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HABITAT, SVILUPPO E SALUTE DELLA COMUNITA'

HABITAT, SVILUPPO E SALUTE DELLA COMUNITA'. Obiettivi: realizzare un progetto di sviluppo della comunità che sperimenti pratiche d'intervento integrato tra istituzioni, associazioni, cittadini e cooperative sociali.

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HABITAT, SVILUPPO E SALUTE DELLA COMUNITA'

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Presentation Transcript


  1. HABITAT, SVILUPPO E SALUTEDELLA COMUNITA' Obiettivi: realizzare un progetto di sviluppo della comunità che sperimenti pratiche d'intervento integrato tra istituzioni, associazioni, cittadini e cooperative sociali. migliorare la qualità della vita e tutelare la salute degli abitanti,sia in termini di prevenzione del disagio sociale che di cura e assistenza ai gruppi più vulnerabili,in particolare bambini, giovani e anziani.

  2. SETTORI d'INTERVENTO Nell'ambito delle politiche sociali viene sottolineata la necessità di operare secondo azioni positive, coerenti edorganiche, fondate su 5 CONTEMPORANEI settori d'intervento (Copenhaghen, 1995) • Sanità • Educazione • Habitat • Lavoro • Democrazia locale

  3. Il clima nel 98 Gli abitanti coinvolti nelle prime riunioni esprimevano sfiducia nelle istituzioni e soprattutto nei “progetti” Si sentivano oggetto di infiniti studi,ricerche, progetti, tesi di laurea in varie discipline con obiettivi o proposte mirabolanti mai condivisi e mai realizzati (PIA) Di Melara si sapeva già tutto, si era gia ipotizzato tutto ma Melara continuava ad essere sinonimo di periferia degradata, di disagio, di emarginazione sociale, di vandalismo, di abbandono Le dimensioni di Melara e dei suoi supposti problemi evocavano la necessità di enormi risorse spaventavano e scoraggiavano gli stessi estensori dei progetti che dopo aver scritto chili di carta non concretizzavano nessuna delle proposte C’era forte attenzione su “ciò che non c’è” piuttosto che sulle potenzialità Ma per fortuna……..

  4. COOP. "LA QUERCIA" (Prog. Educat. UOT) SPI CGIL CIRCOLO AUSER ASSOCIAZ. MELARA PARROCCHIA S.LUCA VI CIRCOSCRIZ. LE REALTA’ GIA’ PRESENTI

  5. Come fare Creare un gruppo forte, paritario, dove il ruolo da protagonisti sia degli abitanti Porre attenzione al ruolo degli operatori che non devono decidere per ma con Ascoltare,seguire, supportare e indirizzare più che decidere Informalità, nessun progetto già scritto Definizione di 4 gruppi di lavoro guidati da operatori con la partecipazione di cittadini, operatori di tutti gli enti e della cooperativa

  6. manifesto del progetto(Ref. Maria Pia Solari) • La modifica delle prassi degli enti : capacità di integrarsi e di condividere gli obiettivi istituzionali con la comunità • Lo sviluppo di comunità capaci di individuare priorità ed obiettivi comuni realizzabili, ovvero di contribuire attivamente alla risposta ai loro bisogni sociali e di salute.

  7. ricerca fonti storiche e dati epidemiologici(Ref. Serenella Miraglia) • Analisi degli studi già esistenti, e verifica della composizione e della domanda del territorio. • Melara è un condominio"paese", dove vivono in 648 alloggi • Nel 98 1700 : 13% > di 65 anni; 26% è < di 24. • oggi 1505: 21% > di 65 anni, 15 %< di 24 • Fasce d’età a composizione diversa 15-29 Melara 24% Trieste 13%; 50-69 Melara 44% Trieste 28% • L'incrocio dei dati provenienti dai servizi sanitari, comunali e dell’Ater, evidenzia una presenza di casi problematici inferiore a quella di altri rioni del distretto.

  8. Struttura fisica, aree verdi e spazi collettivi(Ref: Raffaello Maggian) • ricerca sede per centro habitat • ricerca "spazi" per le associazioni • accessibilità di Melara ( "è un labirinto") • rivitalizzazione degli spazi comuni • "passeggiate" meno inquietanti e a disposizione della città

  9. Centro habitat e sviluppo della comunità (Ref: Valentina Flegar) Per entrare in contatto con gli abitanti del quartiere, è necessario dare "visibilità" al progetto, avere un punto di riferimento per la gente • borse di studio a ragazzi residenti • giornalino di quartiere • spazi di aggregazione giovanile • festa di presentazione del progetto

  10. CIRC. AUSER ASS. MELARA SOTTOBANCO ASS. 2000 Coll.Mondo Unito portierato sociale VI CIRC. COMUNALE VI CIRC. COMUNALE Centro Habitat Prog. educativo UOT + coop. La Quercia) borsisti fondi PROGETTI U.O. Spazi + fondi S.Luca PROVVEDIT. agli STUDI A.S.S. TRIESTINA COMUNE di TS A.T.E.R.

  11. Il portiere sociale: visibilità e concretezza del progetto Persone del quartiere che si prendono cura delle persone e del luogo in cui abitano in maniera professionale Con i loro interventi realizzano l’integrazione la scelta più importante è quella di affidare questo servizio a persone abitanti a Melara e che conoscono bene sia le problematiche del rione che le persone che vi abitano. I “Portieri” erano 4 più un coordinatore, un manutentore e una borsa lavoro (3 ore giornaliere dal lunedì al venerdì) I Portieri si dividevano 15 ore di servizio giornaliero, per 365 giorni all’anno feste comprese; il servizio iniziava alle ore 8.30 del mattino e termina alle 24 (oggi le ore sono 7,30. Presenza in portierato 8.30-12; 12-13 controllo pulizie; 21-24 controllo serale ).

  12. Il portiere sociale:l’approccio • è la figura presente all’interno del Quartiere che concretamente consiglia, aiuta, vigila e si mette a servizio delle persone creando un clima confidenziale con i residenti, è disponibile all’ascolto e anche alla semplice compagnia • Favorisce la partecipazione dei residenti nelle scelte per un reale miglioramento della qualità della vita nel Quartiere • la conoscenza del Quartiere consente al portiere sociale di essere canale adeguato di comunicazione per creare maggiore vicinanza delle Istituzioni ai cittadini. • è coinvolto nel coordinamento di interventi concordati tra gli Enti e gli abitanti. • Il servizio serale, offre una presenza sicura di controllo all’interno del quartiere, sia per quanto riguarda le aree esterne che per le passeggiate interne (evidente calo degli atti vandalici)

  13. Il portiere sociale: Obiettivi e compiti svolti • rilevazione dei bisogni emergenti nel contesto sociale, individuazione delle risorse disponibili nella rete dei servizi e del volontariato (se possibile risolve direttamente) • visite domiciliari prevalentemente a persone anziane e sole (vicinanza e servizio ) • Momenti di socializzazione integrano le visite domiciliari con un risultato concreto quello di attivare piccole reti di solidarietà tra le persone • . Attività creative ricreative: laboratorio artigianale con la creazione di oggettistica con le perline, organizzazione di mercatini di hobbistica e usato a Melara. Partecipazione ai mercatini in città • accompagnamento di persone che hanno difficoltà a deambulare, usando la sedia a rotelle • Attivazione telesoccorso • “pronto spesa” :prelievo e consegna di medicinali,spesa di generi alimentari • compilazione di bollettini postali,consigli per la pensione di reversibilità e per compilazione dei moduli fiscali

  14. Il portiere sociale: Obiettivi e compiti svolti Raccolta delle segnalazioni degli abitanti sullo stato manutentivo del Quartiere e degli appartamenti istituzione dei capi-casa(dopo tre anni siamo a 19 rappresentanti su 40 stabili) Sportello OVER 45 “Trieste da lavoro” Censimento ATER Collaborazione alla preparazione e realizzazione di un progetto per la pitturazione, decorazione dei corridoi a cura di ragazzi del rione con la partecipazione degli abitanti (raccolta opinioni e la scelta dei colori). Progetto per le aree verdi e gli arredi esterni Incremento dell’occupazione attraverso la cooperazione sociale (inserimenti in borsa di formazione al lavoro)

  15. I ragazzi L’approccio con i ragazzi si è realizzato attraverso l’ EQUIPE di EDUCATORI DA STRADA (LA QUERCIA - 2001 Agenzia Sociale ): che hanno costruito a poco a poco una relazione educativa in modo informale Analizzando i bisogni dei minori considerati “a rischio” e delle loro famiglie gli educatori hanno costruito progetti individuali e di gruppo e individuato bisogni Tra questi: Rendere agibile il campo di calcio attiguo al quartiere Giornalino di quartiere Creare un centro di aggregazione

  16. CRESCITA PERSONALE E DI GRUPPO RACCONTARSI DA ATTORI:Le chiavi di Melara di Pino Roveredo LABORATORIO GRAFICA ANGOLO DELL'ATLETA SALA AUDIOVISIVI ANGOLO FANTASY COMPUTER CENTRO PLAYSTATION LA SFIDA PIU' IMPEGNATIVA far accettare e far partecipare la comunità alla crescita di una "casa" dei ragazzi “SOTTOBANCO”

  17. I ragazzi piccoli • Estate: compiti per le vacanze • intrattenimento di ragazzi delle scuole elementari e medie con il supporto ai compiti scolastici delle vacanze e a giochi vari • · In collaborazione con ass. Mondo 2000 Collegio del Mondo Unito dal 2000 al 2002 • Colorazione e decorazione della carta, piccoli manufatti secondo la tecnica del cartonage e delle perline • Settimana Multiculturale per bambini di qualsiasi colore , provenienza e religione • Ciclo di incontri visite ed esperienze che puntano alla promozione di una cultura multietnica e al dialogo tra generazioni, passando per la valorizzazione della diversità in quanto ricchezza e risorsa della comunità umana. Attività varie: racconti di paesi lontani, leggende di altri popoli ,giochi, lavoretti artigianali, gite ecc…cena finale

  18. Il portiere sociale: una persona di riferimento per la comunità La vita a Melara è realmente cambiata in meglio,la presenza dei portieri e l’intensificazione delle relazioni sociali ha consentito la riduzione dell’utilizzo dei servizi di assistenza grazie al nuovo rapporto di solidarietà e quindi anche aiuto concreto da parte dei vicini di casa. Il Progetto Portierato ha partecipato e vinto il concorso nazionale “Cento progetti al servizio dei cittadini” istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento della Funzione Pubblica edizione 2002 ed è stato presentato all’incontro europeo di Copenhagen.

  19. L’ associazione Melara • Nasce da un gruppo di residenti di Melara che spontaneamente si aggregano per trovare risposte al degrado e ai problemi del Quartiere, si fa carico di attivare le istituzioni ma anche di essere momento di aggregazione per gli abitanti. • Le feste sono un occasione di conoscersi, di lavorare insieme per organizzarle, di divertire e divertirsi, di coinvolgere, di essere vicini, di parlare dei problemi • Quadrifesta : festa del quartiere, con giochi per i bambini,musica e ballo, pesca di beneficenza. • Gemellaggio con Melara (comune in provincia di Rovigo) • Fare nuove esperienze divertenti è un altro momento di crescita delle relazioni tra persone • Corsi di canto e balli di gruppo, gite organizzate • Mercatino hobbistica e usato una volta al mese • Gli spazi sono utilizzati anche dal “Percorso Nascita” del Distretto Sanitario

  20. SPI CGIL Attenzione alla qualità dell’ambiente esterno ,interno e alla sicurezza Accento sulla necessità di mappatura dei garage, messa in sicurezza, telesorveglianza Due sportelli tematici: Sportello casa: le passeggiate da strada privata ad uso pubblico(costi a carico dei residenti) a strada vicinale costi anche a carico del Comune e di Ater Sportello lavoro coatto :si occupa dei lavoratori coatti di tutta la provincia deportati in Germania e Austria (schiavi di Hitler) ne ricostruisce la storia e istruisce le pratiche risarcitorie

  21. Il circolo Auser “Pino Zahar” Importante punto quotidiano di aggregazione per abitanti di Melara ma frequentato anche da associati residenti nelle zone limitrofe e in altri rioni della città Consultorio per l’anziano Banco Alimentare (fornitura periodica di generi alimentari) Sala convegni di 100 posti dove si sono organizzati conferenze, assemblee, riunioni , corsi Sala computer per corsi computer e navigazione in internet per tutte le età Corsi di recitazione (con spettacolo finale) e Danzaterapia Biblioteca con 3000 volumi Punto di incontro dell’infermiera di quartiere

  22. L’Infermieredi quartiere:il “Punto di ascolto e consulenza infermieristica” • conoscere il territorio ed il contesto operativo • riflettere sull’interesse generale della Comunità • stimolare lo sviluppo di attività comunitarie di salute • fungere da catalizzatore tra cittadino organizzazioni ed associazioni E’ dentro alla Comunità ed è un servizio centrato sulla persona. Intende sostenereil cittadino ad assumersi la capacità decisionale della propria salute, attraverso: • L’informazione sanitaria • erogazione prestazioni di cura, prevenzione, riabilitazione e promozione della salute • Il supporto nell’esplorazione consapevole delle scelte mediante: -Attività di counseling -Educazione sanitaria -Incontri formativi comunitari

  23. Il vigile di quartiere : sicurezza condivisa e partecipata La presenza costante e continuativa a Melara e la possibilità di approfondire la conoscenza dell’ambiente e delle persone ha permesso ai Vigili di Quartiere di stringere delle relazioni, di gestire in modo creativo e propositivo i conflitti, di essere una continua e costante presenza e punto di riferimento per i residenti. L’azione dei Vigili di Quartiere ha permesso di mediare tra i cittadini ed il governo locale, con compiti ricettivi e propositivi. La loro presenza costante sul territorio, l’alta visibilità e di conseguenza la notevole accessibilità da parte degli utenti locali, ha consentito ai Vigili di giocare un ruolo chiave nei processi di individuazione e di soluzione dei problemi, in modo particolare di quelli “quotidiani” che pur essendo di entità minore, sono in grado di condizionare la qualità della vita di un quartiere.

  24. Il vigile di quartiere : la scelta di prossimità Il lavoro dei Vigili di Quartiere è fatto di persone, di volti, di cittadini veri, di bambini e mamme davanti alle scuole che presidiamo, di ciclisti e pedoni sulle nostre strade, di automobilisti che scesi dalle loro auto riacquistano spesso – e non potrebbe essere diversamente – un poco di calma e di saggezza, di anziani, ragazzi e fanciulli che davanti ai nostri occhi e nei giardini e nei cortili del quartiere fanno quello che tutti gli anziani, i ragazzi e i fanciulli del mondo dovrebbero fare: raccontare, giocare, stare insieme, divertirsi.

  25. PUNTI DI FORZA Portieri di grande spessore e capacità di molteplici interventi che incarnano l’integrazione tra i tre enti Punto di riferimento riconosciuto dagli abitanti Gruppo di progetto coeso e abituato a lavorare insieme Metodi sperimentati di coinvolgimento dei residenti Presenza di associazioni riconosciute dalla comunità Intensificazione importante delle relazioni tra gli abitanti Prime esperienze ad essere coinvolti nelle scelte Miglioramento visibile degli ambienti comuni e esterni PUNTI DI DEBOLEZZA Melara resta un labirinto Orario portieri inadeguato allo sviluppo Sottobanco ormai inadeguato Scarsa integrazione tra le associazioni Ancora non è comunità Scarsa educazione alla salute Poche persone che si occupano con continuità della crescita delle associazioni Tendenza demografica all’invecchiamento della popolazione Difficile avviare attività a Melara (negozi)

  26. OPPORTUNITA’ Melara è un edificio che facilita la vita autonoma delle persone con difficoltà motorie: ascensori, negozi,farmacia, posta senza uscire all’aperto Possibilità di crescere come comunità che si dà obiettivi forti, di grande impegno sociale Presenza di spazi per iniziative L’esperienza del gruppo di progetto consente una trasferibilità ad altre zone del distretto/uot Esistono ancora molte opportunità perché Melara diventi una risorsa per la città e non un luogo stigmatizzato Il progetto ha innescato un processo di cambiamento dell’immagine Portieri sociali residenti? RISCHI Molto difficile costruire, difficile mantenere, facile distruggere Melara continua ad essere un edificio che può creare disagio, emarginazione, esclusione Esiste ancora nei residenti la preoccupazione di sperimentare nuovi abbandoni Portieri sociali residenti?

  27. Obiettivi per il futuro a Melara • La comunità si dà come obiettivo che nessun bambino, adolescente, disabile, anziano abitante a Melara sia istituzionalizzato • Progetto giovani • Educazione alla salute consapevole • Melara risorsa per le zone limitrofe • Consorzio di associazioni • Campagna di reclutamento di nuovi volontari • Formazione integrata sullo sviluppo di comunità

  28. CRITICITA' mantenere l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco

  29. Nuovi progetti per il territorio del Distretto/UOT San Giovanni : problemi simili sui giovani, più rilevanti i problemi degli anziani e dei disabili, maggior dispersione sul territorio : nuovo approccio Barriera Vecchia : enormi problemi di anziani esclusi, notevole presenza immigrati regolari e clandestini di tutte le etnie : una sfida difficile, un nuovo progetto

  30. Nuovi progetti per il territorio del Distretto/UOT San Giovanni : problemi simili sui giovani, più rilevanti i problemi degli anziani e dei disabili, maggior dispersione sul territorio : nuovo approccio Barriera Vecchia : enormi problemi di anziani esclusi, notevole presenza immigrati regolari e clandestini di tutte le etnie : una sfida difficile, un nuovo progetto

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