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Gli Estremofili

Riccardo Stagni 18 Maggio 2009. Gli Estremofili. Outline of the Talk. Cosa sono? Interesse Astrobiologico Possibili candidati nel sistema solare? Panspermia Tipi di estremofili Condizioni fisiche Condizioni chimiche Esempi Deinococcus radiodurans Funghi radiotrofici

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Gli Estremofili

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Presentation Transcript


  1. Riccardo Stagni 18 Maggio 2009 Gli Estremofili

  2. Outline of the Talk • Cosa sono? • Interesse Astrobiologico • Possibili candidati nel sistema solare? • Panspermia • Tipi di estremofili • Condizioni fisiche • Condizioni chimiche • Esempi • Deinococcus radiodurans • Funghi radiotrofici • Cupriavidus metallidurans

  3. Cosa sono? • Gli estremofili (dal latino extremus e dal greco philia) sono organismi in grado di sopravvivere in condizioni proibitive dal punto di vista fisico e chimico, dove la maggior parte degli organismi viventi sulla terra (mesofili) sopravviverebbe con grandi difficoltà o addirittura andrebbe in contro a morte certa. • Essendo una classificazione basata sulla capacità di sopravvivenza, è ortogonale alle normali classificazioni biologiche, che si rifanno alle linee genetiche. In passato si pensava che solo i microbi appartenenti al dominio(*) degli Archea fossero estremofili, ma col passare del tempo si sono scoperti sia archei mesofili, sia estremofili appartenenti ai dominii Bacteria e Eukaryota. • (*) o regno, a seconda della classificazione adottata

  4. Interesse Astrobiologico • Gli estremofili sono di particolare interesse per l'astrobiologia in quanto molti di questi organismi sono in grado di sopravvivere in ambienti simili a quelli extraterrestri noti. Inoltre la loro scoperta sottolinea l'enorme adattabilità delle forme di vita primitive e quindi aumenta le possibilità di trovare forme di vita (almeno microbiche) nel Sistema Solare. • In particolare, i batteri chemioautotrofi, che ottengono l'energia per sopravvivere dall'ossidazione di composti inorganici, potrebbero essere particolarmente adatti ad ambienti alieni.

  5. Possibili candidati nel Sistema Solare • Marte potrebbe avere regioni, sotto profondi strati di permafrost, capaci di ospitare forme di vita endolite (litotrofi in grado di vivere dentro a rocce, coralli, gusci animali) • Gli alofili potrebbero riempire parecchie nicchie ecologiche su altri pianeti: l'acqua liquida, alle temperature e pressione caratteristiche della superficie marziana, dovrebbe essere altamente salina(Landis 2001, doi:10.1089/153110701753198927) • Gli oceani sotterranei di Europa potrebbero ospitare forme di vita in corrispondenza di sorgenti idrotermali, esattamente come succede negli oceani terrestri

  6. Batteri Endoliti • Lo strato verde è una forma di vita endolita e vive dentro alla roccia, alcuni millimetri dalla superficie. La roccia, trovata in Antartide, è stata spaccata per mostrarla.

  7. Panspermia • La grande resistenza di alcuni estremofili, spore batteriche e persino singoli spezzoni di DNA, avevano fatto pensare che molecole organiche, semplici o complesse, o addirittura semplicissime forme di vita, potessero essere state originate al di fuori della Terra, "fecondandola" dopo essere sopravvissuti a lunghissimi viaggi interstellari. • Tuttavia, sono pochissime le specie che tollerano le radiazioni altamente ionizzanti, frequentemente incontrate al di fuori dei protettivi campi magnetici planetari(*), rendendo difficile la giustificazione dei meccanismi panspermatici. • (*) o solari

  8. Tipi: Condizioni fisiche • temperatura: ipertermofili (> 80°C)(*) , termofili (60-80°C), psicrofili/criofili (< 15°C) • pressione: barofili/piezofili(**) • gravità: non osservati (ipo/ipergravitofili?) • radiazione: radioresistenti • vuoto: generalmente stati quiescenti(***) (*) Pyrolobus fumarii, 113°C (**) il record è di un batterio capace di sopravvivere fino a circa 130MPa (***) insetti, microbi, semi, spore

  9. Tipi: Condizioni chimiche • pH: alcalofili/basofili (pH>9), acidofili(*) • essiccamento: xerofili(**) • salinità: alofili (2-5M NaCl) • zuccheri: osmofili • ossigeno: anaerobi (intolleranti), microaerofili (basse concentrazioni) • CO2: Cyanidium caldarium (CO2 pura) • metalli: metallotolleranti (*) Cyanidium caldarium, Ferroplasma sp., entrambi pH~0 (**) anche altri, ma quiescenti

  10. Ambienti alofili Ridente paesaggio nel Mar Morto

  11. Sorgenti idrotermali Black smoker dovuto a una sorgente idrotermale di una dorsale oceanica Sono stati osservati batteri chemiosintetici a 2500 metri di profondità nelle vicinanze del Messico. La minima luminosità della lava è sufficiente per fare fotosintesi e far partire la catena alimentare. Unico caso al mondo di fotosintesi non solare.

  12. Deinococcus radiodurans • poliestremofilo (resiste a freddo, disidratazione, vuoto, acidità) • radioresistente (fino a 5000 Gy senza accusare colpo, a 15000 Gy vitalità al 37%)(*) • genoma in due cromosomi circolari (quattro copie nell'organismo) • sottoprodotto della xerofilia? • Guinnes dei Primati 2008, batterio più resistente del mondo) (*) un uomo muore con 10 Gy

  13. Funghi radiotrofici • scoperta recente(Dadachova+ 2007, doi:10.1371/journal.pone.0000457) • prime osservazioni come muffe nei dintorni di Chernobyl • usano la melanina per convertire i raggi gamma in energia (come la clorofilla) • costo metabolico?

  14. Cupriavidus metallidurans • Cupriavidus metallidurans is a non-spore-forming bacillus which is adapted to survive several forms of heavy metal stress. Therefore, it is an ideal subject to study heavy metal disturbance of cellular processes. This bacterium shows a unique combination of advantages not present in this form in other bacteria. http://en.wikipedia.org/wiki/Ralstonia_metallidurans http://genome.jgi-psf.org/ralme/ralme.home.html

  15. I Tardigradi Anche fra gli Eucarioti vi sono degli estremofili. • I Tardigradi hanno un loro • Philum ricco di ~800 specie. Resistono: al disseccamento (fino • al 3% dei liquidi corporei); a radiazioni 1000 volte letali per l'uomo;all'immersione in alcol puro od in etere; alla mancanza • di ossigeno; a variazioni di temperatura da +151 °C a -253°C.

  16. Bibliografia • Bacteria thrive at stunning depths, Roxanne Khamsidoi:10.1038/news050221-11 • "Gli estremofili", Le Scienze, 346, 06/1997, pp. 78-85 • http://www.genomenewsnetwork.org/articles/12_03/geobacter.shtml • http://www.daviddarling.info/encyclopedia/ETEmain.html • Wikipedia inglese • Tutte le immagini vengono da wikipedia ad eccezione di quelle rappresentanti i funghi radiotrofici (proveniente dall'articolo pubblicato su PLoS) e il Cupriavidus metallidurans (trovata nel sito indicato sotto l'immagine)

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