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“Sistema di gestione per il Rischio Clinico e della sicurezza del paziente”

Silvia Lunardi Responsabile Qualità e Accreditamento Cooperativa La Mano Amica. “Sistema di gestione per il Rischio Clinico e della sicurezza del paziente”. Accreditamento istituzionale

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“Sistema di gestione per il Rischio Clinico e della sicurezza del paziente”

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Presentation Transcript


  1. Silvia Lunardi Responsabile Qualità e Accreditamento Cooperativa La Mano Amica “Sistema di gestione per il Rischio Clinico e della sicurezza del paziente”

  2. Accreditamento istituzionale Riconoscimento pubblico del possesso dei requisiti previsti dagli standard nazionali/regionali per i potenziali erogatori di prestazioni sanitarie per conto del Servizio sanitario nazionale/regionale accreditamento istituzionale

  3. D.G.R.T. n. 1387 del 27/12/2004 • Linee di indirizzo per la gestione del rischio clinico e la sicurezza del paziente nelle aziende sanitarie • D. C.R. T. n. 30 del 01/02/2000 • Approvazione requisiti, manuali e procedure di accreditamento ai sensi della L. R. n. 8/1999 e successive modifiche e integrazioni. • L.R. T. n. 8 del 23/02/1999 e ss. mm. ii. • Norme in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi delle strutture sanitarie: autorizzazione e procedura di accreditamento Grc requisito – normativa di riferimento

  4. Sistema attraverso il quale le organizzazioni sanitarie si rendono responsabili del miglioramento continuo della qualità dei loro servizi e garantiscono elevati standard assistenziali creando le condizioni ottimali nelle quali viene favorita l'eccellenza clinica Il governo clinico

  5. Processo sistematico, comprendente sia la dimensione clinica che quella gestionale, che impiega un insieme di metodi, strumenti e azioni che consentono di identificare, analizzare, valutare e trattare i rischi al fine di migliorare la sicurezza dei pazienti Gestione del rischio clinico

  6. Rischio - Risk Evento – Incident Evento Avverso – Advers event Evento Evitato – Near Miss Evento sentinella – Sentinell Event Definizioni utili

  7. Operatore sanitario Facilitatore delegato alla sicurezza del paziente Clinical Risk Manager – Referente az.le GRC Gruppo di lavoro GRC Comitato per la sicurezza del paziente Unità di crisi Gli attori della grc

  8. allertamento, segnalazione, analisi e controllo degli incidenti

  9. Le schede di segnalazione

  10. Schede di analisi

  11. Analisi e controllo evento avverso – evento evitato

  12. L’audit clinico è finalizzato alla revisione di eventi significativi, con l’obiettivo di identificare le criticità organizzative e le relative ipotesi di miglioramento. È un momento di approfondimento e confronto è strutturato e realizzato con il supporto di tecniche specifiche; Audit clinico grc

  13. Si compone di una parte retrospettiva di analisi e di riflessione, una parte propositiva Si conclude con un Alert Report Audit clinico grc

  14. Incidente 1 Criticità Raccomandazioni Sequenza di eventi Fallimenti attivi Fallimenti latenti Organizzazione Tecnologia Formazione 1)‏ 2)‏ 3)‏ n)‏ Scheda FMEA

  15. Alert report

  16. Incontri di rivisitazione dei casi maggiormente critici Interdisciplinare e da svolgersi a livello di unità operativa Attività di formazione permanente orientata al miglioramento della pratica clinica L’unico documento prodotto è la raccolta firma dei partecipanti Rassegna di mortalità e morbilità

  17. Selezionare le priorità Mobilitare le risorse per il cambiamento Supportare il cambiamento Valutazioni periodiche sulla base di indicatori coerenti con il modello teorico Valutazione della soddisfazione dell’utente Implementazione al cambiamento

  18. Fasi/Attività Responsabilità Risultati attesi Tempi Vincoli Risorse Prima fase Seconda fase Terza fase Fase n. Piano delle azioni di miglioramento

  19. allertamento, segnalazione, analisi e controllo degli incidenti

  20. Il Protocollo contiene: • le schede descrittive degli eventi sentinella oggetto del monitoraggio che forniscono le informazioni necessarie per definire e classificare l’evento; • la scheda (A) di segnalazione dell'evento sentinella; • la scheda (B) per l'analisi delle cause e dei fattori contribuenti il verificarsi dell'evento avverso; • il piano d’azione (B) per la riduzione del rischio, ovvero le azioni poste in atto per prevenire la ricorrenza dell’evento. Protocollo di monitoraggio eventi sentinella

  21. Il Ministero della Salute si impegna nella stesura e diffusione di "Raccomandazioni" per offrire agli operatori sanitari informazioni su condizioni particolarmente pericolose, che possono causare gravi e fatali conseguenze ai pazienti. Le Raccomandazioni si propongono di aumentare la consapevolezza del potenziale pericolo di alcuni eventi, indicando le azioni da intraprendere per prevenire gli eventi avversi. Le raccomandazioni ministeriali

  22. Raccomandazione n°11 - Morte o grave danno conseguenti ad un malfunzionamento del sistema di trasporto • Raccomandazione n°10 - Raccomandazione per la prevenzione dell’osteonecrosi della mascella/mandibola da bifosfonati •  Raccomandazione n°9 - Raccomandazione per la prevenzione degli eventi avversi conseguenti al malfunzionamento dei dispositivi medici/apparecchi elettromedicali • Raccomandazione n°8 - Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari • Raccomandazione n°7 - Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica • Raccomandazione n°6 - Raccomandazione per la prevenzione della morte materna correlata al travaglio e/o parto •  Raccomandazione n°5 - Raccomandazione per la prevenzione della reazione trasfusionale da incompatibilità AB0 • Raccomandazione n. 4 - Raccomandazione per la prevenzione del suicidio di paziente in ospedale • Raccomandazione n. 3 - Raccomandazione per la corretta identificazione dei pazienti, del sito chirurgico e della procedura • Raccomandazione n. 2 - Raccomandazione per prevenire la ritenzione di garze, strumenti o altro materiale all’interno del sito chirurgico • Raccomandazione n. 1 - Corretto utilizzo delle soluzioni concentrate di Cloruro di Potassio -KCL- ed altre soluzioni concentrate contenenti Potassio   Le raccomandazioni ministeriali

  23. formulazione del piano aziendale annuale con la programmazione delle attività di: • applicazione delle raccomandazioni ministeriali mediante la produzione di procedure, istruzioni operative e protocolli ad esse ispirati; • esecuzione delle verifiche di conformità e di rispetto delle applicazioni stesse secondo gli indirizzi regionali; • realizzazione degli audit e delle rassegne M&M; Le attività grc

  24. Mappartura del rischio clinico attraverso la costruzione del database di Incident reporting e la gestione degli eventi sentinella stesura del consuntivo di relazione annuale dopo la valutazione del livello di attuazione e la verifica degli obiettivi raggiunti. Le attività grc

  25. un’attivitàpuntualedidiffusione e condivisionedeidocumentiricevutidallaRegione e deidocumentielaboratidalGruppodilavoro e dall’analisideirischi; • un’attività continua diformazione con: • Corsi per glioperatorisanitari • corsi per facilitatori • corsisusingoletematiche • Aggiornamento e formazione del Clinical Risk manager Le attività grc

  26. La declinazione grc Ministero CR GRC Toscana LG PIANO ANNUALE RELAZIONE ANNUALE ES AUDIT, RASSEGNE M&M SEGNALAZIONI URP DATI OSSERVATORIO CONTENZIOSO LG RACCOMANDAZIONI PROTOCOLLI INDIRIZZI PER LE BUONE PRATICHE GRC AZIENDALE DIFFUSIONE CONDIVISIONE VERIFICHE AZIONI DI MIGLIORAMENTO ATTIVITA’ DI APPLICAZIONE AUDIT RASSEGNE M&M ATTIVITA’ DI CONTROLLO APPLICATIVO Operatori, Facilitatori

  27. Il sistema GRC Sistema di incident reporting Segnalazione incidente • Valutazione della segnalazione • Progettazione strumento di analisi • Revisione del caso • Stesura alert report • Impostazione azioni di cambiamento Sistema di analisi Sistema di prevenzione del rischio • Implementazione cambiamento • Valutazione efficacia

  28. “Sistema di gestione per il Rischio Clinico e della sicurezza del paziente”

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