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2. Obiettivo dello studio. Valutare i costi totali (fissi variabili) di sistemi completi di riscaldamento di nuova costruzione basati su fonti rinnovabili, ponendoli a confronto con i costi di un sistema di riferimento, basato su caldaia a condensazione a gas con sistema di distribuzione del calor
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2. 2 Obiettivo dello studio Valutare i costi totali (fissi + variabili) di sistemi completi di riscaldamento di nuova costruzione basati su fonti rinnovabili, ponendoli a confronto con i costi di un sistema di riferimento, basato su caldaia a condensazione a gas con sistema di distribuzione del calore a fan coil
Oltre al servizio di riscaldamento e di produzione di ACS, la valutazione č stata estesa anche al raffrescamento
3. 3 Casi di studio La valutazione č stata effettuata per il settore residenziale, prendendo a riferimento
una villetta unifamiliare
un condominio da 9 unitŕ abitative,
entrambi in classe energetica B e localizzati in zona climatica E
Come analisi di sensitivitŕ, la valutazione č stata ripetuta per la classe energetica E, con fabbisogni per riscaldamento circa doppi
Interventi su unitŕ abitative nuove o ristrutturate
4. 4 Tecnologie considerate
5. 5 Casistica analizzata
6. 6 Dati tecnici delle apparecchiature
7. 7 Metodologia di analisi Metodologia basata sui costi sostenuti dall’utilizzatore
Il confronto č stato effettuato sulla base del costo totale attualizzato:
costi di acquisto e di installazione iniziali,
costi fissi e variabili annui sostenuti durante l’intera vita tecnica (15 anni), assunti costanti in termini reali.
per sistema di distribuzione del calore e le opere “accessorie” (1), si č assunta una vita tecnica di 30 anni.
il costo di acquisto e di installazione č stato quindi ridotto del 50%, tenendo conto del valore residuo alla fine del periodo di riferimento di 15 anni.
(1) pozzi di emungimento e di restituzione, pozzi di perforo, sonde geotermiche, realizzazione e intubazione camino, ecc.
8. 8 Costi fissi iniziali:
costi delle apparecchiature per la generazione di calore, costi di alloggiamento, installazione e allacciamento
costi dei pozzi di emungimento e restituzione, pompa di sollevamento, pozzi di perforo e sonde geotermiche, opere idrauliche di collegamento e autorizzazioni (per pompe di calore acqua/acqua)
costo di installazione del secondo contatore tariffa “altri usi” per l’alimentazione delle pompe di calore a compressione elettriche
costo di realizzazione/intubazione camino per sistemi a biomassa
costo del sistema di distribuzione del calore a fan coil (a radiatori nel caso dei sistemi a biomassa)
costo dei condizionatori split per raffrescamento in aggiunta ai sistemi non basati su pompe di calore reversibili Costi considerati
9. 9 Costi considerati Costi fissi annui:
quota fissa/potenza della fornitura di energia elettrica con tariffa “altri usi” per l’alimentazione delle pompe di calore a compressione elettriche
costi di manutenzione periodica
canone di emungimento acqua (per PdC ad acqua di falda)
Costi variabili:
gas naturale
quota energia della fornitura di energia elettrica (“usi domestici” e “altri usi”)
pellet
legna
10. 10 Villetta classe B – riscaldamento e ACS
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20. 20 Valutazione degli incentivi Si valuta l’incentivo minimo indispensabile a coprire la differenza di costi totali tra:
il sistema completo di riscaldamento/raffrescamento basato su fonti rinnovabili considerato
il sistema completo di riferimento, basato su caldaia a condensazione a gas e su condizionatori split
Gli incentivi sono calcolati in € per unitŕ di energia rinnovabile consumata per riscaldamento e produzione di ACS (l’unica contabilizzabile ai fini della Direttiva 2009/28/CE) ? €/tepRES-H
Si confrontano tali incentivi alle rinnovabili termiche con quelli erogati alle rinnovabili elettriche
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23. 23 Conclusioni Nel caso della villetta unifamiliare, per il solo riscaldamento / ACS, i sistemi basati su RES-H risultano tipicamente piů costosi del sistema di riferimento basato sulla caldaia a condensazione
Nel caso del condominio, per il solo riscaldamento / ACS, i sistemi basati su PdC hanno costi in linea con il riferimento per bassi fabbisogni e costi inferiori per fabbisogni elevati
Includendo il raffrescamento, nel caso della villetta unifamiliare, i sistemi basati su PdC aria/aria e aria/acqua risultano competitivi con il riferimento
Includendo il raffrescamento, nel caso del condominio i sistemi basati su PdC risultano tutti meno costosi del riferimento
I sistemi piů costosi del riferimento richiederebbero incentivi al piů dell’ordine, o anche largamente inferiori a quelli erogati alle fonti rinnovabili elettriche
24. 24 Conclusioni Il ritorno economico delle FER termiche nel settore residenziale dipende da molteplici fattori:
Zona climantica
Fabbisogno termico dell’edificio
Facilitŕ di integrazione nell’edificio
“logistica”: (facilitŕ di accesso e gestione delle fonti energetiche)
Combustibile sostituito
Le esigenze di raffrescamento
Questa situazione rende difficile la definizione dell’incentivo minimo che pareggia il costo con la tecnologia di riferimenti (caldaia a ciclo combinato)
Molte tecnologie comunque non hanno bisogno di incentivi per pareggiare la caldaia a condensazione
Valutazioni che valgono per le unitŕ abitative nuove o ristrutturate: non sono immediatamente riportabili all’esistente (caso di “semplice sostituzione”)
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