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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE. CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA ANATOMIA & FISIOLOGIA MODULO DI ANATOMIA. AA 2011-2012. Dott.ssa Veronica Papa. SCHELETRO ASSILE E APPENDICOLARE. La componente scheletrica viene a sua vota suddivisa in:
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA’ DI SCIENZE MOTORIE CORSO INTEGRATO DI ISTOLOGIA ANATOMIA & FISIOLOGIA MODULO DI ANATOMIA AA 2011-2012 Dott.ssa Veronica Papa
SCHELETRO ASSILE E APPENDICOLARE • La componente scheletrica viene a sua vota suddivisa in: • Scheletro assile: comprende le ossa del cranio del torace e della colonna vertebrale che insieme formano • l’asse longitudinale del corpo • Scheletro appendicolare: comprende le ossa degli arti superiori e inferiori ed i cingoli • che li collegano al tronco
LO SCHELETRO ASSILE • Costituito da 80 ossa, il 40% delle ossa del corpo umano. • Comprende: • Il cranio (22 ossa) e le ossa associate (6x ossicini uditivi e l’osso ioide • La colonna vertebrale (24 vertebre+ il sacro ed il coccige) • La gabbia toracica (24 coste + lo sterno) • Lo scheletro assile crea una struttura che sostiene e protegge gli organi e fornisce la superficie di inserzione ai muscoli che: • Regolano la posizione di testa, collo e tronco • Eseguono movimenti respiratori • Stabilizzano o posizionano strutture dello scheletro appendicolare
IL CRANIO • Costituisce una “scatola” solida che racchiude e protegge l’encefalo, • gli organi di senso e le parti iniziali dei sistemi digerente e respiratorio. • E’ composto da: • Neurocranio: è la parte che racchiude e protegge l’encefalo • Splancnocranio o massiccio facciale: è la parte del cranio in rapporto con la porzione iniziale di apparati viscerali, • quali il respiratorio ed il digerente. • Le articolazioni tra le ossa della scatola cranica sono tutte sinartrosi e per la maggior parte suture; si trovano, infatti, solo due diartrosi o articolazioni mobile: • L’articolazione fra icondili occipitali e l’atlante che stabilizza la porzione del cranio e dela colonna vertebrale consentendo, tuttavia una notevole ampiezza dei movimenti della testa • L’articolazione fra la mandibola e l’osso temporale
La superficie esterna del cranio fornisce il passaggio a vasi sanguigni, nervi e alle membrane che proteggono e stabilizzano la posizione dell’encefalo oltre ad un’ampia area per l’inserzione dei muscoli che muovono la testa, gli occhi, la mandibola. • Si riconoscono, infatti, • Muscoli estrinseci che hanno il capo di origine sulla colonna vertebrale e si inseriscono sul cranio • Muscoli intrinseci che hanno origine e inserzione sulle ossa del cranio e costituiscono l’insieme dei muscoli mimici e della masticazione dello splancnocranio.
Nel neurocranio distinto in base e volta si riconoscono 8 ossa piatte: • - 4 pari • - 4 impari e mediane • Le ossa del neurocranio nel loro insieme costituiscono lacavità del cranio rivestita internamente da una membrana fibrosa che si chiama dura madre, questa è in continuità con l’aracnoide e la pia madre che rivestono l’encefalo e tutte insieme costituiscono le meningi. • Lo splancnocranio o cranio facciale è formato da 14 ossa : • - 12 pari • - 2 impari
IL NEUROCRANIO • Nel neurocranio distinto in base e volta si riconoscono 8 ossa piatte: • - 4 pari • - 4 impari e mediane • Ossa impari • - Frontale • - Occipitale • - Sfenoide • - Etmoide • Ossa pari • - Parietali • - Temporali
Le ossa del cranio si articolano tramite suture; in particolare si riconoscono: • La sutura sagittale, posta sul piano sagittale che separa le due ossa parietali destra e sinistra • La sutura coronale, posta sul piano coronale o frontale che separa l’osso frontale dalle due ossa parietali • La sutura lamboidea che separa l’osso occipitale dalle due ossa parietali • Le suture squamose che separano le ossa parietali e temporali dello stesso lato • La sutura frontonasale che separa l’osso frontale dalle due ossa nasali.
OSSO FRONTALE • E’ un osso piatto, impari. • Forma lo scheletro della fronte, la volta del cranio e delle orbite e la parte anteriore della base del cranio • è formato • - squama, • - arcate sopracigliari • - margini sopraorbitari • All’interno sono presenti i seni frontali, cavità comunicanti con le cavità nasali che contengono aria e le fosse lacrimali che accolgono le ghiandole lacrimali.
OSSO OCCIPITALE • E’ un osso piatto, impari mediano, situato posteriormente. costituisce la base e la parete posteriore del cranio e presenta un foro che consente il passaggio del midollo spinale, detto foro occipitale o forame magno. • Sulla faccia endocranica dell’ osso occipitale si osservano le fosse cerebrali e le fosse cerebellari • L’osso occipitale comprende • - un corpo, • - due parti laterali, • - i condili e • - la squama, tutti circondano il grande foro. • I condili occipitali sono processi che si articolano con l’ atlante, la prima vertebra cervicale.
LE OSSA PARIETALI • Sono piatte, pari e simmetriche, di forma quadrangolare • Formano la gran parte della parete latero-dorsaledella scatola cranica.
LE OSSA TEMPORALI • Sono pari e simmetriche, costituiscono parte della superficie laterale e inferiore del cranio. Sono formate da: • - squama, una porzione piatta ed espansa, laterale, • da una porzione petrosa che contiene l’orecchio interno, • dal meato acustico esterno • dai processi: mastoideo zigomatico e stiloideo. • Tra questi due processi si trova la fossa mandibolare che serve per l’articolazione con la mandibola. • Il processo mastoideo contiene le celle mastoidee che sono in comunicazione con l’orecchio medio e contengono aria. • Nella parte inferiore si articola con la mandibola
OSSO SFENOIDE • L’osso sfenoide è un osso impari, mediano posto alla base del cranio. • Insieme all’etmoide contribuisce a formare la base del neurocranio oltre che delle cavità orbitali e nasali. • Contrare rapporti con tutte le altre ossa sia dello splancnocranio che del neurocranio • La sua forma è paragonabile una di farfalla, con un corpo piccolo e delle ali prominenti. Il corpo si trova in posizione mediana tra l’etmoide e l’occipitale connette anteriormente con il primo e posteriormente col secondo. • Processi caratteristici dello sfenoide sono • - 2 grandi ali e 2 piccole ali laterali, • - i processi pterigoidei, • - lamine verticali. • Nel corpo si osserva la sella turcica, una depressione mediana che accoglie l’ipofisi.
ETMOIDE • E’ un osso impari, mediano, irregolare, posto anteriormente allo sfenoide; • Prende parte alla costituzione della base del cranio, delle fosse nasali e del setto nasale e delle cavità orbitali. • È formato da • - Due porzioni laminari impari fra loro perpendicolari, la lamina cribrosa e la lamina perpendicolare con una prominenza, la crista galli e • - Due masse laterali , i labirinti che hanno delle cavità, i seni etmoidali e • - Sporgenze laterali i cornetti
LA COLONNA VERTEBRALE • E’ l’asse portante del corpo, si estende dal cranio alla pelvi tramite la quale scarica il peso del corpo sugli arti inferiori. • Rappresenta l’asse fondamentale del tronco. • E’ costituita dalle vertebre, ossa corte e irregolari, disposte in serie l’una sopra l’altra articolate fra loro, formando una lunga asta flessibile. • Nella cavità centrale della colonna vertebrale trova protezione il midollo spinale. • .
La colonna vertebrale è, quindi, formata dalla sovrapposizione di 33-34 metameri ossei, le vertebre. • Viene generalmente suddivisa in 4 regioni: • Regione Cervicale 7 vertebre • Regione Toracica 12 vertebre • Regione Lombare 5 vertebre • Regione Sacro-coccigea 5 vertebre sacrali + 4-5 coccigee • Presenta l’alternanza di 4 curve fisiologiche: • 2 a concavità posteriore(lordosi cervicale e lombare) • 2 a concavità anteriore (cifosi dorsale e sacrale)
STRUTTURA DELLE VERTEBRE • Le vertebre sono quindi metameri che compongono la colonna vertebrale. • Ciascuna vertebra, ad eccezione della prima vertebra cervicale, è costituita da: • Un corpo le cui dimensioni aumentano in senso cranio-cauduale • Arco vertebrale le cui dimensioni diminuiscono in senso cranio caudale (coda equina, diversa velocità di accrescimento della componente ossea e nervosa) . • Le vertebre sono ossa corte e irregolari, costituite soprattutto da osso spugnoso, rivestito da osso lamellare; la costituzione può comunque variare a seconda dei vari distretti, in relazione alle sollecitazioni funzionali che esse ricevono.
Corpoa forma di cilindro, presenta una faccia superiore e una inferiore. Si articolano fra loro tramite sinfisi costituiti da dischi intervertebrali di fibrocartilagine • Arco vertebrale, che delimita il foro vertebrale che contiene il midollo spinale
L’arco vertebrale è costituito da: • 2 peduncoli posti anteriormente, a cui fanno seguito le masse apofisarie con i processi trasversi laterali per l’articolazione con le coste. • 2 lamine poste posteriormente dalla cui confluenza in posizione mediana si proietta all’indietro il processo spinoso • Processi articolari, 2 superiori e 2 inferiori per le articolazioni vertebrali
CONSIDERAZIONI FUNZIONALI • Le vertebre sono articolate tra di loro e presentano dei legamenti a livello delle articolazioni. • A livello del corpo sono presenti sinartrosi con la presenza di un disco intervertebrale; a livello dei processi si articolano attraverso diartrosi. • Le articolazioni consentono tanti piccoli movimenti che nell’insieme consentono la mobilità di tutta la colonna con movimenti laterali, movimenti di flessione e di estensione, di torsione e di circumduzione. • Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo rivestito dall’ anello fibroso; in condizioni patologiche si può verificare una sua compressione tale per cui il disco fuoriesce dalla sua sede andando a comprimere il midollo spinale o un nervo spinale causando una condizione detta ernia del disco.
REGIONE CERVICALE • Le 7 vertebre cervicali sono le più piccole, sostengono il peso della testa e formano lo scheletro del collo. • Le prime due, atlante ed epistrofeo sono particolari, le altre sono simili tra loro, tranne la settima, detta vertebra prominente, perché presenta un lungo e sottile processo spinoso. • Il corpo è piccolo, il processo spinoso è corto e bifido. • I processi trasversi presentano il foro trasverso • attraverso cui passano le arterie e le vene vertebrali.
ATLANTE • Le prime due V cervicali, atlante ed epistrofeo, sono particolari: Sostengono il cranio, stabilizzano la posizione dell’encefalo e del midollo spinale, controllano il movimento della testa • . • La prima vertebra cervicale, atlante è un anello osseo con • un arco anteriore dove alloggia il dente dell’epistrofeo, • un arco posteriore da cui passa il midollo e due masse laterali che si articolano con i condili occipitali; • Non ha corpo.
L’EPISTROFEO • Ha un corpo caratterizzato da una • prominenza sull’estremità superiore, il dente o processo odontoide; • Il dente è l’asse attorno al quale ruota l’atlante per i movimenti laterali;
REGIONE TORACICA • Comprende 12 vertebre toraciche; • sono più cospicue e resistenti • delle cervicali. • Sono caratterizzate dalla presenza • di faccette articolari per le coste • sui processi trasversi in posizione • laterale e sul corpo (semifaccette). • Il processo spinoso, prominente • è rivolto verso il basso. • Le ultime tre si modificano • progressivamente somigliando • alle vertebre lombari
REGIONE LOMBARE • Il segmento lombare della colonna vertebrale è costituito da 5 vertebre lombari che, sostenendo il peso maggiore del corpo sono le più grandi in assoluto. • Hanno un corpo massiccio • senza faccette articolari; • Il foro vertebrale è di forma • triangolare. • I processi trasversi o • costiformi sono rudimenti di • coste saldate alla vertebra. • .
La colonna vertebrale è la struttura essenziale nel determinare la • stazione eretta, inoltre sopporta il peso della testa, degli arti superiori e del contenuto del tronco e lo scarica sugli arti inferiori. • Nel sostenere queste “prestazioni statiche” la colonna è però sostenuta da suoi muscoli • Si distinguono: • Muscoli superficiali: • Muscolo splenio della testa: origine C7, T1 e T2; inserzione occipitale • Muscolo splenio del collo: origine T3a T6; inserzione C1aC3 • Muscolo sacrospinale: origine sacro e processi spinosi vertebre lombari; inserzione I e II costa • Muscoli medi: muscolo semi spinale : si estende profondamente al muscolo sacrospinale e si estende dal sacro alla nuca • Muscoli profondi: muscoli interspinosi e intertrasversali (ileocostali)
MIDOLLO SPINALE • Componente del SNC insieme all’encefalo (telencefalo) contenuto nella scatola cranica. • Rappresenta l’unità morfologica più semplice del SNC: riceve informazioni sensitive o afferenti dalla periferia (tronco, arti e collo) e le trasmette ai centri di controllo superiori dell’encefalo (tronco, cervelletto, diencefalo e telencefalo), che elaborano le risposte motorie e le applicano, rimandandole al midollo spinale che attraverso la sua componente motoria o efferente le trasmette ai muscoli. • E’ accolto nel canale vertebrale, ha la forma di un lungo cilindro lungo circa 44cm, il diametro di 1 cm ed il peso di 28 g. • E’ collegato alla periferia da 33paia di nervi spinali di natura mista che fuoriescono a livello dei forami intervertebrali. • Durante i primi anni di vita, la componente nervosa e la componente ossea della colonna cervicale si accrescono con uguale velocità mentre la colonna toracica e lombare crescono più del midollo corrispondente, fermandosi nell’adulto a livello di L2.Questo fenomeno definito ascensione midollare fa sì che mentre i nervi cervicali hanno un decorso praticamente orizzontale, a mano a mano che si prosegue lungo la colonna in senso cranio-caudale, l’andamento dei nervi spinali sia a mano a mano sempre più obliquo, fino a diventare verticale verso i rispettivi fori di uscita, costituendo la coda equina
Rigonfiamento cervicale (C IV-T I plesso brachiale) e lombare (L II-SIII plesso lombosacrale): rigonfiamenti del midollo spinale in conseguenza dell’innervazione destinata agli arti
Il midollo spinale è circondato da 3 lamine connettivali, le meningi: • Dura Madre, più esterna a contatto con il periostio; lo spazio tra periostio e dura madre è lo spazio epidurale dove sono contenuti plessi venosi e tessuto adiposo. • Aracnoide; lo spazio virtuale tra aracnoide e dura madre viene definito spazio subdurale • Pia madre, più interna a contatto con il midollo; lo spazio fra pia madre e aracnoide è definito spazio subaracnoideo e contiene il liquido cefalorachidiano, che passando nel canale ependimale sbocca nel tronco a livello del IV ventricolo
STRUTTURA DEL MIDOLLO SPINALE • In sezione trasversale, in superficie presenta solchi longitudinali che lo percorrono per tutta la lunghezza: • Solco mediale anteriore e posteriore, punto di inserzione della pia madre • Solco laterale anteriore e posteriore che corrispondono all’origine apparente delle radici sensitive e reali delle radici motorie. • Si distingue: • La sostanza bianca rappresentata dai fasci (assoni mielinici) delle vie ascendenti e discendenti corticospinali (o piramidali) e extra piramidali. • La sostanza grigia a forma di farfalla, percorsa centralmente dal canale ependimale che contiene il liquido cefalorachidiano e costituita da colonne di neuroni e nuclei (corpi cellulari) dei neuroni motori e degli interneuroni.
Corno anteriore: regione motoria • Corno posteriore: regione sensitiva
LA SOSTANZA GRIGIA • All’ interno della sostanza grigia sono presenti due tipi di neuroni classificati in base alla lunghezza del loro assone: • Cellule del I tipo di Golgi, caratterizzate da un lungo assone mielinizzato che fuoriesce dalla sostanza grigia • Cellule del II tipo di Golgi, caratterizzate da un assone breve. • Le cellule del I tipo di Golgi si classificano a loro volta in: • Cellule radicolari, presenti nella regione anteriore e antero-laterale della sostanza grigia, sono i neuroni motori somatici (neuroni somatomotori) e viscerali (visceroeffettori) il cui assone innerverà muscolatura scheletrica o viscerale. Costituiscono l’origine reale della radice anteriori dei nervi spinali • Cellule funicolari • I neuroni somatomotori, a loro volta vengono classificati in: • Motoneuroni a: destinati a innervare fibre muscolari scheletriche • Motoneuroni g: destinati ad innervare le fibre dei fusi neuromuscolari ossia dei sensori dello stato di contrazione e distensione muscolare • Le cellule viscero effettrici o motoneuroni b appartengono al sistema nervoso autonomo e sono localizzate nella porzione antero-laterale delle corna anteriori. Si distinguono in: • Neuroni simpatici: neuromero C VIII- L II • Neuroni parasimpatici: neuromeri sacrali SII- S V
Le cellule funicolari sono localizzate nelle corna posteriori. • Possono ricevere informazioni da recettori per la sensibilità somatica (neuroni somatosentitivi) o per la sensibilità viscerale (neuroni viscerosensitivi). • Sono chiamate funicolari perché emettono assoni che si dividono in un ramo ascendente ed uno discendente, i quali rientrano a vari livelli nel midollo spinale o nel tronco celebrale collegando così i diversi tratti del Sistema Nervoso Centrale • Dalla confluenza delle radici anteriori e posteriori nascono i nervi spinali • Va notato che l’origine effettiva delle radici posteriori non è a livello del midollo, ma è costituita da neuroni sensitivi, i gangli spinali, posti subito al di fuori del midollo spinale
NERVI • ORIGINE: ogni nervo presenta due origini: • Origine apparente rappresenta il punto in cui il nervo emerge dal midollo spinale (nervi spinali) o dal tronco encefalico (nervi cranici) • Origine reale rappresentata dalla sede in cui sono i corpi cellulari dalle cui fibre è costituito il nervo. • NATURA: corrisponde alla «funzione» del nervo: • Nervi motori dal centro trasmettono alla periferia impulsi in grado di generare una risposta. Si distinguono in: • Nervi motori somatici: innervano direttamente un muscolo a contrazione volontaria • Nervi motori viscerali: innervano la muscolatura viscerale. Presentano un’interruzione sinaptica in un ganglio del sistema nervoso simpatico situato in posizione varia, dai cui neuroni partono le fibre effettrici che innervano la muscolatura liscia. • II. Nervi sensitivi costituiti da fibre che raccolgono gli stimoli dalla periferia per convogliarli al SNC. Si distinguono in: • Nervi sensitivi somatici • Nervi sensitivi viscerali
NERVI SPINALI • 33 paia di nervi misti: • 8 cervicali • 12 toracici • 5 lombari • 5 sacrali • 3 coccigei. • Sono definiti nervi misti, in quanto formati nella porzione più vicina al midollo spinale dalla confluenza, a livello del foro intervertebrale delle radici anteriori motorie (somatiche e viscerali) e delle radici posteriori sensitive (somatiche e viscerali). • Le radici anteriori motorie hanno l’origine apparente e reale a livello del solco laterale anteriore del midollo spinale, dove nel corno anteriore sono presenti i corpi cellulari dei motoneuroni somatici a e g e dei visceroeffettorib. • le radici posteriori sensitive hanno l’origine apparente a livello del solco laterale posteriore, ma l’origine reale nel ganglio spinale posto al di fuori del midollo spinale. I neuroni del ganglio spinale staccano un ramo periferico che termina in un recettore di senso ed un ramo centrale che porta le informazioni al midollo spinale.
Ogni nervo spinale, a sua volta, uscito dal foro intervertebrale, si divide in un ramo dorsale che innerva le docce vertebrali ed un ramo ventrale che si organizza con altri nervi costituendo i plessi. • In sequenza cranio-caudale si distinguono: • Il plesso cervicale • Il plesso brachiale • Il plesso lombare • Il plesso sacrale • Il plesso pudendo • Il plesso coccigeo
LA GABBIA TORACICA • E’ una struttura ossea e muscolare che: • protegge gli organi accolti nella cavità toracica • Fornisce inserzione ai muscoli coinvolti nella respirazione • Posiziona e stabilizza la colonna vertebrale • Interviene nel movimento del cingolo scapolare e dell’arto superiore. • E’ delimitata: • Anteriormente dallo sterno • Posteriormente dalle vertebre toraciche • Lateralmente dalle coste. • Presenta 2 estremità inclinate fra loro a 45°: • Estremità superiore (Apice):è delimitata posteriormente da T1, lateralmente dalla I costa ed anteriormente dal manubrio dello sterno. Attraverso l’apice della gabbia toracica passano l’esofago, la trachea ed i vasi sanguigni ed i nervi che entrano ed escono dal torace • Estremità inferiore (Base): è delimitata posteriormente da T 12, lateralmente dalla XII costa ed anteriormente dal processo xifoideo. Inferiormente è chiusa dal diaframma, lasciando solo il passaggio alle strutture che entrano nella cavità addominale (Apparato digerente)
LO STERNO • E’ un osso piatto e allungato posto sulla linea mediana nella parete anteriore del torace • Delimita anteriormente la gabbia toracica • Si estende dall’alto in basso per circa 20 cm da T2 a T12. • E’ composto da 3 porzioni: • Il Manubrio: di forma triangolare è la porzione più ampia dello sterno. Il margine superiore presenta due incisure giugulari per l’articolazione con la clavicola; lateralmente il margine inferiore presenta due faccette articolari per la I e II costa • Il corpo: formato dalla fusione di 4 segmenti. I margini laterali presentano faccette articolari per l’articolazione con le coste • Il processo xifoideo: di forma irregolare, è sempre la porzione più piccola dello sterno. • Le tre porzioni dello sterno si articolano fra loro tramite due sinfisi fibrocartilaginee: • Articolazione manubrio- sternale • Articolazione xifo-sternale
Articolazione Manubrio-sternale Articolazione xifo-sternale
LE COSTE • 12 paia di ossa di forma simile a nastri, composte da una parte posteriore (ossea) e da una parte anteriore (cartilaginea). • Decorrono a partire dalle vertebre toraciche e costituiscono la parete laterale della gabbia toracica. • Posteriormente si articolano con le 12 vertebre toraciche, anteriormente direttamente o meno con lo sterno. • Si dividono in: • Coste vertebro-sternali o coste vere: 7 paia, sono connesse direttmente allo sterno da segmenti di cartilagine • Coste vertebro-condrali o coste false: dalla VIII alla XII. Non si connettono direttamente allo sterno, ma dall’VIII alla X si fondono tra loro prima di raggiungere lo sterno, mentre le ultime due sono fluttuanti.