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Progetto G. N. A. M.

Roma 2011. Progetto G. N. A. M. Ideatore e Relatore: PAOLO MALGIERI (educatore alimentare) in collaborazione con Regione Lazio, Ciofs, Spicap e Slowfood. Progetto G. N. A. M. G. = ginnastica (sport). N. = natura. M. = movimento (attività fisica). A. = alimentazione. Cenni di fisiologia.

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Presentation Transcript


  1. Roma 2011 Progetto G. N. A. M. Ideatore e Relatore: PAOLO MALGIERI (educatore alimentare) in collaborazione con Regione Lazio, Ciofs, Spicap e Slowfood

  2. Progetto G. N. A. M. G. = ginnastica (sport) N. = natura M. = movimento (attività fisica) A. = alimentazione

  3. Cenni di fisiologia NOI SIAMO CIÓ CHE MANGIAMO! La nostra massa corporea è composta da: Massa Magra: 70% acqua 19% proteine 6% Sali minerali 2-10% grasso essenziale Massa Grassa: 84% grasso 14% acqua 2% proteine Massa Magra = MOTORE (le diete distruggono il motore) Massa Grassa = CARBURANTE (solo fonte di riserve energetiche)

  4. Cenni di fisiologia: Processi Metabolici U = 1600-1800 Kcal METABOLISMO BASALE: D =1200-1400 Kcal 60-70% METABOLISMO BASALE FABBISOGNO CALORICO QUOTIDIANO: 20-30% ATTIVITÁ FISICA 10% TERMOGENESI ALIMENTARE FORMULA CALCOLO B. M. I: Peso corporeo Kg / altezza 2mt

  5. La Fame è una necessità l’Appetito è una scelta Cenni di fisiologia: FAME o APPETITO? L’abbondanza di cibo della ns. epoca, comporta il mangiare poche volte per fameemolto spesso per appetito. S. N. C. IPOTALAMO = gestisce il senso di fame e sazietà GRELINA: provoca il senso di fame ORMONI: CORTISOLO : ormone dello stress LEPTINA: presente nel tessuto adiposo, riduce il senso di fame. Gli obesi hanno un malfunzionamento di tale ormone.

  6. Cenni di fisiologia: SEROTONINA SEROTONINA: Neurotrasmettitore cerebrale che agisce sul centro della fame e influisce sulla selezione di glucidi e protidi. Un’alimentazione ricca di carboidrati aumenta i livelli di serotonina, la quale agisce sui livelli di buonumore. DIPENDENZA PSICOLOGICA DAI CIBI INTRODUZIONE CIBO10’ - 15’SENSO DI SAZIETA’ Bisogna mangiare lentamente, altrimenti si rischia di mangiare troppo prima che il cervello abbia il tempo di inviare lo stimolo della sazietà allo stomaco. Effetto: ci sentiamo pieni oltremisura.

  7. Cenni di fisiologia: GLICEMIA L’abbuffata soprattutto di carboidrati (o altri zuccheri: dolci, gelato …) provoca l’innalzamento del PICCO GLICEMICO (zuccheri nel sangue) . . . . . . ECCO CHE TORNA LA FAME ! CONSIGLIO: in un pasto, poche quantità di cibi ad alto tasso glicemico!

  8. Cenni di fisiologia: PATOLOGIE • OBESITÁ: LEPTINORESISTENZA • Fattori determinanti • GENETICI • AMBIENTALI • PSICOLOGICI • DIABETE: INSULINORESISTENZA • Fattori determinanti • GENETICI - DIABETE 1 (max 20%) • ALIMENTARI - DIABETE 2 (80%) • ATEROSCLEROSI • ICTUS • INFARTO DEL MIOCARDIO • IPERTENSIONE

  9. Cenni di fisiologia: FATTORI DI RISCHIO • DIABETE 1: DISTRUZIONE DELLE CELLULE BETA • DIABETE 2: ESAURIMENTO DELLE CELLULE BETA • Fattori di rischio: • pressione >130/85 • Glicemia > 110 a digiuno • Livelli di HDL (colesterolo buono) < 40 mmg Donne • < 50 mmg Uomini “Chi non impiega il tempo ORA per la nutrizione e l’attività fisica, lo impiegherà POI per le future patologie!* ” __________________________________________________________________________________* Michael Colgan (direttore del Colgan Institute of Nutritional Science)

  10. Aspetti psicologici dei disturbi alimentari ogni 100 ragazze in età di rischio (12-25 anni), 8-10 soffrono di D. C. A. FAMILIARI Confusione dei ruoli famigliari - Aspettative molto ambiziose Scarsa capacità di esprimere sentimenti e emozioni FATTORI PREDISPONENTI Cultura lipofobica e del dieting - Età - Genere femminile PRECIPITANTI Esperienze sessuali - Perdite/ lutti - separazioni - traumi DISMORFOFOBIA: Disturbi dell’immagine di sé. Ossessione di un’idea prevalente, insoddisfazione per la propria immagine corporea, negativamente correlato all’autostima.

  11. Aspetti psicologici dei disturbi alimentari

  12. Aspetti psicologici dei disturbi alimentari TRATTAMENTO: TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE: individua i comportamenti errati e lavora su: • Individuo • Conflitto • Motivazione • Autostima favorisce: • Consapevolezza su ciò che si è e cosa si mangia • Recupero delle condizioni fisico - mentali • RIEDUCAZIONE ALIMENTARE

  13. La nostra salute alimentare Benessere 1. Informazione 2. Conoscenze Prevenzione CULTURA CONSAPEVOLEZZA S O LUZ ION E

  14. La nostra salute alimentare: INFORMAZIONE ______________________________________________________________________________ fonte: I. N. R. A. N. = Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

  15. La nostra salute alimentare: CONOSCENZE 1

  16. La nostra salute alimentareCONOSCENZE 2 • Prima colazione 20% • Merenda mattina 5% • Pranzo 40% • Merenda pomeriggio 5% • Cena 30%

  17. La nostra salute alimentareCONOSCENZE 3 • Mantenere la forma fisica per tutta la vita • Mantenersi fisicamente attivi tutti i giorni • Limitare il consumo di alimenti ad alta densità calorica ed evitare il consumo di bevande zuccherate • Basare la propria alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale, con cereali non industrialmente raffinati e legumi in ogni pasto e un’ampia varietà di verdura non amidacee e di frutta. • Limitare il consumo di carni rosse e conservate • Limitare il consumo di bevande alcoliche • Limitare il consumo di sale e cibi conservati sotto sale. • Assicurarsi un apporto sufficiente di tutti i nutrienti essenziali. • Allattare i bimbi al seno per almeno sei mesi • Non fare uso di tabacco. P. S. : NON DIMENTICARE IL PIACERE!

  18. La nostra salute alimentare: CULTURA

  19. La nostra salute alimentare: BENESSERE

  20. La nostra salute alimentare: PREVENZIONE RISCHI DI UNA CATTIVA ALIMENTAZIONE * per quantità e qualità : IPERTENSIONE ARTERIOSA SOVRAPPESO E OBESITÁ MALATTIE DELL’APPARATO CARDIO CRICOLATORIO MALATTIE METABOLICHE (DIABETE 2) OSTEOPOROSI FORME TUMORALI GOZZO DISEQUILIBRIO INTAKE-OUTAKE RISCHIO OBESITÁ: STILE DI VITA SEDENTARIO ______________________________________________________________________________ *fonte: I. N. R. A. N.

  21. La nostra salute alimentare: CONSAPEVOLEZZA

  22. La nostra salute alimentare: mentale/psicologico

  23. Attività fisica e Sport “ Non esiste nessun farmaco, né esisterà in futuro, che garantisca una buona salute al pari di un programma di esercizio fisico che duri tutta la Vita!* ” __________________________________________________________________________________ * Walter Bortz, docente universitario di Medicina.

  24. Attività fisica e Sport: DIFFERENZA SPORT attività fisica che prevede l’impegno di sforzi intensi e prolungati, unitamente al raggiungimento di un obiettivo ATTIVITÁ FISICA TUTTE le attività quotidiane NON SPORTIVE.

  25. Attività fisica e Sport: BENEFICI SULL’ORGANISMO • Riduce la pressione arteriosa • Aiuta il controllo dell’appetito • Aumenta il consumo di calorie • Riduce il colesterolo cattivo (LDL) • Riduce i trigliceridi e il grasso viscerale • Aumenta il tono muscolare • Aumenta la spesa energetica basale

  26. Attività fisica e Sport: COSTANZA E…CONSIGLI • 3 ore di attività in un solo giorno, sono meno efficaci delle stesse ore distribuite su più giorni. • 10.000 passi al giorno per rimanere in forma e aumentare il consumo calorico (uso del contapassi). • Chi ha poco tempo, ma buona volontà: deve inventarsi piccoli stratagemmi utili per aumentare l’attività fisica • Chi ha molto tempo e poca voglia: farsi motivare da amici o personal trainer • Chi ha poco tempo e poca voglia: sfidare se stessi, cominciare con poco alla volta e magari…cambieranno le abitudini!

  27. Attività fisica e Sport Alimentazione + Attività fisica = ( OUTAKE) ( INTAKE ) BILANCIO ENERGETICO

  28. Attività fisica e Sport: i MET MET = equivalente metabolico Rappresenta un’unità di misura dell’intensità di un lavoro . Un MET corrisponde all’impiego di 1kcal per ciascun Kg di peso corporeo, per ciascuna ora di attività.

  29. Attività fisica e Sport “ La Salute è uno stato di completo benessere FISICO, MENTALE e SOCIALE. Non la semplice assenza di malattie.” _________________________________________________________________________________ * World Health Organization Constitution. Geneva, 1948.

  30. Falsi miti 1 LE DIETE SERVONO PER DIMAGRIRE E STARE IN SALUTE . . . • . . . èvero il contrario! • Le diete restrittive restrittive e ipocaloriche: • nono permettono di controllare il nostro peso • provocano il cosidetto“effetto Yo-Yo” • sono dannose per la salute, perché bloccano il metabolismo basale.

  31. 2 Falsi miti ESISTONO CIBI BUONI e CIBI CATTIVI . . . . . . altro falso mito! Ogni nutriente, a parte l’acqua, possiede un contenuto calorico; L’EQUILIBRIO ALIMENTARE DIPENDE SOLO dalle QUANTITÁ ingerite e dalla RIPETITIVITÁ (non dal tipo di alimento).

  32. Falsi miti 3 COME POSSO DIMAGRIRE CON IL LAVORO CHE FACCIO. . . . . . piu’ che un mito una giustificazione! Infatti è quasi certo che tra i colleghi che svolgono lo stesso lavoro, ci sia un normopeso. Dunque: si ingrassa non per colpa dell’attività svolta, ma a causa dello STILE DI VITA.

  33. Falsi miti 4 L’ITALIA, COME SEMPRE, É UN PAESE DIPENDENTE DAGLI U.S.A. . . . …chebello poter dire falso! La CUCINA e la TRADIZIONE ALIMENTARE Italiana fanno scuola nel mondo, sia in campo organolettico che in materia di sicurezza alimentare. Siamo stati il primo paese in Europa a bandire la coltivazione di O. G. M. a fini commerciali. La dieta mediterranea è stata dichiarata PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’UNESCO.

  34. Per saperne di piu’.. Paolo Malgieri: paoletto70@yahoo.it Tel. 3202169835/0645470599

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