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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO PROVINCIALE 18 aprile 2008 Secondo modulo: Seminari Disciplinari Costruire percorsi verticali di didattica laboratoriale. Contenuti:. Insegnamento delle scienze e Piano ISS Didattica laboratoriale e curricolo

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  1. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO PROVINCIALE 18 aprile 2008 Secondo modulo: Seminari DisciplinariCostruire percorsi verticali di didattica laboratoriale

  2. Contenuti: • Insegnamento delle scienze e Piano ISS • Didattica laboratoriale e curricolo • Esperienze di attività laboratoriali in verticale • Esempi di curricoli • Problemi rimasti

  3. Insegnamento scientifico sotto accusa • ( da Insegnamento enciclopedico a un pensare ed agire sui fatti del mondo) • Difficoltà oggettive: più discipline Insegnamento delle scienze e Piano ISS “Indicazioni” e aspetto disciplinare Dal generale Al disciplinare Curricolo d’Istituto

  4. I problemi dell’insegnamento Un cambiamento nella didattica prevede una riflessione sulla metodologia Per organizzare sceneggiature di insegnamento Cioè percorsi “pensati”, progettati, visti e rivisti, dove l’unità di insegnamento viene opportunamente organizzata, controllata e ottimizzata • Diamoci tempo

  5. Insegnamento delle scienze Un chiarimento sui termini Scienze naturali e sperimentali Le scienze sono sperimentali perché generano Conoscenza tramite gli esperimenti e le osservazioni. Fisica, chimica, biologia sono scienze sperimentali, devono fare i conti con larealtà fenomenologica, con la sua valutazione qualitativa e quantitativa(la misura), ma nel produrre conoscenza si avvalgono anche delle disciplinenon sperimentali.

  6. Nascita del Piano I.S.S. • Alcuni aspetti fondamentali del Piano ISS • Lavoro “in verticale” • Costruzione di segmenti di curricolo Importante anche lo “Stile ISS”: clima di collaborazione dove ritrovare il piacere di capire • uscire dall’isolamento • appropriarsi del significato • Benessere del docente conseguenza

  7. Nascita del Piano I.S.S. • Cosa rappresenta • Una importante circolazione di “modi di pensare” condivisi circa l’insegnamento delle scienze sperimentali, attraverso la progettazione comune e la condivisione di documenti e materiali. Cosa suggerisce • Lettura verticale delle Indicazioni (Documento unitario) Per quale motivo? • Per appropriarsi del significato di ciò che si apprende occorre gradualità • (Il mio alunno di oggi, era il tuo alunno di ieri)

  8. Curricolo verticale : cos’è “Infilare" una serie di concetti-chiave ordinati in base alle possibilità di apprendimento tipiche delle differenti età ed in relazione con le conoscenze già acquisite(combattendo le misconoscenze). ES: (prima la forza, poi il lavoro, poi l'energia, poi la potenza, poi il rendimento...)

  9. Didattica laboratoriale: cos’è e cosa non è La didattica laboratoriale è un modo di insegnare che predispone un contesto (spazi, tempi, relazioni docente-allievi e allievi-allievi) tale per cui gli allievi sono attivi e interattivi. Si propone una attività motivante, ludica, e in questa attività vengono guidati a osservare, a scoprire, a descrivere, a ipotizzare, a verificare, a progettare, a estendere, ad approfondire, a formalizzare, e soprattutto vengono indotti a trovare piacevoli tutte queste attività. La didattica laboratoriale, nella scuola del primo ciclo, NON è qualcosa di accessorio al processo di insegnamento, un momento che viene poi, un’aggiunta fatta magari da un’altra figura educativa. Il contrario della didattica laboratoriale è la Didattica trasmissiva: spiegazione, studio sul libro, esercizio applicativo.

  10. Percorsi in verticale e didattica laboratoriale Un percorso verticale non è necessariamente laboratoriale E viceversa. All'inizio, è più facile che l'approccio laboratoriale apra spazi orizzontali, di collegamento con altre discipline.

  11. Percorsi in verticale e didattica laboratoriale SE coniugo Percorsi in verticale e didattica laboratoriale posso approfondire verso livelli più sofisticati di concettualizzazione e rappresentazione appropriazione del significato di ciò che si apprende

  12. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? Le esperienze dell’I.C. “F. Cazzulani” - Lodi Denominatore comune: il lavoro in verticale funziona una simile modalità di lavoro? Ist. Compr.come punto di forza

  13. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? • Le esperienze dell’I.C. “F. Cazzulani” - Lodi : 1^ ESPERIENZA • AUTO-FORMAZIONE tra docenti IN VERTICALE dalle riunioni per materia un po’ noiose a lavori di gruppo soddisfacenti • Benessere del docente

  14. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? LO SPUNTO Compito a casa: progetta un esperimento per verificare se un’automobile nera esposta al sole si riscalda di più di una bianca

  15. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? BISOGNO urgente: evitare errori di metodo RISOLUZIONE DEL BISOGNO: Condividere non idee ma PRATICA sul metodo sperimentale PER acquisire STRUMENTI di CONTROLLO nella pratica quotidiana di insegnamento

  16. Nello stesso momento Uovo Macchine stesso modello

  17. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. Tutti sappiamo cosa significa formulare una ipotesi e verificarla? 1) Metodo sperimentale: primo approccio Obiettivo Saper formulare un’ipotesi e verificarla.

  18. 2) Applicazione del metodo sperimentale in un contesto concreto: Scoprire il principio di Archimede Scelta dei materiali Formulazione di ipotesi, individuazione di variabili e costanti Organizzazione di attività sperimentali. Come leggere e gestire i Dati

  19. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? Quali vantaggi da questo lavoro? • Presa di coscienza da parte dei docenti della possibilità di lavorare in verticale • Creazione di un clima piacevole, dove lavorare e scoprirsi. • Il lavoro insieme è una fondamentale esperienza di CONOSCENZA • Benessere del docente

  20. Esperienze di attività laboratoriali in verticale. un metodo? Le esperienze dell’I.C. “F. Cazzulani” - Lodi : 2^ ESPERIENZA Costruzione di un segmento di curricolo verticale sua sperimentazione nelle classi Riconoscersi parte di un Ist. Compr. (senso di appartenenza come valore)

  21. Gli Esempi di curricolo servono a confrontare Strutture di lavoro modelli di rappresentazione Dal generale Al disciplinare Curricolo d’Istituto

  22. TRASFORMAZIONI EDUCARE alla STAGIONALITA’ MAPPA di SINTESI DEI DIVERSI ORDINI SCOLASTICI COSA E COME DOCUMENTARE infanzia PRODOTTI FINALI primaria Secondaria NEL TEMPO (CICLICITA’) per OBIETTIVO:Scoprire la diversità (accorgersi delle forme) degli ALBERI Caratterizzato da Avvio alla classificazione CONTESTO: Spazio verde vicino dove come CORTILE scolastico PARCO adiacente alla scuola PARCO cittadino METODO: A contatto con la natura vera VARIETA’ E DIFFERENZE Foglie del cortile Foglie e Semi del cortile Alberi del parco Caratterizzati da

  23. Esempi di curricoli..........da ISS Verona

  24. Ogni ordine scolastico indica le modalità operative in un PROTOCOLLO Comune

  25. SORGENTE OGGETTO SENSORE Altri esempi di curricoli.......... stralcio daD.D. VINOVO (TO)

  26. CURRICOLI? a cosa servono? • A non perdersi nella disciplina (discipline) • A proporre percorsi graduali • A pianificare una didattica laboratoriale (che non si inventa al momento) • A ottimizzare i percorsi • A lasciare memoria storica: problema particolarmente sentito alla Primaria perché la riproposizione del contenuto da parte dello stesso docente avviene ogni 5 anni.

  27. Conclusione: Problemi rimasti Come passare da Segmenti di Curricolo disciplinare Curricolo disciplinare per ordine scolastico Dal generale Al disciplinare Curricolo d’Istituto

  28. Conclusione: Problemi rimasti Il mio bisogno attuale • Sguardo d'insieme con attenzione sia ai concetti forti (o nuclei fondanti) sia alla gradualità dei percorsi • Trama che dall’alto controlla il mio processo • Sintesi delle mie unità di insegnamento • Aggancio agli altri curricoli disciplinari Tutto questo si chiama CURRICOLO?

  29. COMP COMP. COMP Curricolo

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