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IMPATTO AMBIENTALE DEL CIBO

IMPATTO AMBIENTALE DEL CIBO.

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IMPATTO AMBIENTALE DEL CIBO

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Presentation Transcript


  1. IMPATTO AMBIENTALEDEL CIBO produrre cibosignifica usare , aria, territorio, lavoro e se il prodotto finale non viene utilizzato da nessuno il consumo alla fonte è inutile, e soprattutto dannoso, perché comporta dispendio di elementi preziosi, perdita di denaro, emissione die altri gas serra prof.ssa Gabriella Delmastro

  2. PER IL CIBO si utilizza: • Acqua(Stati Uniti 80% per il cibo); • Energia fossile, (Stati Uniti 17% nella zootecniasenza considerare il trasporto e gli imballaggi) SI INQUINA con sostanze chimiche, imballaggi, trasporto, industrie di trasformazione prof.ssa Gabriella Delmastro

  3. PER IL CIBOSI UTILIZZANO Pesticidi, fertilizzanti e farmaci Le Autorità sono rassicuranti: leggi rigorose, controlli accurati, pochissimi prodotti risultano fuori-legge ai controlli, l’U.E. sta vietando molti sostanze risultate tossiche Ma questa è una mezza verità perché se ciascuno di essi è sotto i limiti di legge l’alimento viene dichiarato sicuro dalle Autorità, senza considerare che i residui dei diversi pesticidi presenti nello stesso alimento possono esplicare un’azione nociva per un effetto sinergico (l’uno esalta l’azione dell’altro) o sommatorio (la somma degli effetti dei singoli è nociva). prof.ssa Gabriella Delmastro

  4. ZOOTECNIA Gli allevamenti richiedono spazio (territorio) per se stessi, per i pascoli, per coltivare i mangimi (gli animali richiedono una quantità di cereali 7 volte maggiore di quella che serve per sfamare la popolazione mondiale) e questo significa: • deforestazione, perdita di terreno fertile (500 anni per formare 2 cm di strato fertile) • cambiamenti climatici • perdita di biodiversità prof.ssa Gabriella Delmastro

  5. IN BRASILE cause del disboscamento 60- 70% pascoli 30% coltivazioni di sussistenza 1-2% legname prof.ssa Gabriella Delmastro

  6. ZOOTECNIA Il 18% dei gas serra dell’atmosfera provengono dalla zootecnia (escrementie rumine) La zootecnia non ha nessun obbligo per ridurre l’impatto gas serra rilasciati dagli escrementi: • Metano, 60 volte + potente della CO2 anche se persiste nell’atmosfera solo 8 aa. Il 37% del metano presente nell’atmosfera deriva dagli allevamenti; • Ossido di azoto, 300 volte più potente della CO2 . Il 70% dell’ossido di azoto presente nell’atmosfera deriva dagli allevamenti. prof.ssa Gabriella Delmastro

  7. LE TECNICHE DI PESCA danneggiano fondali e alghe esauriscono catene alimentari Si calcola che nei prossimi decenni esauriremo le specie ittiche commestibili E gli allevamenti ittici non sono la soluzione: molti pesci allevati sono carnivori e quindi, peschiamo cibo per loro negli oceani prof.ssa Gabriella Delmastro

  8. E NOI COSA POSSIAMO FARE? Forse diventare un po’ vegetariani I carnivori hanno incisivi lunghi e affilati, intestino corto e saliva acida Noi abbiamo incisivi ridicoli, intestino lungo e saliva alcalina Come interpretare questa differenza? Siamo carnivori, erbivori … o onnivori? La scienza ufficiale non dice, ma molti studiosi concordano che consumiamo troppe proteine animali che danneggiano la nostra salute e l’ambiente Sicuramente conoscere la qualità degli alimenti che compriamo prof.ssa Gabriella Delmastro

  9. QUALITA’ DEGLI ALIMENTI • Nutriente, calorico, saporito, fragrante, salutare, sano, nocivo… • Tutti attributi che usiamo per esprimere la qualità del cibo • la qualità ha diverse sfaccettature e noi dovremmo considerarle tutte: • la qualità nutrizionale (contenuto in nutrienti) • la qualità funzionale (contenuto in sostanze salutari) • la qualità organolettica (colore, sapore, aromi…) • la qualità igienico-sanitaria (assenza di patogeni e sostanze tossiche) • la qualità etico, sociale e ambientale (etica di produzione e impatto ambientale) IL FONDAMENTO DELLA QUALITÀ DOVREBBE ESSERE LA BUONA PRATICA AGRICOLA E DI ALLEVAMENTO. prof.ssa Gabriella Delmastro

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