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Presentation Transcript


  1. Per l’uso di questo file • Questi dati servono per la lettura della Storia della letteratura: non basta una lettura di queste slides, ma servono come guida, per rintracciare i punti di maggiore interesse che vanno studiati sul manuale.

  2. Gli inizi: 1. Leggere le pagine relative. Cenni: • VI sec. a.C., l’attuale Inghilterra è abitata dai Celti. La dominazione romana, militare, incide solo parzialmente; • Il popolo stanziale dopo le invasioni romane sono i Britanni, di lingua celtica; • Sassoni, Angli e Iuti (popolazioni germaniche che invadono la parte meridionale provenendo dal nord) soppiantano i Britanni intorno al 450 d.C. La lingua anglo-sassone si forma in questo periodo: è l’Old English, di ceppo germanico.

  3. Gli inizi: 2. • Alfredo il Grande, regnante dall’871 all’899, riunisce la Britannia anglosassone. • La religione è il Cristianesimo (attenzione a non confondere, come avviene talvolta, il Cristianesimo con le sue suddivisioni, la religione cattolica, ortodossa, più avanti protestante, anglicana – v. slides 24 e 25 – e così via. • La lingua volgare (in cui si scrive anche poesia) è l’anglosassone; la lingua colta il latino.

  4. Gli inizi: 3. • Tipico della poesia anglosassone è il verso allitterativo. • In versi allitterativi è l’importante poema Beowulf (inizio dell’VIII secolo) con la lotta del Principe contro il drago Grendel e sua madre. Pessimismo tragico, morte dell’eroe. [Interessante vedere, su Wikipedia, la messe di film e videogiochi a cui la leggenda ha dato origine.] • Produzione elegiaca: The Wanderer, The Seafarer (stesso periodo). • Molto importante la Historia del Venerabile Beda (Historia ecclestiastica Gentis Anglorum, 731 circa), in latino, poi tradotta in anglosassone.

  5. Fusione di Anglosassoni e Normanni • 1066: battaglia di Hastings. • William the Conqueror (che proviene dalla Francia: duca di Normandia) sconfigge gli anglosassoni. • 1154: sale al trono Enrico II Plantageneto (normanni e angioini).

  6. Importanza della vittoria dei normanni • La battaglia di Hastings è importante anche dal punto di vista culturale perché la fusione sassoni-normanni dà luogo alla nuova lingua inglese, con forti elementi romanzi (derivati dal francese). • Nasce quindi il Middle English, con una fusione di elementi anglosassoni ed elementi romanzi. • Il verso allitterativo ha lunga vita: sarà usato anche in molte opere in Middle English.

  7. La narrativa romanzesca: i primi romances – 1. • C’è una forte influenza delle chansons de geste (XI-XII secolo) e dei romancescavallereschifrancesi. Fondamentali il ciclo bretone (soprattutto in Inghilterra: re Artù, i cavalieri della tavola rotonda) e il ciclo carolingio, soprattutto in Francia (Carlo Magno), ma con importanti derivazioni anche in altri paesi. Da varie voci di Wikipedia: The traditional subject matter of the chansons de geste became known as the Matter of France. This distinguished them from romances concerned with the Matter of Britain, that is, King Arthur and his knights; and with the so-called Matter of Rome, covering the Trojan War, the conquests of Alexander the Great, the life of Julius Caesar, a.s.o., seen as exemplars of chivalry. • The Arthurian cycle The Arthurian literary cycle is the best known part of the Matter of Britain. It has succeeded largely because it tells two interlocking stories that have intrigued many later authors. One concerns Camelot, usually envisioned as a doomed utopia of chivalric virtue, undone by the fatal flaws of Arthur and Sir Lancelot. (Va precisato che queste mancanze non sono viste soltanto come tipiche dei personaggi, comunque eroici, ma, secondo l’ottica cristiana, come parte spesso ineluttabile della condizione umana.)The other concerns the quests of the various knights to achieve the Holy Grail; some succeed (Galahad, Percival: i cavalieri ‘senza macchia e senza paura’) and others fail (Lancelot).

  8. Influenze delle chansons de geste Da Wikipedia: The chansons de geste created a body of mythology that lived on well after the creative force of the genre itself was spent. The Italian epics of Torquato Tasso (Rinaldo), Orlando innamorato (1495) by Matteo Boiardo, and Orlando furioso by Ludovico Ariosto are all founded on the legends of the paladins of Charlemagne that first appeared in the chansons de geste. Orlando Furioso was a major influence on Edmund Spenser’s epic The Fairie Queene. (Shakespeare’s Much Ado about Nothing takes one of its plots - Hero/Claudio/Don John - from Orlando Furioso (probably via Spenser or Bandello).

  9. La narrativa romanzesca: i primi romances – 2. • Il francese Roman de Brut viene tradotto in inglese ed adattato, basandosi… • … sulla Historia Regum Britanniae di Geoffrey of Monmouth (1100-1155 circa): che sarà importante come fonte per molti testi successivi, anche shakespeariani; • Nell’ambito della narrativa romanzesca tratta dalle chansons de geste e dai romances francesi, è da ricordare Sir Gawain and the Green Knight (sempre in versi allitterativi; fine ‘300). Vedi le due prossime diapositive.

  10. Sir Gawain and the Green Knight (da Wikipedia) • La storia inizia a Camelot, durante i festeggiamenti in corso alla corte di Re Artù. • Un imponente Cavaliere Verde entra nella stanza e propone un gioco: domanda se qualcuno è disposto a infliggergli un colpo con la sua ascia, a condizione però che il Cavaliere Verde, esattamente tra un anno e un giorno, restituisca il colpo a chi accetta la sfida. Sir Gawain accetta. Con un sol colpo, mozza la testa del Cavaliere Verde; questi raccoglie la testa dal pavimento e ricorda a Gawain che loro due si devono incontrare alla Cappella Verde tra un anno e un giorno. • All'avvicinarsi della scadenza, Sir Gawain parte. Il suo lungo viaggio lo porta a un castello, dove incontra Bertilak de Hautdesert, il signore del maniero, e la sua bella moglie. Gawain racconta loro del suo appuntamento presso la Cappella Verde. Gli vien detto che la Cappella è vicina; Gawain rimane quindi ospite al castello. • Prima di andare a caccia il giorno successivo, Bertilak gli propone uno scambio: egli darà a Gawain quello che catturerà, a condizione che questi dia a lui quello che potrà ottenere durante il giorno. Sir Gawain accetta. Dopo che Bertilak è partito per la caccia, Lady Bertilak visita Gawain cercando di sedurlo, ma riesce ad ottenere solo un bacio. • Quando Bertilak ritorna dà a Gawain il cervo che ha ucciso; il suo ospite gli dà un bacio, il suo premio della giornata, senza dire da chi lo ha ricevuto. La storia si ripete nei giorni successivi: due baci scambiati con un cinghiale, tre baci scambiati con una volpe. Il terzo giorno, però, la donna regala a Gawain anche una fascia di seta verde che lo proteggerà da qualsiasi colpo che gli verrà inferto; Gawain si tiene la cintura. • Il giorno successivo Gawain parte per la Cappella Verde con indosso la cintura. Trova il suo sfidante nella cappella intento ad affilare l'ascia e si dispone a ricevere il colpo, secondo i patti. Il Cavaliere Verde si prepara a mozzare la testa di Gawain, ma per ben due volte tentenna e la terza volta lo colpisce dolcemente sul collo, causandogli solo una piccola ferita. Il Cavaliere Verde poi si rivela essere il signore del castello, Bertilak; spiega che l'intero gioco è stato organizzato dalla fata Morgana, nemica di Artù. Gawain in un primo momento è sconvolto e pieno di vergogna, ma i due uomini si chiariscono cortesemente (modalità tipica del romanzo cavalleresco) e l’eroe torna a Camelot, dove indosserà la cintura come segno di vergogna per la sua incapacità di mantenere la sua promessa con Bertilak. Artù decreta che tutti i suoi cavalieri d'ora in poi dovranno indossare una fascia verde, in ricordo dell'avventura vissuta da Gawain. (Notare l’analogia tra il flaw di Gawain e le mancanze umane, di cui abbiamo parlato, di Lancelot e Artù.)

  11. Ancora su Sir Gawain: La voce di Wikipedia, riassunta nella diapositiva precedente, è utile ma mal tradotta. Può essere interessante consultare la voce inglese (http://en.wikipedia.org/wiki/Sir_Gawain_and_the_Green_Knight), soprattutto l’approfondimento dei temi Temptation and testing, Hunting and seduction, Nature and chivalry • In 1925, J.R.R. Tolkien and E.V. Gordon published a scholarly edition of the Middle English text of Sir Gawain and the Green Knight; a revised edition of this text was prepared by Norman Davis and published in 1967. The book, featuring a text in Middle English with extensive scholarly notes, is frequently confused with the translation into Modern English that Tolkien prepared, along with translations of Pearl and Sir Orfeo, late in his life. • The poem has been adapted to film twice, on both occasions by writer-director Stephen Weeks: first as Gawain and the Green Knight in 1973 and again in 1984, featuring Miles O'Keeffe as Gawain and Sean Connery as the Green Knight. Both films have been criticised for deviating from the plot. There have been at least two television adaptations, Gawain and the Green Knight in 1991 and the animated Sir Gawain and the Green Knight in 2002. • More animations: [INTERESSANTI]http://www.youtube.com/watch?v=t855W1rFYEo&feature=related; http://www.youtube.com/watch?v=WgyTl9siqTE&NR=1; http://www.youtube.com/watch?v=AZuyWGr4stg&NR=1

  12. Geoffrey Chaucer – 1. (Si pronuncia /’dʒefri/ /’to:sә(r)/) CanterburyTales. 1400. Scritto in versi e in Middle English, che come abbiamo visto è già abbastanza simile all’inglese moderno, ma con commistioni inglese-francese. È stato paragonato al Decamerone di Boccaccio– che però è scritto in prosa – per realismo, tipo di comicità e anche tipo di struttura (v. punto seguente). Sia i Canterbury Tales sia il Decameron sono racconti con una cornice (frame).Un gruppo di persone si intrattengono raccontando storie: i rifugiati dalla peste nel caso del Decameron, il pellegrinaggio a Canterbury per Chaucer.

  13. Geoffrey Chaucer – 2. • Per Chaucer, al pari di altri intellettuali contemporanei, l'attività letteraria non costituì mai una fonte di sostentamento se non nel senso metaforico dell'espressione: rispondeva cioè ad una necessità interiore di esprimersi dando sfogo ai propri sentimenti e alle proprie preoccupazioni. Ma Chaucer era fortemente attivo culturalmente e praticamente.

  14. Geoffrey Chaucer – 3. • Altre opere importanti di Chaucer (tutte della seconda metà del Trecento): • The House of Fame; • The Book of the Duchess; • The Parliament of Fowles; • The Legend of Good Women; • Troilus and Criseyde (ispirato al Filostrato di Boccaccio): importante anche perché ne derivano vari testi elisabettiani.

  15. Altri autori del periodo da conoscere • Langland, Piers Plowman (poema allegorico, accostato alla Commedia dantesca): 1370-1390. Sempre in versi allitterativi. “Piers is considered by many critics to be one of the early great works of English literature along with Chaucer’s Canterbury Tales and Sir Gawain and the Green Knight.” • Gower, Confessio Amantis: 1380-90. Scritta in Middle English, mentre altre opere di Gower sono in latino. (Probabile influenza di Chaucer.)

  16. Altri autori importanti (Quattrocento e Cinquecento) • Thomas Malory, autore della Morte d’Arthur (sempre ispirata al ciclo arturiano)conclusa nel 1469, pubblicata postuma nel 1485 daCaxton(stampatore, l’antica versione dell’editore): è fondamentale per la pubblicazione dei primi testi a stampa (dall’inizio degli anni ‘70 del Quattrocento). • Thomas More, autore di Utopia (1516); avere presente anche il suo ruolo pubblico come consigliere di Enrico VIII.

  17. Le Mort D’Arthur – 1 • Malory rimaneggiò una quantità di fonti preesistenti soprattutto francesi ma anche inglesi. Il tema era relativo alla ‘materia bretone’ di cui abbiamo parlato. Il tutto venne poi da lui rielaborato e ricucito insieme secondo il criterio dell'abbreviazione e della condensazione, ma senza alcun progetto unitario. Il risultato è infatti una sequenza di otto romanzi cavallereschi spesso slegati che seguono la leggenda del re britannico dall'infanzia alla morte.

  18. Le Mort D’Arthur – 2 Spiccano nell’opera valori tipicamente cortesi e cavallereschi (onore, fedeltà, nobiltà d’animo). È difficile, allora, non scorgere una profonda ironia nella contraddizione fra l’ideologia così proclamata e il poco che pare invece accertato circa l'uomo Malory, personalità a dir poco irrequieta (accusato di violenza, stupro e tentato omicidio). Anche se la corrispondenza di vita da un lato, e dall'altro ideali e aspirazioni espresse nell'opera d'arte, non è affatto una costante.

  19. Le Mort D’Arthur – 3 Il contributo personale di Malory sta tuttavia nel rinnovamento operato sul tessuto linguistico della prosa d'arte inglese. Procede secondo un'opera di semplificazione: così ad esempio la sintassi della frase viene resa più scorrevole, leggibile, gradevole.

  20. Thomas More – Utopia – 1 • Utopia, che vuol dire non-luogo (dal greco ou = senza) oppure luogo del bene (dal greco eu = bene), è il nome dell'isola visitata dal protagonista in una località indefinita del nuovo mondo. N.B.: Il testo fu scritto inizialmente in latino.

  21. Thomas More – Utopia – 2 • In questo luogo More stabilisce la sede di uno Stato ideale dove non esistono proprietà privata, né denaro, né differenza di rango, dove la guerra è sconosciuta, non c'è posto per l'ambizione personale o il conflitto politico. Qui i desideri privati sono attenuati dell'interesse comune della convivenza civile. Uniformità e giustizia: sono queste le principali caratteristiche di Utopia.

  22. Thomas More – Utopia – 3 • Ispirata sia alla Repubblica di Platone sia ai resoconti dei recenti viaggi di esplorazione verso nuove terre, che offrivano una prospettiva inedita sul vecchio continente, la sobria e retta isola di Utopia sembra voler essere la rappresentazione contraltare dell'Inghilterra del tempo: rigidamente divisa da gerarchie sociali, vanagloriosa e pretenziosa, ingiusta e violenta, mal governata dalla folle ingordigia dei potenti.

  23. Thomas More – Utopia – 4 • Probabilmente quest'opera costituisce il primo esempio di critica alla società contemporanea. • Utopia, insomma, serve più a condannare i vizi del reale che a decretare la virtù dell'ideale. • Le proposte di More – nonostante fosse Cancelliere del Re e arcivescovo di Canterbury – sono estremamente moderne e audaci: comunismo, condanna del denaro, eutanasia. L’uomo e la donna possono vedersi nudi prima del matrimonio, per non avere tristi sorprese dopo. • Importanza dell’influenza del grande umanista Erasmo da Rotterdam, suo grande amico (l’Elogio della follia).

  24. Teatro medievale: mystery plays, miracle plays, morality plays • Teatro non professionista, ma organizzato dalle corporazioni di arti e mestieri. • È di tema religioso; inizia in modo embrionale durante la messa, poi ‘esce’ sul sagrato delle chiese, poi si secolarizza sempre di più. • Effettuato su pageants (vedere Storia della Letteratura). • La sua eredità è essenziale, e confluisce nel teatro successivo. • Tra i più importanti: Secunda Pastorumcome miracle play, EverymaneThe Castle of Perseverance come morality play.

  25. Le fasi fondamentali della storia inglese – 1 • 1215: Magna Charta (Libertatum): regola il rapporto fra il sovrano e i nobili. Controllo del sovrano da parte di 25 baroni; è già un embrione di Parlamento. • La Monarchia inglese sarà molto presto una monarchia parlamentare, a differenza delle altre monarchie europee, che saranno a lungo a base assolutistica.

  26. Le fasi fondamentali della storia inglese – 2 • 1485: Fine della Guerra delle due Rose e del Feudalesimo. Guerra di tipo dinastico, vide impegnate due diversi rami della dinastia dei Plantageneti: i Lancaster e gli York. Con la fine della guerra e la nascita della dinastia Tudor (Enrico VII, Enrico VIII, Elisabetta I), l’Inghilterra diventa presto uno Stato potente e un importante punto di riferimento per la società continentale.

  27. Le fasi fondamentali della storia inglese – 2 • 1534: Scisma anglicano – con l’Act of Supremacy, separazione dalla Chiesa cattolica di Roma da parte di Enrico VIII Tudor – (di cui il manuale sottolinea soltanto gli aspetti dinastici ed economici; a questi vanno uniti quelli politici, cioè l’importanza di una Chiesa nazionale per l’affrancamento da Roma e la nascita dello Stato nazionale);

  28. La situazione religiosa (cont. Diapositiva precedente) • La religione anglicana, che nasce appunto con lo Scisma anglicano, è quella di Stato: collegata con il Protestantesimo e con la Riforma di Lutero (1517); • I cattolici: imperanti fino al 1534, sono in seguito variamente osteggiati, banditi dagli uffici pubblici, perseguitati (vedi la Congiura delle Polveri, Powder Plot, sotto Giacomo I); • I puritani vengono banditi dal Parlamento e dalla Chiesa da Giacomo; ma la borghesia dei citizens ha simpatie puritane.

  29. Le fasi fondamentali della storia inglese – 3 • 1553-1558: sale al trono Maria, sorella di Elisabetta I, nota come Bloody Mary (Maria la sanguinaria). • Protagonista di stragi e persecuzioni contro gli Anglicani, ripristina brutalmente il Cattolicesimo. Sposa Filippo di Spagna nonostante il parere contrario del Parlamento. • L’Inghilterra perde Calais, la sua ultima postazione in Francia, a causa di un suo tragico errore (1558).

  30. Le fasi fondamentali della storia inglese – 4 • 1558-1603: regno di Elisabetta I. • Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena, considerata un’usurpatrice dai cattolici (che non accettano il matrimonio dei suoi genitori) conquista invece il cuore dei suoi sudditi. • Intelligente e sensibile, incoraggia la pace, la giustizia e promuove le arti e la cultura. • Tenta di conciliare le esigenze sia dei protestanti che dei cattolici; ha il culto del celibato e si dichiara sposa della propria Nazione. Muore senza eredi.

  31. Le fasi fondamentali della storia inglese – 5 La dinastia Stuart • Gli Stuart provengono dalla Scozia, allora divisa dall’Inghilterra; • L’Inghilterra è già una sorta di monarchia costituzionale (Vedi Magna Carta, 1215); • Il Parlamento ha un ruolo limitato ma importante, di controllo e contraltare al re. Gli scozzesi importano una concezione regale più antiquata: regalità per diritto divino (vedi il trattato Basilikon Doron di Giacomo I); • Questo porterà al conflitto con il Parlamento e coi Puritani.

  32. Le fasi fondamentali della storia inglese – 6 La dinastia Stuart • 1603-1625: regna Giacomo I. • Sovrano corrotto, nepotista. Indebitamento dei nobili, spreco della Corte. Nomina alle cariche importanti dello Stato dei favoriti del Re. Cattivo rapporto con il Parlamento.. • Tuttavia difende le arti e diventa patrono dei teatranti.

  33. Le fasi fondamentali della storia inglese – 7 La dinastia Stuart • 1625-1642: regno di Carlo I (figlio di Giacomo I). • Nascono una serie di contrasti con il Parlamento (che spesso non viene convocato), dovuti alla considerazione del re come figura di autorità assoluta. • Il partito dei Puritani (il più vicino alla nascente borghesia) assume un’importanza fonda-mentale. • Nel 1642 Carlo I viene deposto e nel 1649 viene decapitato.

  34. Le fasi fondamentali della storia inglese – 8 • 1649-1658: l’unica Repubblica che la storia inglese ricordi, quella cioè capeggiata da OliverCromwell. Questi, a sua volta, non è d’accordo con le decisioni del Parlamento, lo scioglie e diventa una sorta di dittatore (Lord Protettore). Muore nel 1658 lasciando il potere nelle mani del figlio che, rivelatosi incapace di gestire le redini del governo, viene facilmente deposto dalle forze della Restaurazione, intenzionata a ripristinare in Europa i sovrani assoluti sui loro rispettivi troni.

  35. Le fasi fondamentali della storia inglese – 9 • 1660: Restaurazione inglese. Carlo II, figlio di Carlo I (che era fuggito in Francia) risale al trono. Al suo ritorno in patria importa modi ‘continentali’, anche in ambito culturale e teatrale.

  36. Le fasi fondamentali della storia inglese – 10 • L’erede di Carlo II, Giacomo II, era di simpatie cattoliche. Senza figli maschi, si riteneva probabile che l’erede al trono sarebbe stata la figlia Maria, protestante, moglie di William of Orange. Con la nascita di un figlio, nel 1688, diventava probabile l’instaurarsi di una dinastia cattolica. • Nel 1688, i parlamentari (sia Whigs che Tories) si uniscono e propongono l’ascesa al trono di Guglielmo d’Orange, che regnerà congiuntamente con la moglie Maria. • Questa è definita Bloodless, o Glorious, Revolution. • Il risultato è la definitiva sconfitta del Cattolicesimo in Inghilterra. Ai cattolici era addirittura impedito di votare; il re non poteva essere cattolico o sposare una cattolica, e la dinastia Stuart risultava esclusa dal trono. • Nel 1688, il Parlamento promulga il Bill of Rights, che rafforza i poteri del Parlamento.

  37. SPENSER • Le sue opere da ricordare sono The Shepherd’s Calendare soprattutto la Faerie Queene (1590-96, con una parte postuma). • The Shepherd’s Calendar: raccolta di 12 ecloghe dove il poeta si ispira esplicitamente a Virgilio. La più nota di queste è la quarta, April, dedicata a Elisabetta, ‘regina dei pastori’ della quale Spenser fa l'elogio – che più tardi svilupperà fino a promuoverla a ‘regina delle fate’ nel suo capolavoro The Faerie Queene –.

  38. Spenser, The Faerie Queene – 1 • The Faerie Queene si presenta come un libro di cortesia che ha lo scopo di istruire e formare la classe dirigente di Elisabetta I / Gloriana. L’autore ha deciso di impartire le sue istruzioni morali attraverso l’uso della historical fiction di re Artù. The Faerie Queene è insieme poema epico e romance.Uso fortissimo dell’allegoria: è dunque richiesta attenzione costante e profonda del lettore. (Cfr. episodio delle Grazie e del pifferaio Colin Clout con Calidore: le Grazie, e con loro la civiltà, possono essere invocate solo dal soave suono della poesia-piffero; autoritratto del poeta come importante strumento di civiltà).

  39. Spenser, The Faerie Queene – 2 • In ambito italiano, questo poema si può avvicinare ad Ariosto e Tasso: è un lungo poema cavalleresco, il primo poema epico in inglese moderno, con avventure fantastiche e celebrazione della Regina. • Non viene completato. È pubblicato in parte fra il 1590 e il 1596, in parte postumo nel 1609. Il progetto dell'opera prevedeva 12 libri ma l'autore ne riuscì a scrivere solo 6, e il 7 restò incompiuto.

  40. Il sonetto in Inghilterra – 1 • L’influenza della poesia italiana è importante, addirittura determinante. • Il sonetto, forma poetica chiusa dalla struttura determinata (14 versi con schema prosodico fisso), è importato in Inghilterra dai poeti Wyatt e Surrey (vedere Storia della Letteratura).

  41. Il sonetto in Inghilterra – 2 • L'importazione del modello culturale e letterario di Petrarca e quello immensamente diverso di Wyatt non avveniva però senza modificazioni creative e soggettive. Nell'argomento tipicamente petrarchista dell'amante perpetuamente insoddisfatto dell'amore dell'amata, per esempio, Wyatt immette l’evocazione nitida della sua presenza fisica: l'amata diventa oggetto di un desiderio problematico e concreto.

  42. Il sonetto in Inghilterra – 3 • Surrey mise appunto la forma definitiva del sonetto inglese. Inoltre inventò il verso che ebbe una enorme fortuna nei successivi quattro secoli: il famoso blank verse, che sarà essenziale nel teatro elisabettiano – verso che egli usò nella traduzione del secondo quarto libro dell'Eneide. • Proprio come Wyatt, Surrey pubblicò le sue poesie in vita per il semplice fatto che esse erano destinate al ristrettissimo pubblico di corte presso il quale circolavano. Esse furono pubblicate solo nella famosa raccolta Tottel’s Miscellany, che prende nome dallo stampatore che decise di raggruppare poesie di Wyatt, Surrey e altri autori, creando un'antologia che esercitò una grande influenza sui poeti successivi.

  43. Altri autori e opere fondamentali: È bene ricordare inoltre: Philip Sidney, autore dell’Arcadia; John Donne, grande poeta contemporaneo di Shakespeare.Poeta metafisico, wit (attenzione al significato del termine: non humour, spirito, ma ingegno, capacità di creare arditi accostamenti verbali). Songs and Sonnets, Holy Sonnets (vedi diapositive successive). Caratteristica dei poeti metafisici, come anche dei drammaturghi del periodo, è l’inclusione nelle opere di elementi non tradizionalmente poetici e di molti aspetti della vita, incluse filosofia e scienza. Vedi, nella prossima slide, la citazione della “new philosophy”, che si riferisce alle scoperte copernicane.

  44. Da “The Anatomy of the World”

  45. Da “A Valediction – Forbidding Mourning” ...Le nostre anime, dunque, che sono una,sebbene io debba andare, non patisconofrattura ma espansione, come orobattuto fino alla più aurea lama.Siano pur due, lo sono come i rigidigemelli del compasso sono due:la tua anima il piede fisso che, all'apparenzaimmoto, muove al moto del compagnoe, se pure dimori nel suo centroquando l'altro si spinge più lontano,piega e lo segue intentoe torna eretto al suo tornare al centro.Così tu sei per me che debbo, simileall'altro piede, obliquamente correre:la tua fermezza chiude giustamente il mio cerchioe al mio principio mi riporta sempre. • …Our two souls therefore, which are one,Though I must go, endure not yetA breach, but an expansion,Like gold to airy thinness beat. • If they be two, they are two soAs stiff twin compasses are two,Thy soul the fixed foot, makes no showTo move, but doth, if th’ other do. • And though it in the centre sit,Yet when the other far doth roam,It leans, and hearkens after it,And grows erect, as it comes home. • Such wilt thou be to me, who mustLike th’ other foot, obliquely run;Thy firmness makes my circle just,And makes me end, where I begun.

  46. IL TEATRO ELISABETTIANO • Nel 1576 è costruito il primo teatro, The Theatre; • Sotto Elisabetta, abbiamo il teatro elisabettiano in senso stretto (1576-1603); • poi il teatro giacomiano (Jacobean Theatre: 1603-1625); • infine il teatro carolino (Caroline theatre: 1625-1642); • 1642, chiusura dei teatri da parte dei Puritani.

  47. I teatri all’aperto (open-air), detti public theatres • Il Rose, lo Swan, il Globe, e così via. Struttura circolare, gallerie e parte del palcoscenico al coperto, outer stage e platea allo scoperto. • Gli spettacoli sono rappresentati di giorno; assenza di scenografia; • Prezzi molto bassi per i groundlings (chi stava in platea); • Pubblico variegato: popolo e nobili, fino ai gradi più alti della scala sociale; • Si tratta di teatri molto grandi: 2000 o 3000 posti.

  48. I teatri al chiuso (private theatres) • Basta citare il Blackfriars; • Sono presenti già dalla seconda metà del ’500; • Vi recitano principalmente le compagnie composte da boy actors; • Dal 1608 viene affittato dai King’s Men; • Interni più curati e raffinati, prezzo del biglietto piuttosto alto; • Sono più piccoli di quelli all’aperto e più esclusivi, il pubblico che li frequenta è composto di nobili o di persone facoltose.

  49. Gli attori e le compagnie • I ruoli femminili sono interpretati da boy-actors per tutto il periodo, fino alla Restaurazione. • Comincia nel periodo elisabettiano la protezione delle compagnie da parte di nobili, e più avanti anche del Re: la compagnia di Shakespeare sono i Chamberlain’s Men, che nel 1603 prenderanno il nome di King’s Men. • Alcuni drammaturghi sono free-lance, ma altri hanno un rapporto più stretto con le compagnie, di cui sono azionisti (sharers). Scrivono comunque i loro drammi pensando ad attori specifici.

  50. I GENERI TEATRALI PRINCIPALI – 1. • Chronicle plays,o drammi storici: prevalentemente si occupano di regnanti (Shakespeare, celebrazione della storia inglese, costruzione di una identità nazionale) o di nobili. Talvolta si occupano anche di cittadini illustri. Se ne scrivono prevalentemente nel decennio 1590-1600. • Tragedy of blood; revenge tragedy – or tragedy of revenge: Kyd, Shakespeare, Webster(soprattutto 1590-1615, ma ne esistono esemplari anche fino al 1640). Per l’influenza di Seneca, vedi slide su Kyd.

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