1 / 53

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma. CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo B8 D.LGS. 81/08 ambienti di lavoro (Ing. Ugo Romano). NORMATIVA DI RIFERIMENTO. D.Lgs. 81/08

dulcea
Download Presentation

ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento di Roma

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORODipartimento di Roma CORSO di FORMAZIONE per RSPP e ASPP Modulo B8 D.LGS. 81/08 ambienti di lavoro (Ing. Ugo Romano)

  2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO • D.Lgs. 81/08 Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. • D.Lgs. 106/09 Disposizioni integrative e correttive del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro • D.M. dell’Interno 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro

  3. DEFINIZIONI • Si definiscono luoghi di lavoro: • I LUOGHI DESTINATI A OSPITARE POSTI DI LAVORO, UBICATI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA O DELL’UNITA’ PRODUTTIVA, NONCHE’ OGNI ALTRO LUOGO DI PERTINENZA DELL’AZIENDA O DELL’UNITA’ PRODUTTIVA ACCESSIBILE AL LAVORATORE NELL’AMBITO DEL PROPRIO LAVORO;

  4. DEFINIZIONI • Fanno eccezione: CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI, MEZZI DI TRASPORTO, INDUSTRIE ESTRATTIVE, PESCHERECCI, CAMPI, BOSCHI E ALTRI TERRENI FACENTI PARTE DI UN’AZIENDA AGRICOLA O FORESTALE

  5. DISPOSIZIONI • PRESCRIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE DEI LUOGHI DI LAVORO • ATTUAZIONE DELLE SPECIFICHE PRESCRIZIONI IN MATERIA DI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE • ADEGUAMENTO DEI LUOGHI DI LAVORO

  6. DISPOSIZIONI • VENGONO ESTESI ALLE AZIENDE GLI OBBLIGHI GIA’ ESISTENTI PER LE STRUTTURE PUBBLICHE O PRIVATE APERTE AL PUBBLICO PER GARANTIRE MOBILITA’ E SERVIZI AI PORTATORI DI HANDICAP

  7. DISPOSIZIONI • PER I LUOGHI DI LAVORO UTILIZZATI ANTECEDENTEMENTE AL 01.01.1993 NON E’ PREVISTO L’OBBLIGO DI ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE, MA SEMPLICEMENTE L’ADOZIONE DI MISURE IDONEE A CONSENTIRE LA MOBILITA’ E L’UTILIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI E DI IGIENE PERSONALE

  8. DISPOSIZIONI • EDIFICI PRIVATI - sedi di attività non aperte al pubblico e non soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio, devono soddisfare il requisito dell’adattabilità

  9. DISPOSIZIONI • EDIFICI PRIVATI APERTI AL PUBBLICO - sedi di attività soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio, devono garantire il requisito dell’accessibilità (devono essere accessibili gli spazi esterni, tutti i settori produttivi, gli uffici amministrativi ed almeno un servizio igienico)

  10. DISPOSIZIONI • OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO: - MANTENERE SGOMBRE LE VIE DI CIRCOLAZIONE - SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - SOTTOPORRE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA AD UNA REGOLARE MANUTENZIONE - GARANTIRE LE CONDIZIONI DI IGIENE NEI LOCALI DI LAVORO

  11. DISPOSIZIONI • MANTENERE SGOMBRE LE VIE DI CIRCOLAZIONE - LE VIE DI CIRCOLAZIONE SIA INTERNE CHE ESTERNE E LE USCITE DI EMERGENZA DEVONO ESSERE SGOMBRE AL FINE DI CONSENTIRE L’UTILIZZAZIONE IN OGNI EVENIENZA (LE VIE DI CIRCOLAZIONE INTERNE SONO QUELLE CHE COLLEGANO I POSTI DI LAVORO)

  12. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - LA MANUTENZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO, DEGLI IMPIANTI E DEI DISPOSITIVI, DEVE PROVVEDERE AD ELIMINARE EVENTUALI DIFETTI DI FUNZIONAMENTO QUANTO PIU’ RAPIDAMENTE POSSIBILE OLTRE CHE A SOTTOPORRE GLI STESSI A REGOLARE E PERIODICO CONTROLLO SUL LORO FUNZIONAMENTO

  13. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I LUOGHI DI LAVORO, GLI IMPIANTI E I DISPOSITIVI A UNA REGOLARE MANUTENZIONE - SI DOVRA’ PREDISPORRE UN REGISTRO PER LO SCADENZARIO DI TUTTI GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARI O STRAORDINARI CON LE RELATIVE DATE E NOTE

  14. DISPOSIZIONI • SOTTOPORRE I DISPOSITIVI DI SICUREZZA AD UNA REGOLARE MANUTENZIONE • LA MANUTEZIONE DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA DEVE ESSERE PERIODICA E REGOLARE • GARANTIRE LE CONDIZIONI DI IGIENE - LA PULITURA DEI LUOGHI DI LAVORO, DEI DISPOSITIVI E DEGLI IMPIANTI, DEVE ESSERE REGOLARE

  15. DISPOSIZIONI • ALCUNI INCARICHI POSSONO ESSERE AFFIDATI DAL DATORE DI LAVORO A PERSONALE DI ADEGUATE CAPACITA’ PROFESSIONALI MEDIANTE UNA DELEGA (EFFICACE PER CONTENUTI, MEZZI E POTERI)

  16. VIE E USCITE DI EMERGENZA • I LUOGHI DI LAVORO DEVONO ESSERE FORNITI DI UN SISTEMA DI VIE E USCITE DI SICUREZZA TALE DA GARANTIRE ALLE PERSONE DI RAGGIUNGERE UN LUOGO SICURO.

  17. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LAVORATORI DEVONO POTER DISPORRE DI LOCALI DI RIPOSO, SPOGLIATOI E LAVABI • QUANDO IL TIPO DI ATTIVITA’ E LA SALUBRITA’ LO ESIGONO, DEVONO ESSERE MESSI A DISPOSIZIONE LOCALI PER DOCCE

  18. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • NELLE AZIENDE CHE OCCUPANO FINO A CINQUE DIPENDENTI, LO SPOGLIATOIO PUO’ ESSERE UNICO PER ENTRAMBI I SESSI; IN TAL CASO I LOCALI A CIO’ ADIBITI SONO UTILIZZATI SECONDO TURNI PRESTABILITI E CONCORDATI NELL’AMBITO DELL’ORARIO DI LAVORO

  19. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI DI RIPOSO DEVONO AVERE DIMENSIONI SUFFICIENTI, ESSERE FORNITI DI TAVOLI E SEDILI CON SCHIENALE, IN RAPPORTO AL NUMERO DEI LAVORATORI E GARANTIRE LA PROTEZIONE DEI NON FUMATORI CONTRO GLI INCONVENIENTI DEL FUMO • LE DONNE INCINTE E LE MADRI CHE ALLATTANO DEVONO AVERE LA POSSIBILITA’ DI RIPOSARSI IN POSIZIONE DISTESA E IN CONDIZIONI APPROPRIATE

  20. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI DEVONO ESSERE DIFESI DAGLI AGENTI ATMOSFERICI • I PAVIMENTI DEVONO ESSERE FISSI • LE PARETI VETRATE DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE SEGNALATE E COSTITUITE DA MATERIALI DI SICUREZZA FINO ALL’ALTEZZA DI 1 m • LE FINESTRE DEVONO ESSERE MUNITE DI SISTEMI DI APERTURA • LE SCALE MOBILI DEVONO ESSERE DOTATE DEI NECESSARI DISPOSITIVI DI SICUREZZA

  21. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • LE FINESTRE E I LUCERNARI DEVONO ESSERE DOTATI DI DISPOSITIVI CHE NE CONSENTANO LA PULIZIA SENZA RISCHI • LE BANCHINE E LE RAMPE DEVONO ESSERE ADEGUATE ALLE DIMENSIONI DEI CARICHI TRASPORTATI E PROVVISTE DI ALMENO UN’USCITA

  22. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • QUALORA L’IMPORTANZA DEI LOCALI, IL TIPO DI ATTIVITA’ IN ESSI SVOLTA E LA FREQUENZA DEGLI INFORTUNI LO RICHIEDANO, OCCORRE PREVEDERE UNO O PIU’ LOCALI ADIBITI AL PRONTO SOCCORSO

  23. CARATTERISTICHE DEI LOCALI • I LOCALI ADIBITI AL PRONTO SOCCORSO DEVONO ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILI CON BARELLE ED ESSERE DOTATI DI APPARECCHI E DI MATERIALE DI PRONTO SOCCORSO

  24. SCALE • DEVONO AVERE ALMENO DUE SCALE DISTINTE: -GLI EDIFICI CHE SONO COSTRUITI PER LE LAVORAZIONI CHE PRESENTANO PERICOLI DI ESPLOSIONI ALLE QUALI SONO ADIBITI PIU’ DI CINQUE LAVORATORI - GLI EDIFICI ADIBITI A LUOGHI DI LAVORO CHE PRESENTANO RISCHIO D’INCENDIO ELEVATO

  25. SCALE • PUO’ ESSERE PREVISTA UN’UNICA SCALA SE SI VERIFICANO LE SEGUENTI CONDIZIONI: - IL RISCHIO DI INCENDIO SIA MEDIO O BASSO; - L’ALTEZZA ANTINCENDIO DELL’EDIFICIO SIA INFERIORE A 24m; - OGNI PIANO SIA SERVITO DA UNA SOLA USCITA (AFFOLLAMENTO INFERIORE A 50 PERSONE E SIANO OSSERVATE LE LUNGHEZZE DELLE VIE D’USCITA)

  26. SCALE • PER TUTTI GLI EDIFICI CHE NON RIENTRANO NELLA FATTISPECIE ESPOSTA, DEVONO ESSERE DISPONIBILI DUE O PIU’ SCALE • SE LA SCALA SERVE UN SOLO PIANO LA LARGHEZZA NON PUO’ ESSERE INFERIORE A QUELLA DELLE USCITE DEL PIANO SERVITO

  27. SCALE • SE LA SCALA SERVE PIU’ DI UN PIANO LA LARGHEZZA COMPLESSIVA DELLE SCALE DEVE ESSERE CALCOLATA IN FUNZIONE DELL’AFFOLLAMENTO PREVISTO IN DUE PIANI CONTIGUI CON RIFERIMENTO A QUELLI AVENTI MAGGIORE AFFOLLAMENTO

  28. VIE D’USCITA • OGNI LUOGO DI LAVORO DEVE DISPORRE DI VIE D’USCITA ALTERNATIVE, FATTA ECCEZIONE PER QUELLI DI PICCOLE DIMENSIONI O DEI LOCALI A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO O BASSO • LE VIE D’USCITA DEVONO SEMPRE CONDURRE VERSO UN LUOGO SICURO

  29. VIE D’USCITA • E’ POSSIBILE REALIZZARE UN’UNICA USCITA A CONDIZIONE CHE LA LUNGHEZZA DEI PERCORSI D’USCITA NON SUPERI I SEGUENTI VALORI: • 12-45 m, tempo di percorrenza 3 minuti, rischio di incendio basso; • 9-30 m, tempo di percorrenza 1 minuti, rischio di incendio medio; • 6-15 m, tempo di percorrenza 30 secondi, rischio di incendio alto;

  30. VIE D’USCITA • NELLA SCELTA DELLA LUNGHEZZA DEI PERCORSI OCCORRE ATTESTARSI VERSO I LIVELLI PIU’ BASSI NEI CASI IN CUI IL LUOGO DI LAVORO SIA: - frequentato da pubblico; - utilizzato prevalentemente da persone che necessitano di particolare assistenza in caso di emergenza; - utilizzato quale area di riposo; - utilizzato quale area dove sono depositati e/o manipolati materiali infiammabili.

  31. VIE D’USCITA • Qualora il luogo di lavoro sia utilizzato principalmente da lavoratori e non vi sono depositati e/o manipolati materiali infiammabili, a parità di livello di rischio, possono essere adottate le distanze maggiori.

  32. PORTE E PORTONI • LE PORTE DEI LOCALI DI LAVORO DEVONO, PER NUMERO, DIMENSIONI, POSIZIONE, E MATERIALI DI REALIZZAZIONE, CONSENTIRE UNA RAPIDA USCITA DELLE PERSONE ED ESSERE AGEVOLMENTE APRIBILI DALL’INTERNO DURANTE IL LAVORO. DEVONO AVERE ALTEZZA MINIMA DI 2 m

  33. PORTE E PORTONI • QUANDO IN UN LOCALE LE LAVORAZIONI COMPORTANO PERICOLI D’INCENDIO ED I LAVORATORI OCCUPATI SONO IN NUMERO MAGGIORE DI 5, ALMENO UNA PORTA OGNI 5 LAVORATORI DEVE ESSERE APRIBILE NEL VERSO DELL’ESODO ED AVERE LARGHEZZA MINIMA DI 1,20 m

  34. PORTE E PORTONI • QUANDO IN UN LOCALE SI SVOLGONO LAVORAZIONI DIVERSE DA QUELLE PRECEDENTI, LA LARGHEZZA MINIMA DELLE PORTE E E’ LA SEGUENTE: - fino a 25 lavoratori , 0.80 m - da 26 a 50 lavoratori, 1,20 m (apertura nel verso dell’esodo) - da 51 a 100 lavoratori, 1,20 m + 0,80 m (apertura nel verso dell’esodo)

  35. PORTE E PORTONI • superiore a 100 lavoratori, 1,20 m + 0,80 m + 1,20 m per ogni 50 lavoratori (apertura nel verso dell’esodo)

  36. CARATTERISTICHE DELLE PORTE DI SICUREZZA • Le porte devono aprirsi nel verso dell’esodo, tranne che ciò non determini pericoli per il passaggio di mezzi, nel qual caso dovranno essere adottati accorgimenti necessari a garantire condizioni di sicurezza equivalenti. • L’apertura nel verso dell’esodo resta obbligatoria quando: • l’area servita ha un affollamento > 50 persone; • la porta è situata al piede o vicino al piede di una scala; • La porta serve un’area a elevato rischio d’incendio

  37. MISURE PER LIMITARE LA PROPAGAZIONE DELL’INCENDIO • ACCORGIMENTI PER LA PRESENZA DI APERTURE SU PARETI E SOLAI • ACCORGIMENTI PER I RIVESTIMENTI DI PARETI E SOLAI • SEGNALETICA A PAVIMENTO • ACCORGIMENTI PER LE SCALE A SERVIZIO DEI PIANI INTERRATI • ACCORGIMENTI PER LE SCALE ESTERNE

  38. REQUISITI MINIMI DEI LOCALI • I REQUISITI MINIMI RICHIESTI AI LOCALI DI LAVORO DELLE AZIENDE CHE OCCUPANO PIU’ DI 5 LAVORATORI SONO I SEGUENTI: - ALTEZZA NETTA NON INFERIORE A 3 m (UFFICI 2,70 m); - CUBATURA NON INFERIORE A 10 mc PER LAVORATORE; - SUPERIFICIE DI 2 mq PER OGNI LAVORATORE

  39. REQUISITI GENERALI UFFICI • ALTEZZA > 2,70 m (3 m se aperti al pubblico) • SUP. PER ADDETTO > 4 mq • ILLUMINAZIONE NATURALE: 1/8 superficie calpestio fino a 50 mq; 1/10 per la parte eccedente • ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE: 100 lux per atri e corridoi, 300-500 lux per lavori d’ufficio • ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: 5 lux per ambienti di lavoro, 10 lux per vie di fuga

  40. REQUISITI GENERALI UFFICI • AERAZIONE NATURALE: 1/8 superficie calpestio fino a 50 mq; 1/20 per la parte eccedente • IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO: immissione aria esterna > 20 mc/h per persona, velocità aria< 0,15 m/s - T e UR (inverno): 18 °C – 60% - T e UR (estate): Test-Tint < 5 °C – 50%

  41. REQUISITI GENERALI UFFICI • IMPIANTO DI VENTILAZIONE: immissione aria esterna > 32 mc/h per persona, velocità aria < 0,15 m/s, T > 20 °C e UR > 30%

  42. REQUISITI GENERALI LABORATORI CON PRESIDIO • ALTEZZA > 3 m • SUP. PER ADDETTO > 4 mq • ILLUMINAZIONE NATURALE: 1/10 superficie calpestio fino a 1000 mq; 1/12 per la parte eccedente • ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE: 100 lux per atri e corridoi, 200 lux per lavorazioni grossolane, 300 lux per lavorazioni di media finezza, 500 lux per lavorazioni fini • ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA: 5 lux per ambienti di lavoro, 10 lux per vie di fuga

  43. REQUISITI GENERALI LABORATORI CON PRESIDIO • AERAZIONE NATURALE: 1/20 della superficie di calpestio fino a 1000 mq, 1/24 per la parte eccedente

  44. REQUISITI GENERALI LABORATORI NON PRESIDIATI • ILLUMINAZIONE E AERAZIONE NATURALE: 1/30 della superficie di calpestio fino a 400 mq, 1/50 per la parte eccedente

  45. REQUISITI GENERALI • IMPIANTI DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO • I punti esterni di captazione devono prelevare aria da zone non inquinate; • Devono essere predisposti dispositivi automatici per il controllo della temperatura e dell’umidità dell’aria • Deve essere eseguita periodica manutenzione dei filtri e delle bocchette di immissione di aria

  46. REQUISITI GENERALI SERVIZI IGIENICI • FINO A 10 DIPENDENTI, ALMENO 1 • OLTRE 10 DIPENDENTI, ALMENO1 OGNI 30 • ALTEZZA >2,40 m • SUPERFICIE > 1,20 mq (lato > 1 m) • FINESTRA APRIBILE > 0,40 mq, nel caso di ventilazione artificiale 5 ric/h se continua e 10 ric/h se temporizzata • LAVANDINI: 1 ogni 5 addetti, dotati di acqua corrente calda e fredda

  47. REQUISITI GENERALI SERVIZI IGIENICI • DOCCE: 1 ogni 5 lavoratori nel caso siano obbligatorie • SPOGLIATOI: 1,5 mq per ogni addetto per i primi 10 in turno, 1 mq per addetto dopo i primi 10; altezza > 2,4 m; devono essere divisi per sesso. Illuminazione 1/10 della superficie in pianta, aerazione 1/20 • MENSA: 1,5 mq a persona, altezza > 2,7 m. Illuminazione e aerazione naturali dirette (1/10 1/20 della superficie in pianta)

  48. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • LE PARETI DEI LOCALI DI LAVORO DEVONO ESSERE A TINTA CHIARA • GLI AMBIENTI ED I PASSAGGI DEVONO ESSERE ILLUMINATI CON LUCE NATURALE E/O ARTIFICIALE • L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DEVE ESSERE IDONEA PER INTENSITA’, QUALITA’ E DISTRIBUZIONE DELLE SORGENTI LUMINOSE

  49. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • L’ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA E’ PRESCITTA DOVE, IN CASO DI GUASTO DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE, I LAVORATORI SONO PARTICOLARMENTE ESPOSTI A RISCHI

  50. ILLUMINAZIONE DEL POSTO DI LAVORO • LIVELLI CONSIGLIATI -PASSAGGIO SALTUARIO, 30 LUX - IMPEGNO VISIVO LEGGERO (dettagli grandi con forte contrasto), 120 LUX - IMPEGNO VISIVO NORMALE (dettagli medi con contrasti medi), 500 LUX - IMPEGNO VISIVO DIFFICILE (dettagli piccoli con contrasti scarsi) , 1000 LUX

More Related