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FIGURA RETORICA

Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto. FIGURA RETORICA.

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FIGURA RETORICA

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Presentation Transcript


  1. Si indica col termine figura retorica qualsiasi artificio nel discorso, volto a creare un particolare effetto. FIGURA RETORICA

  2. Consiste nel mettere insieme una serie di termini linguistici in modo più o meno ordinato o anche in modo caotico e senza un percorso strutturale o logico predefinito. Lasciatemi cantare con la chitarra in mano lasciatemi cantare sono un italiano Buongiorno Italia gli spaghetti al dente e un partigiano come Presidente con l'autoradio sempre nella mano destra e un canarino sopra la finestra Testo “l'italiano” Toto Cotugno ACCUMULAZIONE

  3. Caduta di una vocale o sillaba a inizio di parola. Tu si ‘na cosa grande pe’ me ‘na cosa ca’ mma fa’ nammura’ ‘na cosa ca’ si tu guard’ a’ mme me ne moro accussi’ guardann’ a te Testo “Tu si 'na cosa grande pe' me” Gigi Finizio AFERESI

  4. È la sostituzione di un oggetto ad un altro che non si basa sul piano emotivo bensì richiede un'interpretazione razionale di ciò che sottintende. Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,una lonza leggiera e presta molto,che di pel macolato era coverta; Testo “Divina Commedia” Dante Allighieri ALLEGORIE

  5. Consiste nella ripetizione di una lettera, di una sillaba o più in generale di un suono all'inizio di parole successive. Il Parlamento è uno stadio tutto pazzo: due curve a gradinate senza un vero campo in mezzo, rinchiuse in due palazzi in cui s'attizzano gli scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi. Testo “Rap Lamento” Frank Hi NRG ALLITTERAZIONE

  6. Combinazione di due espressioni linguistiche, collegate tra loro per il senso ma non armonizzate sintatticamente, così che la prima resta come sospesa. Lei sa che noi altre monache, ci piace sentire la storia per minuto. . Testo “Promessi sposi” di Alessandro Manzoni ANACOLUTO

  7. Figura retorica consistente nella ripetizione di una o più parole all'inizio di frasi o parti di frasi o versi consecutivi sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada Testo “sulla mia strada” Ligabue ANAFORA

  8. È l'uguaglianza, fra due parole, delle sole vocali, a contare dalla vocale tonica in poi. A te che sei l’unica al mondo L’unica ragione per arrivare fino in fondo. Testo “A te” Jovanotti ASSONANZA

  9. Consiste nella disposizione incrociata degli elementi costitutivi di una frase, in modo da cambiarne l'ordine logico. A te che il mio grande amore ed il mio amore grande Testo “A te” Jovanotti CHIASMO

  10. Disposizione di parole e frasi, secondo una gradazione sempre più in crescita. esta selva selvaggia e aspra e forte Testo “Inferno” di Dante Allighieri CLIMAX ASCENDENTECLIMAX DISCENDENTE

  11. Figura metrica che consiste nella mancata fusione, nel computo, di una sillaba di fine parola con un'altra di inizio parola. Appena scese alla stazione Testo “Bocca di rosa” Fabrizio de Andrè DIALEFE

  12. È la separazione di due vocali di un dittongo, che vengono a costituire due sillabe anziché una sola. Forse perchè della fatal quiete Testo “Alla sera” di Ugo Foscolo DIERESI

  13. Figura che consiste nell'addizione di alcuni elementi a singole parole o nomi. Achille piè veloce Testo “Odissea” di Omero EPITETO

  14. Consiste nell'esagerazione nella descrizione della realtà tramite espressioni che l'amplifichino. Sei la cosa più bella del mondo. Testo “Sei la cosa più bella del mondo” Raf IPERBOLE

  15. Dare un giudizio negandone il contrario. non si trattava di un missionario. Testo “Bocca di Rosa” Fabrizio de Andrè LITOTE

  16. È la sostituzione di un termine proprio con uno figurato. chiara come un ABC Testo “Bella” Jovanotti METAFORA

  17. Evocare un'idea citando al suo posto un concetto ad essa relativo. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Testo “ il gelsomino notturno” di Giovanni Pascoli METONIMIA

  18. È l'insieme di trascrizioni fonetiche e riproduzioni di rumori, voci di animali e suoni. Il tuo trillo sembra la brina Testo “l'uccellino del freddo” di Giovanni Pascoli ONOMATOPEA

  19. Antitesi di parole differenti fra loro che vengono accostate per dare un senso paradossale. che lei lei era un piccolo grande amoresolo un piccolo grande amore niente più di questo niente più! Testo “questo piccolo grande amore” di Claudio Baglioni OSSIMORO

  20. Consiste nel chiarire un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto, purché i termini di confronto siano intercambiabili. e le tue chiome auliscono come le chiare ginestre Testo “ Pioggia nel pineto” di Gabriele D'annunzio PARAGONE

  21. Incontro di due o più parole di suono simile ma di diverso senso. Pace non trovo e non ho da far guerra e temo, e spero; e ardo e sono un ghiaccio; e volo sopra 'l cielo, e giaccio in terra; Testo “ Canzoniere” di Francesco Petrarca PARONIMIA

  22. Raffigurare un concetto astratto o una cosa inanimata con caratteristiche umane. I galli, rabbrividì l'aria,s'empì di scalpicci la via;da lungi squillò solitariala voce dell'Avemaria. Testo” Il sogno della vergine” di Giovanni Pascoli PERSONIFICAZIONE

  23. Espressione che non aggiunge niente, qualitativamente, nella frase in cui è inserita. A me mi piace la marmellata Che ce ne importa a noi? Dici sempre la stessa tiritera PLEONASMO

  24. Anticipa un elemento dell'enunciato o della frase rispetto alla sua posizione nel logico ordine. La morte è quelloche di cotanta speme oggi m'avanza Testo “Le Ricordanze” di Giacomo Leopardi PROLESSI

  25. Consiste nel ripetere lo stesso concetto con altre parole. Introdotta di frequente con espressioni tipo cioè. REITERAZIONE

  26. È l'insieme delle figure retoriche in cui ricorrono una o più ripetizioni di lettere, parole e simili. Un'intera nottata buttato vicino ad un compagno Massacrato Testo “Veglia” di Giuseppe Ungaretti RIPETIZIONE

  27. È una figura retorica con la quale si chiarisce un concetto paragonandolo a qualcuno o a qualcosa di ben noto. bella come una mattina d'acqua cristallina Testo “bella” di Jovanotti SIMILITUDINE

  28. Si ha quando la sillaba finale di una parola si fonde, nel computo, con l'iniziale della parola che segue. Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono Testo “Canzoniere” di Francesco Petrarca SINALEFE

  29. Indica la soppressione di uno o più fonemi all'interno di una parola. Sono sospeso nel vuoto, tu per me sei sconvoltura Testo “ Amore Odio” di Guè Pequeno SINCOPE

  30. Consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra O sacrosante Vergini, se fami, freddi o vigilie mai per voi soffersi Testo “Divina Commedia” di Dante Allighieri SINEDDOCHE

  31. Consiste nel riconoscimento di due vocali vicine all’interno di una parola, che non formino dittongo e quindi costituiscano due sillabe, come una sillaba sola. Ed erra l’armonia per questa valle Testo “il passero solitario” di Giacomo Leopardi SINERESI

  32. Consiste nel trasferire un tipo di sensazione ad un altro appartenente ad altro dominio sensoriale. Chiare fresche e dolci acqueove le belle membrapose colei che sola a me par donna; Testo “Chiare fresche e dolci acque” di Francesco Pertrarca SINESTESIA

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