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La macchina del tempo: gli Egizi. A cura della Classe 4° A scuola C.Collodi - Torino Anno scolastico 2007/2008. Indice. La casa e la cucina Giochi e divertimenti Bellezza e abbigliamento L’istruzione La scrittura Gli sport Gli Egizi e gli animali Ancora qualche immagine. La casa.
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La macchina del tempo: gli Egizi A cura della Classe 4° A scuola C.Collodi - Torino Anno scolastico 2007/2008
Indice • La casa e la cucina • Giochi e divertimenti • Bellezza e abbigliamento • L’istruzione • La scrittura • Gli sport • Gli Egizi e gli animali • Ancora qualche immagine
La casa Le case dei poveri Vivevano in una abitazione ad un solo piano, divisa in tre zone in base alle attività svolte. Erano realizzate in mattoni crudi con porte in legno; erano arredate con mobili semplici.
La casa Le case dei nobili Le abitazioni erano a due piani costruite in mattoni crudi spesso avevano il giardino con alberi da frutto; a volte c’era un laghetto. I pavimenti erano con piastrelle in pietra e le pareti erano decorate con motivi geometrici dai colori vivaci. C’erano poche finestre, piccole e protette da stuoie. Erano arredate con mobili lussuosi.
La cucina Gli Egizi cucinavano con carbone dolce e legna. Le cucine consistevano in piccoli fornelli mobili di terra cotta, di forma cilindrica, aperti in alto e con una porticina nella parte inferiore. Mangiavano all’ alba e verso sera, inginocchiati davanti ad un tavolo basso e rotondo. Il pranzo era servito da un domestico che portava in tavola i cibi, dentro alcune ceste. Gli Egizi mangiavano con le mani, che si lavavano più volte in una bacinella vicino al tavolo.
Le stoviglie Si usavano vasetti, scodelle, bicchieri, caraffe di creta e di pietra, anfore, giare e bottiglie, bicchieri globulari per il vino e l’acqua e bicchieri a coppa per le bibite. Si usavano anche coppe di ceramica azzurra con il fondo decorato, per le sostanze liquide. Tra le posate si usava il coltello di selce ed in seguito di metallo.
Cibi e bevande Gli Egizi erano bravi cuochi e panificatori. Gli alimenti più comuni erano: carne, pane, ortaggi, frutta, pesce, fichi, datteri, paste, dolci. Si utilizzavano il burro, il grasso d’oca e la crema di latte. Mangiavano le uova degli “uccelli da cortile” e bevevano vino e birra.
Giochi e divertimenti Le bambine giocavano con bambolotti di ogni tipo : di tela, di legno dipinto, di argilla. Sono stati ritrovati mobiletti per le bambole . Facevano giochi di prestigio con le palle, giochi di equilibrio, il ballo. Conosciuto era il gioco “della stella ” (due ragazze stringevano i polsi dei loro compagni ed eseguivano un movimento di rotazione).
Giochi e divertimenti Il gioco del cane e sciacallo si svolgeva su un tavolo di legno, appoggiato su zampe di animale. Vi era 58 fori simmetrici disposti in due file. Si giocava con alcuni bastoncini d’ avorio , affilati all’ estremità e decorate con teste di cane e di sciacallo.
Giochi e divertimenti per i bambini Si svolgevano soprattutto all’aria aperta poi c’erano i giochi domestici. Si costruivano trottole, navi, cerbottane, piccole asce da guerra, animali di legno con ruote e corde per tirarli. Si facevano giochi con la palla (di papiro di tela o di cuoio); la lotta libera, la lotta con il bastone e ”lo schiaffo del soldato” (un bimbo seduto a terra doveva indovinare chi l’aveva picchiato). Il gioco del serpente si svolgeva su una base circolare con caselle a spirale. Intorno alla figura del serpente attorcigliato su se stesso, si muovevano alcuni pezzi a forma di leone o leonessa.
Il gioco del senet Erano molto diffusi i giochi da tavolo. Il gioco del senet si giocava su un tavolo rettangolare diviso in 30 caselle o quadrati disposti in 3 file di 10. Ciascuno dei due giocatori aveva a disposizione lo stesso numero di pezzi, distinti per forma o colore. Ogni giocatore ne aveva 5/7.
Giochi e divertimenti Il gioco del senet : regole All’ inizio si tiravano bastoncini o ossicini simili a dadi . Vi era una casella/ trappola e altre favorevoli al giocatore. Bisognava bloccare l’ avversario e farlo retrocedere. Vinceva chi riusciva a fare uscire le proprie pedine dal tavolo.
Giochi e divertimenti: il SENET Durante il nuovo regno acquistò importanza nel mondo funerario: si considerava essenziale per la sopravvivenza del defunto una partita contro un avversario invisibile. Aver agito bene durante la vita garantiva al defunto un’abilità per un esito favorevole.
Le pettinature Le bambine di solito portavano i capelli corti. I maschi li portavano raccolti in un ciuffo, che ricadeva sulla spalla destra, coprendo l’orecchio. Il resto dei capelli era corto o rasato. A dieci anni il ciuffo veniva tagliato e segnava il passaggio dall’età adulta. Si usavano oli e profumi per la cura dei capelli e tinture per nascondere quelli bianchi. Quando incominciavano a cadere si poteva rimediare, ungendo la zona colpita con una pomata base di grasso di leone, coccodrillo, gatto, serpente.
Le parrucche L’uso delle parrucche si diffuse rapidamente presso le classi sociali più alte; erano usate durante cerimonie e banchetti. Quelle degli uomini erano corte o di lunghezza media. Le donne usavano una parrucca liscia e di lunghezza media; in seguito divenne più lunga con due ciuffi ad ogni lato o composto da sottili treccine di capelli veri.
Le pettinature Le donne seguivano la moda: capelli corti o di lunghezza media. Col passare del tempo aumentarono le chiome lunghe raccolte in treccine sottili. Le pettinature completavano l’abbellimento del corpo. Gli uomini portavano di solito i capelli corti. Presso i nobili era diffusa la pettinatura con piccoli ricci, che coprivano gli orecchi.
Gli specchi Gli Egizi curavano molto il loro aspetto fisico. Per vedere la loro bellezza, usavano gli specchi, che erano dischi metallici in bronzo, rame, argento. Avevano una forma piatta con il manico fatto a colonnina che rappresentava una figura femminile o una divinità.
Gli specchi Erano costosi quindi destinati alle classi sociali più alte. Erano considerati simbolo della rigenerazione e della vita; avevano anche una funzione religiosa e funeraria, usati come offerte alle dee.
Il trucco Il trucco era un’abitudine molto diffusa. Le donne si dipingevano le unghie, il palmo delle mani, i capelli e gli occhi; si scurivano le sopracciglia, le palpebre e le ciglia con l’aiuto di bastoncini e cucchiaini. Il trucco degli occhi aveva una funzione curativa. Si usavano la malachite verde, sostituita poi dalla galena nera, mescolati in acqua ed altri sette oli sacri, che servivano da disinfettante naturale.
L’abbigliamento Gli abiti erano quasi sempre bianchissimi, fabbricati con tela di lino forte e resistente, ricavata dall’omonima pianta. Nelle classi sociali più alte gli uomini portavano il gonnellino e le donne vesti pieghettate. Mettevano molti gioielli: bracciali, cerchietti per capelli, orecchini, anelli. Le persone meno ricche vestivano semplici tuniche.
Le calzature Le calzature avevano un significato speciale; il sacerdote funerario usava sandali bianchi , poiché simbolo di purezza. I sandali dei faraoni erano d’oro e sulle suole erano disegnati i prigionieri. Avevano la punta alzata e girata indietro. La popolazione camminava quasi sempre scalza.
Calzature e materiale usato La povera gente fabbricava i sandali con liste di papiro e paglia intrecciate . Erano soprattutto le donne che si dedicavano a questo lavoro. Per i faraoni e i nobili la fabbricazione delle calzature avveniva nelle botteghe.
La scuola Le scuole erano aperte a tutti, però i figli dei contadini e le maggior parte della popolazione erano comunque analfabeti . Alle bambine normalmente non veniva insegnato a scrivere. Fin da piccole apprendevano dalle loro madri i riti e la condotta sociale e morale ed anche la danza. Gli esercizi venivano svolti su tavolette di legno imbiancate, che potevano essere riutilizzate lavandole.Il papiro veniva usato solo a livello di istruzione superiore, perché era un materiale molto costoso.
La scuola: metodi educativi Si usavano metodi molto rigidi. Gli Egizi ricevevano abitualmente bastonate ed erano persino sottoposti a periodi di reclusione. In casa si tramandavano il rispetto verso gli anziani e il diritto alla libertà di ogni individuo, le norme di giustizia, la saggezza, l’obbedienza, le norme sulla condotta sociale. L’educazione era importantissima così come l’istruzione. Si entrava a scuola all’età di cinque anni e si frequentava dalle prime ore del mattino fino alle ore 12:00 e si disponeva di un periodo di tempo per giocare. Le scuole si trovavano vicino ai templi;la scuola del tempo o”casa della vita” era riservata agli scribi.
La scuola: Materie d’insegnamento All’inizio l’insegnamento si basava sul calcolo e la calligrafia poi si aggiunsero la matematica e la letteratura. Il libro di base era chiamato kemit ed era una specie di manuale di tutte le materie. Il principe, futuro imperatore, praticava l’educazione fisica con esercizi di tiro con l’arco. Le bambine delle classi elevate imparavano a cantare, ballare e suonare qualche strumento.
La scuola: educazioni dei principi Tutti i principi comprese le bambine andavano alla scuola di palazzo, situata al suo interno o vicino. Qui la scuola veniva anche frequentata dai figli dei funzionari, dagli ospiti dei principi stranieri imprigionati.
La scrittura Lo scriba era una professione molto difficile. Ogni persona appartenente ad una famiglia di ceto elevato imparava a leggere e scrivere ed intraprendeva la carriera di scriba. Questa professione solitamente si trasmetteva di padre in figlio. Doveva anche conoscere bene la geografia e la cartografia.
La scrittura La scrittura fondamentale era quella geroglifica, che significa sacri segni incisi ed inizialmente era costituita da altri tremila segni, che raffiguravano animali, piante e oggetti. Venivano usati molto spesso per le iscrizioni incise sulle pareti dei templi e tombe. Ciascun segno aveva un suono che valeva per 1-2-3 consonanti. Potevano essere letti come lettere singole , come sillabe, come parole e come azioni. Si potevano scrivere sia in verticale sia in orizzontale, da sinistra verso destra e viceversa. Il senso di lettura era indicata dal verso in cui erano rivolte le figure umane o animale.
La scrittura Accanto ai geroglifici esisteva la scrittura ieratica adatta ad essere utilizzata su papiro, legno, pelle e il demotico ( cioè scrittura del popolo).
La scrittura Gli strumenti da lavoro dello scriba erano una tavoletta, Un contenitore per l’inchiostro solido (nero o rosso) un vasetto per l’ acqua con cui diluire l’ inchiostro e i calamaio. Si usavano fogli di papiro morbido e resistente.
La scrittura e il papiro La carta di papiro veniva ricavata dalla pianta,che cresceva lungo le sponde del Nilo, lavorando gli steli. Venivano tagliati in sottili lamine in modo orizzontale le prime, in modo verticale le successive cose da intrecciarsi e formare un reticolo. Bastavano l’acqua e il limo contenuto nello stelo per far aderire le pagine una all’altra. Dopo l’ evaporazione dell’ acqua si atteneva la carta su cui scrivere.
I colori Gli Egizi scoprirono che, polverizzando i minerali,si potevano ottenere miscele di colori: dal gesso si otteneva il bianco, dalla malachite il verde, dal carbone di legno il nero, dall’ocra gialla il giallo, dall’ ocra rossa il rosso. Per facilitare l’adesione dei colori, si usavano collanti naturali come resine e gomme vegetali o il miele.
Gli sport femminili Le ragazze si dedicavano alle danze acrobatiche, giochi di equilibrio con le palle, le piroette e i movimenti del balletto. Eseguivano un ballo agitando le trecce, alle quali avevano legato palline di tela.
Gli sport maschili Gli sport maschili preferiti erano la lotta, il pugilato e la scherma con pali o bastoni. Si praticava l’atletica con la corsa individuale o di gruppo, salto in alto o in lungo, sollevamento pesi, gare di lancio del giavellotto. Gli Egizi si dedicavano anche al nuoto, alla caccia, alla pesca, all’equitazione, al tiro con l’arco.
Gli Egizi e gli animali Con la parola zoolatria si indica il culto degli animali. Gli dei venivano raffigurati come figure umane con la testa di animale. Per esempio dio Horus testa di falco, dio Thot testa di ibis.
Gli Egizi e gli animali Fin dalla preistoria gli Egizi erano devoti a divinità con sembianze di animali. Alcuni animali sacri venivano tenuti nei templi come rappresentazioni viventi delle divinità. Venivano mummificati e sepolti in tombe particolari per esempio ibis, gatti e coccodrilli. Dio Anubi custode dell’oltretomba con testa di sciacallo, infatti questo animale veniva tenuto nell’ambiente domestico come guardiano della casa. Thot dio della sapienza con testa di ibis era ritenuto il portatore delle informazioni del Nilo, infatti arrivava in Egitto inseguito alle piene del Nilo perché trovava molto cibo.
Gli Egizi e gli animali Le divinità erano rappresentate con corpo umano e testa di ibis, ariete, coccodrillo, falco creando un completamento tra la sacralità dell’animale e le abitudini dell’ animale stesso.
Ancora qualche immagine • Ecco ancora qualche immagine della nostra visita al Museo Egizio di Torino: • La prima sala • Una mummia • Il tempio abbandonato • Il bestiame