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Uomini contro Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Pier Paolo Capponi, Alain Cuny, Franco Graziosi, Mark Frechette. Durata 101 min. - Italia 1970. . Il film-inchiesta Il cinema politico. Emilio Lussu (1890 - 1975).
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Uomini contro Un film di Francesco Rosi. Con Gian Maria Volonté, Pier Paolo Capponi, Alain Cuny, Franco Graziosi, Mark Frechette. Durata 101 min. - Italia 1970. Il film-inchiesta Il cinema politico
Emilio Lussu (1890 - 1975) Nato ad Armungia (CA), uomo politico e scrittore, combattente nella Brigata Sassari, fu tra i fondatori del Partito Sardo d'Azione e dirigente di Giustizia e Libertà. Ha scritto Un anno sull'Altopiano e Marcia su Roma e dintorni.
Francesco Rosi Filmografia Camicie rosse (1952) La sfida (1958) I magliari (1959) Salvatore Giuliano (1962) Le mani sulla città (1963) Il momento della verità (1964) C'era una volta... (1967) Uomini contro (1970) Il caso Mattei (1972) Lucky Luciano (1973) Cadaveri eccellenti (1975) Cristo si è fermato a Eboli (1979) Tre fratelli (1981) Carmen (1984) Cronaca di una morte annunciata (1987) 12 registi per 12 città (1989) - documentario Dimenticare Palermo (1990) Diario napoletano (1992) La tregua (1997)
Trama Sull'altopiano di Asiago tra il 1916 e il 1917 un giovane ufficiale italiano interventista scopre la follia della guerra: battaglie ed eroi sono molto diversi da come li immaginava. Dal bel libro Un anno sull'altipiano (1938) di Emilio Lussu (1890-1975) – sceneggiato da Tonino Guerra e Raffaele La Capria – un film che ne ha sfrondato la chiarezza politica a vantaggio di una polemica antiautoritaria e pacifista.
Conclusione Uomini contro : un film pacifista ?
Il film Francesco Rosi Francesco Rosi nacque a Napoli nel 1922. Come regista esordì nel 1958 con La sfida. Influenzato dal neorealismo cercò di rappresentare problemi politici e sociali, molti film sono, infatti, ispirati a eventi realmente accaduti come Salvatore Giuliano (1962), Le mani sulla città (1963), Uomini contro (1971), Un anno sull'altopiano, Il caso Mattei (1972).Ricordiamo inoltre alcuni adattamenti cinematografici di opere letterarie, Cristo si è fermato a Eboli (1979), tratto dal romanzo di Carlo Levi, Cadaveri eccellenti (1975), ispirato a Il contesto (1971) di Leonardo Sciascia, Cronaca di una morte annunciata (1987), dal romanzo di Gabriel García Márquez, Dimenticare Palermo (1990), dal romanzo di Edmonde Charles-Roux e La tregua (1997), dal romanzo di Primo Levi. Trama Altipiano D’Asiago, 1916. Il Generale Leone, uomo legato alle tattiche di guerra ancorate al passato, manda allo sbaraglio i suoi uomini, imponendo una spietata disciplina. Fra migliaia di povere vittime, il Tenente Sassu ed il Tenente Ottolenghi, interventisti, il primo nazionalista, il secondo socialista, prenderanno coscienza dell’inutile strage… Tratto dal celebre romanzo di Emilio Lussu, “Un anno sull’altopiano”. Uomini contro, Francesco Rosi, 1970 Il fatto Il film si rifà alla decimazione subita dalla Brigata Catanzaro per codardia, in occasione di un presunto episodio di sbandamento in faccia al nemico accaduto durante l’azione sul Monte Mosciagh (Altipiano di Asiago) il 26 maggio 1917. I tragici avvenimenti che culminarono con la fucilazione di 12 militari furono la conseguenza dello sbandamento in condizioni difficili di quasi tutta la 4a compagnia del 141°. Il Col. Attilio Thermes, comandante del reggimento, in ottemperanza alle disposizioni emanate dal Comando Supremo, ordinò l’esecuzione sommaria senza processo per un sottotenente, tre sergenti ed otto militari di truppa da estrarre a sorte nella ragione di uno a dieci. Per questo ordine il Col. Thermes fu il primo ufficiale italiano ad essere citato in un Ordine del giorno del Comando Supremo e questo non per un glorioso fatto d’arme ma per aver fatto fucilare i propri soldati!. Ndr. Nel sadico generale (Leone) che tutti vorrebbero morto altri riconoscono anche Capello colui che, da comandante della II armata responsabile della rotta di Caporetto, con Badoglio, era tristemente famoso per i metodi già sperimentati in colonia e per i suoi discorsi alle truppe inframmezzati da ingiurie e minacce. Capello nel periodo dei fatti era per'altro già ritornato sul Carso. Deve essere poi stato un grave schock per Rosi scoprire che Capello era Massone come Badoglio e socialista per la vulgata nazionale. Capello sarà nel dopoguerra accusato di attentato alla vita del Duce e condannato a pochi anni di detenzione. Pacifismo
Il film Francesco Rosi Francesco Rosi nacque a Napoli nel 1922. Come regista esordì nel 1958 con La sfida. Influenzato dal neorealismo cercò di rappresentare problemi politici e sociali, molti film sono, infatti, ispirati a eventi realmente accaduti come Salvatore Giuliano (1962), Le mani sulla città (1963), Uomini contro (1971), Un anno sull'altopiano, Il caso Mattei (1972).Ricordiamo inoltre alcuni adattamenti cinematografici di opere letterarie, Cristo si è fermato a Eboli (1979), tratto dal romanzo di Carlo Levi, Cadaveri eccellenti (1975), ispirato a Il contesto (1971) di Leonardo Sciascia, Cronaca di una morte annunciata (1987), dal romanzo di Gabriel García Márquez, Dimenticare Palermo (1990), dal romanzo di Edmonde Charles-Roux e La tregua (1997), dal romanzo di Primo Levi. Trama Altipiano D’Asiago, 1916. Il Generale Leone, uomo legato alle tattiche di guerra ancorate al passato, manda allo sbaraglio i suoi uomini, imponendo una spietata disciplina. Fra migliaia di povere vittime, il Tenente Sassu ed il Tenente Ottolenghi, interventisti, il primo nazionalista, il secondo socialista, prenderanno coscienza dell’inutile strage… Tratto dal celebre romanzo di Emilio Lussu, “Un anno sull’altopiano”. Gian Maria Volonté nella parte del Ten. Ottolenghi.Socialista. Uomini contro, Francesco Rosi, 1970 Il fatto Il film si rifà alla decimazione subita dalla Brigata Catanzaro per codardia, in occasione di un presunto episodio di sbandamento in faccia al nemico accaduto durante l’azione sul Monte Mosciagh (Altipiano di Asiago) il 26 maggio 1917. I tragici avvenimenti che culminarono con la fucilazione di 12 militari furono la conseguenza dello sbandamento in condizioni difficili di quasi tutta la 4a compagnia del 141°. Il Col. Attilio Thermes, comandante del reggimento, in ottemperanza alle disposizioni emanate dal Comando Supremo, ordinò l’esecuzione sommaria senza processo per un sottotenente, tre sergenti ed otto militari di truppa da estrarre a sorte nella ragione di uno a dieci. Per questo ordine il Col. Thermes fu il primo ufficiale italiano ad essere citato in un Ordine del giorno del Comando Supremo e questo non per un glorioso fatto d’arme ma per aver fatto fucilare i propri soldati!. Ndr. Nel sadico generale (Leone) che tutti vorrebbero morto altri riconoscono anche Capello colui che, da comandante della II armata responsabile della rotta di Caporetto, con Badoglio, era tristemente famoso per i metodi già sperimentati in colonia e per i suoi discorsi alle truppe inframmezzati da ingiurie e minacce. Capello nel periodo dei fatti era per'altro già ritornato sul Carso. Deve essere poi stato un grave schock per Rosi scoprire che Capello era Massone come Badoglio e socialista per la vulgata nazionale. Capello sarà nel dopoguerra accusato di attentato alla vita del Duce e condannato a pochi anni di detenzione. Pacifismo