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LA SERBIA. REGIONE BALCANICA. I CONFINI. La Serbia confina a nord con l’Ungheria, a est con Bulgaria e Romania, a sud con Macedonia e Albania, a ovest con Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro. IL TERRITORIO.
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I CONFINI La Serbia confina a nord con l’Ungheria, a est con Bulgaria e Romania, a sud con Macedonia e Albania, a ovest con Croazia, Bosnia-Erzegovina e Montenegro.
IL TERRITORIO Il territorio è diviso geograficamente in due aree: nella parte centro-meridionale si trova un altopiano delimitato dalle Alpi Dinariche a est e dai Balcani Occidentali a ovest; poi si estende una regione pianeggiante della Vojvodinala quale è attraversata dal Danubio, ci sono altri fiumi quali Sava e Tibisco.
ALPI DINARICHE PIANURA DELLA VOJVODINA
IL CLIMA E’ continentale con inverni freddi e un po’ nevosi; estati calde e afose.
LA STORIA Nel VIII si formò il Regno di Serbia, il quale fu invaso nel XIV dall’Impero Ottomano, la Serbia riconquistò l’indipendenza e confluì nel Regno di Iuguslavia, poi nella Federazione Iugoslava. Dopo il 1992 la Serbia è rimasta unta al Montenegro fino all’indipendenza di quest’ultimo proclamata nel 2006. Nel 2008 si è dichiarato indipendente tutto il Kosovo.
LA POPOLAZIONE E LE CITTA’ La popolazione è costituita prevalentemente da serbi, che parlano serbo-croato. La religione principale è quella ortodossa. Nella regione della Vojvodina è presente una minoranza ungherese. La capitale è Belgrado, sorge sulle rive del Danubio; la seconda città è Novi Sad, importante centro industriale. L’ordinamento politico è la repubblica.
BELGRADO POPOLAZIONE IN ABITI TIPICI PIAZZA CENTRALE DI NOVI SAD
LE ATTIVITA’ ECONOMICHE L’economia serba è in crisi a causa dei conflittidegli ultimi vent’anni. L’agricoltura è praticata nella zone fertili della Vojvodina, produce cereali, barbabietole, canapa elino. Diffuso l’allevamento e la produzione di legname; importante l’estrazione di risorse energetiche: petrolio,carbone e gas naturale. L’industria sviluppata nei settori metallurgico, tessile, meccanico e chimico. I servizi sono piuttosto arretrati, soprattutto nel settore commerciale, che solo negli ultimi anni sta tornando ad aprirsi all’estero.
CAMPI DI GIRASOLE RACCOLTA DEL GRANO COLTURE TIPICHE: SERBE
LA MACEDONIA LA MACEDONIA
Il territorio macedone è quasi interamente montuoso, l’unica zona pianeggiante è rappresentata dalla valle del fiume Vardar. In questa valle si trova la capitale Skopie. Ilè di tipo continentale. Oggi la Macedonia è una repubblica presidenziale. La popolazione è costituita da macedoni, che parlano macedone e praticano la religione ortodossa, e albanesi, di fede musulmana. La convivenza dei macedoni e degli albanesi non è pacifica. Il conflitto in Iugoslavia ha portato la Macedonia a essere uno degli Stati più poveri d’Europa. Pesano l’elevato tasso di disoccupazione e l’arretratezza dell’agricoltura, dell’industria e il settore dei servizi.
VEDUTA DI MARE E MONTAGNA SKOPJE
LA BOSNIA-ERZEGOVINA LA BOSNIA-ERZEGOVINA
I CONFINI La Bosnia-Erzegovina confina : a nord a ovest con la Croazia a est con la Serbia , a sud con la Croazia e il Montenegro
IL TERRITORIO Il territorio bosniaco è occupato in gran parte da montagne e colline, al confine con la Croazia si estendono le Alpi Dinariche, il resto del territorio è un ampio altopiano, ma a nord c’è una fascia pianeggiante percorsa dal fiumeSava. Altre zone pianeggianti sitrovano lungo il fiume Drina.
IL CLIMA Il clima dell’entroterra è continentale, mentre nella fascia costiera è mediterraneo.
LA STORIA La Serbia fu sottoposta alla dominazione turca, prima di entrare nell’Impero Austro Ungarico nel 1908. Dopo la dissoluzione dell’Impero Asburgico, venne a far parte del Regno di Iugoslavia e poi della Federazione Iugoslava. Nel 1992 si proclamò indipendente, e iniziò un conflitto tra regione della stessa Bosnia-Erzegovina, si concluse con l’intervento delle Forze Unite.
ATTENTATO A FRANCESCO FERDINANDO CAUSE DELLA GUERRA CIVILE
LA POPOLAZIONE ELE CITTA’ La Bosnia è una repubblica federale divisa in due stati autonomi e popolati da due etnie differenti: la Federazione Croato-Musulmana 51% del territorio, la popolazione è bosniaca e di religione musulmana, e la minoranza croata. La Repubblica Serba 49% del territorio, dove vive la minoranza serba. La capitale è Sarajevo la quale ha sofferto i disastri della guerra civile. Un’altra importante città è Banja Luca.
MADONNA DI MEDJUGORJE ANTICO PONTE DI MOsTAR BELGRADO
LE ATTIVITA’ ECONOMICHE L’economia bosniaca è ancora in crisi a causa della guerra. L’agricoltura è poco praticata e produce cerali e frutta; è sfruttato il patrimonio forestale. L’industria è limitata ai settori metallurgico, meccanico e siderurgico. I servizi sono in ripresa, soprattutto nel campo del turismo.
IL MONTENEGRO IL MONTENEGRO
I CONFINI Il piccolo stato del Montenegro confina : a nord-ovest con la Bosnia-Erzegovina e la Croazia, a nord-est con la Serbia, a sud-est e a sud con l’Albania e si affaccia a sud-ovest sul Mar Adriatico.
IL TERRITORIO Il territorio del Montenegro è quasi totalmente montuoso e fanno parte due sistemi le Alpi Dinariche e le Alpi Albanesi; lungo la costa ci sono le Bocche di Cattaro, profonde insenature tipo i fiordi norvegesi, che però sono formate da quattro bacini collegati.
BOCCHE DEL CATTARO VEDUTA MARE
IL CLIMA Il clima è prevalentemente continentale, diventa alpino a altitudini elevate. Lungo la costa è invece mediterraneo.
LA STORIA Il Montenegro è stato per tanto tempo un principato indipendente, poi andò sotto il Regno di Iugoslavia e successivamente nella Federazione Iugoslava. In seguito diventò una federazione con la Serbia e nel 2006 riuscì ad essere indipendente.
LA POPOLAZIONE E LE CITTA’ Il Montenegro è una repubblica. La popolazione è composta da diverse etnie: montenegrini, serbi, di religione ortodossa e da bosniaci, albanesi, di religione musulmana. La lingua più parlata è il serbo-croato. La capitale è Potgorica, in una posizione tra le montagne e il mare.
moschea Su UNA MONTAGNA POTGORICA
LE ATTIVITA’ ECONOMICHE L’economia è in lento sviluppo, grazie ai contatti con l’U.E. L’agricoltura è poco praticata e si producono cerali, tabacco e nel tratto costiero anche alberi dafrutto, olivi e viti. L’industria è presente nei settori siderurgico, metallurgico e in quello della lavorazione del tabacco. I servizisono quelli in maggiore sviluppo, in particolare per quanto riguarda il turismo. Gabriele Rossi 2^A