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UNIONE DEI COMUNI "MONTEDORO", COMUNE DI SAN MARZANO, COMUNE DI SAVA

UNIONE DEI COMUNI "MONTEDORO", COMUNE DI SAN MARZANO, COMUNE DI SAVA. LA CITTA’ MONTEDORO 9 COMUNI INSIEME PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO DELL’AREA ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI TARANTO Piano Strategico di Sviluppo Ing. Luciano GIRIMONTE

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UNIONE DEI COMUNI "MONTEDORO", COMUNE DI SAN MARZANO, COMUNE DI SAVA

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Presentation Transcript


  1. UNIONE DEI COMUNI "MONTEDORO", COMUNE DI SAN MARZANO, COMUNE DI SAVA LA CITTA’ MONTEDORO 9 COMUNI INSIEME PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO DELL’AREA ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI TARANTO Piano Strategico di Sviluppo Ing. Luciano GIRIMONTE comitato tecnico scientifico Unione dei Comuni

  2. Chi siamo • L’associazione dei Comuni Città Montedoro è formata dai comuni di Carosino, Faggiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Roccaforzata, San Giorgio J., costituenti l’Unione Montedoro, e dai comuni di San Marzano e Sava • Nel settembre 2002 è stata costituita l’Unione dei Comuni Montedoro, formata dai comuni di Carosino, Faggiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Roccaforzata • Nel dicembre 2007 il comune di San Giorgio Jonico ha aderito alla Unione dei comuni Montedoro • Nel gennaio 2008 i comuni di San Marzano e Sava e l’Unione Montedoro hanno firmato un protocollo d’intesa che prevede la implementazione di azioni comuni per lo sviluppo del territorio e la realizzazione di una comune piattaforma progettuale di sviluppo

  3. Dove siamo

  4. Alcuni numeri significativi • Popolazione residente65.399 ab. ( 12% provincia Ta) • Estensione 15.341 ettari (6,3% provincia di Ta) • L’infanzia e l’adolescenza (0-17 anni) circa 13.000 (13% provincia di Ta) • La popolazione anziana (> 65 anni) circa 11.000 (12% provincia di Ta) • Prodotto interno lordo circa 470 mil di euro dati 2003(5,5% provincia di Ta osservatorio regionale Banche-Imprese )

  5. Gli obiettivi dell’Associazione dei Comuni Montedoro Avviare un processo virtuoso di sviluppo che: • Salvaguardi e rafforzi l’esistente e l’identità • Attivi nuove opportunità di sviluppo in grado di unire e far agire insieme gli attori del territorio, stimolare la cooperazione e la condivisione, in un contesto di governo del territorio che lo interpreti in maniera aderente ma soprattutto innovativa • Implementi una programmazione raccoltaattorno a forti idee guida e a un numero limitato di progetti innovativi capaci di suscitare effetti dimostrativi, fare massa critica e trainare investimenti di privati con effetti di moltiplicazione dei risultati

  6. Cosa abbiamo fatto • Nel febbraio 2007 l’Unione dei Comuni Montedoro ha realizzato un documento di indirizzo e governance congiunta sovracomunale denominato “Linee di riferimento del Piano Strategico per lo Sviluppo del Territorio dell’Unione dei Comuni Montedoro - Definizione delle azioni prioritarie per il periodo 2007-2013”. • Nel settembre 2007, con l’avvio Del Percorso di Pianificazione Strategica di Area Vasta”, l’Associazione dei Comuni Montedoro ha attivato un percorso finalizzato alla interlocuzione operativa con l’Ufficio di Piano del Comune Capofila Taranto, elaborando un suo documento da inserire nella Mappatura in elaborazione da parte dello stesso Ufficio. • Il documento, denominato Piano Strategico dei Comuni dell’Unione: “11 comuni insieme per il rilancio del territorio dell’Area Orientale della Provincia di Taranto” è stato consegnato nel corso dell’Assemblea dei sindaci del 30 ottobre 2007. • Nel corso della elaborazione del Piano strategico è stata sviluppata un’attività di animazione territoriale con il coinvolgimento di cittadini, associazioni, istituzioni di tutti i i Comuni dell’Associazione

  7. Cosa è il Documento di Piano Strategico elaborato Il piano strategico è un atto volontario di costruzione e condivisione di una visione futura di un territorio, del suo posizionamento, di esplicitazione di obiettivi e strategie per conseguirli mediante politiche ed interventi pubblici e privati. Il documento elaborato realizza tale strumento di governance, configurandosi come processo di intercettazione, vocazione e pianificazione di interessi territorialmente coerenti, alla luce dei forti e concreti segnali di cambiamento e di trasformazione socioeconomica e culturale in atto nella provincia di Taranto. Il documento, in conformità con le Linee Guida per la Pianificazione Strategica di Area Vasta, è frutto di un confronto dinamico e di una raccolta di documenti, idee, informazioni che il Comitato Tecnico Scientifico ha attivato all’interno del territorio dell’Associazione dei Comuni.

  8. I riferimenti Le “Linee Guida per la pianificazione strategica territoriale di Area Vasta”, approvate con delibera di Giunta Regionale n. 1072 del 4 luglio 2007, costituiscono il riferimento del percorso e dell’azione dell’Unione dei Comuni Taranto è il Comune capofila dell’Area Vasta costituita da tutti i Comuni della Provincia di Taranto ad esclusione di Martina Franca Riferimento è stato il piano programma della Provincia di Taranto, le cui proposte sono state formalmente valutate nel corso di apposita Conferenza dei Sindaci in data 23 gennaio 2007 Riferimento sono stati i piani, i programmi ed i progetti delle Amministrazioni che costituiscono l’Associazione dei Comuni

  9. Il quadro conoscitivo La definizione del Quadro Conoscitivo ha costituito il primo e fondamentale momento dell’attività, sviluppando una ricostruzione "organica", sintetica ma unitaria, delle interazioni tra i sistemi e fattori che connotano il territorio dell’Associazione dei Comuni. L'analisi di contesto ha anche analizzato i sistemi e le condizione in evoluzione attorno alla città capoluogo in quanto gli stessi hanno condizionato e modificato nel tempo il territorio di riferimento nella sua identità, incidendo sulle condizioni socioeconomiche, sull’insediamento, sulle condizioni della popolazione produttiva e residente.

  10. L’analisi SWOT L’analisi effettuata dei punti di forza, punti di debolezza, opportunità, minacce è stata utilizzata come base per l’individuazione delle strategie da implementare sul territorio, finalizzate alla valorizzazione dei punti di forza, al contrasto e/o alla eliminazione delle debolezze, in un contesto di opportunità e minacce che come invarianti costituiscono il quadro di riferimento per l’ implementazione delle azioni del piano

  11. Alcuni dei punti di forza del territorio dell’Associazione dei Comuni • posizione baricentrica nel contesto dell’area orientale della provincia di Taranto; • posizione baricentrica in relazione a importanti motori di sviluppo economico, quali il porto di Taranto, l’aeroporto di Grottaglie, il porto di Brindisi, poli e direttrici varie strategiche esistenti e in divenire; • appartenenza dei Comuni dell’area al costituendo distretto della logistica; • agglomerati urbani dei Comuni dell’Associazione particolarmente vicini; • presenza di un sistema diffuso di imprese di medie ma soprattutto di piccole dimensioni; • presenza di aree per insediamenti produttivi in ogni comune, alcune disponibili per nuove allocazioni e/o per ampliamenti; • presenza di una agricoltura di pregio profondamente legata alla cultura del territorio; • presenza di un patrimonio storico-archeologico, religioso, naturalistico e artistico-culturale meritevole di valorizzazione.

  12. Alcuni dei punti di forza del territorio dell’Associazione dei Comuni

  13. Le indicazioni della prima fase L’analisi del territorio e le indicazioni del confronto con i rappresentanti tecnici ed istituzionali dei Comuni disegnano due possibili scenari di medio-lungo termine: • scenario “urbanizzazione” (tendenziale), il territorio dell’Unione rientra nell’area periferica del sistema Taranto e perde una propria identità e le sue radici culturali e produttive, diventa area debole ed emarginata, “città dormitorio”, con negativo impatto territoriale e ambientale, attività economiche incentrate su produzioni e servizi di media-bassa qualità, aumento di degrado e tensioni sociali. • scenario “identità” (possibile) il territorio dell’Unione individua un proprio percorso di sviluppo gestendo direttamente il cambiamento in atto nel territorio di area vasta: difesa delle sue radici culturali e produttive, equilibrio tra uso del territorio e fragilità ambientale, promozione di attività elettive (logistica, servizi ad alto valore, turismo, intrattenimento, cultura, produzioni agroalimentari specifiche e di nicchia) di media-alta qualità, infrastrutturazione non invasiva; crescita economica e integrazione sociale governati, condivisi e meno dirompenti

  14. La vision della città dei nove comuni Lo scenario “identità” porta a implementare sul territorio dei nove comuni l’idea guida di: una città laboratorio una città diffusa intorno alla quale sviluppare metodi e interventi per azioni di sviluppo autopropulsivo basate su innovazione, qualità, valorizzazione delle proprie risorse nel rispetto dell'ambiente non utopia ma metodo

  15. la città diffusa – la città laboratorio La Città Montedoro, “una città di nove comuni”, intende rappresentare un metodo per leggere, ripensare, caratterizzare e proporre in maniera innovativa un territorio omogeneo e continuo. Non intende costruire una nuova città, non intende proporre un nuovo uso o peggio una nuova occupazione di territorio, bensì sovrapporre ad una fisicità fatta di piccoli comuni contigui una infrastruttura immateriale fatta di identità comune e coesione interna per lo sviluppo. Vuole percorrere lo scenario “identità” all’interno del quale, in sinergia e in sintonia con i sistemi territoriali contigui e le azioni di sviluppo di questi (area Taranto, aree costiere, area grande Salento, piattaforma Puglia, etc.), individuare un percorso di sviluppo incentrato sulla implementazione di una città distribuita, la cui caratterizzazione diventa l’elemento guida per le azioni del piano strategico di sviluppo. Nuovi servizi, nuovi attrattori, nuovo sistema di mobilità tra gli attrattori interni ed esterni, coesione amministrativa e sociale, creatività, ricerca della qualità, innovazione, sostenibilità ambientale, promozione della solidarietà tra persone, tra imprese, tra istituzioni, salvaguardia delle proprie valenze e della propria cultura, costituiscono l’orizzonte strategico di un laboratorio di governance locale. L’

  16. L’implementazione della vision della città dei nove comuni L’implementazione operativa della Vision intende: • inserire sul territorio attività e processi in grado di gestire il cambiamento; • riprendere e rilanciare una serie di comparti produttivi in sofferenza profondamente legati alla storia e alla cultura del territorio; • rafforzare il sistema di attrazione di quei settori di potenziale sviluppo mediante un'azione integrata di innovazione, ricerca e supporto operativo; • costruire grazie alle precedenti azioni un’offerta territoriale ‘unica’, in grado di garantire una crescita equilibrata che vada a coniugare qualità della vita, sviluppo imprenditoriale, ambiente e sviluppo turistico/rurale.

  17. I progetti strategici per l’implementazione della vision L’implementazione del Piano individua un numero limitato di progetti strategici, fortemente caratterizzati sul territorio, partecipati e condivisi, innovativi, integrati da diverse azioni e con capacità di moltiplicatori, coerenti con i progetti di sistema dell’Area Vasta, quali ad esempio: • Studio di fattibilità per il Progetto Città Diffusa Montedoro • Studio di fattibilità per il Progetto di sistema “salvaguardia e rilancio delle produzioni agroalimentari del territorio”: Progetto Cantine • Studio di fattibilità per la fruizione operativa delle risorse territoriali (patrimonio ambientale, naturalistico, culturale, storico, archeologico, religioso, produttivo …) • Progetto marketing territoriale e insediativo • Progetto supporto alle categorie svantaggiate • Progetto energie rinnovabili

  18. Studio di fattibilità per il Progetto Città diffusa Montedoro Lo studio di fattibilità intende analizzare capacità e metodologie di implementazione per: • individuare sistemi e servizi della città distribuita; • individuare la piattaforma progettuale di implementazione della città distribuita; in un territorio della città distribuita che deve: • fare sistema e fare identità; • percorrere il passaggio da un sistema territoriale senza confronto, ad un territorio dove il confronto e la competizione è regola; • sperimentare percorsi e processi di governance del cambiamento in un quadro di salvaguardia e valorizzazione di valori, valenze e sistemi produttivi fortemente legati al territorio e alla sua cultura; • intercettare i concreti interessi di tutti, percorrendo i vantaggi del mettersi insieme, e realizzando reti corte all’interno del sistema e reti lunghe con l’esterno;

  19. Studio di fattibilità per il progetto di sistema “salvaguardia e rilancio delle produzioni agroalimentari del territorio”: Progetto Cantine • Le cantine sociali sono presenti in ognuno dei Comuni dell’Associazione e sono profondamente legate alla cultura e al territorio. La loro crisi strutturale investe in maniera profonda il sistema produttivo di area e quello dei comuni vicini e rischia di ridimensionare in maniera irreparabile un patrimonio già compromesso da un mancato ricambio generazionale e da una incapacità di gestire il confronto con il mercato. • Lo studio di fattibilità intende esplorare volontà, metodologie e percorsi di fusione / accorpamento / aggregazione delle cantine del territorio che porti alla salvaguardia e valorizzazione del sistema produttivo primario, alla realizzazione di strutture unitarie reali e/o virtuali di trasformazione, logistica e commercializzazione agroalimentare con particolare attenzione alle filiere del vino e dell’olio, e alla riconversione funzionale delle attuali strutture produttive in un contesto di valorizzazione integrata del patrimonio immobiliare, di ruralità e di immagine rappresentato. • Il modello che si intende esplorare basa la sua riuscita sulla volontà di una intera area di fare sistema sul suo prodotto principale, ricostruendo un capitale umano da motivare, un sistema produttivo ora particolarmente parcellizzato e strutturando un’industria principale costituita da una rete di imprese indipendenti ma virtualmente collegate, specializzate/complementarizzate nelle diverse fasi della filiera, nell’ambito di un contesto gestionale adeguato e condiviso, in integrazione e coerenza con i progetti di sistema Agromed e Agriland.

  20. Studio di fattibilità per la fruizione operativa delle risorse territoriali (culturali, naturalistici, ambientali, produttivi, enogastronomici, etc.) Lo studio di fattibilità intende analizzare la capacità del territorio di fare sistema delle proprie valenze e individuare percorsi operativi per l’attivazione delle stesse e prevede: • Mappatura delle risorse territoriali • Analisi e progettazione degli interventi per la reale fruibilità delle risorse territoriali • Analisi sinergie per lo sviluppo turistico tra offerta costiera e aree interne, territorio dell’Associazione ed aree vaste • Analisi sviluppo turismo religioso, turismo terza età e turismo itinerante • Definizione delle azioni per la creazione di un sistema articolato e diffuso di attrattori • Definizione delle azioni e degli interventi “regolativi” per la creazione di un sistema articolato e diffuso di accoglienza tra case rurali, centri storici, edifici di pregio, edifici curia • Progettazione interventi di formazione e sensibilizzazione per gli operatori e la cittadinanza • Progettazione sistemi di gestione delle risorse territoriali • Integrazione e coerenza con il progetto di sistema Agriland

  21. Progetto marketing territoriale e marketing insediativo Il progetto intende sviluppare azioni che incrementino e rendano visibile la qualità della risorsa territoriale, attivando una infrastruttura immateriale di supporto alle valorizzazione del territorio. L’ infrastruttura immateriale avrà il compito di dotare il territorio di una brand identity, affermare nei cittadini il senso di appartenenza e coesione, sviluppare piattaforme di servizi, forme di coordinamento e gestione delle risorse, affidando le stesse agli attori del territorio, con particolare attenzione ai giovani, alle associazioni, alle forze economiche e ai loro rappresentanti, formare le risorse umane e stimolare l’autoimprenditorialità, in un contesto di area vasta e dei progetti della stessa. Attenzione mirata avrà la promozione delle aree industriali ed artigianali e dei centri servizi di San Giorgio e Faggiano, in coerenza con l’area vasta e in connessione funzionale con la piattaforma logistica Pugliese.

  22. Progetto supporto alle categorie svantaggiate • Il progetto ha lo scopo di attivare sul territorio servizi, strutture e politiche innovative a sostegno delle categorie svantaggiate, in sinergia e raccordo con quanto previsto dai piani di zona e dal piano provinciale degli interventi per il settore sociale elaborato dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Taranto, stimolando l’iniziativa privata. • Il progetto prevede azioni mirate nei seguenti ambiti: • sviluppo della qualità della vita dei soggetti deboli anche attraverso interventi di organizzazione urbana rapportati a criteri di qualità compatibile con le fragilità • interventi infrastrutturali mediante realizzazione e/o riutilizzo funzionale di edifici esistenti, di case alloggio, case di riposo, centri diurni per anziani, centri diurni per minori, centri diurni per il supporto alle aree deboli • implementazione sperimentale di interventi per il wellfare abitativo per anziani a casa propria • attivazione di uno sportello a sostegno della integrazione degli immigrati presenti sul territorio • implementazione di tecnologie innovative per la riduzione delle barriere alle diversità

  23. Progetto energie rinnovabili Il progetto mira alla promozione e inserimento sul territorio di energie rinnovabili e di auto-generazione, con particolare attenzione ad edifici pubblici, strutture ricettive, strutture produttive, aree industriali ed artigianali Si sviluppa attraverso: • Macroanalisi energetica del territorio • Analisi dettagliata delle strutture/sistemi prescelti sulla base della macroanalisi • Incentivi per l’impiego di tecnologie a fonti rinnovabili o per interventi strutturali di bioedilizia sia per il settore produttivo sia per quello civile • Interventi di efficienza e risparmio energetico • Interventi di inserimento di sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili • Azioni di informazione, formazione e sensibilizzazione per gli operatori e la cittadinanza

  24. Le schede progetto inserite nel piano strategico di area vasta • ambito I : Ambiente e Territorio • 1.1. progetto città Montedoro • 1.2. riqualificazione dell’habitat insediativo dei centri storici dei comuni dell’Unione • 1.3. riqualificazione dell’habitat insediativi rurale • 1.4. sicurezza del territorio • 1.5. miglioramento della viabilità di collegamento tra i comuni dell’Unione e con gli assi viari e della mobilità di importanza regionale e nazionale • 1.6. sistema di trasporto all’interno della città Montedoro a basso impatto ambientale in raccordo con i sistemi di trasporto extraurbano e la metropolitana leggera • 1.7. sistema di cicloturismo e piste ciclabili intercomunali • 1.8. centro di aggregazione multireligione e orto botanico • 1.9. parco territoriale della terrazza del quaternario - Pineta Serra San Crispieri - Colle Aulone • 1.10. recupero e valorizzazione del parco pubblico delle “Tagghiate” • 1.11. Pirp comunali • 1.12. Energie rinnovabili

  25. Le schede progetto inserite nel piano strategico di area vasta • ambito II: Valorizzazione del Sistema Turistico, Naturalistico e Culturale • 2.1. Il percorso dei “Luoghi delle storia”: • Sistema territoriale per il recupero, valorizzazione, messa in rete e fruizione operativa delle risorse territoriali (patrimonio ambientale, naturalistico, culturale, architettonico, storico, archeologico, religioso, produttivo …)

  26. Le schede progetto inserite nel piano strategico di area vasta • ambito III: Valorizzazione Sistema Economico e Produttivo • Attivazione dell’offerta di aree finalizzate ad attività di logistica attraverso il completamento delle aree PIP • Marketing territoriale – sistema infotelematico a supporto del Marketing territoriale, per la promozione dei prodotti e delle valenze territoriali • Consorzio per la valorizzazione e promozione dei prodotti e delle valenze territoriali supportato da un portale per il commercio elettronico • Progetto di sistema per la salvaguardia e il rilancio delle produzioni agroalimentari del territorio: “Progetto vino ed olio”

  27. Le schede progetto inserite nel piano strategico di area vasta • ambito IV: Welfare e qualità della vita • 4.1. Interventi per il supporto alle categorie svantaggiate attraverso la realizzazione di centri diurni e case alloggio e servizi mirati e innovativi alla persona • 4.1.1. Centro per disabili – Sava • 4.1.2. Centro Polivalente per anziani • 4.2. Interventi per il miglioramento della vivibilità e qualità della vita dei comuni della città Montedoro • ambito V: Innovazione • 5.1. Servizi digitali innovativi e processi organizzativi attraverso sistemi informatici all’interno della PA dell’Unione dei comuni • 5.2. Diffusione della banda larga per cittadini e imprese

  28. Il proseguimento dell’attività Il processo e il percorso del piano ha come protagonisti i cittadini, le imprese, le associazioni, i portatori di interessi genericamente indicati. Ha nella comunicazione e condivisione elementi fondamentali per una reale partecipazione dei predetti soggetti alla definizione e implementazione delle strategie di sviluppo del territorio. A tal fine l’Associazione dei Comuni ha predisposto un piano di comunicazione prevedendo di • Attivare forum di confronto con il partenariato economico e sociale per la condivisione di temi e percorsi e per favorire aggregazioni propositive dei privati • Attivare strumenti di democrazia partecipata (assemblee pubbliche, forum tematici, sito web,…) • Stimolare la creatività e la partecipazione mediante lo strumento del concorso di idee con la consapevolezza che il piano è aperto ad altri territori e vuole rappresentare un contributo al processo di pianificazione di Area Vasta predisposto dall’Ufficio unico di piano del Comune Capofila Taranto.

  29. Ing. Luciano GIRIMONTE comitato tecnico scientifico Unione dei Comuni grazie per l’attenzione

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