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Stage Giugno 2006

Stage Giugno 2006. Realizzazione di una catena di acquisizione con un calorimetro elettromagnetico. Tutor: Dr. Di Nezza Pasquale Tecnico: Orlandi Aldo. Stagisti: Passamonti Elena Petroni Alessandro Pugliese Pietro Rosati Gabriele. Raggi cosmici.

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Stage Giugno 2006

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Presentation Transcript


  1. Stage Giugno 2006 Realizzazione di una catena di acquisizione con un calorimetro elettromagnetico Tutor: Dr. Di Nezza Pasquale Tecnico: Orlandi Aldo Stagisti: Passamonti Elena Petroni Alessandro Pugliese Pietro Rosati Gabriele

  2. Raggi cosmici • Particelle che arrivano dallo spazio derivanti dall’esplosione di stelle e supernove. Sulla superficie giungono quasi esclusivamente muoni. • Sono soprattutto protoni, nuclei, elettroni e neutrini. • Le particelle interagiscono con gli atomi dell’atmosfera generando un effetto a cascata chiamato radiazione secondaria Scopo dell’esperienza e` la realizazione di un sistema per rivelare i raggi cosmici e studiare la loro distribuzione angolare

  3. La catena di acquisizione Particella μ Scintillatore P.M.T.(Fotomoltiplicatori) A.D.C. (Analogical Digital Converter) Calorimetro NaI Scintillatore Delay Discriminatore Fan-In/Fan-out Unità logica

  4. Calibrazione dei fototubi • μ=aHV +bHV+c 1) Acquisizione di un range di eventi ponendo i fototubi (PMT) a tensioni diverse (750, 800, 850, 900, 950 V) 2) Per ogni fototubo costruire una tabella come di seguito: א/dof Errore= σ/√N N= n. eventi n. Run HV μ-fit σ-fit 2 3)Costruire un grafico nel quale inserire sull’ascisse il voltaggio del P.M.T. e sull’ordinata il numero degli eventi registrati. 4)Utilizzando i dati ricavati costruire una curva di calibrazione per ogni PMT approssimando ad una parabola i punti ottenuti dal grafico. 2 5) Nel range di linearita’ dei PTM, individuare un valore medio sull’asse Y da cui ricavare le tensioni ottimali da applicare ai singoli P.M.T.

  5. Prima

  6. Dopo Sovrapposizione dei segnali dei tre P.M.T.

  7. Misura della distribuzione angolare • Dopo aver regolato i fototubi alle tensioni ricavate dalle curve e sommato i tre segnali, porre in coincidenza 2 scintillatori con l’NaI. Scintillatori • Ripetere il procedimento dopo aver spostato gli scintillatori prima per analizzare la provenienza dei raggi cosmici, da differenti angolazioni. • normalizare al tempo di acquisizione i dati raccolti, cosi` che si possa vedere la frequenza dei raggi cosmici.

  8. Distribuzione angolare:angolo di incidenza delle particelle • Angolo= 0 • Angolo= π/4 • Angolo=- π/4 N/T=9.5 N/T=1.3 N/T=3.7 La maggior parte dei raggi cosmici colpisce il calorimatro perpendicolarmente

  9. Distribuzione angolare:angolo di incidenza delle particelle

  10. Conclusioni Abbiamo: • Realizato una catena di acquisizione per l’identificazione dei raggi cosmici • Regolato il voltaggio dei P.M.T. secondo i dati ottenuti dalle curve di calibrazione • Misurato con quale angolazione giungono i raggi cosmici

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