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MODELLI PSICOLOGICI DELLA GIUSTIZIA

MODELLI PSICOLOGICI DELLA GIUSTIZIA. In che modo gli individui reagiscono a decisioni che coinvolgono la distribuzione di risorse? Oltre che dal risultato in sé, tali reazioni sono influenzate dalla valutazione di giustizia delle decisioni. Due modelli di giustizia

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MODELLI PSICOLOGICI DELLA GIUSTIZIA

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Presentation Transcript


  1. MODELLI PSICOLOGICI DELLA GIUSTIZIA In che modo gli individui reagiscono a decisioni che coinvolgono la distribuzione di risorse? Oltre che dal risultato in sé, tali reazioni sono influenzate dalla valutazione di giustizia delle decisioni. Due modelli di giustizia Giustizia distributiva: le persone valutano le autorità confrontando i propri risultati con quelli di altri, in base a criteri quali la proporzione fra i propri sforzi ed i risultati ottenuti, l’uguaglianza di risultati all’interno del gruppo, il livello di bisogno. Giustizia procedurale: le persone reagiscono alle decisioni dell’autorità valutando le procedure utilizzate per arrivare ad una decisione Tyler (1994): i giudizi di giustizia procedurale sono fondamentali rispetto alla valutazione di legittimità dell’autorità, ed influenzano comportamenti quali l’accettazione delle decisioni, la volontà di seguire le regole di gruppo, di restare nel gruppo e di aiutarlo

  2. Perché le giustizia procedurale influenza su comportamenti e atteggiamenti nei confronti del gruppo? • Modello strumentale di giustizia (Teoria dello scambio, Thibaut e Walker, 1959): le persone sono motivate a massimizzare l’interesse personale. • I giudizi rispetto alla giustizia procedurale dipendono dal proprio grado di controllo percepito sulle decisioni dell’autorità; esercitando tale controllo, infatti, le persone possono assicurarsi che l’autorità ricorra a procedure di decisione favorevoli nei loro confronti. • Evidenze in contrasto con il modello strumentale di giustizia • Le persone ritengono importante poter presentare le proprie argomentazioni (‘voice’) anche quando ritengono di non poter influenzare le decisioni dell’autorità. • Le valutazioni di giustizia procedurale influenzano un’ampia varietà di comportamenti nei confronti del gruppo, non direttamente collegati ai processi di presa di decisione • Le valutazioni di giustizia procedurale influenzano la stima di sé

  3. 4. I giudizi relativi alla propria relazione con l’autorità hanno un’influenza maggiore sulla valutazione di giustizia procedurale rispetto ai giudizi relativi al grado di controllo esercitato ed ai risultati ottenuti Tre fattori sono fondamentali per i giudizi relativi alla giustizia procedurale: • Neutralità: Valutazione di onestà e assenza di bias o pregiudizio da parte dell’autorità, percezione che la presa di decisione si basi sull’evidenza • Fiducia: Credenza relativa alle intenzioni dell’autorità; valutazione che l’autorità tiene conto dei propri bisogni e delle proprie opinioni • Riconoscimento del proprio status: Valutazione rispetto alla gentilezza, alla dignità, al rispetto dei propri diritti mostrato dall’autorità neutralità Giustizia procedurale Fiducia Status

  4. GROUP VALUE MODEL Lynd e Tyler (1988):la giustizia procedurale comunica informazioni rispetto alla qualità della propria relazione con il gruppo e con l’autorità. Le autorità sono viste come rappresentanti del gruppo, e le loro azioni esprimono valori, norme, opinioni del gruppo. Un trattamento equo da parte dell’autorità trasmette due messaggi simbolici, relativi a: • La posizione dell’individuo nel gruppo, in termini di rispetto • L’orgoglio nei confronti del gruppo Questi sentimenti di rispetto ed orgoglio influenzano, a loro volta, i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti del gruppo

  5. Finalità della ricerca Verificare se • Orgoglio e rispetto costituiscono due costrutti distinti • Orgoglio e rispetto mediano l’effetto dei giudizi relativi alla giustizia procedurale sui comportamenti nei confronti del gruppo e della stima di sé • Verificare la tenuta del modello in contesti diversi, quali famiglia, organizzazione, Università, Corte suprema Questionario: • Orgoglio verso il gruppo • Rispetto • Giudizi relazionali • Giudizi strumentali • Volontà di sottostare alle regole di gruppo • Volontà di impegnarsi in comportamenti extra-ruolo • Group commitment • Stima di sé

  6. Risultati: • I giudizi relazionali espressi dai membri del gruppo nei confronti dell’autorità sono maggiormente correlati ai loro atteggiamenti e comportamenti verso il gruppo di quanto non lo siano i giudizi strumentali • I giudizi relazionali sono collegati al rispetto percepito nel gruppo ed all’orgoglio • Rispetto ed orgoglio mediano la relazione fra giudizi relazionali e comportamenti nei confronti del gruppo, quali volontà di seguire le regole di gruppo, volontà di impegnarsi in comportamenti extra-ruolo, group commitment • Rispetto ed orgoglio mediano la relazione fra giudizi relazionali e stima di sé • L’entità di tali relazioni è variabile nei quattro contesti considerati (famiglia, organizzazione, università, Corte suprema), suggerendo l’esistenza di differenze contestuali

  7. Conclusioni: • Le valutazioni relative al modo in cui si è trattati dall’autorità (neutralità, fiducia, riconoscimento del proprio status) possono facilitare comportamenti quali accettazione delle regole di gruppo o disponibilità ad impegnarsi per il gruppo; questo avviene perché il modo in cui si è trattati dall’autorità influenza i sentimenti di orgoglio per il gruppo e di rispetto I leader possono dunque promuovere l’interesse del gruppo senza bisogno di fornire benefici individuali immediati • Il modo in cui si è trattati dall’autorità comunica inoltre informazioni rilevanti per l’identità • Visione ottimistica! I comportamenti e gli atteggiamenti delle persone non riflettono solo le loro valutazioni in termini di costi e benefici.

  8. TEORIA DELL’IDENTITÀ SOCIALE E GROUP VALUE MODEL • Il modello del valore di gruppo riprende l’idea, proposta dalla teoria dell’Identità Sociale, che le persone traggono il senso della propria identità dal gruppo, e che tale senso di identità è correlato a comportamenti ed atteggiamenti verso il gruppo • Tuttavia, secondo il Group Value Model, dal gruppo derivano due fonti di informazioni, relative sia alla propria posizione nel gruppo (rispetto) che alla posizione del gruppo (orgoglio) • Secondo tale modello, le dinamiche intragruppo possono spiegare la decisione di rimanere in gruppi di status basso, o l’assenza di discriminazione dell’outgroup in certi confronti intergruppi • Per questo, l’inclusione dei sentimenti di rispetto nel gruppo, derivanti dal modo in cui si è trattati dall’autorità, può condurre allo sviluppo di un quadro più completo relativo al modo in cui l’appartenenza ad un gruppo fornisce ai membri un senso di valore personale

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