice, situazionale, frammentato, saturato (Gergen, 1987, 1991). 13

  14. COSTRUZIONISMO SOCIALE(Bruner, 1990; Gergen, 1985, 1987, 1991; Harré, 1987, 1998) I problemi teorici del concetto di Sé sono dovuti all’essenzialismo: considerare il sé come se fosse una sostanza / essenza indipendente dalle sue possibili definizioni/usi linguistici (Bruner, 1990). Il Sé non esiste, non ha alcuna consistenza ontologica: è un artefatto culturale, derivante dal concetto di persona, dovuto ad una “reificazione” di usi linguistici (Harré, 1987). Il Sé non è una “cosa”, è un “LUOGO a partire dal quale una persona percepisce il mondo e un luogo da cui agisce. I Sé sono finzioni grammaticali” (Harré, 1998. P. 14). Individualità e singolarità sono legate al corpo: posizione nel tempo e nello spazio da cui si originano i nostri punti di vista. 14

  15. COSTRUZIONISMO SOCIALE(Bruner, 1990; Gergen, 1985, 1987, 1991; Harré, 1987, 1998) La psicologia è scienza “doppia” (dualismo): a) scienza del corpo  processi neurofisiologicib) scienza della persona (concetto non altrimenti definibile) capacità di agire in modo intenzionale in un sistema sociale caratterizzato da un ordine morale. Eliminazione del mentalismo: “L’intero apparato di punta della psicodinamica e della psicologia cognitiva è al peggio una fantasia e al meglio una metafora (Harré, 1998, p. 29) Linguaggio come “via regia” per lo studio dell’esperienza umana: psicologia come studio del discorso, della conversazione, della cultura, della partecipazione a “forme di vita”, caratterizzate da “giochi linguistici” (Wittgenstein, 1953). 15

  16. LIMITI DEL COSTRUZIONISMO SOCIALE(Hacking, 1999) “L’idea che qualunque cosa sia socialmente costruita ha sempre girato a vuoto”… Quando si parla di costruzione sociale della ‘realtà’ si intende “la costruzione sociale del nostro senso della realtà, della nostra sensazione e della nostra esperienza della comune realtà e infine della nostra fiducia in essa” (Hacking, 1999). Il costruttivismo ‘moderato’ si pone legittimamente sul piano epistemico del significato, che è (prevalentemente) l’ambito della psicologia e delle scienze umane e sociali.

  17. La “giungla” delle varie forme di “costruzione”(Hacking, 1999) • Necessità di distinguere tra: • OGGETTI (livello ontologico)  la “costruzione” è inapplicabile (es. i quark) • IDEE (livello epistemico)  significati, costrutti teorici (scientifici e non), interpretazioni  livello legittimo di “costruzione” • MATRICI DELLE IDEE  contesto socio-culturale entro cui le idee si originano  “costruzione sociale” delle matrici

  18. Scienze umane/sociali e scienze naturali Diverse interazioni tra i 3 livelli (oggetti, idee e matrici) nelle due tipologie di scienze Nelle scienze umane gli oggetti sono soggetti, capaci di produrre idee e di concorrere alla co-costruzione delle matrici Generi “interattivi”  al contrario dei quark nella fisica, “pazienti psichiatrici”, “bambini iperattivi” ecc. possono essere consapevoli di come sono percepiti e quindi possono essere influenzati e influenzare sulle idee usate per classificarle  es. labelling, profezia che si autodetermina ecc.

  19. Scienze umane/sociali e scienze naturali La giustificazione delle forme più radicali di costruttivismo si trova nel loro intento polemico e critico dello “status quo” Contro visione “oggettivante” delle scienze umane e alla loro riduzione alle scienze naturali (a livello di metodo e talora di contenuto)  Neuro-mania (Legrenzi e Umiltà, 2009): nuovo predominio delle neuroscienze e dell’impostazione naturalistica di stampo neuro-biologico

  20. Costruttivismo e neuroscienze • Neuroscienze cognitive: studio delle correlazioni tra processi cognitivi specifici (psicologici) e strutture neuro-anatomiche (biologiche)  Pb mente-cervello e riduzionismo • Per stabilire correlazioni tra funzioni mentali e strutture neuronali il metodo clinico “in prima persona” è ineliminabile • Paradosso del costruttivismo su base bio-neurale: conosciamo soltanto rappresentazioni soggettive, che sono il mero prodotto del nostro cervello (Metzinger, Maturana…)

  21. VALENZA CRITICA e PRAGMATICAdelle tesi costruzioniste (Hacking, 1999) • 0) Allo stato attuale cose, X è dato per scontato e sembra inevitabile • X non deve necessariamente esistere o non deve per forza essere così com’è X non è inevitabile, non è determinato dalla “natura delle cose” • X è molto negativo così com’è (per le conseguenze pratiche che comporta, es. discriminazione, violenza ecc.) • Staremmo certamente meglio se X fosse eliminato o radicalmente trasformato

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