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Cellule staminali . Tra etica e legge. Scienza e società: aspetti etici e normative.
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Cellule staminali Tra etica e legge
Scienza e società: aspetti etici e normative • 1998(anno in cui viene pubblicata per la prima volta l’ottenimento di cellule staminali a partire dalla blastocisti): è il momento chiave in seguito al quale le cellule staminali hanno assunto un ruolo importantissimo al livello sociale e politico. • Da allora è in atto un dibattito etico intorno alla blastocisti.
Dibattito etico intorno alla blastocisti • La blastocisti è il primo microscopico abbozzo dell’embrione dalla quale il team di Thomson isola per la prima volta cellule staminali embrionali umane. • Questo processo implica la distruzione e disgregazione della blastocisti e ha suddiviso la società in due parti: Secondo una parte della società la blastocisti è una persona,per cui distruggendola si compie un omicidio. Per un’altra parte della società la blastocisti è una struttura formata da poche centinaia di cellule ,più piccola di un millimetro,nella quale questa parte della società non riconosce una persona. Anzi ritiene che lo studio di queste cellule embrionali possa portare ad individuare terapie per diverse malattie.
Dal punto di vista legislativo.. • Alcune nazioni (es. la Gran Bretagna) hanno una legislazione che permette di prelevare linee di cellule ES da blastocisti sovrannumerarie. • In altri stati la possibilità di derivazione e di utilizzo delle staminali embrionali umane è limitata. Es. In Italia la legge proibisce di produrre cellule ES da embrioni umani ma permette di importare linee di cellule ES da altri paesi.
Legislazione sulle cellule ES(indagine svolta su 27 paesi europei.
*Germania e Italia ** Belgio,Svezia e Regno Unito
Cellule staminali adulte :punto di vista bioetico e legislativo • Non implicano la “distruzione del donatore”. • I casi riscontrabili si possono ricondurre a tre tipologie : • Cellule prelevate da individui adulti:il donatore dà direttamente il consenso per il prelievo dai tessuti. • Cellule staminali prelevate da “tessuti di scarto”: un esempio è il cordone ombelicale,i genitori devono dare il consenso per la donazione. Le cellule staminali estratte verranno conservate in biobanche e utilizzate dal primo paziente compatibile che abbia necessità di trapianto.
In Italia la legge vieta la conservazione esclusiva di staminali del cordone ombelicale per utilizzo futuro da parte del nascituro o dei suoi parenti a meno che non sia accertata la possibilità di avere o poter sviluppare patologie che necessitano delle proprie staminali per autotrapianti. 3. cellule staminali prelevate da feti abortivi: è la madre a decidere se dare o meno il consenso per la donazione del materiale abortivo per l’utilizzo in ambiti di ricerca.