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DIMAGRIRE IN MODO SANO

DIMAGRIRE IN MODO SANO. Libera Università del Rubicone 17, 24 Febbraio, 3, 10 marzo 2011 A cura di Dott.ssa Lisa Gamberini Tel.328-4223355 lisagamberini@libero.it. Lezione 1 Sommario. COS’È IL SOVRAPPESO: Definizione, Misurazione, Rischi LA TERAPIA DEL SOVRAPPESO:

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DIMAGRIRE IN MODO SANO

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Presentation Transcript


  1. DIMAGRIRE IN MODO SANO Libera Università del Rubicone 17, 24 Febbraio, 3, 10 marzo 2011 A cura di Dott.ssa Lisa Gamberini Tel.328-4223355 lisagamberini@libero.it

  2. Lezione 1Sommario • COS’È IL SOVRAPPESO: Definizione, Misurazione, Rischi • LA TERAPIA DEL SOVRAPPESO: Approccio Tradizionale ed Approccio Integrato • LA DIETA GIFT: Dieta di Segnale, un nuovo approccio al Dimagrimento

  3. IL “PESO” DEL PROBLEMA SOVRAPPESO Sovrappeso e Obesità come “Pandemia” (2010 Anno della Lotta all’Obesità) - Rapporto Nazionale Passi 2009 - In età adulta:Sovrappeso: 31,8% Obesità: 10,4 L’Eccesso Ponderale… • Cresce in modo rilevante con l’età • E’ più frequente nel sesso maschile • E’ più diffuso nelle persone con basso livello di istruzione e basso reddito

  4. Allarmante crescita del fenomeno in età infantile! • Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età 6-17 anni - (Ottobre 2010, Ministero della Salute) Sovrappeso: 23% Obesità: 11% Rilevata una grande diffusione di abitudini che favoriscono l’aumento di peso: • 30% dei bambini non fa una colazione adeguata • 9% non la fa affatto • 25% non mangia quotidianamente frutta e verdura • 50% beve almeno una volta al giorno bevande zuccherate/gassate • 20% non fa più di un’ora di attività fisica a settimana

  5. Il Sovrappeso è un problema? • COMPONENTE SOGGETTIVA: - Problema Estetico - Condizionamento Sociale e Relazionale - Inerisce la cura di sé e il senso di benessere individuale • COMPONENTE OGGETTIVA: - Influisce sulla salute → è un problema medico - Rappresenta un costo elevato per il sistema sanitario Si rende dunque necessario effettuare una VALUTAZIONE in merito

  6. COME SI VALUTA IL SOVRAPPESO Sono Sovrappeso? • Peso • BMIkg/m al q.Sottopeso = < 18,5 Normopeso = 18,5-24,9 Sovrappeso = 25/29,9 Obesità = > 30 (3 gradi) • Circonferenza Vita(M>102, F>88) • Plicometria • Impedenziometria • Calorimetria

  7. La VALUTAZIONE del Sovrappeso deve essere: • INTEGRATA(avvenire attraverso più strumenti) • BASATA SULLA COMPOSIZIONE CORPOREA EFFETTIVA (NB. E non sul solo Peso!) • Rendere CONSAPEVOLE eRESPONSABILIZZARE la persona

  8. INDICAZIONI PER LA PERDITA DI PESO Per capire se la Perdita di Peso è indicata si devono valutare3 elementi: • BMI (kg/h al quadrato) • Circonferenza Vita • Numero dei Fattori di Rischio Cardiovascolare

  9. Una Perdita di Peso è NECESSARIA : • BMI > 30 • Circ.VitaM >102 F > 88 + 2 Fattori Rischio CV (ipertensione, colesterolo alto, glicemia alta a digiuno, storia familiare, età, fumo) • Malattie specifiche (diabete, malattie coronariche, aterosclerosi, apnee notturne) Una Perdita di peso è “SOSTENIBILE”: • BMI 25/29,9 (Sovrappeso) • Assenza di Disturbi Psicofisici specifici

  10. CONTROINDICAZIONI ALLA PERDITA DI PESO Una Perdita di Peso è “DA VALUTARE” : • BMI 18,5/24,9 (Normopeso) • Circ.Vita <102M/88F Una Perdita di Peso è CONTROINDICATA : • BMI < 18,5 (Sottopeso) • Gravidanza/Allattamento • DCA(Anoressia, Bulimia) • Patologie Mediche/Psicologico/Psichiatriche in cui la restrizione calorica potrebbe peggiorare il disturbo stesso

  11. IL PESO IDEALE Il PESO IDEALE è quello che: • Garantisce la SALUTE • E’ accettabile dal punto di vista ESTETICO • E’ MANTENIBILE nel tempo (struttura di base della persona, sostenibilità dello sforzo)

  12. BREVE EXCURSUS STORICO:LE CAUSE DEL SOVRAPPESO Nel corso dei decenni si sono alternate spiegazioni differenti del fenomeno: • Anni ’50 Cause Psicologiche: conflitti inconsci • Anni ’60 Cause Comportamentali: cattivo apprendimento di abitudini alimentari • Anni ’80 Cause Biologiche: ereditarietà genetica • Anni ’90 Causalità Multifattoriale

  13. Perché si ingrassa? • Premessa: Esiste un “Peso Naturale” (Predisposizione Genetica + Influssi Ambientali → Omeostasi) • Il Bilancio Energetico Entrate:Alimentazione (N°Calorie, loro composizione, % Grassi) Uscite:Metabolismo Basale, Termogenesi, Attività Fisica • Cos’è il Sovrappeso = Eccesso di Massa Grassa (% ottimale M.Grassa =12% uomini, 20% donne) • Come si produce: attraverso la combinazione di: • Fattori Alimentari • Fattori Genetici • Fattori Psicologici • Fattori Ambientali

  14. PREDISPOSIZIONE GENETICA I Fattori Genetici possono favorire lo sviluppo dell’obesità. Esistono più di 200 geni di suscettibilità, ma si esprimono primariamente quando esiste un Ambiente che lo permette. Un bambino obeso (3-5 anni) sarà un adulto obeso: • nel 24% dei casi se non ha familiari obesi • nel 62% dei casi se ha almeno un familiare obeso Un ragazzo obeso (10-14 anni) sarà un adulto obeso: • nel 64% dei casi se non ha familiari obesi • nel 79% dei casi se ha almeno un familiare obeso → La possibilità di essere obesi in età adulta… • appare correlata alla presenza di famigliari obesi • aumenta se non si interviene già da bambini → Esiste una “Familiarità” per il sovrappeso, ma incide molto anche la “Cultura familiare” nei confronti del cibo (abitudini, associazioni, ecc..) NB! NON SI EREDITA L’OBESITA’, MA SOLO LA TENDENZA A DIVENTALO!

  15. FATTORI PSICOLOGICI • COGNITIVI: i Pensieri hanno un ruolo fondamentale nel favorire o nell’ostacolare l’acquisto e la perdita di peso (Pensieri “Utili”, Pensieri “Sabotanti”). • COMPORTAMENTALI: esistono stili di vita più o meno “attivi”, così come abitudini e circostanze “a rischio”, nelle quali cioè è più facile perdere il controllo sul proprio comportamento alimentare • EMOTIVI:spesso la difficoltà a codificare e a gestire le emozioni negative e lo stress porta a ricercare sollievo nel cibo, sviluppando una condizione di Fame Nervosa, che può rivelarsideleteria per la salute ed il Peso NB! Su questi 3 Fattori si può lavorare!

  16. FATTORI AMBIENTALI • Elevata disponibilità di cibo, iper-promozione di cibi ipercalorici e iperlipidici • Società ambivalente e contraddittoria: promuove il consumo ma esalta la magrezza • Diffusione di credenze ed abitudini disfunzionali • Carenza di politiche ad hoc

  17. FATTORI ALIMENTARI • Alimentazione Sbilanciata (es.elevata % di grassi) • Elevato Introito Calorico abbinato a Basso Consumo • Alimentazione irregolare e salto dei Pasti (es.Colazione) • Errati abbinamenti alimentari • Presenza di Intolleranze • Ripetersi di Diete marcatamente ipocaloriche (Fenomeno dello Yo-Yo)

  18. DIMAGRIRE IN MODO SANO ED EFFICACE Per garantire Salubrità ed Efficacia del Dimagrimento è necessaria una Strategia Sinergica: • CORRETTA ALIMENTAZIONE • ATTIVITA’ FISICA REGOLARE • RIEDUCAZIONE COGNITIVO-COMPORTAMENTALE

  19. Dove possiamo agire? • Revisione Quantitativa dell’Introito Calorico (Cibi+Bevande) • Revisione Qualitativa dell’Introito Calorico tesa all’Accelerazione del Metabolismo Basale: a. Abbinamento proteine-carboidrati ad ogni pasto b. Corretta Distribuzione dei Pasti nel corso della giornata • Aumento dell’Attività Fisica a. Abbandono di Abitudini di Vita Sedentarie b. Acquisizione di uno Stile di Vita Attivo c. Incremento dell’Attività Fisica Formale

  20. GLI STRATAGEMMI ERRATI • LE PILLOLE MAGICHE - Fanno perdere liquidi → grasso inalterato → sbilanciamento equilibrio fisiologico dell’organismo - Non funzionano o se funzionano fanno male - Effetti collaterali dannosi a lungo termine - Azione sui sintomi ma non sulle cause • DIETE SELETTIVE E MOLTO RESTRITTIVE - Forte perdita di Massa Magra - Rallentano il metabolismo → recupero più veloce - Restringono eccessivamente i grassi - Aboliscono Cibi o creano dicotomie (buoni/cattivi)

  21. DIETE IPERPROTEICHE - Carboidrati necessari per l’energia → conversione proteine in glucosio → prodotta acqua → perdita liquidi, non grasso! - sovraccarico per reni e fegato • ELIMINAZIONE DI CARBOIDRATI O GRASSI - Mancanza di energia - Maggiore appetizione → rischio “sgarro” o abbandono - Rischio di sovralimentazione al pasto successivo • DIGIUNO / SALTO DEL PASTO - Esperienza gravosa per l’organismo - Rallentamento del Metabolismo → veloce recupero peso - Aumenta la fame al pasto successivo → rischio di sovralimentazione

  22. DARE LA “BOTTA INIZIALE” In certi casi aiuta la motivazione ma fisiologicamente non è corretto perché: - Rallenta il metabolismo - Causa perdita di liquidi, poi recuperati - Causa perdita di massa magra • BERE MOLTISSIMA ACQUA Bere in abbondanza fa benee favorisce la dilatazione gastrica → il Senso di Sazietà ma… - Se non introdotto cibo comparsa fame → rischio sovralimentazione - Aumenta la diuresi/depurazione tossine, ma non elimina i grassi!

  23. AUMENTARE FORZATAMENTE LA SUDORAZIONE - Si espelle solo acqua → recupero di peso immediato (es.uso indumenti di gomma) - Dannoso perché altera l’equilibrio dei fluidi organici (es.uso diuretici) • ASSUNZIONE DI LASSATIVI per ridurre il senso di “gonfiore/pienezza” e le calorie assorbite E’ dannoso perché: - rischio carenze nutrizionali - rischio complicazioni gastro-intestinali • RICORSO A CAFFEINA E NICOTINA per accelerare il metabolismo - il fumo è nocivo e privo di effetti positivi - efficaci solo in quantità dannose

  24. LA SCELTA DELLA DIETA • Qualsiasi DIETA va bene purchèSALUTARE • Dieta PERSONALIZZATA in base: - Abitudini di Vita (Tipo di Lavoro, Luogo ed Orario dei Pasti) - Personalità -Piani Alimentari Prestabiliti/Dieta Grammata - Sistemi di Conteggio/Restrizione “libera” • Importanza della “ FATTIBILITA’ ”

  25. REGOLE BASEPER UNA DIETA SANA Ci sono diversi metodi che si rivelano efficaci nel produrre un Dimagrimento (digiuno, dieta marcatamente ipocalorica, diete iperproteiche o aglucidiche) che tuttavia non sono salutari! Una Dieta salutare dovrebbe essere: • Bilanciata = giusta proporzione dei vari nutrienti • Equilibrata= rapportata al reale dispendio energetico • Moderata= priva di eccessi • Adeguata= ad eventuali condizioni fisiche o mediche particolari (es.gravidanza, diabete) • Variegata= costituita da varie tipologie di alimenti, possibilmente rispettando la stagionalità

  26. I MACRONUTRIENTICosa serve al mio corpo ed alla mia mente? Ogni Categoria di Alimenti svolge una funzione importante per l’organismo → non va esclusa! • CARBOIDRATI - Funzione Primaria: fornire Energia all’organismo - Fonti: pane, pasta, riso, cereali, dolci, alcolici - Un g = 4 cal - Energia utilizzata in attività di medio-alta intensità - Potere Saziante: Alto se Basso IG, Basso se Alto IG NB. Se nella cellula entrano modeste quantità di zuccheri per un periodo abbastanza lungo, lo stimolo della fame sarà soppresso e si eviteranno sonnolenza e spossatezza. - Il 50% circa dei Carboidrati assunti in eccesso viene ossidato; il restante 50% viene trasformato in grasso

  27. Carboidrati e Vita Psichica: Il Glucosio: • Fornisce energia per la trasmissione degli impulsi nervosi • Regola l’azione dei Neurotrasmettitori → Regola gli stati energetici, cognitivi ed emotivi interni Eccesso: innalzamento della glicemia e della produzione di insulina → Apatia, sonnolenza, spossatezza, rallentamento cognitivo NB. Positiva azione degli alimenti a basso Indice Glicemico Carenza: debolezza, calo di forze fisiche/mentali, svenimento NB. Non è possibile farne completamente a meno!

  28. PROTEINE • Funzioni Primarie: Costruzione dei tessuti (massa muscolare, pelle, unghie, capelli, sangue, organi) Sintesi ormonale → Controllo dello Sviluppo Muscolare e del Metabolismo • Fonti: carne, pesce, formaggi, uova, legumi • Un g = 4 cal • Potere Saziante: Alto > impedisce la precoce ricomparsa della fame • Utilità al Dimagrimento: Aumenta il Metabolismo Basale, richiedono dal 15/35% delle calorie ingerite per essere digerite, stimola la lipolisi, mantiene costanti i livelli di insulina, ritarda la comparsa della fame Eccesso : rischio di sovraccarico renale (per smaltimento scorie azotate), diminuito assorbimento di calcio (osteoporosi). NB. Anche le proteine se in eccesso vengono convertire in tessuto adiposo! Carenza : abbassamento delle difese immunitarie, diminuzione della massa muscolare, astenia fisica e psichica (es.difficoltà di concentrazione), diminuzione della libido

  29. Proteine e Vita Psichica: Gli Aminoacidi(i costituenti delle proteine) agiscono come precursori dei Neurotrasmettitori Es. Il Triptofano regola la formazione della Serotonina, un neurotrasmettitore che regola l’umore, lo stato emozionale, la temperatura, la fame, il sonno e le funzioni sessuali Es. La Tirosina media la formazione della Dopamina, un neurotrasmettitore che regola il livello umorale, lo stato di vigilanza, le emozioni, lo stress e la ricezione del piacere NB.Le Proteine non devono mancare ma nemmeno sostituire gli altri nutrienti!

  30. GRASSI • Funzione Primaria: Energetica, Metabolismo Cellulare e Trasmissione Impulsi Nervosi, Regolazione Ormonale, Assorbimento Vitaminico, Potere Saziante • Substrato energetico per stato di riposo e per attività ad intensità medio-bassa • Fonti: olio, burro, panna, formaggi ed affettati, dolci, gelati, frutta secca, ecc.. • 1 g = 9 cal • Potere Saziante: Basso a Breve Termine perché concentrano un elevato potere calorico in un volume molto ridotto. Alto a Lungo Termine → allontana la ricomparsa dello stimolo della fame →utile associarne moderate quantità a proteine e carboidrati. (es. olio su carne, pasta o verdura) • Il 96% circa dei grassi introdotti in eccesso viene trasformato in tessuto adiposo

  31. Grassi e Vita Psichica Tutto il sistema nervoso è costituito da componenti lipidiche (Fosfolipidi) le quali: • agevolano il passaggio dei nutrienti attraverso le pareti cellulari e rendono possibile il loro assorbimento • favoriscono la trasmissione degli impulsi nervosi (mielina) • proteggono dalle intrusioni esterne Eccesso: Diminuzione del passaggio delle sostanze nutritive (→ calo prestazioni cognitive) Elevato richiamo di sangue agli organi digerenti (→ sonnolenza, rallentamento cognitivo, apatia) Carenza: Malassorbimento vitaminico

  32. Di norma si consiglia di preferire i grassi di origine vegetale e quelli insaturi (monoinsaturi – olio di oliva e di arachidi- e polinsaturi – omega 3 e 6) rispetto a quelli animali e saturi. Tuttavia è bene sapere che: • Gli alimenti hanno una composizione in grassi mista (anche se c’è una prevalenza) • In generale i grassi liquidi sono insaturi ed i solidi saturi, ma esistono eccezioni Suggerimenti sul consumo dei Grassi: - Limitarne l’assunzione (controllo colesterolemia+rischio cardiovascolare) - Variare tipologia di assunzione(privilegiando vegetali ed insaturi) - Non eliminarli completamente(assorbimento Vitamine A, D, E, K, trasmissione impulsi nervosi) ma evitare quelli idrogenati! - Preferirli in abbinamento a proteine e carboidrati (es.olio) più che da soli (dolci) NB. I grassi vanno consumati con moderazione ma non eliminati completamente!

  33. I MICRONUTRIENTI VITAMINE - Funzioni Primarie: • Attivazione e regolazione delle reazioni chimiche e metaboliche dell’organismo (fungono da coenzimi) • Regolazione dell’attività del sistema immunitario • Anti-invecchiamento: contrastano l’azione dei radicali liberi - Fonti: sono prodotte dall’organismo in quantità insufficienti al fabbisogno > vanno introdotte con l’alimentazione - Ai fini del Dimagrimento: non hanno potere calorico, quindi risultano ininfluenti NB. L’integrazione va valutata e non fatta in modo indiscriminato; può essere utile ad esempio per chi fa attività fisica intensa, o in età o condizioni particolari (infanzia, senilità, gravidanza).

  34. SALI MINERALI OLIGOELEMENTI SALI MINERALI - Funzioni Primarie: controllo, regolazione e struttura • Sono essenziali per la buona salute e l’accrescimento partecipando ai processi vitali delle cellule • Concorrono alla regolazione dei liquidi corporei (equilibrio idrosalino) • Mantengono in salute il sistema muscolare (Sodio-Magnesio-Potassio) osseo e nervoso (contrastando ansia, stress, depressione e deficit cognitivi) - Fonti: cereali integrali, legumi, frutta e verdura fresche, pesce e frutti di mare, cioccolato, frutta secca, latte e derivati, carne - Ai fini del Dimagrimento:non hanno potere calorico, quindi risultano ininfluenti L’integrazione è di rado necessaria, ad eccezione talora del ferro, la cui carenza va comunque accertata

  35. BEVANDE E SOSTANZE PSICOATTIVE Vi sono Sostanze che possono eccitare/alterare l’attività del sistema neuro-psicologico → Ne va fatto un consumo limitato. FUMO (Nicotina) La Nicotina è una sostanza eccitante: produce attivazione psichica La sua assunzione non presenta alcuna indicazione di positività (diminuisce la capacità respiratoria, causa malattie dell’apparato respiratorio, è cancerogena), non influisce direttamente sul peso ma può intervenire in maniera diretta come strumento di scarico della tensione nervosa (che diversamente potrebbe essere scaricata sul cibo).

  36. Attenzione!Anche le Bevande apportano Calorie! ALCOOL E’ socialmente tollerato e promosso ma non ha reali effetti positivi per l’organismo: → è un po’ un mito da sfatare → dose consigliata : 250 ml al giorno Effetti Fisici:Affatica il fegato, determina minor efficienza nel trasporto del ferro, minor assorbimento vitamina B12 (> diminuzione capacità aerobica), è tossico per i mitocondri, riduce la sintesi proteica e di testosterone per 24 h dopo ogni assunzione Ai fini del Dimagrimento: Apporta calorie!Circa 7 cal/g→ Il suo utilizzo va considerato nel “conteggio” delle calorie giornaliere

  37. CAFFEINA (caffè, cacao, the): È uno stimolante del Sistema Nervoso Centrale che in giuste dosi può avere effetti positivi: - attenua la stanchezza mentale, contiene le cefalee - migliora la concentrazione - stimola la digestione - migliora l’umore ed il tono muscolare Dose tollerata: 2/3 caffè al giorno Controindicazioni: disturbi gastrici, aritmia, ipercolesterolemia, ipertensione, soggetti ansiosi, stressati o che soffrono d’insonnia, donne in gravidanza Abuso: ulcere, esofagite, riflusso gastrointestinale, nervosismo, irritabilità, ansia, insonnia, palpitazioni Effetti sul Dimagrimento: la caffeina contribuisce ad accelerare il Metabolismo Basale, ma per sortire tale effetto dovrebbe essere assunta in dosi che poi divengono dannose. Attenzione alle calorie dello zucchero!

  38. IMPORTANZA DELLA “FATTIBILITA’ ” DI UNA DIETA • DIETA MODERATAMENTE IPOCALORICA (-500/1000 Cal) NO PRIORITA’ ALLA VELOCITA’! Una dieta marcatamente ipocalorica oltre ad essere difficilmente sostenibile a lungo termine è dannosa in quanto genera: - carenze e squilibri a livello fisiologico - rallentamento del metabolismo - calo di peso da perdita di liquidi e massa magra - calo di energia, abbassamento dell’umore - marcato senso di deprivazione ed appetizione per il cibo (abbuffate) • AMPIA VARIETA’ DI CIBI - completezza nell’assunzione dei nutrienti - la privazione aumenta il desiderio > rischio eccesso - combatte la noia, stimola il piacere (anche psichico)

  39. FACILE PREPARAZIONE - facilita l’adesione al piano stabilito - riduce il rischio di errore dovuto all’improvvisazione • REGOLARITA’ DEI PASTI - mantiene attivo il metabolismo - evita gli “attacchi di fame” • PREVISIONE DI EVENTI ESTERNI - Pasti fuori casa obbligati (lavoro) - Mantenimento rapporti sociali - Diminuzione rischio di errore

  40. INCLUSIONE DEI CIBI PREFERITI - adesione più lunga nel tempo → nuovo stile di vita - aiuto psicologico contro il senso di deprivazione • TRASGRESSIONI PROGRAMMATE - migliore adesione a lungo termine - spezza il senso di deprivazione • MONITORAGGIO CON POSSIBILITÀ DI CORREZIONE - soluzione alle difficoltà incontrate - cambio di strategia

  41. DIMOSTRATA INEFFICACIA DEI METODI DI DIMAGRIMENTO TRADIZIONALI • Inefficacia delle diete come unico metodo • Risultati anche positivi ma provvisori • 90% di abbandoni e ricadute • Necessità di un approccio alternativo

  42. ERRORI DEI DIETOLOGI • Paziente come mero corpo • Informazione, Prescrizione, Proibizione come unici Strumenti di Lavoro • Interventi di tipo farmacologico classico • Assenza di coinvolgimento nel Percorso • Colpevolizzazione del paziente

  43. L’APPROCCIO INTEGRATO • APPROCCIO ALLA PERSONA NELLA SUA INTEREZZA Uomo = complessa Unità di corpo/mente/anima (NB. “Complessa” non significa non conoscibile e non gestibile!) • NOVITA’: LAVORO COMPORTAMENTALE+ COGNITIVO+EMOTIVO • PERCORSO PRATICO-ESPERIENZIALE • INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE INTEGRATO

  44. PERCORSO INDIVIDUALIZZATO • IL PAZIENTE DIVENTA PROTAGONISTA ATTIVO • OBIETTIVO: MODIFICAZIONE STILE DI VITA (in senso Attivo e Permanente) • PERDITA e MANTENIMENTO DEL PESO come FASI DISTINTE EGUALMENTE IMPORTANTI

  45. GLI OSTACOLI BIOLOGICI ALLA PERDITA DEL PESO Perché non dimagrisco più? Perché riprendo subito il Peso perduto? Dimagrire non è un processo lineare ed inarrestabile! NB!Esistono specifiche DIFESE BIOLOGICHE CHE SI OPPONGONO ALLA PERDITA DI PESO Meccanismi di regolazione “primitivi” Hanno garantito la sopravvivenza della specie umana Nella società di oggi, se ignorati, si rivelano pericolosi per peso e salute

  46. Teoria del Set-PointIl peso/livello di grasso è regolato da meccanismi biologici intorno ad un punto preciso → aggiustamenti metabolici Regolazione Omeostaticadel Peso e del Livello di Grasso Questi meccanismi interagiscono con: Fattori Genetici Esiste un livello prederminato di grasso, una tendenza a resistere alle difese biologiche ed a risentire dei fattori ambientali che è personale Fattori ambientali Set-point malleabile nell’infanzia, assunzione di farmaci, fumo, tipo di alimentazione, clima

  47. UNA PERDITA DI PESO DETERMINA… • UNA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA Meno cal vengono introdotte e più l’organismo, per “adattarsi”, risparmia energia. Ciò determina una diminuzione del Metabolismo Basale, della Termogenesi e del consumo prodotto dall’Attività Fisica. NB. Ciò accade in realtà già con minime perdite di peso NB. Può persistere anche 4-6 anni dopo perdita di peso → Chi perde peso si trova in una condizione metabolicamente sfavorevole che facilita il recupero • LA DIFESA PREFERENZIALE DELLA MASSA GRASSA (rispetto alla massa magra) Esiste una potente difesa biologica del tessuto adiposo, anche a spese di massa magra ed organi vitali

  48. NB. FINO AD UNA PERDITA DI PESO DEL 10% QUESTI MECCANISMI NON SONO MASSICCI → IL 10% DEL PESO ATTUALE E’ L’OBIETTIVO PIU’ REALISTICO E RAGIONEVOLE NELLA PERDITA DI PESO ED E ANCHE IL PIU’ PRESERVABILE DAL RECUPERO NB. Se la quantita’ di peso da perdere e’ elevata e’ necessario alternare periodi di perdita e di mantenimento del peso Solo successivamente ad un periodo di mantenimento ben condotto il Set-Point si stabilizzerà sui nuovi valori e si potrà affrontare una nuova perdita di peso

  49. CHE APPROCCIO SCEGLIERE PER PERDERE PESO? 2 Diversi Approcci Approccio Tradizionale: CALCOLO delle CALORIE “Una Caloria è una Caloria” →Dimagrimento = Bilancio Negativo Entrate/Uscite Entrate:Cibo, Bevande Uscite: Metabolismo Basale Termogenesi Attività Fisica

  50. Nuovo Approccio: DIETA DI SEGNALE Superamento della logica meramente calorica Una caloria non è = ad una caloria” (ora del giorno, tipo di nutriente, abbinamenti, situazione metabolica) L’ingrassamento viene compreso e contrastato attraverso la lettura e la regolazione dei “Segnali” Dimagrimento = Segnali orientati al Consumo →Attivazione dei sistemi fisiologici NB! L’Organismo risponde con meccanismi di difesa che rallentano il metabolismo/promuovono l’accumulo di scorte in caso di: Fame (digiuno mattutino, dieta ipocalorica), pericolo interno o esterno (stato infiammatorio, insonnia prolungata, stress) allerta positiva (ritrovamento di fonte zuccherina) o negativa (eccesso glicemico)

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