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Luca Scaramella Roberto Bombarda Massimo Ferrari

Acque pubbliche, interessi privati : il caso della Lorengo Energia srl in Val di Sole Salvatore Ferrari Malé, 27 luglio 2012. Caldes, località Contre, 21 settembre 2008 Presentazione del Comitato permanente per la difesa del fiume Noce costituitosi a Malé in data 17 settembre 2008.

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Presentation Transcript


  1. Acque pubbliche, interessi privati: il caso della Lorengo Energia srl in Val di SoleSalvatore FerrariMalé, 27 luglio 2012

  2. Caldes, località Contre, 21 settembre 2008Presentazione del Comitato permanente per la difesa del fiume Nocecostituitosi a Malé in data 17 settembre 2008

  3. Malé3 agosto 2009Incontro pubblico organizzato dalComitato permanente per la difesa del fiume Noceper discutere del“futuro del Noce”

  4. Bozzana, 2 febbraio 2010 - Incontro pubblico IL FIUME NOCE IN BASSA VAL DI SOLE: sfruttamento idroelettrico o parco fluviale? LucaScaramella Roberto Bombarda Massimo Ferrari

  5. Bozzana,2 febbraio 2010Il pubblico presente all’incontro IL FIUME NOCE IN BASSA VAL DI SOLE: sfruttamento idroelettrico o parco fluviale?

  6. 1996 Il 16 febbraio la società Lorengo Fratelli s.r.l., con sede a Cles, chiede la concessione di derivare dal fiume Noce in corrispondenza della p.f. 1106 del C.C. di Bozzana, la portata di l/s 1200,00 ad uso idroelettrico per produrre, su un salto di m 18,10, la potenza nominale di kW 212,94. Pratica C/3573.

  7. 1997 in data 22 dicembre Guido Gasperotti (RC) presenta in Consiglio Provinciale un’interrogazione che sottolinea i rischi connessi a tale progetto; in data 23 dicembre, prot. n. 5305/1/C55, il Servizio Faunistico esprime parere critico, tendenzialmente negativo, in ordine alla derivazione in argomento.

  8. 1997 in data 24 dicembre il Comune di Caldes presenta OPPOSIZIONE dove vengono esposte le seguenti considerazioni: 1)  l’impatto ambientale che l’intervento previsto avrebbe nei confronti del territorio; 2) la funzione di depurazione naturale svolta dalle acque del Noce; 3)  la pratica dello sport della canoa e del rafting esercitata sul fiume stesso; 4)  il grave danno complessivo ipotizzabile nel caso di proliferazione d’interventi di cui all’oggetto; 5)   in subordine, essendo soggetto elettrico interessato, così come previsto dalla propria programmazione socio-economica, all’aumento della produzione d’energia elettrica in collaborazione con il Consorzio elettrico “rio Caldo” di Caldes, e ritien di dover esercitare il diritto di prelazione.

  9. 1998 la società Lorengo Fratelli s.r.l., in risposta alle argomentazioni contenute nell’opposizione presentata dal Comune di Caldes, in data 13 marzo presenta le proprie controdeduzioni. La più importante è la seguente: 5)  l’esercizio del “diritto di prelazione” nell’utilizzo della risorsa idrica espresso dal Comune di Caldes nell’atto di opposizione, è in totale contrasto con le considerazioni di carattere ambientale e sportivo evidenziate nella prima parte dell’opposizione stessa. Il Testo Unico delle disposizioni di legge sulle Acque pubbliche e sugli impianti elettrici 1775/1933 non prevede l’istituto della prelazione, ma solo quello della concorrenza che risulta normalmente scaduta il 24 maggio 1996.

  10. 1998 con nota di data 26 gennaio prot. n. 282 l’Agenzia Provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA) esprime parere tendenzialmente negativo alla derivazione “Lorengo”; in data 23 marzo il Canoa Club Trento unitamente al Centro Canoe Val di Sole, al Crazy Raft e al Canoa Club Val di Sole presenta un’osservazione contraria – giunta dopo il termine prescritto per il deposito delle stesse nell’avviso n. 64/97 (previsto il 24 dicembre 1997) – dove si evidenzia l’alto interesse canoistico dell’intero corso del fiume Noce fino a Mostizzolo e si reputa l’opera di presa pericolosa per la presunta formazione di vortici dinamici a valle delle opere di laminazione e regolazione del fiume.

  11. 2000-2003 ai sensi dell’art. 44 della legge provinciale 20 marzo 2000, n. 3, l’istruttoria della domanda di concessione dei Lorengo viene sospesa, inizialmente fino al 31 dicembre 2001, successivamente prorogato al 31 dicembre 2003, in attesa della revisione del Piano generale per l’utilizzazione delle acque pubbliche (PGUAP) e del Piano energetico provinciale.

  12. 2004 rispetto alla domanda di derivazione dei Lorengo la Giunta provinciale, con d.G.P. 30 dicembre 2004, n. 3215, riconosce l’esistenza di un prevalente interesse pubblico a mantenere nel Noce una riserva di acqua di circa 1000 l/s ad uso irriguo a favore dei Consorzi irrigui di Cles, Denno, Tassullo, Nanno e di Terres, Cunevo e Flavon.

  13. 2007 Il 27 giugno la Società “Lorengo Energia srl”, nel frattempo subentrata alla Società “Fratelli Lorengo srl”, ripresenta domanda al Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche richiamandosi all’originaria richiesta del 1996.

  14. 2007 Il 16 ottobre il Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche rilascia alla Lorengo Energia s.r.l. la concessione di derivazione d'acqua dal fiume Noce, in corrispondenza della p.f. 1106 del C.C. di Bozzana, Comune di Caldes, nella misura di l/s 1200 ad uso idroelettrico, fino al 2036, per un canone annuo di Euro 3.149,38 (+ adeguamenti ISTAT). Determinazione n. 205 della dirigente Laura Boschini.

  15. 2007 Tra il 31 ottobre e il 5 dicembre il Comune di Caldes - dopo alcuni confronti con l’avvocato Lorenzi di Trento e con l’avvocato Pirrone dell’Avvocatura dello Stato di Trento - decide (con la sola contrarietà del consigliere Massimo Ferrari) di non presentare né ricorso in opposizione alla determinazione Boschini, né ricorso gerarchico alla Giunta Provinciale, né ricorso al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa.

  16. 2007 “In questo accavallarsi di consultazioni e riflessioni è nata l’idea del Comune di Cles, che da subito ha coinvolto il Comune di Caldes, di inoltrare alla Provincia richiesta di derivazione di acqua dal Noce per realizzare un’altra centrale idroelettrica”. (Lettera di Michele Mocatti, sindaco di Caldes, al sottoscritto di data 21 marzo 2008) In data 6 dicembre i comuni di Caldes e Cles depositano al Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche l’istanza di concessione per “poter derivare dal torrente Noce la portata d’acqua di 3724 l/s medi e 7000 l/s massimi ad uso idroelettrico per produrre, sul salto di metri 54,17, la potenza nominale media di KW 1977” (pratica n. C/13624). Il progetto viene presentato al consiglio comunale di Cles nel maggio 2009 e a quello di Caldes il 3 giugno 2009.

  17. 2008 Il 30 gennaio, tre mesi dopo aver ottenuto la concessione (senza il passaggio della Valutazione d’Impatto Ambientale, ma solo allo screening), la Lorengo Energia srl presenta alla PAT una nuova istanza, per chiedere la “variante sostanziale alla concessione C/3573 (…) per poter aumentare la portata massima derivabile da l/s 1200,00 a l/s 4000,00 e la portata media derivabile da l/s 1200,00 a l/s 3450,00”, aumentando di conseguenza la potenza nominale media da KW 212,94 a KW 612,21. In data 30 ottobre la Lorengo Energia srl presenta all’Agenzia Provinciale per l’Energia la DOMANDA DI DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA’ URGENZA ED INDIFFERIBILITA’ del progetto, grazie all’articolo 32 del disegno di legge di iniziativa giuntale n. 309 (contrari Bombarda, Viganò, Pinter) convertito nell’articolo 39 della legge finanziaria 2009 (12 settembre 2008, n. 16), votata dal Consiglio Provinciale il 4 settembre 2008 (favorevole Guido Ghirardini; contrari Denis Bertolini e Flavio Mosconi: consiglieri provinciali solandri). I

  18. 2008 ”L’assemblea degli industriali del Trentino ha imposto all’agenda politica il problema di un maggiore sfruttamento delle acque per la produzione di energia rinnovabile (…) va ricordata la norma proposta dalla legge finanziaria che andrà in discussione a settembre. Una norma che suona come attenzione alle istanze degli industriali oltre che come risposta ad un concessionario privato [QUALE?ndr]. La norma prevede infatti che anche per le concessioni date ai PRIVATI possa essere riconosciuto il carattere di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità, così da poter ricorrere all’esproprio di quei terreni che si rendessero necessari per la realizzazione delle opere richieste da una centralina. (…) Ho VOTATO CONTRO questa norma per due ragioni, una di principio perché non basta il FINE, energia rinnovabile, per giustificare il MEZZO, gli espropri in nome di un INTERESSE PRIVATO, (…) e una di merito perché quando la fonte rinnovabile è l’acqua occorre essere prudenti PERCHE’ L’ACQUA NON VALE DI MENO DELL’ENERGIA”. Roberto Pinter, PGUAP e nuove centraline, 31 luglio 2008. [Tibet free. Il blog di Roberto Pinter]

  19. 2009 Con delibera 10 luglio 2009 n. 1684 la Giunta Provinciale all’unanimità (presenti Dellai, Pacher, Rossi, Panizza, Olivi, Dalmaso e Gilmozzi) dichiara – ai sensi dell’articolo 1 bis 3, comma 3 della L.P. 6 marzo 1998 n. 4 – la “pubblica utilità urgenza ed indifferibilità del progetto per la costruzione di un impianto idroelettrico sul fiume Noce” presentato dalla Lorengo Energia srl.

  20. 2010 In data 11 agosto il consigliere provinciale Giuseppe Filippin (Lega Nord) presenta un’interrogazione (n. 1974) in merito al “procedimento amministrativo” della richiesta Lorengo, che “sembra danneggiare i comuni”. In data 15 dicembre l’assessore Pacher risponde che l’stanza della triplicazione della Lorengo “è attualmente sospesa (…)”, ma il 23 novembre il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio aveva rilevato “la sussistenza di un prevalente interesse ambientale e paesaggistico tale da rendere incompatibile la realizzazione dell’opera” e comunque l’istanza di variante datata 30 gennaio 2008 “risulta incompatibile, per disponibilità idrica, con quella presentata dai Comuni citati [Caldes e Cles] e quindi concorrente”

  21. 2011 In data 29 marzo con determinazione n. 217 Roberto Coali, dirigente del Servizio Bacini Montani, concede alla Lorengo Energia “ai soli fini idraulici e patrimoniali, fatti salvi i diritti di terzi (…) l’esecuzione degli interventi diretti a realizzare l’opera di presa costituita da traversa e per gli scarichi del dissabbiatore e della centrale idroelettrica nel torrente Noce e per l’allacciamento elettrico in attraversamento aereo dello stesso”. Con la stessa determinazione il Coali autorizza “l’esecuzione degli interventi diretti a realizzare le opere di cantierizzazione in fascia di rispetto Noce, nell’ambito dei lavori di costruzione di centrale idroelettrica in C.C.Bozzana, da quota 556,50 m slm a 538, 40 m slm nel comune di Caldes, il tutto secondo il progetto del luglio 2009 a firma dell’ing. Giorgio Lorengo”.

  22. 2011 In data 21 settembre la Commissione Edilizia del Comune di Caldes sospende l’esame della “pratica Lorengo”; In ottobre la Giunta comunale di Caldes chiede all’Avvocatura dello Stato e al Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio della PAT alcuni pareri legali in merito alla deroga urbanistica chiesta dalla Lorengo Energia. Tali pareri sono trasmessi ai Consiglieri comunali di minoranza nella tarda primavera del 2012; In data 4 ottobre l’ing. Giorgio Lorengo per conto della Società Lorengo Energia srl chiede alla Commissione provinciale per la tutela paesaggistico-ambientale “il rinnovo dell’autorizzazione con adeguamento del progetto alle prescrizioni” relativamente alla costruzione della centrale; In data 8 novembre la Commissione provinciale concede l’autorizzazione per l’esecuzione dei lavori “FATTA SALVA LA COMPETENZA DEL SINDACO IN MATERIA DI CONFORMITA’ DELL’OPERA CON GLI STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE URBANISTICA E RELATIVI REGOLAMENTI DI ATTUAZIONE”

  23. 2012 In assenzadella CONFORMITA’ URBANISTICA il CONSIGLIO COMUNALE di CALDES è chiamato entro agosto a decidere se concedere o meno la deroga urbanistica alla Lorengo Energia srl, ai sensi dell’articolo 112 della Legge urbanistica provinciale. Foto: Adriano Dalpez

  24. LEGGE URBANISTICA PROVINCIALELegge provinciale 4 marzo 2008, n. 1(Pianificazione urbanistica e governo del territorio) • Art. 112 • Esercizio dei poteri di deroga • 1.I poteri di deroga previsti dalle norme di attuazione degli strumenti di pianificazione, sia in vigore che adottati, o dal regolamento edilizio possono essere esercitati limitatamente alla realizzazione di opere pubbliche o d'interesse pubblico. • 2.Il regolamento di attuazione individua le opere qualificate d'interesse pubblico ai fini dell'esercizio del potere di deroga. • 3.La realizzazione in deroga di opere d'interesse pubblico e di opere pubbliche diverse da quelle previste dall'articolo 114, anche per gli interventi soggetti a denuncia d'inizio di attività, è subordinata al rilascio della concessione edilizia previa autorizzazione del consiglio comunale, che si esprime dopo aver acquisito il parere della CPC reso limitatamente alle tipologie d'intervento edilizio di particolare rilevanza di cui all'articolo 8. • 4.Il rilascio della concessione in deroga ai sensi del comma 3è subordinato, oltre che all'autorizzazione del consiglio comunale, al nulla osta della Giunta provinciale, nel caso di opere in contrasto con la destinazione di zona; in tal caso il parere della CPC si configura anche come atto istruttorio e consultivo per la decisione della Giunta provinciale (…). • 5.Le varianti al progetto assentito in deroga sono sottoposte a un nuovo procedimento di deroga, a eccezione di quelle che rientrano nei limiti indicati all'articolo 107 nonché di quelle che prevedono modifiche in diminuzione dei valori di progetto, che sono soggette solamente a denuncia di inizio di attività.

  25. IL COMUNE DI CALDES NON DOVREBBE CONCEDERE LA DEROGA URBANISTICA ALLA LORENGO ENERGIA SRLperché: • il progetto non è condiviso dalla comunità locale; • Il Comune territorialmente interessato (CALDES) non ha - finora - riconosciuto la sussistenza di un “interesse pubblicoconnesso allo sviluppo sostenibile della comunità locale”, di cui parla l’articolo 1 bis 3, comma 3, della Legge Provinciale 6 marzo 1998, n. 4; • il progetto non presenta alcuna “pubblica utilità” per la comunità locale (il canone annuale di poco più di € 3.000 andrà nelle casse provinciali e non in quelle comunali), ma anzi è destinato a creare disagi per i lavori di realizzazione delle condotte forzate ad alcune aziende agricole, ai proprietari dei terreni e ai frequentatori della pista ciclabile “Sole”; • il progetto rischia di compromettere la pratica degli sport fluviali sul Noce a valle di BOZZANA e di conseguenza provocare ricadute negative sull’economia turistica della valle e sull’occupazione; • il progetto rischia di compromettere la proposta di Parco fluviale del Noce, rilanciata nel 2008 dal Comitato permanente per la difesa del Noce e successivamente accolta dalla Comunità della Val di Sole (nel 2011 sono iniziati i primi studi sulla fattibilità).

  26. IL CONSIGLIO COMUNALE DI CALDES DOVREBBE VOTARE INVECE UNA MOZIONE FINALIZZATA A: chiedere al dott. Roberto Coali, dirigente del Servizio Bacini Montani della PAT, di revocare, “nell’interesse pubblico”, la concessione– “agli effetti idraulici e patrimoniali, per la realizzazione dell’opera di presa costituita da traversa e per gli scarichi del dissabbiatore e della centrale idroelettrica nel torrente Noce e per l’allacciamento elettrico in attraversamento aereo dello stesso” – rilasciata con la determinazione n. 217 di data 29 marzo 2011. Si legge infatti nella richiamata determinazione: “L’Amministrazione concedente si riserva ogni e più ampia facoltà di sospensione, modifica o revoca, in qualsiasi momento, della presente concessione quando ciò fosse ritenuto necessario nell’interesse pubblico, per negligenza del richiedente, o per altri giustificati motivi, senza che il Concessionario possa opporsi e vantare danni o indennizzi di sorta”.

  27. Cosa può fare ilComitato permanente per la difesa del fiume Noce? • Chiedere alla Giunta dellaProvincia autonoma di Trento di ripristinare la MORATORIA in materia di rilascio di nuove concessioni idroelettriche sul NOCE in VAL DI SOLE, e quindi di sospendere l’istruttoria (e i relativi procedimenti) delle domande di concessione e di utilizzazione di acque, già presentate o che saranno presentate anche dopo la data di entrata in vigore della moratoria, fino all’istituzione del PARCO FLUVIALE del NOCE; • Chiedere al Consiglio della Provincia autonoma di Trento di modificare il comma 3 dell’articolo 1 bis 3, della L. P. 4/98, escludendo - per i soggetti PRIVATI - la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità dei “progetti concernenti la realizzazione e l’esercizio di derivazioni a scopo idroelettrico…”; • Chiedere al Consiglio comunale di Caldes di non concedere la DEROGA URBANISTICA alla Lorengo Energia srl.

  28. Considerazioni del rappresentante del Servizio Turismo della PAT trasmesse in occasione della Conferenza dei Servizi di data 24/3/2009 avente ad oggetto “domande di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico” (pratica n. C/13624 - centrale Cles-Caldes) I progetti in corso di approvazione di derivazioni per lo sfruttamento idroelettrico degli affluenti (Rabbies, Vermigliana, Meledrio, Barnes, ..) rappresentano già adesso un grave e concreto pericolo per il mantenimento dell’integrità ambientale della valle, elemento imprescindibile in un’ottica lungimirante di promozione turistica. Ne consegue che l’unico futuro possibile per il NOCE è quello della sua tutela nella maniera più INTEGRALE possibile, magari anche attraverso l’istituzione di un parco fluviale che ne garantisca la conservazione da Cogolo a Mostizzolo.

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