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Bernart de Ventadorn , Canzone di primavera (1180 circa)

Bernart de Ventadorn , Canzone di primavera (1180 circa). 1 ) Dove si svolge la scena raffigurata nel quadro del pittore J. William (1916)? 2) Chi sono i personaggi e cosa stanno facendo? . L’amore cortese. Cos’è la cortesia?

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Bernart de Ventadorn , Canzone di primavera (1180 circa)

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Presentation Transcript


  1. Bernart de Ventadorn, Canzone di primavera (1180 circa)

  2. 1) Dove si svolge la scena raffigurata nel quadro del pittore J. William (1916)? 2) Chi sono i personaggi e cosa stanno facendo?

  3. L’amore cortese • Cos’è la cortesia? • Qual è l’opposto di “cortesia” e in quali termini si definisce tale opposizione? • Perché l’amore è definito “cortese”? 4) Al centro di tale concezione c’è la donna. Come viene concepita? 5) Qual è la posizione dell’uomo rispetto alla donna? 6) E’ un amore ricambiato, che trova anche una forma di appagamento sensuale? Se sì, perché? Se, no perché? 7) Tale sentimento produce effetti contrastanti sull’amante. Quali? 8) Perché la Chiesa giunse a condannare la concezione dell’amore cortese e la poesia che ne era espressione? 9) Quali interpretazioni dell’amore cortese hanno fornito gli studiosi?

  4. Bernart de Ventadorn • Vissuto nel XII secolo, frequentò la corte dei visconti di Ventadour dove era nato. Nel 1194 prese i voti nell’abbazia di Dalon, nella regione della Dordogna, dove morì qualche anno dopo. Fu in contatto con alcuni tra i più noti trovatori. Di lui ci sono pervenute circa quaranta canzoni, tutte d’argomento amoroso.

  5. Quando erba nuova e nuova foglia nasce e sbocciano i fiori sul ramo, e l’usignolo acuta e limpida leva la voce e dà principio al canto, gioia ho di lui, ed ho gioia dei fiori, e gioia di me, e più gran gioia di madonna da ogni parte son circondato e stretto di gioia, ma quella è gioia che tutte l’altre avanza. 1) Nella prima strofa compaiono tre temi tipici della lirica provenzale che abbiamo già evidenziato nella canzone di G. D’Aquitania. 2)Qual è la parola chiave della strofa? Qual è il suo significato? 3) Sintetizza il contenuto della prima strofa.

  6. Tanto amo madonna e l’ho cara, e tanta reverenza e soggezione ho per lei, che di me non ardii parlare mai e nulla chiedo da lei, nulla pretendo. Ma ella conosce il mio male e il mio duolo e quando le piace mi benefica e onora, e quando le piace io sopporto la mancanza dei suoi favori, perché a lei non ne venga biasimo. 1.In questa strofa compaiono i temi della sudditanza e dell’inferiorità dell’amante nei confronti dell’amata: in quali punti? 2.Sono presenti anche altri tre temi. Quali?

  7. . II. . Mi meraviglio come posso resistere che non le manifesti il mio talento: quand’io veggo madonna e la miro, - i suoi begli occhi le stanno così bene! - a stento mi tengo dal correre a lei. Così farei, non fosse per timore, ché mai vidi corpo meglio modellato e colorito agli uffici d’amore così tardo e lento.. 1.In questa strofa compaiono i seguenti temi tipici: a)esaltazione della bellezza femminile dal punto di vista fisico; b)La contraddizione tra l’impulso naturale (soddisfare il desiderio, la passione) e le convenzioni sociali (timore, la donna è sposata). Dove? 2. Qual è l’altro tema tipico? Dove compare? 3) Che differenza c’è tra vedere e mirare? 4) Da quale elemento fisico si manifesta la bellezza della donna?

  8. . II. . Sola vorrei trovarla che dormisse o fingesse di dormire, per involarle un dolce bacio, poiché non ho tanto ardire da chiederglielo. In nome di Dio, donna, poco profittiamo d’amore: fugge il tempo, e noi ne perdiamo la miglior parte. Intenderci dovremmo a segni copertamente, e poiché ardir non ci vale, ci valga scaltrezza. 1.In questastrofa compare iltemadellasegretezza, della necessità di mantenere segreto il rapporto d’amore. In che punto? 2.Individua gli altri due temi.

  9. . II. . . S’io sapessi gettar l’incantesimo i miei nemici diverrebber bamboli, sì che niuno saprebbe immaginare né dire cosa che ci tornasse a danno,. allora so che potrei rimirare la più gentile ed i suoi occhi belli e il fresco viso, e baciarle la bocca per davvero. sì che per un mese ve ne parrebbe il segno. Tema n.1 In questastrofacompaionoquattrotemitipicidellaliricaprovenzale. Quali? In chepunto?

  10. . II. . . Ahimé, come muoio dal fantasticare! Spesso vanisco tanto in fantasie, che briganti potrebbero rapirmi e non m’accorgerei di che facessero. Per Dio, Amore, ben facile ti fu sopraffar me scarso d’amici e senza protettore! Perché una volta madonna così non distringi prima ch’io sia distrutto dal desìo? 1.Qual è la causadellefantasieamorose del poeta? 2.Nella strofa compare la figuraretoricadellapersonificazione. In chepunto? Perché? Dove l’abbiamogià vista? 3.Quale richiesta formula ilpoetaalla fine?

  11. 1.Quali compaiono anche nella canzone di Ventadorn? 2.Quali non sono presenti?

  12. 1. l’amore è disinteressato (l’amante non pretende nulla) ed è tenuto segreto, per non compromettere la donna amata (tema della segretezza). 2.L’atteggiamento volubile della donna, talora benevolo, talora distante. 3. L’esaltazione della bellezza femminile dal punto di vista fisico; la poesia provenzale celebra anche l’aspetto sensuale della donna (gli occhi e il corpo). Temi tipici della lirica provenzale che ritroviamo nella canzone di Ventadorn 4. La contraddizione tra l’impulso naturale (soddisfare il desiderio, la passione) e le convenzioni sociali (timore, la donna è sposata). 5. L’amore resta inappagato, non soddisfatto. 5. Il tema della visione (io veggo) e della contemplazione della figura femminile (miro).

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