1 / 46

INCONTRO FORMATIVO A.I.B CADETTI D’ ITALIA

INCONTRO FORMATIVO A.I.B CADETTI D’ ITALIA. Gruppo Val Carobbio Brescia . ASPETTI GIURIDICI 1. INCENDIO: un fuoco che proporzioni o possibilità di diffusione può compromettere l’incolumità delle persone e provocare danni ingenti

azia
Download Presentation

INCONTRO FORMATIVO A.I.B CADETTI D’ ITALIA

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. INCONTRO FORMATIVO A.I.BCADETTI D’ ITALIA Gruppo Val Carobbio Brescia Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  2. ASPETTIGIURIDICI1 • INCENDIO: un fuoco che proporzioni o possibilità di diffusione può compromettere l’incolumità delle persone e provocare danni ingenti • Chiunque cagioni un incendio su boschi è punito con reclusione da 4 a 6 anni. - Divieto di modificare l’uso di aree percorse da fuoco per 15 anni - divieto di realizzare edifici civili per 10 anni - divieto di caccia e pascolo per 10 anni ( Art.423 bis Legge 353/00 ) Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  3. ASPETTI GIURIDICI 2 Definizione di incendio boschivo (Legge 21 novembre 2000, n°253) Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  4. INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI1 Fattori che influenzano gli incendi boschivi Analisi del territorio • Il clima • La vegetazione • Morfologia • Antropizzazione Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  5. INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 2 Gli aspetti climatici che influenzano gli incendi boschivi : • Le precipitazioni • La temperatura • Il vento • Altri parametri climatici (umidità relativa radiazione globale,evapotraspirazione) Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  6. INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI3 FATTORI ANTROPICI: • ABBANDONO DEI MONTI E DELLE ZONE ABITATE COLLINARI • VEGETAZIONE ABBONDANTE • MANCATO RISPETTO DELLA NATURA PER TURISMO, CACCIA(BRACCONAGGIO) • ERRATA GESTIONE PATRIMONIO FORESTALE • IGNORANZA SULLA FUNZIONE SOCIO ECONOMICA DEL BOSCO Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  7. CAUSE NATURALI Eventi meteorologici Autocombustione ????..=> UOMO CAUSE INVOLONTARIE Lancio di mozziconi Incendio di pascolo Incendi montani Bruciature delle stoppie CAUSE VOLONTARIE Speculazione edilizia Speculazione agroforestale: pulitura,rimboschimento, vendita di legna,ecc. Piromania Protesta sociale o politica disagio socio- culturale vendette INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI4 Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  8. INCENDI:CAUSE E FATTORI FAVORENTI 5 FATTORI NATURALI CLIMA • Al nord normalmente nel periodo invernale – al sud nel periodo estivo TEMPERATURA • Freddo: rallenta notevolmente la vita vegetativa e la presenza di materiale secco favorisce gli incendi • Caldo asciutto : favorisce l’evaporazione dell’umidità e aumenta la perdita d’acqua delle piante per traspirazione quindi la vegetazione diventa più facilmente combustibile Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  9. La vegetazioneAspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco • Il contenuto d’acqua dei combustibili vegetali, soprattutto nella parte fogliare ed in particolare negli strati erbaceo ed arbustivo.Ciò è legato in particolare alla stagione vegetativa ed alle condizioni di umidità, ventosità e piovosità ed in ultima sintesi di evapotraspirazione da suolo e vegetazione Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  10. La vegetazioneAspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco • La presenza sul terreno e la tipologia di necromassa indecomposta, lettiera accumulata, ramaglia, novellame morto; il grado di secchezza di questo materiale è legato ai parametri meteo-climatici ed il suo tasso di idratazione determina, in caso d’incendio, la quantità di biomassa bruciata nel tempo e di conseguenza l’intensità del fronte d’incendio Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  11. La vegetazioneAspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco • Il grado di copertura e chiusura del bosco; la vegetazione forestale riduce l’evaporazione all’interno del bosco in modo proporzionale alla intensità e continuità della copertura arborea, favorendo la ritenzione idrica e l’instaurarsi di microclimi più resistenti all’innesco d’incendi Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  12. La vegetazioneAspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco • La distribuzione spaziale della vegetazione può creare effetti ponte in particolare in boschi pluristratificati Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  13. La vegetazioneAspetti che possono influenzare la ricettività e diffusione del fuoco • Il contenuto di resine e oli essenziali, legato alle specie forestali, in genere massimo alla fine del riposo vegetativo Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  14. di giorno di notte Il vento e le sue direzioni Sistema termico-convettivo, venti di pendio e trasversali di compenso Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  15. La prevenzione degli incendi boschivi Il vento e le sue direzioni Brezze di valle e di monte e correnti di pendio Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  16. Definizione d’incendio boschivo e nomenclatura: Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  17. Definizione d’incendio e nomenclatura • Il perimetro dell’incendio in atto potrà distinguersi in: • fronte o testa: - la parte anteriore cioè quella che più avanza; velocità d’avanzamento superiore; generalmente sotto vento; • fianchi : rispetto alla testa o fronte si trovano lateralmente; velocità d’avanzamento più o meno ridotta rispetto al fronte o testa; • coda o tergo: la parte posteriore, rimane contro vento, velocità d’avanzamento nettamente inferiore; Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  18. Le diverse tipologie d’incendio • Fuoco di superficie • Fuoco di chioma • Fuoco sotterraneo Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  19. Le diverse tipologie d’incendio(2°tipo di definizione): • Incendio con fuoco basso: - si propaga sullo strato superficiale del terreno - brucia molto lentamente l’humus, più o meno ricco di torba • Incendio con fuoco corrente: -brucia il sottobosco senza interessare le chiome • Incendio con fuoco totale: - brucia anche le chiome degli alberi più alti Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  20. Le diverse tipologie d’incendio • Fuoco di superficie.Quasi tutti gli incendi iniziano in questo modo. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  21. Le diverse tipologie d’incendio • Incendi di superficie o di tipo radente(più frequenti). • a seguito di deficit idrici di media intensità. • brucia la lettiera indecomposta, la copertura erbacea ed arbustiva (fase iniziale comune a tutti). -Foglie morte,erba, cespugli, novellame, ceppaie, tronchi. abbattuti. • La trasmissione del fuoco avviene in superficie; • Fiamme anche elevate(alcuni metri); • Velocità di propagazione variabile: da 1-2 m/min. a 20-30 m/min. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  22. Le diverse tipologie d’incendio • Incendi di ceppaie: • A seguito di una superficiale opera di bonifica, può provocare riaccensioni anche a distanza di giorni; • In particolare nelle zone perimetrali o in forte pendenza orografica Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  23. Le diverse tipologie d’incendio • Fuoco di chioma attivo: • Fronte radente e di chioma abbinati Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  24. Le diverse tipologie d’incendio • Incendi di corona o di chioma • Concomitanze orografiche e meteorologiche favorevoli; • Bruciano le parti alte delle chiome delle resinose,liane, alberi secchi in piedi; -pinete, fustaie resinosi, roverella • La trasmissione del fuco avviene in modo aereo; • Rischio di vere e proprie esplosioni: - produzioni di vapori di oli eterei - fiamme molto elevate • Velocità di propagazione elevata (200 – 300 m/h) Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  25. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  26. Le diverse tipologie d’incendio: • Incendi sotterranei: • Siccità prolungata; • Brucia la parte profonda delle lettiera (humus, radici secche,lettiera in profondità); • Limitata quantità di fumo; • La trasmissione del fuoco avviene sotterraneamente • Assenza di fiamma • Velocità di propagazione bassa Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  27. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  28. LA COMBUSTIONE E’ UNA RAZIONE CHIMICA CHE AVVIENE TRA DUE COMPONENTI: COMBUSTIBILE COMBURENTE IN SEGUITO AD UN INNESCO (che innalza la temperatura) Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  29. LA COMBUSTIONE La combustione è una reazione chimica esotermica, cioè capace di sviluppare una certa quantità di calore,che spesso procede in modo visibile con il manifestarsi della fiamma. La fiamma è originata dalla emissione di radiazioni luminose da parte delle sostanze gassose o solide che formano il materiale in combustione e si trovano a temperature sufficientemente elevate da essere incandescenti. Le sostanze che prendono parte alla combustione sono dette COMBUSTIBILE , e COMBURENTE la sostanza preesistente o preponderante nell’ambiente(nella generalità dei casi è l’ossigeno presente nell’aria nella percentuale del 21%). Perché tale combinazione avvenga è necessario che si raggiunga una temperatura minima,caratteristica del combustibile, detta TEMPERATURA O PUNTO DI ACCENSIONE della sostanza. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  30. SE MANCA UNO DEI TRE LATI IL TRIANGOLO NON SI FORMA VENENDO MENO UNO DEI TRE ELEMENTI: INNESCO COMBUSTIBILE COMBURENTE Il fuoco non può esistere Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  31. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  32. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  33. . ACCENSIONE DIRETTA ACCENSIONE SPONTANEA ACCENSIONE INDIRETTA ° C conduzione convezione radiazione Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  34. Temperatura d’infiammabilità • Temperatura minima alla quale un combustibile liquido o solido sviluppa vapori in quantità tale da formare, in presenza di un comburente, una miscela capace di accendersi a contatto con una fonte di energia; essa varia da un combustibile ad un altro. • Temperatura d’accensione • Temperatura minima alla quale un combustibile, in miscela con il comburente, inizia a bruciare spontaneamente senza bisogno d’innesco. • Temperatura di combustione • Temperatura massima che si può raggiungere nella combustione di un dato combustibile. Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  35. Temperatura: • d’infiammabilità • d’accensione • di combustione Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  36. Effetti del monossido di carbonio o ossido di carbonio (CO) sul corpo umano: Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  37. . Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  38. ScuolaProvincialeAntincendiTRENTO . T C° 1a 2a 3a 4a fase T max 1000° L’incendio realee latemperatura dei fumi 600° Limite del possibile processo di autoestinzione 300° T amb. t1 t2 t3 t4 tempo Ignizione,combustione lenta ( fase latente) e prima propagazione Mantenimento comb. costante Regressione Propagazione veloce sviluppo di fumi e gas tossici incendio generalizzato: flashover Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  39. MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO1. Attrezzi manuali Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  40. MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO2. Attrezzi meccanici leggeri Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  41. MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO3. Mezzi meccanici semoventi Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  42. MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO3. Mezzi aerei : ELICOTTERO Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  43. MEZZI ED ATTREZZATURE ANTINCENDIO4. Mezzi aerei Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  44. Principi base per l’estinzione degli incendi boschivi Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  45. Spegnimento degli incendi:l’acqua !Agente più diffuso grazie alla sua disponibilità • Caratteristiche • E’ economica • Non è tossica e non da luogo quasi mai a prodotti tossici • Per le sue caratteristiche fisiche, ha un elevata capacità d’assorbimento del calore • Particolarmente utile per sostanze infiammabili, ma anche per azioni di raffreddamento Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

  46. Spegnimento degli incendi:l’acqua !Le tecniche d’intervento con l’acqua non sono facili e pertanto dovranno essere utilizzate a seconda dei vari tipi d’incendio • Azione estinguente • Raffreddamento(sottrae circa 630 kcal/Kg) • Separazione(produzione di vapore 1600-1700 volte il volume) • Diluizione (sostanze infiammabili solubili ed emulsioni) • Disgregazione(forte getto) • Azione meccanica di abbattimento della fiamma(a getto frazionabile) Gruppo Val Carobbio BS Tutti i diritti riservati

More Related