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Ma. sai. cosa. mangi ?. Classi 2C-2°E a.s. 2005/06. proff. Isabella Dosio, Simona Chiesa. Scienze. Contratto formativo. Inglese. Italiano . ALIMENTAZIONE. Incontri con gli esperti. Questionario introduttivo e sintesi dati rilevazione pasti. Storia. Film.

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Presentation Transcript


  1. Ma sai cosa mangi ? Classi 2C-2°E a.s. 2005/06 proff. Isabella Dosio, Simona Chiesa

  2. Scienze Contratto formativo Inglese Italiano ALIMENTAZIONE Incontri con gli esperti Questionario introduttivo e sintesi dati rilevazione pasti Storia Film Geografia

  3. Obiettivi • riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione – benessere. • valutare il proprio regime alimentare e confrontarlo all’interno di un contesto sociale allargato. • insegnare a leggere correttamente le etichette dei prodotti alimentari, cercando di capire quale sia il confine tra la parte informativa e la parte persuasiva e promozionale. • imparare a prendere le distanze dai nuovi cibi, intendendo tutti quegli alimentari che gli esperti di dietetica e nutrizione considerano “ ATTENTATI ALLA SALUTE ”. • fornire ai ragazzi un aiuto per non cadere nei tranelli tesi negli scaffali dei supermercati, dal reparto merendine, biscotti, latticini e formaggi.

  4. imparare a non farsi ingannare da operazioni commerciali (pubblicità, partecipazione a concorsi, regali).

  5. Sintesi dati rilevazione pasti • Consumo cibi extra. 0/14 • Consumo frutta/verdura. 14/14 - 14/14 • Consumo bevande. Acqua, succhi di frutta, the • Consumo carne/pesce. 3/14 - 3/14 • Consumo sia primo che secondo. 10/14 • Consumo colazione. 7/7 • Consumo cibo prima di dormire. No

  6. Nomi • Colazione, pranzo, merenda, cena - Menù - Pasto, spuntino - Fame, sete • Vitto - Alimentazione • Alimento - Bulimia • Dieta - Anoressia • Vivanda - Obesità • Ipocalorico - Kasherut • Digestione - Contorno • Digiuno - Verdura • Assimilazione - Vivanda • Ramadan - Vettovaglie • Cus Cus - Appetito • Cucina, ristorante, cuoco - Masticazione • Cibo - Proteine • Condimento - Vitamine • Dolce - Vino • Frutta - Salsa • Bibita - Lattonzolo • Gusto - Salumi • Pietanza - Obesità

  7. Aggettivi • Fresco, caldo - Stuzzicante • Conservato, scaduto - Omogeneizzato • Gustoso, disgustoso - Raffermo • Avariato - Speziato • Precotto - Elaborato • Conservato - Abbrustolito • Insipido, saporito - Bollente • Sostanzioso - Frizzante • Congelato, surgelato - Aromatico • Dimagrante - Prelibato • Affumicato, fritto - Agrodolce • Acido, dolce, piccante, salato, aspro - Fruttato • Nutriente - Grigliato • Vitaminico - Annacquato • Rancido - Frullato • Sano - Dolcificato • Cremoso - Amarognolo • Cotto, crudo - Insaporito • Fritto - Fermentato • Croccante - Stagionato • Appetitoso - Condito

  8. Verbi • Mangiare, bere • Ingoiare, inghiottire • Digerire • Espellere • Gustare • Cucinare • Farcire • Frullare • Insaporire, dolcificare, aromatizzare, salare • Condire • Assaporare • Cuocere • Decorare • Digiunare • Urinare, defecare • Apparecchiare, sparecchiare • Ingrassare, dimagrire • Nutrire • Grattugiare

  9. Proverbi e modi di dire • Al contadin non far sapere quanto è buono il fomaggio con le pere • Botte buona fa buon vino • Chi ha denti non ha pane, chi ha pane non ha denti • Col pane tutti i guai sono dolci • La fame è cattiva consigliera • L’appetito vien mangiando • O mangi la minestra o salti la finestra • Se non è zuppa è pan bagnato • Pancia vuota non sente ragioni • Corpo sazio non crede a digiuno • Gallina vecchia fa buon brodo • Una mela al giorno toglie il medico di torno • Gallina che canta ha fatto l’uovo • La buca l’è no straca finchè la sa no de vaca

  10. Se alzandomi una mattina non vedi l’ora di andare in cucina di frutta e verdura non fare indigestione lo sai! Quelle non vanno bene per colazione dolce e salato non andrebbero mai mischiati ma tu sei un esagerato apri il frizer e mangi solo surgelati il tuo stomaco chiede aiuto se non avverrà il processo di assimilazione diventerai sempre più panzuto! Te lo devo dire stai già un po’ ingrassando non starai un po’ esagerando? Se un amico vuoi sentire prova almeno a dimagrire. Nella carne la proteina negli agrumi la vitamina. È la legge dell’ alimentazione ci vuol poco per non diventare ciccione. E se anche un giorno ti dovesse capitare scendi in strada e inizia a camminare! Poesie Sono davvero affamato mangerei un po’ di affumicato lo mangerei con un po’ di macinata ma non l’ho comprata gli darei un buon sapore se avessi un buon venditore ci metterei un po’ di farina se avessi comprato quella fina ma questo non accadrà né qui né al mare perché non si fidano di farmi cucinare.

  11. Interviste a persone anziane a cura di… Bosoni Carlo, Polenghi Marco, Riboni Davide

  12. APICIO: la cucina dell’antica Roma Composizione di vino aromatico speciale. Siano versati in un vaso di bronzo un quarto di vino e due cucchiai di miele, in modo che – mentre il miele bolle – il vino diminuisca di volume. Scaldalo a fuoco lento di legna secca, gira il tutto con un bastoncino finché prenderà il bollore; quando comincerà a salire trattienilo versando altro vino; quando lo avrai tolto dal fuoco sarà diminuito di volume. Una volta freddo fallo scaldare di nuovo. Ripeti per altre due volte. Il giorno dopo lo schiumerai. Aggiungi – allora – 120 g di pepe, poco pistacchio, cannella e zafferano, cinque ossi arrostiti di datteri; trita cinque datteri che dal giorno prima avrai posti nel vino per farli ammorbidire. Fatto ciò versa due litri circa di vino giovane. La cottura sarà perfetta quando avrai consumato circa un chilo e mezzo di carbone. Vino d’assenzio romano. Il vino d’assenzio romano fallò così: se non hai assenzio di Camerino usa pure quello del Ponto ben pulito, prendine 30g e 3g di terebinto e di malabatro e 3g di datteri tebani, 5g di costo, 4g di zafferano e un litro circa di vino invecchiato. Non occorre scalcare perché è abbastanza amaro. Vino rosato e violato. (Si usa la Rosa Gallica e la Viola Odorata): per questo rosato fai così: cuci in un sacchettino di lino dei petali di rose ben asciutte dalla rugiada e senza l’unghia bianca. Copri tutto di vino per sette giorni. Togli le rose dal vino e sostituiscile con altre rose fresche sempre nel sacchettino. Falle riposare per altri sette giorni. Togli le rose. Ripeti l’operazione una terza volta e togli le rose. Cola il vino e quando lo vorrai bere aggingici del miele rosato. Come rendere chiaro il vino nero. Versa in un orciuolo di vino nero delle fave ridotte in farina o l’albume di tre uova. Agita a lungo. Il giorno dopo il vino sarà scolorito. Lo stesso effetto produrranno le ceneri di vitalba. Per correggere la salsa. Se la salsa di pesce manda cattivo odore, capovolgi il barattolo dopo averlo svuotato e mettilo sopra il fumo di foglie di alloro e di cipresso; fallo stare all’aria e riempilo di salsa. Se questa ti parrà salata, aggiungi un quartino di miele e mescola con gambi di lavanda. Così avrai migliorato il profumo della salsa. Anche col mosto recente otterrai lo stesso effetto Per conservare a lungo la carne senza sale. Prendi carne fresca di ogni tipo e coprila di miele; lascia appeso il contenitore in modo da poterlo usare quando vorrai. Durante l’inverno l’effetto sarà migliore. Nell’estate la carne si conserverà per pochi giorni. Potrai fare lo stesso con la carne cotta. Per conservare le cotenne di maiale o di bue gli zampetti cotti: immergili, fino a coprirli, nella senape fatta con aceto, sale e miele e quando vorrai li potrai usare: rimarrai meravigliato. Per rendere dolce la carne salata. Prima la cuocerai nel latte e poi nell’acqua. Per conservare i pesci fritti. Nello stesso momento in cui friggono e li toglierai dal fuoco, cospargili di aceto caldo Per conservare le ostriche. Lavale nell’aceto e conservala in un piccolo vaso impeciato che avrai lavato con aceto Laser. (Il laser chiamato dai latini “laserpizio” era la Lacrima Cirenaica, sugo di una pianta usato in medicina e come condimento delle vivande, equivale a silphium): metti il laser in un barattolo grande di vetro con una ventina di pinoli. Quando è il momento di usarlo pesta i pinoli e ti meraviglierai del sapore che questi daranno ai cibi. Sostituisci nel barattolo tanti pinoli quanti ne avrai tolti.

  13. Per conservare a lungo l’uva. Cogli dalla vite uva sana. Fai ridurre di un terzo l’acqua piovana e mettila in un barattolo con l’uva. Impecia il vaso e copri di gesso il coperchio. Riponilo in un luogo fresco lontano dalla luce. Quando vorrai troverai l’uva fresca. L’acqua dalla ai malati invece dell’idromele. Se avvolgerai l’uva nella farina d’orzo la troverai intatta. Come conservare le mele e le melagrane: immergile nell’acqua bollente, levale subito e appendile. Sali preparati per molti usi. I Sali conditi facilitano la digestione, aiutano a sciogliere il ventre e vietano che si formino malattie, pestilenze e ogni altro tipo di febbre. Sono necessari più di quanto tu creda. Prendi 300g di sale comune molto asciutto, 300g di sale ammoniaco assai asciutto, 90g di pepe bianco, 60g di zenzero, 45g di amomo, 45g di timo, 45g di semi di sedano (se non vuoi mettere i semi di sedano mettici 90g di prezzemolo), 90g di origano, 45g di semi di ruchetta, 90g di pepe nero, 30g di zafferano, 60g di issopo di Creta, 60g di foglie di nardo, 60g di prezzemolo e 60g di aneto. Piatto di rose: prendi delle rose e sfogliale: togli il bianco dai petali che metterai nel mortaio, bagna di Salsa. Aggiungi – dopo – una tazza e mezza di Salsa e passa il sugo al colino. Prendi quattro cervella, snervale e tritaci 20 chicchi di pepe. Bagna col sugo e mescola. Rompi – dopo – otto uova, aggiungi una tazza e mezzo di vino, una tazza di passito, poco olio. Dopo ungi una padella e mettila sulla brace calda versandoci ciò che abbiamo detto. Quando arriverà a cottura sulla brace cospargila di polvere di pepe e porta in tavola. Piatto quotidiano: prendi pezzi cotti di poppa di scrofa e carni cotte di pesci e di polli. Spezzetta bene ogni cosa. Prepara una padella di rame; prendi delle uova, schiacciale in una pentola e sbattile. Motti nel mortaio del pepe, del liguistico e lavorali; bagna con Salsa, col vino, col passito, con poco olio, getta nella pentola e metti a cuocere. Quando bollirà legala con l’amido. Getta nel sugo le carni tritate che hai preparato. Stendi una doppia sfoglia nella padella di rame e riempila di ramaiolate di polpa. Cospargi d’olio. Fai strati di pasta. Quanti strati avrai, fai tanti strati di trito. Spiana col matterello una sfoglia e, tagliata con un piatto, gettala sulla superficie del pasticcio. Copri di pepe e porta in tavola. Piatto da usare come dolce: prendi pinoli e noci, puliscili e abbrustoliscili, mescolali con miele, pepe e Salsa, latte, uova e poco vino puro e olio. Piatto di pesci nel loro sugo: puliscili da crudi qualsiasi tipo di pesce e componilo in padella. Aggiungi olio, Salsa, vino, mosto cotto, un mazzetto di porri e uno di coriandoli. Mentre si cuoce, trita del pepe, del ligustico, dell’origano e un mazzetto di maggiorana. Lavora bene il tutto col sugo stesso, batti delle uova crude e mescola bene. Versa nella padella facendo in modo che tutto si leghi. Quando sarà rappreso, cospergi di pepe e porta in tavola. Piatto di sogliole: batti le sogliole e mettile per bene in padella. Aggiungi olio, Salsa e vino. Mentre cuociono trita il pepe, il ligustico e incorpora. Versa sopra le sogliole e cuoci a fuoco lento. Quando tutto sarà rappreso cospargi di pepe e servi. I VOLATILI Modo di condire lo struzzo. Struzzo lesso: metti a bollire nel tegame il pepe, la menta, il cumino abbrustolito, il seme di sedano, dei datteri o cariote, del miele, dell’aceto, del passito, della Salsa con poco olio. Condensa con amido e così getta nel piatto dello struzzo tagliato a pezzi e cospargi sopra il pepe. Se vorrai cuocerlo e condirlo gettaci sopra della spelta.

  14. VIVANDE PRELIBATE Poppa di scrofa. Poppa: lessala e infilzala con stecchi, cospargila di sale e mettila in forno o sulla gratella. Trita del pepe, del ligustico, della Salsa, del vino puro e passito. Addensa con l’amido e copri la poppa. Poppa ripiena: trita del pepe, carni e ricci salati. Riempi e cuoci. Si mangia con salamoia e senape. Prosciutti. Il prosciutto lessato con molti fichi secchi e foglie d’alloro, scotennalo e taglialo a tasselli e riempilo di miele. Poi mescola la farina con l’olio e avvolgi il prosciutto come se fosse una nuova cotenna. E quando la farina sarà cotta, levalo dal forno e portalo in tavola. Cottura del prosciutto: cuocilo nell’acqua con i fichi secchi e servilo – come d’uso – con pezzetti di pane, vino cotto e condito. Ventresca. Vuota bene il ventre di maiale, lavalo con aceto e acqua così pulito, riempilo di polpa di porco tritata, tre cervella, e uova crude cui aggiungerai i pinoli e il pepe a chicchi: impasterai con questa salsa. Trita del pepe, del ligustico, del silfio, dell’aneto, dello zenzero, poco ruta e dell’ottima salsa con poco olio. Riempi la ventresca in modo da lasciare dello spazio perché non scoppi quando bolle. Chiudi con stecchi e , legato il tutto con amido, immergila nel tegame bollente. Levala e pungila con un ago perché non schianti. Quando è a mezza cottura levala e sospendila sul forno perché si colori. Lessala completamente e poi la temprerai con un po’ di Salsa, col vino puro e con poco olio. L’aprirai col coltello e la servirai con Salsa e ligustico. Chiocciole. Chiocciole nutrite di latte: prendi delle chiocciole pulite con la spugna, togli la membrana perché possano uscire. Mettile in pentola con il latte e il sale per un giorno, per altri giorni ci metterai del latte e ogni giorno le pulirai dagli escrementi. Quando saranno nutrite in modo che non potranno più entrare nel guscio, friggile nell’olio. Mettile nella salsa acida. Così le potrai nutrire anche di carne. Il cinghiale. Il cinghiale si condisce così: va lavato con la spugna e si cosparge di sale e di comino fritto: si lascia così. Il giorno dopo si mette in forno. Quando sarà cotto si cospargerà di pepe tritato, di miele, di Salsa, di vino dolce e di vino passito. Altro modo per il cinghiale: lesserai il cinghiale in acqua marina con ramoscelli d’alloro, finché divenga tenero. Togli la pelle. Servilo con sale, pepe e aceto. Lattonzolo, porchetta, maiale. Lattonzolo farcito in due modi: puliscilo, svuotalo dalla gola e prepara il collo. Prima che indurisca apri l’orecchio sotto la cute; mettici del ripieno alla tarantina in una vescica di bue e legherai un cannello da allevatore di polli al collo della vescica attraverso quale getterai nell’orecchio quanto ne può contenere. Poi chiuderai con la carta e legherai e preparerai altro ripieno. Fallo così: trita del pepe, del ligustico, dell’origano, poca radice di laser; bagnerai con Salsa; aggiungerai cervella scottate, uova crude, della spelta cotta e il suo stesso sugo. Pinoli, pepe a chicchi condiscili condisci con la Salsa. Riempi il lattonzolo; tappa con carta e lega. Metti in forno. Quando sarà cotto preparalo; ungilo bene e servi. Maiale ortolano: il maiale ortolano va disossato per la gola come se fosse un otre. Va aggiunto ad esso un pollo ripieno, tagliato a pezzetti, di tordi, di beccafichi, di salsicce e della sua stessa carne, di lucaniche, di datteri disossati, di bulbi fabrili, chiocciole sgusciate, malva, biete, porri, sedano, cavoletti lessati, coriandolo, pepe a chicchi, pinoli; bagna il tutto con quindici uova, e

  15. Salsa cui avrai aggiunto dello zenzero; ci aggiungerai delle uova tritate. Cuoci e rassoda. ArrostiSalsa cui avrai aggiunto dello zenzero; ci aggiungerai delle uova tritate. Cuoci e rassoda. Arrostiscilo in forno. Poi lo taglierai sul dorso e lo bagnerai con questa salsa: Mescola del passito con miele e poco olio. Quando bollirà legalo con l’amido scilo in forno. Poi lo taglierai sul dorso e lo bagnerai con questa salsa: Mescola del passito con miele e poco olio. Quando bollirà legalo con l’amido

  16. Apicio e la cucina dell’antica Roma Malabatro Assenzio Vitalba Costo Tebani Otre Terebinto Orciuolo Spelta Scalcare Impeciato Laser Cumino

  17. Pianta erbacea perenne delle Composite, con foglie pelose e fiori gialli riuniti in capolini (Artemisiaabsinthium). • Liquore ottenuto per macerazione e distillazione dei fiori e delle foglie della pianta omonima. • Amarezza, dolore.

  18. Alberetto delle Anacardiacee che fornisce la resina detta trementina di Chio o di Cipro, frutti aromatici commestibili e semi oleosi (Pistacia terebinthus).

  19. Identità sconosciuta.

  20. Abitanti di Tebe. • Tipo di marmo nero dell’Egitto.

  21. Spesa che bisogna sostenere per ottenere qualcosa. • Onere economico sostenuto per la produzione di beni o servizi. • Prezzo, valore. • Interesse, usura.

  22. Calcare, pestare. • Trinciare le carni cotte per servirle in tavola

  23. Vaso di terracotta, talvolta anche smaltata e decorata, con corpo panciuto, generalmente a due manici e bocca ristretta. • Brocca, boccale.

  24. Arbusto rampicante delle Ranuncolacee con foglie opposte, picciolate e fiori bianchi riuniti in pannocchie (Clematis vitalba).

  25. Spalmare di pece o altra sostanza. • Restare invischiato in qualcosa di spiacevole.

  26. Pianta erbacea delle Ombrellifere con fusto sottile e ramoso, fiori in ombrelle e frutto allungato dai semi aromatici usati in cucina, nella preparazione del Kummel e come medicinali (Cuminum cyminum). • Pianta erbacea delle Ombrellifere con fiori di color bianco e rosa con frutto aromatico ad achenio (Carumcarvi).

  27. Dispositivo che permette di ottenere fasci molto concentrati di luce, generando radiazioni elettro – magnetiche di uguale frequenza ed in fase tra loro; è applicato in vari campi scientifici e tecnologici ed anche in medicina per interventi di grande precisione su bersagli molto piccoli. • Deriva leggera monoposto armata con sola randa.

  28. Farro, cereale molto usato dai Romani anche con valore beneaugurante e propiziatorio

  29. Recipiente costituita da una pelle intera, specialmente di capra, usato per portarvi liquidi.

  30. Incontro con la tecnologa alimentare: dott.ssa Ganelli Decalogo del buon consumattore: • Leggere sempre le etichette dei prodotti alimentari. • Consumare pasti completi di primo, secondo, contorno e frutta. Bisogna mangiare 5 volte al giorno: colazione, pranzo, cena, 2 spuntini. • Far si che la colazione sia il pasto principale della giornata. • Variare il più possibile l’alimentazione che non deve essere monotona. • Consumare la carne* 2/3 volte alla settimana. * per salumi si intende comunque carne

  31. Mangiare 5 (7) porzioni di frutta e verdura al giorno. • Bere 8 bicchieri di acqua al giorno. • Evitare il consumo di alimenti che sono ricchi di additivi: glutammato monosodico, oli vegetali, oli vegetali idrogenati, grassi vegetali… • Cominciare a consumare alimenti ottenuti con ingredienti biologici (agricoltura biologica) • Consumare alimenti integrali o ricchi di fibre (pasta, cereali…), (legumi…). Sì al biologico

  32. Vari tipi di oli • Olio di semi di girasole • Olio vegetale • Olio extravergine d’oliva • Olio d’oliva • Olio di mais • Olio di soia • Olio d’arachide • Olio vegetale idrogenato • Olio di palma • Olio vegetale • Olio di cocco OGM Fertilizzanti Pane industriale Pesticidi Additivi Coadiuvanti tecnologici

  33. Principi nutritivi Zuccheri semplici o complessi OGM Agricoltura biologica 22 Additivi Privi di valore nutrizionale Grassi Coadiuvanti tecnologici Vitamine Alimento Ormoni Proteine Antibiotici Sali minerali Fertilizzanti chimici Pesticidi Acqua Fibre • Promotori della crescita • Scopo preventivo

  34. Ricchi di additivi Ricchi di grassi Junk Food Poveri divitamine e sali minerali Ricchi di zuccheri semplici

  35. Etichette degli alimenti

  36. Tabelle nutrizionaliAcqua Sant’Anna

  37. Incontro con il tecnologo alimentare: dottor Savini Sabato 4/02/06, presso l’ auditorium della scuola media “Griffini”, nell’ ambito del progetto trasversale Alimentazione, le classi seconde A, C, D, E e F hanno seguito la relazione del tecnologo alimentare dottor Stefano Savini, addetto al controllo qualità presso il macello “Inalca” di Ospedaletto Lodigiano. Egli ha innanzitutto definito la tecnologia alimentare come quella scienza che studia i processi produttivi degli alimenti distinguendoli in artigianali e industriali, questi ultimi portano alla produzione di cibi standardizzati e tutti uguali. Il tecnologo alimentare controlla la qualità delle materie prime, i processi produttivi e le condizioni sanitarie dell’ intera filiera al fine di ottenere un alimento sano e gustoso. Un altro compito del tecnologo alimentare è quello di innovare continuamente gli alimenti con nuove ricette e nuovi gusti al fine di affluire prodotti che piacciano di più al consumatore. L’obiettivo di un tecnologo, e a maggior ragione di un’ azienda alimentare, è di conoscere il consumatore, in particolare le sue esigenze, i suoi desideri, i suoi gusti e i suoi bisogni per puntare alla produzione di un prodotto “perfetto”, che piaccia, che costi poco, che non faccia ingrassare, che faccia bene alla salute, che si possa consumare ovunque; tutto ciò, se applicato correttamente, garantisce il successo ad un’ impresa alimentare.

  38. Un alimento, prima di essere lanciato sul mercato, è sottoposto a più analisi tra le quali quella del dinamometro, un sofisticato strumento che permette di simulare i processi di masticazione definendo così lo stato di croccantezza o morbidezza di un determinato cibo. Il dinamometro inoltre è utilizzato per il controllo quantitativo, per migliorare la friabilità e per misurare gli attributi sensoriali di un alimento. A questo proposito, il dottor Savini ci ha riferito alcuni esempi molto significativi. Mentre il consumatore esprime un giudizio soggettivo, il dinamometro da una valutazione oggettiva, fornendo dati utili per migliorare le caratteristiche organolettiche dei prodotti. L’incontro con il dottor Savini è stato molto interessante, perché mi ha permesso di conoscere ed approfondire alcuni aspetti degli alimenti che prima non mi erano noti.

  39. Incontro con Franco Albertini: fotografo di viaggio Argomento: l’ alimentazione nel mondo Obiettivi dell’ attività: informare sull’ alimentazione nei paesi poveri Partecipanti: il relatore Franco Albertini e gli studenti delle classi 2°e, 2°f e 2°c della scuola media Griffini Tempo dell’ esposizione: due ore Metodo: riunione delle tre classi nell’ auditorium della scuola ed esposizione orale del relatore Materiale e strumenti usati: proiezione di diapositive tramite un telone posto al centro della sala

  40. Esposizione: il signor Albertini ci ha proposto una panoramica delle abitudini alimentari in alcuni dei paesi più poveri del mondo la sua testimonianza è stata resa possibile dalla sua passione di viaggiare ogni anno in uno dei paesi di cui ci ha parlato. Ogni paese che il relatore ci ha presentato, ha, oltre a una propria alimentazione, una lunga serie di tradizioni, di costumi ed un vasto scenario che ci sono stati mostrati tramite le diapositive L’ INDIA è stato il primo paese affrontato essendoci molta povertà, i bambini indiani guadagnano soldi vendendo acqua e cibo ( ad esempio cereali ). C’ è talmente bisogno di cibo che anche quando i vitelli sono affamati, li si allontanano dalle mucche affinché le si possa mungere maggiormente. Tipiche di questa zona sono le spezie e, per il ruolo che la mucca ha nell’ alimentazione, è considerata sacra. Altro cibo tipico sono i “ciapati”, l’ equivalente delle nostre piadine.

  41. IL NEPAL, al problema della povertà economica, si aggiunge quello della conservazione dei cibi e quello dell’ igiene. Un caso insolito agli occhi degli europei è quello dei macellai nepalesi che, in alcune zone del paese, sono soliti ricoprire con una tintura gialla le carni per allontanare gli insetti da esse. Per quanto riguarda il sud-america abbiamo parlato del PERU’: in questo paese si usa mangiare i cibi poveri. Un esempio classico è il riso con puré di patate e piselli. Il viaggio di Albertini risale agli anni settanta, periodo in quale i giapponesi si sono impossessati del numeroso quantitativo di pesce che il Perù possedeva. Nelle diapositive si intravedevano anche dei ristoranti nei quali era possibile pranzare all’ aperto e bere la “cicia”, una bevanda del posto che può presentarsi di colore rosso o giallo.

  42. La panoramica procede nel CENTRO-AMERICA, zona in cui è molto diffuso il caffé che viene raccolto nei mesi di novembre, dicembre e gennaio. Il relatore ci ha raccontato che, durante il suo viaggio,l’ unica bevanda che avesse a disposizione era quella derivata dalla mescolanza di acqua e cacao triturato. Il caffè e tipico anche del sud-est del MESSICO. A livello alimentare, sono diffusi i “pandulse”, cibi derivati dalla mescolanza di farina, uova, zucchero. Conclusioni: Attraverso questo viaggio tra le abitudini alimentari nel mondo, sono emerse delle realtà molto diverse da quelle europee. Nei paesi presi in considerazione, i cibi sono carenti, di natura povera, e insipidi tanto da sbalordire il nostro relatore. Dalle immagini è emerso che tale povertà deriva, per alcune di queste zone, da cause economiche, ma anche dagli effetti causati dalle guerre. Riteniamo che questo incontro sia stato utile poiché ci ha permesso di avere un contatto visivo con realtà che potevamo solo immaginare essere così scioccante.

  43. SUPER SIZE MECosa ti succederebbe se per un mese intero mangiassi al fast food?? In questo film un uomo decide di provare a mangiare per un mese intero solo al McDonald’s, facendo tre pasti al giorno, colazione, pranzo e cena. A seguirlo ci sono molti medici, che registrano i suoi dati (altezza, peso, tasso di colesterolo …) e li tengono sotto controllo, giorno dopo giorno. Intanto il protagonista si sposta all’interno degli U.S.A. da un McDonald’s all’altro, parlandoci della situazione “bilancia” degli Statunitensi …

  44. Il pranzo di Babette Anno:1987Nazione:Francia Regia di Axal Gabriel InterpretiStéphane AudranJarl KulleBodil KjerBirgitte FederspielBentt RotheJean-Philippe LafontBibi Andersson Trama:Babette giunge in Scandinavia dopo i giorni della Comune di Parigi perchè ricercata dalla polizia.si rifugia in un piccolo paesino dove lavora come donne delle pulizie e cuoca presso due anziane sorelle, figlie di un pastore protestante.Dopo qualche anno a Babette giunge la notizia di aver vinto una grande somma alla lotteria.Con quella somma decide di organizzare un luculliano ed epicureo pranzo per gli abitanti del villaggio per ringraziarli.Si fa mandare tutto il necessario dalla Francia e riesce a stupire tutti per la raffinatezza e la bontà dei piatti cucinati.Il regista, Gabriel Axel imbastisce, su un racconto di Karen Blixen, un inno alla gioia. Tratto da un racconto di Karen Blixen. Premio oscar per il miglior film straniero del 1988.

  45. Visita al supermercato A&O di Casalpusterlengo Giovedì 16 febbraio 2006, dalle ore 8,30 alle ore 10,30, la mia classe ed io, accompagnati dalle insegnanti Dosio e Volpari, siamo stati impeganti nella visita del supermercato A&O di via Buozzi di Casalpusterlengo come approfondimento ed applicazione del progetto pluridisciplinare “Alimentazione” che stiamo affrontando in questo periodo. Dopo una breve passeggiata, siamo giunti al supermercato dove siamo stati accolti dal direttore il quale ci ha illustrato e spiegato con esempi pratici il mondo del commercio dei prodotti alimentari. Prima di tutto ci ha esposto il percorso dell’A&O: all’entrata vi sono prodotti facilmente deperibili, poi, procedendo nel percorso, vi sono via via meno deteriorabili a lunga scadenza o addirittura senza l’indicazione di questa. Il direttore ci ha anche detto che frutta e verdura sono collocate vicino all’ingresso in quanto sono prodotti freschi di rapido deterioramento e di consumo quotidiano, mentre i surgelati sono posti in fondo al supermercato, affinché si acquistino per ultimi, senza interrompere per troppo tempo la loro catena del freddo. Ho successivamente notato che i prodotti sugli scaffali, lungo la linea verticale, sono collocati in base alle varie marche, in particolare quelli più in vista, ad altezza d’uomo, sono della Selex, marchio del supermercato A&O. Il direttore ci ha poi riferito e spiegato taluni termini proprio del commercio di alimenti quali lay-out, display, ceck list, MSI, Libro Guida Ordini, inventario, prodotto reso, giacenza, vendita, esistenza. Successivamente siamo stati divisi in gruppi, ciascuno composto da tre persone e ad ognuno è stata assegnata l’analisi di un genere alimentare specifico. Io sono stato inserito con Fakhy e Chand ne gruppo d’acquisto dei cereali. Dopo aver analizzato in modo dettagliato questi alimenti abbiamo compilato la scheda di lavoro assegnata dalla professoressa Dosio. Mentre osservavo le scatole dei cereali ho notato che una di esse era scaduta da oltre un mese.

  46. Successivamente ognuno di noi ha acquistato un prodotto alimentare ed, infine, dopo i ringraziamenti, siamo ritornati a scuola per seguire le lezioni di inglese e matematica. L’uscita didattica al supermercato A&O è stata veramente interessante, perché ho avuto modo di apprendere le tecniche di vendita dei prodotti secondo le regole di marketing definite.

  47. Vocabolario aggiornato in tema di alimentazione Fast food: trad. inglese ‘cibo veloce’ parola usata per indicare quei tipi di ristoranti che hanno cibi subito pronti o molto veloci da preparare. Happy hour: trad.ingl. ‘ora felice’ ha due significati diversi in Italiano e Inglese. In italiano indica un buffet al bar che sostituisce la cena; in Inglese indica un momento (di un’ora circa) in cui la birra viene venduta a metà prezzo. Brunch: parola inglese composta da BREAKFAST + LUNCH (colazione + pranzo) e indica una colazione molto abbondante che sostituisce il pranzo. Take-away: trad.ingl. ‘portare via’ indica alcuni tipi di ristorante che consegnano a domicilio le ordinazioni. Junk food: cibo spazzatura perché ricco di grassi

  48. Finger food: cibo da consumare con le mani Snack: spuntino affrettato Coffee break: pausa caffè Winebar: enoteca

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