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La messa in comune. A cura di Angelo e Lidia Campoccia EQUIPE 8 PALERMO. Nella carta END si legge.
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La messa incomune A cura di Angelo e Lidia Campoccia EQUIPE 8 PALERMO
Nella carta END si legge Nelle riunioni mensili una parte dovrà essere riservata alla messa in comune delle preoccupazioni familiari, professionali, sociali, dei successi e degli insuccessi, delle scoperete, delle pene, delle gioie, ecc… • CIOE’ • Mettere a parte i fratelli, con cui si condide il cammino di èquipe, della propria storia personale, familiare e sociale, del proprio vissuto e delle risonanze gioiose o tristi che esso ha per noi.
Approfondiamo Perché la messa in comune?
Argomenti di approfondimento • I fondamenti della messa in comune nella parola di Dio • La messa in comune nei documenti del movimento • Cosa non fare nella messa in comune • I motivi delle difficoltà di una buona messa in comune • Alcuni consigli per relazionarci meglio in equipe
I fondamenti della messa in comune nella parola di Dio - 1 • La comunità Cristiana deve seguire l’invito di Gesù di vivere in amicizia con Lui attraverso l’amicizia tra gli uomini “Voi siete miei amici se farete ciò che vi comando. Non vi chiamo più servi perché il servo non sa quello che fa il suo padrone, ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal padre l’ho fatto conoscere a voi” (Gv.15, 14-15)
I fondamenti della messa in comune nella parola di Dio - 2 Nella chiesa primitiva si metteva ogni cosa in comune: materiale e spirituale “La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era tra loro comune. “ Atti 4, 32-37 Certamente la comunità descritta negli Atti degli Apostoli rappresenta un ideale di condivisione e di messa in comune anche dei beni materiali, lontana dalla vita di oggi, ma tutto questo deve far riflettere. Bisogna essere sempre consapevoli che Cristo ci ha testimoniato un amore e una fraternità universale.
I fondamenti della messa in comune nella parola di Dio - 3 San Paolo dà ai cristiani suggerimenti perché realizzino il desiderio di amore di Cristo “Amatevi l’un l’altro con affetto fraterno ………. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri“ Rm. 12,10 “Rivestitevi dunque , come amati di Dio, santi e diletti, di sentimenti di bontà e misericordia, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, sopportandovi a vicenda, se qualcuno abbia da lamentarsi nei riguardi degli altri.” Col. 3,12-14 Paolo ci invita a mettere in comune gioe e dolori per condividerli con i fratelli.
La messa in comune nei documenti del movimento 1 Il mettere in comune la propria vita è un aspetto importante dell’incontro, perché, attraverso il dialogo fraterno, le coppie cercano di interpretare il loro problemi alla luce di Dio. DUE MODI DI INTERPRETARE LA “MESSA IN COMUNE” • MESSA IN COMUNE DIFFUSA CHE PERMEA TUTTA LA VITA DI EQUIPE • La preghiera è mettere in comune la comunicazione profonda con Dio. • La compartecipazione è mettere in comune i nostri sforzi nel nostro cammino di fede • Il tema di studio è mettere in comune le nostre riflessioni MESSA IN COMUNE COME MOMENTO SPECIFICO Per essa ogni equipe con la libertà e la creatività che la distingue saprà dare il giusto spazio e il giusto peso.
La messa in comune nei documenti del movimento 2 Atteggiamenti da considerare durante il nostro cammino di equipe e quindi anche nella messa in comune RICERCA DELLA VOLONTA’ DI DIO: Si realizza quando accogliamo Dio come colui che dà significato al nostro quotidiano LA CAPACITA’ DI DIRE LA VERITA’: Essere autentici, dire le proprie debolezze e i propri limiti per essere accolti ed accogliere. LA CAPACITA’ DI INCONTRARE E DI ENTRARE IN COMUNIONE: E’ una scuola di ascolto, è la capacità di ascoltare con il cuore.
Cosa non fare nella messa in comune 1 Improvvisare con superficialità dicendo la prima cosa che ci viene in mente. Ridurre la riunione in una lunga messa in comune, trascurando tutti gli altri aspetti dell’incontro. Fare diventare la messa in comune un lungo elenco di fatti e di notizie: l’equipe diviene un luogo dove depositare i carichi della propria vita.
Cosa non fare nella messa in comune 2 Non aprirsi perché si diffida degli altri e si ha paura di mettersi a nudo. Rendere inesistenti i confini tra messa in comune e compartecipazione. Trascurare o addirittura ignorare la coppia che ha evidenziato nella messa in comune un bisogno di aiuto.
I motivi delle difficoltà di una buona messa in comune 1 Motivi relazionali Facciamo fatica a mettere in comune la nostra vita e i nostri pensieri più profondi perché abbiamo delle riserve, dei pregiudizi nei confronti degli altri, quasi una sottile paura. Ci sentiamo vicini agli altri nei grandi eventi della nostra vita lieti e tristi, ma non riusciamo a realizzare una familiarità nel quotidiano. Abbiamo molte aspettative nell’equipe, ma quando queste occasionalmente vengono disattese nascono tensioni, delusioni frustrazioni.
I motivi delle difficoltà di una buona messa in comune 2 Motivi psicologici Non è facile liberarsi da questo complesso, ma è importante esserne consapevoli. IL COMPLESSO DI NON ESSERE AMATI Non siamo mai soddisfatti del comportamento degli altri perché le persone che dovrebbero amarci secondo noi non si comportano come ci aspettiamo e vorremmo sempre di più. Dobbiamo renderci conto che non possiamo accollare i nostri problemi agli altri. Dobbiamo superare il nostro egoismo; pretendiamo amore, ma consapevoli dell’amore di Dio verso tutti, dobbiamo renderci conto che anche noi ne dobbiamo dare agli altri.
Alcuni consigli per relazionarci meglio in equipe Occorre “decentralizzare il nostro io”, scendere dal piedistallo e dalla posizione centrale in cui ci siamo messi. Bisogna considerare le differenze, le diversità dei fratelli non come un ostacolo, ma come dono, risorsa per noi. Percepiamo dai fratelli tanti frammenti di verità diverse dalle nostre. Dobbiamo avere la consapevolezza che questo ci induce a riflettere, ci arricchisce. Dobbiamo convertirci all’altro, metterci in una relazione con lui a partire dalle sue esigenze, non dalle nostre.
Bibliografia Carta delle equipes Notre Dame La riunione d’E’quipe Lorenzo e Laura Loporcaro: “La messa in comune”