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Giornata di studio presso il Ministero dell’Interno

Progetto Europeo sul tema: « Rafforzare le prestazioni dei Prefetti e Vice Prefetti della Romania nel quadro della integrazione europea e decentramento amministrativo e finanziario». Roma, 21 novembre 2012. Giornata di studio presso il Ministero dell’Interno

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  1. Progetto Europeo sul tema:«Rafforzare le prestazioni dei Prefetti e Vice Prefetti della Romania nel quadro della integrazione europea e decentramento amministrativo e finanziario» Roma, 21 novembre 2012 Giornata di studio presso il Ministero dell’Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali Relatore: Dott. Giovanni Migliorelli Presentazione ideata e realizzata da: Dott. Giovanni Migliorelli – Viceprefetto D.ssa Gabriella Mosti – Viceprefetto aggiunto Progettazione Sviluppo Tecnico e grafica curata dalla D.ssa Antonella Orselli Dell’UFFICIO III: Servizi Informatici Elettorali VAI AVANTI

  2. Aree tematiche • Assetto organizzativo e funzionale delle prefetture in Italia • Nuove competenze professionali dei Prefetti e attività di formazione e sviluppo delle competenze • Presentazione di progetti/buone prassi riguardanti le prefetture VAI AVANTI

  3. La prefettura è … Un organo periferico del Ministero dell'Interno in ogni provincia (103 ) VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  4. Riassetto territoriale Il decreto-legge 5 Novembre 2012 numero 188, ha previsto la riduzione del numero delle province, nelle regioni a statuto ordinario da 86 a complessive 51, delle quali 10 sono città Metropolitane, con contestuale soppressione delle relative province. A seguito del riordino delle province, la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo assicura le funzioni di rappresentanza unitaria dello Stato sul territorio ed a tal fine sarà costituito un ufficio unico di garanzia dei rapporti tra i cittadini e lo Stato, nel rispetto dell'autonomia funzionale e operativa degli altri uffici periferici delle amministrazioni statali, per assicurare l’ottimale esercizio coordinato dell’attività amministrativa degli Uffici medesimi Inoltre, al fine del conseguimento dei livelli ottimali di efficienza, le singole funzioni logistiche e strumentali di tutti gli uffici periferici delle amministrazioni statali sono esercitate da un unico ufficio che ne assume la responsabilità diretta ed esclusiva. (art. 10 del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, riguardante la cosiddetta spendig review) VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  5. Assetto organizzativo tipo di una prefettura di piccola o media dimensione Prefetto Ufficio di Gabinetto Ufficio del Vice Prefetto Vicario - Coordinatore Area I – Ordine e Sicurezza Pubblica Area II - Raccordo con gli Enti Locali; Consultazioni Elettorali Area III - Applicazione del Sistema Sanzionatorio Amministrativo e Contenzioso L’assetto organizzativo e funzionale della prefettura trova corrispondenza in quello dei Dipartimenti del Area IV – Diritti Civili, Cittadinanza, Immigrazione Area V – Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico Ministero Interno Clicca qui x visualizzarne l’organizzazione Area Economico - Finanziaria * L’Ufficio di Gabinetto e le Aree dalla I alla V sono diretti da dirigenti della carriera prefettizia. All’Area Econonmico - Finanziaria sono preposti dirigenti dell’Area I dell’Amministrazione Civile dell’Interno. VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  6. Le prefetture di più grandi dimensioni hanno un assetto organizzativo più complesso. Esempio: Prefettura di Roma Area I - Ordine e Sicurezza Pubblica Area III ter - Ricorsi avverso sanzioni al Codice della Strada Area I bis - Ordine e Sicurezza Pubblica - Antimafia Area III quater - Sospensione e Revoca Patenti - Permessi di Circolazione Area I ter - Ordine e Sicurezza Pubblica - Polizia amministrativa Area III quinques - Assegni bancari e postali Area I quater - Ordine e Sicurezza Pubblica Area IV - Diritti civili, cittadinanza, condiz. giuridica dello straniero Area II - Raccordo con gli enti locali Area IV bis - Diritti civili, cittadinanza Area II bis - Consultazioni elettorali Area IV ter - Consiglio territoriale dell'immigrazione Area II ter - Cambiamento nome e cognome Area IV quater - Condizione giuridica dello straniero Area III - Veicoli sequestrati e confiscati Area IV quinques - Legalizzazioni e provvidenze economiche per i profughi Area III bis - Ruoli e cartelle esattoriali Area V - Protezione civile, difesa civile e coord.to del soccorso pubblico Area V bis - Protezione civ., difesa civ. e coord.to del soccorso pubblico Area Economico - Finanziaria VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  7. Assetto organizzativo tipo delle Prefetture Prefetto Ufficio di Gabinetto Ufficio del Vice Prefetto Vicario - Coordinatore Area I – Ordine e Sicurezza Pubblica Area II - Raccordo con gli Enti Locali; Consultazioni Elettorali Area III - Applicazione del Sist. Sanzionatorio Amministrativo; Contenzioso Area IV – Diritti Civili, Cittadinanza, Immigrazione Area V – Protezione Civile, Difesa Civile e Coord. Del Soccorso Pubblico clicca sul nome dell’Ufficio o dell’Area per visualizzare le funzioni Area Economico - Finanziaria VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  8. Sintetica illustrazione dei compiti e delle funzioni più rilevanti VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  9. Assetto organizzativo e funzionale delle Prefetture in Italia VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  10. Il Prefetto svolge compiti di amministrazione generale e di rappresentanza generale del Governo sul territorio VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  11. Il prefetto avvalendosi dell’Ufficio di Gabinettoe coadiuvato dalla conferenza provinciale permanentee nei capoluoghi di regione dalla conferenza permanente assicura il coordinamento dell'attività amministrativa degli uffici periferici dello Stato e garantisce la leale collaborazione tra le istituzioni, favorendo l'integrazione dell'azione statale con quella della regione e degli enti locali (foto - Prefettura di Pisa ) VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  12. A tal fine: presiede la conferenza permanente che si articola in 4 sezioni, corrispondenti alle seguenti aree e settori organici di materie : • amministrazione d’ordine • sviluppo economico e delle attività produttive • territorio, ambiente, infrastrutture • servizi alla persona e alla comunità Il Prefetto del capoluogo di regione è altresì rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie locali, in ambito regionale, avvalendosi sempre della conferenza permanente, composta anche dai dirigenti regionali delle strutture periferiche regionali dello Stato Clicca qui per visualizzare Art. 120 Cost. • Occorre infatti tener presente • quanto previsto dall’art. 120 Cost. VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  13. Comitatoprovinciale della pubblica amministrazione • L’art. 17 del D.L. 13-5-1991 n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, ha istituito presso ciascuna prefettura, il comitato provinciale della pubblica amministrazione quale organo di coordinamento delle attività statali in ambito provinciale, nonché di informazione e di consulenza del prefetto per l'esercizio delle attribuzioni ad esso affidate dalla legge. • Il Comitato ha lo scopo di assicurare il buon andamento, l'imparzialità e l'efficienza dell'azione amministrativa affidata agli organi decentrati dello Stato e agli enti pubblici operanti nella provincia. • Il comitato è presieduto dal Prefetto. I compiti del Comitato sono: • impartire direttive allo scopo di accertarne le cause ed eliminarne gli effetti, quando sulla base di elementi comunque acquisiti, si ravvisi l'esistenza di carenze, inefficienze o disservizi; • richiedere, ove occorra, che siano eseguite ispezioni nell'ambito degli uffici interessati, ovvero verifiche delle procedure poste in essere per l'attuazione di attività amministrative, comprese quelle derivanti dai contratti dell'amministrazione interessata. • Degli accertamenti richiesti e dell'esito degli stessi è informata immediatamente l'amministrazione centrale competente. • Il Prefetto vigila sulla esecuzione delle determinazioni adottate dal comitato provinciale della pubblica amministrazione e riferisce al Presidente del Consiglio dei Ministri, informando il commissario del Governo e i Ministri di volta in volta interessati, mediante relazioni sull'attività svolta dal comitato. • Il Comitato nasce da una buona prassi. Clicca qui per visualizzare la Class Action VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  14. Ilprefettosvolge le funzioni di Autorità provinciale di pubblica sicurezza,ha la responsabilità generale dell'ordine e della sicurezza pubblica nella provincia e sovraintende all'attuazione delle direttive emanate in materia. Assicura unità di indirizzo e coordinamento dei compiti e delle attività degli ufficiali ed agenti di pubblica sicurezza nella provincia, promuovendo le misure occorrenti Dispone della forza pubblica e delle altre forze eventualmente poste a sua disposizione in base alle leggi vigenti e ne coordina le attività. (Art. 13 Legge 121/1981) Presiede il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica (avvalendosi del supporto dell’Area I – Ordine e sicurezza pubblica) quale organo ausiliario di consulenza per l'esercizio delle sue attribuzioni di AUTORITÀ PROVINCIALE DI PUBBLICA SICUREZZA. Ai fini della tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, nonché della prevenzione dei reati, il prefetto può chiamare a partecipare alle sedute del comitato le autorità locali di pubblica sicurezza e i responsabili delle amministrazioni dello Stato interessate ai problemi da trattare. (Art.20 Legge 121/1981) Clicca qui per visualizzare Composizione del comitato VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  15. Antimafia Attività di prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici. Ordine e sicurezza pubblicaLotta alla criminalità organizzata Il Prefetto rilascia le certificazioni antimafia e dispone gli accessi ai cantieri da parte del gruppo interforze VAI AVANTI

  16. Ordine e sicurezza pubblicaLotta alla criminalità organizzata • Il procedimento per l’accesso ai cantieri installati per la realizzazione di lavori pubblici è oggi disciplinato dall’art. 5-bis del D. Lgs. n. 490/1994 e dal D.P.R. n. 150/2010 • La disciplina recata da queste norme è trasfusa senza sostanziali variazioni nell’art. 93 del D. Lgs. n. 159/2011 • Il procedimento si snoda nelle seguenti fasi: • provvedimento del Prefetto, nella cui giurisdizione si trova il cantiere, che dispone l’accesso incaricando dell’esecuzione il Gruppo Interforze; • il Gruppo Interforze esegue l’accesso (identifica maestranze, automezzi e imprese presenti) e redige entro 30 giorni relazione al Prefetto che ha disposto l’accesso. VAI AVANTI

  17. Ordine e sicurezza pubblicaLotta alla criminalità organizzata se l’impresa ha sede legale in altra Provincia, trasmette la relazione al Prefetto territorialmente competente; • Il Prefetto altrimenti, se emergono elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa può, entro quindici giorni: emettere, un’informazione audire il responsabile dell’impresa antimafia interdittiva emettere eventualmente un’informazione interdittiva VAI AVANTI

  18. Il Prefetto, avvalendosi dell’Area II- Raccordo con gli enti locali, consultazioni elettorali • Verifica la regolare costituzione ed il regolare funzionamento degli organi degli enti locali e adotta eventuali provvedimenti di sospensione, in attesa del decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento, adottato su proposta del Ministro dell’Interno • (Art. 141 d. lgs.vo 267/2000) • (Art. 143 d. lgs.vo 267/2000) • Provvede alla sospensione e alla revoca dei consiglieri comunali e provinciali • Vigila sui servizi di interesse statale svolti dai comuni ed in particolare dal sindaco quale ufficiale di governo (art. 54 del d. lgs.vo 267/2000) VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  19. il Prefetto, sempre avvalendosi dell’Area II • Presiede la Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, quando la commissione comunale non è istituita o le sue funzioni non sono esercitate in forma associata ed in ogni caso: • per i locali cinematografici o teatrali e per gli spettacoli viaggianti di capienza superiore a 1.300 spettatori e per gli altri locali o gli impianti con capienza superiore a 5.000 spettatori; • per i parchi di divertimento e per le attrezzature da divertimento meccaniche o elettromeccaniche che comportano sollecitazioni fisiche degli spettatori o del pubblico partecipante ai giochi superiori ai livelli indicati con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della sanità • (art. 4 D.P.R. 28 maggio 2001, n. 311, di modifica del Regolamento di esecuzione del T.U.L.P.S.) VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  20. Sovrintende alle attività connesse allo svolgimento delle elezioni Gestisce l’anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), i cui dati sono immessi dai Comuni il Prefetto, sempre avvalendosi dell’Area II, • Adotta i provvedimenti di cambiamento del nome e/o del cognome in presenza di particolari condizioni • Controlla l’attività svolta dai comuni in materia di stato civile ed anagrafe della popolazione residente, disponendo le relative ispezioni • Adotta provvedimenti in materia di toponomastica, autorizzando l’intitolazione di nuove aree, vie urbane, piazze e monumenti VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  21. Il Prefetto è responsabile dell’applicazionedel sistema sanzionatorio amministrativo La legge n.689 del 1981 ed altre successive leggi hanno “depenalizzato” alcuni reati minori le cui pene erano di natura contravvenzionale, attribuendo al Prefetto la relativa competenza ad irrogare le relative Clicca qui per Visualizzare i Rif. normativi Sanzioni amministrative pecuniarie (“che comportano il pagamento di una somma di denaro" ) Clicca qui per Visualizzare il Procedimento Il Prefetto è sempre competente a ricevere gli atti di opposizione ai verbali (che sono direttamente esecutivi) riguardanti le violazioni al codice della strada contestate dagli organi di Polizia stradale non impugnati innanzi all’Autorità giudiziaria. VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  22. In tema di applicazione del sistemasanzionatorio amministrativo il Prefetto Adotta i provvedimenti previsti dal codice della strada di: • sequestro dei veicoli • per mancanza di copertura assicurativa • ai quali sono state apportate modifiche tecniche • sospensione della patente • per violazione dei limiti di velocità • per guida in stato di ebbrezza e negli altri casi previsti dalla legge. Adotta inoltre i provvedimenti di irrogazione delle sanzioni per: • detenzione di CD-Rom masterizzati, contenenti software e giochi privi di licenza • detenzione di copie illegali di film, VHS, DVD privi del contrassegno SIAE Clicca qui per Visualizzare il Procedimento L’emissione di Assegni “a vuoto” VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  23. Il Prefetto, avvalendosi dell’Area IV svolge funzioni di governo dei problemi dell’immigrazione, di salvaguardia dei diritti civili e di gestione delle emergenze sociali, nonché gestione dei procedimenti e delle attività in materia di: • Centri di Identificazione ed Espulsione - CIE; • Centri di accoglienza per Richiedenti Asilo – CARA; • provvedimenti di espulsione di stranieri irregolari; • provvidenze economiche in favore di rifugiati; • accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati. • attuazione di convenzioni internazionali (convenzione di Dublino, Accordi di Shengen ecc.) e normative comunitarie. Clicca qui per Visualizzare i Centri di Identificazione ed Espulsione Clicca qui per Visualizzare lo Sportello Unico per l’Immigrazione VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  24. L’Area IV della Prefettura, cura le procedure relative alla concessione della Cittadinanza. La cittadinanza italiana si basa sul principio dello "ius sanguinis" (diritto di sangue), per il quale il figlio nato da padre italiano o da madre italiana è italiano. I cittadini stranieri possono acquistarla se in possesso di determinati requisiti, regolati dalla legge n. 91 del 1992 e successivi regolamenti e dalla legge n. 94 del 2009. E’ possibile individuare due tipologie di concessione: CONCESSIONE PER MATRIMONIO (art. 5 L. 91 del 5 febbraio 1992) CONCESSIONE PER RESIDENZA (art. 9 L. 91 del 5 febbraio 1992 ) VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  25. Il Prefetto in materia di LIBERTA’ CIVILI, svolge anche compiti riguardanti gli AFFARI DEI CULTI CULTO CATTOLICO  Gli Enti di culto acquistano la personalità giuridica mediante un decreto di riconoscimento del Ministero dell'Interno, la cui istruttoria è curata dal Prefetto. La richiesta può essere avanzata da: Parrocchie, chiese, istituti religiosi (a cui sono assimilati gli istituti secolari), società di vita apostolica, associazioni pubbliche di fedeli, fondazioni. ALTRI CULTI Analogamente possono acquistare la personalità giuridica: le confessioni religiose di nuova costituzione e le nuove Comunità, con un decreto del Presidente della Repubblica. Il Decreto del Presidente della Repubblica occorre anche per il riconoscimento delle modiche delle circoscrizioni territoriali e dell'unificazione o estinzione di quelle esistenti; gli Enti facenti capo a confessioni già esistenti che hanno stipulato per legge intese con lo Stato Italiano tramite loro rappresentanze, con un decreto del Ministero dell'Interno. VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  26. Dialogo Interculturaletra le Religioni Uno degli aspetti più delicati che vede impegnato il Prefetto, in un contesto sociale multi-etnico della società moderna, è quello dell’integrazione tra le religioni che le autorità locali e statali sono chiamate a realizzare insieme. Essa presuppone la disponibilità delle persone straniere ad integrarsi, come pure un atteggiamento d'apertura da parte della popolazione locale. La convivenza deve essere basata su valori e comportamenti comuni e presuppone una efficiente informazione di base sulle strutture organizzative, prescrizioni legali e condizioni di vita, nonché la creazione di condizioni generali favorevoli onde garantire agli stranieri la possibilità di partecipare alla vita sociale. Occorre, quindi, favorire l’integrazione sociale e religiosa in un momento di grandi cambiamenti sociali e culturali. Il processo di trasformazione in senso multi-culturale e multi-religioso è iniziato ormai da tempo anche in Italia. VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  27. è materia di legislazione concorrente, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione e riguarda: la salvaguardia del territorio, il soccorso e l’assistenza alla popolazione la tutela ed il recupero di beni a fronte di calamità naturali/antropiche La Protezione civile Clicca qui per Visualizzare Art. 117 Cost. • Il Prefetto avvalendosi dell’Area V: • partecipa con un proprio rappresentante alle attività del Comitato Provinciale di protezione civile • (Art. 13 della Legge 225/1992) • promuove la formazione e l’informazione in materia di protezione e difesa civile e di educazione alla sicurezza e svolge specifiche competenze Clicca qui per Visualizzare le Competenze del Prefetto in materia VAI AVANTI - Assetto funzionale -

  28. Nuove competenze professionali dei Prefetti - attività di formazione e sviluppo delle competenze VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  29. Nuove competenze • In materia di semplificazione e di riduzione delle spese da parte degli enti locali • In materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province e meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni • Con riguardo al nuovo assetto territoriale ed all’esercizio provvisorio di funzioni • Nel campo degli appalti pubblici  • In materia di decadenza e di ineleggibilità dei pubblici amministratori • In materia di sospensione dall’impiego dei dipendenti degli Enti locali • Con riguardo alla scelta dei revisori dei conti degli Enti Locali • Con riguardo a situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici • In materia di segnalazioni all’Arbitro Bancario Finanziario VAI AVANTI

  30. In materia di semplificazione e di riduzione delle spese da parte degli enti locali l’art. 16, comma 28, del D.L. 138 del 2011, convertito dalla legge n. 148 del 2011, ha attribuito al Prefetto il potere di verificare l’avvenuto perseguimento degli obiettivi riguardanti la soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali (art. 2, comma 186, lettera e), della legge 23 dicembre 2009, n. 191) e la messa in liquidazione o la cessione di quote da parte dei comuni, entro il 31 dicembre 2012, di società già costituite o partecipate (art. 14, comma 32, del D.L. n. 78 del 2010, come modificato dalla legge di conversione n. 122 del 2010). VAI AVANTI

  31. In materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province e Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni Tra i provvedimenti attuativi della L. 5 maggio 2009, n. 42, “In materia di federalismo fiscale” vanno segnalati il D.Lgs. 6.5.2011 n. 68, recante “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario” ed il D.Lgs. 6.9-2011 n. 149, che individua “Meccanismi sanzionatori e premiali relativi a regioni, province e comuni”. In particolare, in questo ultimo provvedimento legislativo, al verificarsi del grave dissesto finanziario, viene prevista la “decadenza automatica e interdizione dei funzionari regionali e dei revisori dei conti”. Più in generale, il federalismo fiscale introduce un sistema premiante nei confronti degli enti che assicurano elevata qualità dei servizi e livello di pressione fiscale inferiore alla media degli altri enti del proprio livello di governo, a parità di servizi offerti. Viceversa, nei confronti degli enti meno virtuosi è previsto un sistema sanzionatorio che consiste nel divieto di fare assunzioni e di procedere a spese per attività discrezionali. Sono anche previsti meccanismi automatici sanzionatori degli organi di governo e amministrativi, nel caso di mancato rispetto degli equilibri e degli obiettivi economico‐finanziari assegnati alla regione e agli enti locali, con l’individuazione dei casi di ineleggibilità nei confronti degli amministratori responsabili degli enti locali per i quali sia stato dichiarato lo stato di dissesto finanziario. VAI AVANTI

  32. Con riguardo al nuovo assetto territoriale ed all’esercizio provvisorio delle funzioni Si è già avuto modo di esaminare le disposizioni del D.L. n. 188 del 2012 (ancora in fase di conversione), che modifica alcune disposizioni del precedente D.L. n.95 del 2012, convertito dalla Legge n. 135 del 2012, che nel delineare un nuovo assetto dello Stato sul territorio nella prospettiva federale, ridisegna le competenze della Prefettura-u.t.g. che viene ad assumere un ruolo determinante, sia in quanto accorpa in sé gli Uffici provinciali delle restanti amministrazioni dello Stato, sia perché esercita in via provvisoria le funzioni trasferite dallo Stato stesso alle Regioni ed ai Comuni ed in via definitiva eserciterà quelle considerate residuali. VAI AVANTI

  33. Nel campo degli appalti pubblici oltre a quanto già osservato allorquando si è parlato dei compiti del Prefetto nella lotta alla criminalità organizzata, va segnalato che negli anni scorsi ha assunto particolare rilievo il ruolo del Prefetto nel campo degli appalti pubblici ed in particolare delle Grandi opere, che normalmente è stato chiamato a sottoscrivere i cosiddetti “Protocolli di legalità” i quali, sulla base delle proposte del Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Grandi Opere, hanno lo scopo di monitorare i flussi finanziari dell’intera filiera dei soggetti partecipanti alla realizzazione di interventi (dalla Stazione appaltante, al Contraente generale, al soggetto appaltatore ai sub-appaltatori e fornitori).  A seguito dell’esperienza dei “Protocolli di legalità” che ha dato buoni frutti la tracciabilità dei flussi finanziari è stata ora individuata come modalità a regime, per prevenire le infiltrazioni criminali, dall’art. 3 della legge n. 136 del 2010, meglio nota come “Piano straordinario contro le mafie”, che obbliga gli appaltatori, i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese, nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici, di utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati alle commesse pubbliche. VAI AVANTI

  34. In materia di decadenza e di ineleggibilità dei pubblici amministratori La legge n. 55 del 1990, attribuisce al Prefetto specifiche competenze nei confronti di coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti previsti dagli articoli 314 (peculato), 316 (peculato mediante profitto dell'errore altrui), 316-bis (malversazione a danno dello Stato), 317 (concussione), 318 (corruzione per un atto d'ufficio), 319 (corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio), 319-ter (corruzione in atti giudiziari), 320 (corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio) del codice penale. Essi, infatti, non possono essere candidati o ricoprire cariche pubbliche, né ricoprire alcun incarico con riferimento al quale l'elezione o la nomina è di competenza del consiglio regionale, provinciale, comunale o circoscrizionale, ovvero della giunta regionale o provinciale o dei loro presidenti, della giunta comunale o del sindaco, di assessori regionali, provinciali o comunali. Il prefetto, accertata la sussistenza di una causa di sospensione, provvede a notificare il relativo provvedimento agli organi che hanno convalidato l'elezione o deliberato la nomina. Nei casi in cui la causa di sospensione interviene nei confronti del presidente della giunta regionale, di un assessore regionale o di un consigliere regionale, il commissario del Governo ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell'interno, adotta il provvedimento che accerta la sospensione. La disposizione di cui al comma 8 dell’art. 143 della legge n. 267 del 2000 (come modificato dalla legge n. 94 del 2009) prevede nei confronti degli amministratori l’eventuale applicazione delle misure di prevenzione previste nei confronti dei soggetti resisi responsabili di condotte tipiche della criminalità organizzata (articolo 1 della legge 31 maggio 1965, n. 575), in base agli elementi forniti dal Ministro dell’interno all’autorità giudiziaria competente per territorio. Il comma 11 della stessa norma riguarda, poi, la dichiarazione di incandidabilità che il Tribunale competente per territorio valuta, sulla base degli elementi forniti dal Ministro dell’interno, con riferimento agli amministratori indicati nella proposta di scioglimento. VAI AVANTI

  35. In materia di sospensione dall’impiego dei dipendenti degli Enti locali la legge n. 94 del 2009 ha introdotto anche alcune misure cautelari e disciplinari che rendono più efficace l’intervento dello Stato nella lotta alla criminalità: in particolare, il comma 5 dell’art. 143 del d.lgs. n.267 del 2000 (come modificato dalla citata legge del 2009) prevede che, nei confronti dell’apparato burocratico, anche nei casi in cui non sia disposto lo scioglimento, in presenza di elementi concreti univoci e rilevanti, possa essere adottato ogni provvedimento utile a far cessare immediatamente il pregiudizio in atto, ivi inclusa la sospensione dall’impiego del dipendente, ovvero la sua destinazione ad altro ufficio o ad altra mansione, per ricondurre alla normalità la vita amministrativa dell’ente. Sulla base di tale norma il Ministro dell’Interno ha disposto misure di rigore, con 7 decreti ministeriali, nei confronti dei dipendenti di alcuni comuni. VAI AVANTI

  36. In materia di scelta dei revisori dei conti degli Enti Locali In attuazione dell'articolo 16, comma 25, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148, è stato istituito l’ “Elenco dei revisori dei conti degli enti locali”, la cui tenuta è affidata alla Direzione Centrale della Finanza Locale. Con il decreto del Ministro dell’interno 15 febbraio 2012, n. 23, attuativo del citato articolo 16, sono state previste nuove modalità per la nomina dei revisori dei conti degli enti locali, i quali sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali, nonché gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Il procedimento ha inizio con la comunicazione da parte dell’ente locale interessato alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo, riguardante la data di scadenza dell’Organo di revisione economico finanziario. A seguito di tale comunicazione la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo comunica all’ente o agli enti interessati la data, l’ora ed il luogo nel quale si procederà all’estrazione, in seduta pubblica, alla presenza del Prefetto o di un suo delegato. L’estrazione avviene tramite sistema informatico con procedura standardizzata, dall’articolazione regionale dell’elenco. Delle procedure svolte è redatto apposito processo verbale. VAI AVANTI

  37. Con riguardo a situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici, con la circolare del Gabinetto evidenziabile cliccando sul link presente in questa pagina viene data particolare evidenza al ruolo che i Prefetti sono chiamati a svolgere la realizzazione di strategie efficaci nella materia della Protezione Civile, ed in particolare alle funzioni di sensibilizzazione e supporto alle componenti territoriali deputate all’attuazione delle necessarie misure di intervento. In tale contesto particolare cura deve essere rivolta all’aggiornamento delle pianificazioni comunali e provinciali di emergenza nonché alla definizione delle modalità di raccordo informativo delle strutture operanti a livello locale con quelle regionali, con le Prefetture e il Dipartimento di Protezione Civile. Clicca qui per scaricare la Circolare fenomeni idrogeologici VAI AVANTI

  38. In materia di segnalazioni all’Arbitro Bancario Finanziario ABF, con la circolare evidenziabile cliccando sul link presente in questa pagina sono illustrate le disposizioni normative che hanno posto in capo al Prefetto la possibilità di segnalare all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) specifiche problematiche relative alle valutazioni del merito del credito della clientela nell’ambito di operazioni di finanziamento, su istanza del cliente e previa acquisizione di informazioni presso la banca interessata. Clicca qui per scaricare la Circolare ABF VAI AVANTI

  39. Formazione del personale del Corpo Prefettizio Alla formazione del personale del Corpo Prefettizio provvede la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, che organizza: CORSI PER DIRIGENTI DELLA CARRIERA PREFETTIZIA, articolati in Corsi residenziali • di formazione avanzata per consiglieri di prefettura (qualifica iniziale di accesso alla carriera di livello Dirigenziale), che a seguito del superamento del Corso conseguono la nomina di Viceprefetto Aggiunto; • per l’accesso alla qualifica di Viceprefetto, a seguito di scrutinio per merito comparativo. VAI AVANTI

  40. Formazione La Scuola provvede inoltre alla formazione permanente, organizzando: • seminari di aggiornamento convegni di studio, anche in collaborazione con altre Scuole come la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e la Scuola Superiore per le Amministrazioni Locali; • corsi destinati ai Dirigenti in servizio presso gli Uffici centrali del Ministero, che hanno lo scopo di fornire ai partecipanti i concetti fondamentali per progettare le organizzazioni ed i loro cambiamenti integrando prospettive tratte anche da discipline diverse da quelle prettamente economico-aziendali. Per la programmazione del corsi, dei seminari e dei convegni la Scuola ha di recente attivato la rilevazione automatizzata del fabbisogno formativo destinata al personale della carriera prefettizia, attraverso la compilazione di una scheda elettronica, ove nell’ambito di un elenco di voci codificate, ogni dirigente indica le aree di interesse e le materie specifiche sulle quali avverte maggiormente l’esigenza di formazione. Formazione decentrata • Le Prefetture dei capoluoghi di regione organizzano, anche in regime di partenariato con le altre amministrazioni locali, seminari per i funzionari delle Prefetture in servizio anche nelle altre province della regione interessata, al fine di trattare e sviluppare le tematiche più rispondenti ai bisogni e alle necessità delle diverse realtà locali. • e.lerning: formazione a distanza su piattaforma proprietaria dell’amministrazione. VAI AVANTI

  41. Presentazione di progetti e buone prassi delle prefetture VAI AVANTI - Assetto organizzativo -

  42. Progetti e buone prassi Tra le Buone Prassi va citato l’intervento svolto dal D.A.I.T. di completa informatizzazione e di reingegnerizzazione delle procedure per il recupero di efficienza degli Uffici depenalizzazione delle Prefetture, per far fronte all’elevatissima mole di procedimenti di competenza, prevalentemente in materia di violazioni al codice della strada. Le novità salienti di implementazione del sistema già in uso riguardano in particolare i seguenti due aspetti: • che le comunicazioni tra gli organi accertatori delle violazioni amministrative e le prefetture e tra le amministrazioni interessate al procedimento sono effettuate esclusivamente in modalità telematica, secondo le regole fissate dal Codice dell’amministrazione digitale; • la possibilità per il cittadino di presentare i ricorsi e produrre atti in via telematica. Clicca qui per Visualizzare il sistema SAN.A. VAI AVANTI

  43. Progetti e buone prassimonitoraggio degli incidenti stradali dipendenti da eccesso di velocitàsvolto dagli osservatori istituiti presso le conferenze provinciali permanenti monitoraggio degli incidenti stradali dipendenti da eccesso di velocità svolta dagli osservatori istituiti presso le conferenze provinciali permanenti Dall’analisi dei dati sul monitoraggio riferito all’anno 2011 è scaturita l’individuazione di buone prassi adottate a livello locale per fronteggiare il fenomeno dell’incidentalità stradale • Analisi dei dati elaborati pervenuti dal 70% delle Prefetture Misurazione delle Azioni intraprese VAI AVANTI

  44. Progetti e buone prassimonitoraggio degli incidenti stradali dipendenti da eccesso di velocitàsvolto dagli osservatori istituiti presso le conferenze provinciali permanenti • Risultati conseguiti Si è registrata nel complesso una migliore redistribuzione dei servizi di polizia stradale per il 66% dei casi che hanno portato ai seguenti esiti: Le 70 sedi che hanno corrisposto all’iniziativa, alle quali si aggiungono anche i Commissariati del Governo di Trento e Bolzano, hanno prestato particolare attenzione all’attività di prevenzione e vigilanza, svolta anche grazie al coordinamento operativo territoriale tra le forze di polizia, che ha portato ad un implemento della pianificazione con l’adozione di specifiche misure e iniziative animate dal comune scopo di incrementare i livelli di sicurezza e legalità. Clicca qui per visualizzare Progetti e convenzioni Clicca qui per visualizzare Accordi e protocolli VAI AVANTI

  45. Valutazioni del monitoraggio Le attività già positivamente sperimentate, quali la collaborazione rafforzata tra le rappresentanze locali finalizzata ad adeguare le misure alla peculiarità dei diversi territori, la predisposizione di mirati servizi di controllo e la pianificazione coordinata dei servizi, costituiscono un complesso di strumenti strategici a sostegno della legalità, che occorre implementare anche con particolare attenzione a quelle iniziative rivolte alla formazione e all’educazione dei giovani. VAI AVANTI

  46. FINE Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali

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