490 likes | 626 Views
Macerata 2020 – III Incontro. Università degli Studi di Macerata, 6 novembre 2013. Laboratorio di europrogettazione I programmi a gestione diretta. Alessandro Valenza, Direttore t33 Srl Pietro Celotti , Assistenza tecnica ai progetti t33 Srl . Il nostro programma.
E N D
Macerata 2020 – III Incontro Università degli Studi di Macerata, 6 novembre 2013 Laboratorio di europrogettazione I programmi a gestione diretta Alessandro Valenza, Direttore t33 Srl Pietro Celotti, Assistenza tecnica ai progetti t33 Srl
Il nostroprogramma • Opportunità e sfide 2014+ • Un approccio pragmatico e funzionale • Responsabilità e competenze • Progetti regionali o europei? Un’azione di sistema
UE Fondi strutturali e PAC Canali diretti Cooperazione Interr egionale – transnazionale FESR FSE FEASR Cooperaz. transfrontal HORIZON Europa Creativa LIFE MED V C Programmi a gestione diretta
2014-2020: coordinamento delle politiche con gli obiettivi UE Problemi • Le “meta politiche”di coesione, Lisbona, Europa 2020 • Le politiche verticali “parallele”: innovazione e mercato • Le politiche trasversali (ambiente-pari opportunità) • Le politiche regionali e nazionali • La programmazione a gestione diretta UE 2020
Il coordinamento delle politiche con gli obiettivi nazionali e regionali Problemi Soluzione La gerarchizzazione delle politiche: • Le “meta politiche”di coesione, Lisbona, Europa 2020 • Le politiche verticali “parallele”: innovazione e mercato • Le politiche trasversali (ambiente-pari opportunità) • Le politiche regionali e nazionali • La programmazione a gestione diretta
Punti chiave • La politica dell’UE è basata su un modello multilivello • Al vertice delle politiche interne c’è EUROPA 2020 • EUROPA 2020 è attuato direttamente dalla Commissione e indirettamente dagli Stati membri • I programmi diretti hanno una natura “settoriale” (mentre gli “indiretti” sono “territoriali”)
Cos’è un progetto • Opera complessa, unica e di durata limitata volta a raggiungere un obiettivo specifico attraverso attività correlate che comportano un determinato impiego di risorse
Il progetto serve • a determinare un cambiamentonel • futuro
Caratteristiche del progetto • Inizio e fine chiaramente stabiliti • Beneficiari ben individuati • Obiettivo specifico • Risultati facilmente misurabili • Chiare responsabilità di gestione • Risorse date e sufficientemente analizzate • Piano di monitoraggio e valutazione
Puntidebolidell’approccioprogettuale • Conflitto tra il progetto e la titolarità locale dell’azione (localownership), tra le indicazioni del programma/del capofila e le esigenze dei portatori di interesse del proprio territorio • Diseconomie organizzative nel caso di progetti con diversi enti co-finanziatori, ognuno con i suoi requisiti di gestione amministrativo-finanziaria e di rendicontazione
Puntidebolidell’approccioprogettuale • Il progetto finisce: l’eventuale permanere della necessità dei servizi che il progetto ha offerto rappresenta spesso un problema non risolto
Quando è idoneol’approccioprogettuale • Progetti per la soluzione di problemi comuni (es. progetti ambientali di area vasta) • Progetti pilota • Progetti per il rafforzamento delle competenze • Interventi in emergenza a seguito di catastrofi o quando le condizioni di un paese o di un settore non consentono altri approcci
E’ IMPORTANTE la progettazione europea? SI, Perché: • Supplisce alla carenza di risorse finanziarie per progetti innovativi e pilota • Permette di apprendere forme evolute di gestione amministrativa (progettazione, programmazione, valutazione ecc.) • Assicura l’adesione a network europei che veicolano buon pratiche • Ha maggiore visibilità (da gestire)
E’ FACILE la progettazione europea? NO, Perché: • La scrittura della proposta non segue le logiche della procedura ma del progetto • La lingua è l’inglese • La regolamentazione non è quella italiana • Il contenuto deve essere innovativo
E’ RISCHIOSA la progettazione europea? SI, Perché: • Distrae risorse dalla gestione • Non sostituisce (o difficilmente) il fabbisogno dell’ente • Si genera il rischio della “cattura” da parte del progettista
QUANDO avventurarsi nella progettazione europea? • Quando la nostra organizzazione è disposta a investire • Quando la nostra organizzazione è già impegnata nella riduzione del problema enunciato dal programma • Quando il problema individuato a livello di progetto richiede una soluzione “europea” • Quando disponiamo di partner credibili e disponibili
Scelteorganizzative • Inserire i progetti europei all’interno della strategia dell’organizzazione (non è ricerca fondi) • Assicurare che l’inglese sia lingua di lavoro nell’organizzazione • Creare un’unità interna per i progetti europei che riferisce direttamente alla direzione • Distinguere almeno le funzioni di “progettista” e di “project manager”
Responsabilità del “progettista” • Identificarel’ideaprogetto • Analizzareilprogrammadicofinanziamento • Creare o consolidareilpartenariato • Elaborare la proposta (completadi piano delleattività e finanziario) • Controllarne la completezzaformale • Gestire la squadradiprogettazione .. e assicurareche la propostasiapresentata!
Competenze del “progettista” • Visione strategica • Generazione di idee • Analisi • Pianificazione • Orientamento al risultato • Networking • Comunicazione
La ricerca dell’ultimo momento La ricerca a partire da fonti non verificabili (es. info day) La ricerca in ginocchio e senza potere negoziale L’illusione del partenariato “estetico” Il partner che non invia i documenti e fa saltare il progetto Il partner che entra nel progetto senza un reale interesse Partenariato: errori
I paesi di appartenenza dei partner sono giustificati in chiave europea e superano i requisiti minimi La tipologia dei partner è giustificata in riferimento alle attività di progetto Il livello territoriale dei partner è coerente con le responsabilità che sono loro affidate I partner vengono coinvolti e se possibile incontrati in una fase precoce della stesura del progetto Ogni partner è ben descritto nella proposta Risulta evidente che senza quel partenariato il progetto non starebbe in piedi Il piano finanziario riflette il peso che ogni partner ha nel progetto Partenariato: fattori di successo
Le attività non sono sufficienti a generare i risultati di progetto Le attività non sono coerenti con il piano finanziario Le attività dipendono sostanzialmente dal capofila e non si capisce bene perché è stato messo in piedi un partenariato Alcune attività sono analizzate nel dettaglio, altre (magari di notevole entità finanziaria) rimangono generiche Piano delle attività: errori
Le attività sono analizzate nel dettaglio e se possibile organizzate in Work Package Sono evidenziati i legami di antecedente e conseguente Tutti i partner risultano titolari di attività coerentemente con il budget gestito La responsabilità dei vari Work Package viene attribuita ai diversi partner Le attività di coordinamento e di comunicazione sono ben articolate per tutta la durata del progetto Il modello presente nel formulario viene utilizzato in tutte le sue potenzialità e se possibile viene allegato un documento di dettaglio Piano delle attività: fattori di successo
Non si è tenuto conto dei vincoli del programma Il piano finanziario non è coerente con le attività di progetto Il piano finanziario non è bilanciato rispetto al ruolo dei diversi partner e ai costi propri di ogni paese Il costo del personale viene definito “a braccio” sulla base di riferimenti standard Il piano non è validamente organizzato su base temporale Piano finanziario: errori
Il piano finanziario viene redatto fin dall’inizio in bozza e viene poi portato avanti insieme con il piano delle attività in una logica iterativa Il piano finanziario viene redatto su di un modulo proprio prima di essere trasferito nel formulario Vengono ottenute tempestivamente dai vari partner informazioni sui costi unitari (es. del personale) Il piano finanziario viene condiviso con i partner Il piano finanziario rispetta fondamentali principi di sana gestione (contenimento costo dei viaggi ecc.) Piano finanziario: fattori di successo
Responsabilità del “project manager” • Programmarel’interoprogetto a livellooperativo, amministrativo e finanziario • Creare la squadradiprogetto e darleforza e sicurezza • Coordinare la retedei partner • Realizzare le attività a livello locale • Portareavantiilprogettodalpuntodi vista amministrativo
Responsabilità del “project manager” • Monitorareilprogetto e assicurare le informazioninecessarie al processodivalutazione • Redigere e inviareirapportitecnici • Redigere e inviareirapportifinanziari • Stabilire e mantenere relazioni trasparenti e positive con l’autorità di gestione / il segretariato del programma
Competenze del “project manager” • Orientamento al risultato • Metodicità • Organizzazione • Assunzione di decisioni • Problemsolving • Networking • Comunicazione
Domande per la fattibilità • La nostra idea progetto contribuisce alla riduzione del problema indicato dal programma, o in altri termini al raggiungimento dell’obiettivo generale indicato dal programma? • La nostra idea progetto risponde alle esigenze di gruppi di beneficiari ben individuati sul nostro territorio di riferimento?
Domande per la fattibilità • La nostra idea progetto è sostenuta da validi portatori di interesse? • Allo stesso tempo, l’idea progetto presenta soluzioni provviste di un sufficiente grado di innovatività? • I tempi del programma consentono di realizzare l’idea progetto nei tempi opportuni?
Domande per la fattibilità • Il capofila dispone della capacità di spesa necessaria per cofinanziare il progetto? • E’ in grado di affrontare gli esborsi sulla base di una ragionevole previsione dei flussi di cassa? • Potrà farsi carico degli oneri di comunicazione e sostenibilità richiesti dal progetto?
Domande per la fattibilità • Disponiamo di una rete di partner da attivare per costruire il partenariato della proposta? • Siamo in grado di attivare un gruppo di progettazione che copra gli aspetti tecnici, eminentemente progettuali e di budget?
Domande per la fattibilità • Riusciremo a dimostrare che senza il partenariato messo in piedi il progetto non sarebbe realizzabile? • Riusciremo a dimostrare che il progetto può trovare realizzazione solo se sviluppato nella dimensione del programma (ad esempio europea transnazionale)?
L’incrociobisogni/opportunità Bisogni Opportunità Programmazioneregionale: POR, PSR, PSL etc. (fontiindirette) Programmazioneeuropea (fonti a gestionediretta - cooperazioneterritoriale) Fontinazionali • Ogniunitàanalizzailsuofabbisognofinanziario • Verificaqualisono le priorità • Esamina le precedentiesperienzediprogettazione
La costruzionedellamappa La verificadellafattibilità Calendario e procedure La tempsiticadiattivazione Il calendario (annuale) Chi facosaquando (progettazione, costruzione del partenariato, verificheamminsitrative, attuazione, rendicontazione) I passaggiformali (passaggio in CdA o altro) • I bisognifinanziariespressidall’organizzazionesonocoerenti con le opprotunità individuate • Gliinterventisonoammissibilialleprogrammazionidiriferimento • I costi e ibenefici (ovveroilgioco vale la candela?)
Bibliografia • Project Cycle Management Guidelines, EuropeanCommission (2004)http://ec.europa.eu/europeaid/infopoint/publications/index_en.htm • Territorial Cooperation Project Managament Handbook (2007) • http://www.interact-eu.net/downloads/135/INTERACT_Handbook_Territorial_Cooperation_Project_Management_03_2007.pdf • Communication and visibility manual, European Commission (2009) http://ec.europa.eu/europeaid/work/visibility/i ndex_en.htm
Se vuoi arrivare presto, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme. www.t33.it a.valenza@t33.it, p.celotti@t33.it