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UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi

UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi. 4. Medicina di Comunità I Servizi di Assistenza Primaria. CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2012-2013. Enti preposti alla Assistenza Sociale. In Italia c’è distinzione fra:.

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  1. UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi 4 Medicina di ComunitàI Servizi di Assistenza Primaria CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2012-2013

  2. Enti preposti alla Assistenza Sociale In Italia c’è distinzione fra: Enti preposti alla Cura Comuni Aziende Sanitarie Servizi sociali Servizi sanitari Finanziamenti: Fondo Sociale Nazionale/Regionale Gestione: Comuni Attività: assistenza sociale (aiuto alla persona, contributi economici, trasporti, inserimento sociale e lavorativo di disabili, tutela sociale e giuridica delle fasce deboli, adozioni e affido…) Sede: Circoscrizioni comunali SSN SSR Finanziamenti: Fondo Sanitario Nazionale/Regionale Gestione: Aziende Sanitarie (pubbliche e private accreditate) Attività: assistenza sanitaria (prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione) Sede: Distretti e Ospedali Convenzioni Servizi socio-sanitari Finanziamenti: FSR Gestione: Aziende Sanitarie Attività: assistenza sanitaria + sociale Sede: Distretti

  3. SSN DL 229/99 1. Strutture organizzative e gestionali Aziende Sanitarie Aziende Sanitarie (AUSL) Aziende Ospedaliere Autonome (AOU) 2. Strutture Produttive Ospedali (di AUSL, AOA) Strutture private accreditate Strutture territoriali (Distretti)

  4. Macro Strutture di cura e assistenza 1 macrostruttura del Sociale 2 macrostrutture della Sanità Dipartimenti ospedalieri • Servizi sociali • aiuto alla persona • contributi economici • trasporti • inserimento sociale e lavorativo di disabili • tutela sociale e giuridica delle fasce deboli • adozioni e affido Dipartimento di Cure Primarie Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Comune Ospedale Distretto Dipartimento di Sanità Pubblica

  5. Micro Strutture di cura e assistenza Servizi di Distretto Servizi di Ospedale • UO/Servizi di medicina e specialità mediche • UO/Servizi di chirurgia e specialità chirurgiche • Ambulatori • Domicili dei pazienti • Residenze (RSA, RP, Hospice) • Semiresidenze (CD) • Istituti penitenziari (DPCM 1.4.2008)

  6. Aziende Sanitarie della Provincia di Modena • Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico • Dipartimenti ospedalieri integrati (medicina e specialità mediche, chirurgia e specialità chirurgiche) • Azienda USL di Modena

  7. Azienda USL di Modena Distretti Presidio Ospedaliero provinciale (strutture organizzativo-gestionali) (strutture di produzione di cura ) Dipartimenti Dipartimenti (strutture di produzione di cura e assistenza ) • Dipartimento di Cure Primarie • Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche • Dipartimento di Sanità Pubblica • Dipartimento di E-U • Dipartimenti di Medicina • Dipartimenti di Chirurgia • Dipartimenti dei Servizi

  8. I Distretti della AUSL di Modena • Distretto di Mirandola • Distretto di Carpi • Distretto di Modena • Distretto di Castelfranco Emilia • Distretto di Sassuolo • Distretto di Pavullo • Distretto di Vignola

  9. Servizi per l'accesso Assistenza di base: scelta e revoca del MMG, PLS, esenzioni ticket, assistenza integrativa e protesica Punto Unico di Accesso (PUA): ricezione segnalazioni DOP, ADI, RSA, CP Servizi del Dipartimento di Cure Primarie Medicina e pediatria generale, guardia medica Medicina specialistica ambulatoriale Assistenza domiciliare integrata Pediatria di Comunità Consultori (familiari, per demenze) Assistenza anziani: residenze (RSA, RP), semiresidenze (CD) Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica DISTRETTO Servizi del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Assistenza psichiatrica ambulatoriale (CSM), domiciliare Assistenza psichiatrica residenziale (RTI, RTP, RSR) e semiresidenziale (CD) Assistenza alle tossicodipendenze (SERT) Assistenza di Neuropsichiatria infantile Assistenza di Psicologia clinica Servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica Medicina preventiva individuale: vaccinazioni Medicina dello sport Medicina del lavoro Medicina legale • Servizi di tutela sanitaria ambientale, degli alimenti, degli ambienti di vita e lavoro • Medicina veterinaria +

  10. Dipartimento di Cure Primarie della AUSL di Modena Il Dipartimento è articolato in Settori con Servizi nei Distretti e Comuni • Medicina e pediatria di famiglia • Continuità assistenziale • Pediatria di Comunità • Consultori familiari • Specialistica ambulatoriale • Cure Domiciliari e Punto Unico di Accoglienza (PUA) • Integrazione socio-sanitaria • Supporto amministrativo alle attività assistenziali

  11. Servizi di Distretto e Professionisti Assistenza specialistica ambulatoriale (Medici Specialisti, Medico Comunità) Emergenza sanitaria territoriale (Medici EU, IT) Assistenza Sanitaria di Base (MMG, PLS, CA, IT) Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica Assistenza residenziale e semiresidenziale per categorie specifiche RSA: MMG, Geriatri, Medici Comunità, IT, OSS RP :MMG, I, OSS Hospice: Oncologi, I Res Psich: Psichiatri, I • Assistenza ambulatoriale e domiciliare per categorie • AD: MMG, PLS, IT • Consultorio: Ginecologi, Ostetriche • Salute Mentale: Psichiatri, IT Riabilitazione territoriale (Medici fisiatri, TR) Direzione Sanitaria, Coordinamento (Medici San Pubbl, Medici di Comunità) 3° Settore

  12. Dipartimento di Salute Mentale della AUSL di Modena Il Dipartimento è articolato in 3 UO Interdistrettuali: • UO Nord: comprende i Distretti di Carpi e Mirandola • UO Centro: comprende i Distretti di Modena e Castelfranco • UO Sud: comprende i Distretti di Sassuolo, Pavullo e Vignola • Le UO gestiscono tutte le attività concernenti la tutela della salute mentale e integrano al proprio interno i programmi (o settori) • psichiatria • dipendenze patologiche • neuropsichiatria infantile • psicologia clinica

  13. Dipartimento di Sanità Pubblica della AUSL di Modena Il Dipartimento è articolato in Settori con Servizi nei Distretti: • Settore di Igiene pubblica (SIP) • Settore di Igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN). • Settore prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPSAL) • Settore di impiantistica e antiinfortunistica (UOIA) • Settore Medicina dello sport • Settore di sanità pubblica veterinaria (SVET) • Settore di epidemiologia e comunicazione (SEC)

  14. Presidio Ospedaliero Provinciale della AUSL di Modena • Ospedale di Mirandola • Ospedale di Finale Emilia • Ospedale di Carpi • Ospedale di Modena (NOCSAE Baggiovara) • Ospedale di Sassuolo • Ospedale di Vignola • Ospedale di Pavullo

  15. Modello dei Servizi per la salute (OMS 1991 “Salute per tutti nel 2000”) Il Sistema Sanitario di un paese deve essere basato sulla Assistenza Sanitaria Primaria e sostenuto dalla Assistenza Ospedaliera di 2° e 3° livello Servizi Ospedalieri di 3° livello Servizi Ospedalieri di 2° livello Servizi di ASP

  16. Significato di: Sinonimi: cure primarie, assistenza di 1° livello, assistenza sanitaria primaria, assistenza territoriale,. E’ erogata nei Distretti/Dipartimenti di Cure Primarie in regime ambulatoriale, domiciliare, residenziale e semiresidenziale E’ assistenza sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa, psicologica….) e sociale Assistenza 1° Sinonimi: assistenza di 2° livello, ospedaliera. E’ erogata negli Ospedali/Reparti (Aziende ospedaliere e Presidi ospedalieri di Aziende USL) E’ assistenza prevalentemente sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa) e solo in parte socio-assistenziale (OSS) Assistenza 2° Assistenza 3° Sinonimi: assistenza di 3° livello, ospedaliera di alta specializzazione. E’ erogata negli Ospedali/Reparti di eccellenza (Unità spinali, Centro trapianti, Trauma center...) E’ assistenza solo sanitaria (medica, infermieristica, riabilitativa)

  17. I servizi di assistenza primaria + i servizi ospedalieri di 1° e 2° livello sono Servizi in Rete Servizi in rete Obiettivo: garantire continuità assistenziale ai pazienti ed appropriatezza delle prestazioni erogate da professionisti diversi ed a diversi regimi assistenziali Metodo: coordinamento dell’accesso del paziente R H 2° liv AD CP 118 H 1° liv

  18. Percorsi di accesso nei Servizi in Rete Percorsi di accesso definiti (diretti o indiretti) + comunicazione fra servizi Percorso diretto Percorso indiretto Emergenza sanitaria territoriale (118) Assistenza specialistica ambulatoriale (MS) Assistenza primaria ambulatoriale (MG, PLS) MMG Cittadino Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica Assistenza ospedaliera Assistenza Residenziale e Semiresidenziale Assistenza Domiciliare (ADP, ADI,SADI,SAD)

  19. Ospedale nella Rete Accesso Dimissione Ricovero da Emergenza sanitaria territoriale, TSO Ricovero da Medico di Assistenza primaria (MG, PLS) o di Specialistica ambulatoriale (SERT…..) Assistenza ospedaliera (PS, Reparti per acuti, Diagnosi e Cura) Trasferimento Procedure Lungodegenza-Degenza Post Acuzie ma non comunicazione Ricovero autonomo Assistenza territoriale residenziale e semiresidenziale Assistenza Domiciliare (ADP, ADI,SADI,SAD) Assistenza farmaceutica, integrativa e protesica

  20. Assistenza Domiciliare

  21. Servizi Domiciliari • Assistenza Domiciliare Medica: Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) • Assistenza Domiciliare multiprofessionale: Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) • Assistenza Domiciliare Sociale: pasti caldi, aiuto alla persona, aiuto domestico (SAD sociale) • Assistenza Domiciliare Infermieristica (in ADI) • Assistenza Domiciliare Fisioterapica (in ADI)

  22. Premesse La AD è la forma di assistenza più gradita dal paziente La AD è il regime assistenziale meno costoso per le AUSL La famiglia rappresenta il principale erogatore di assistenza a lungo termine. • La famiglia deve sempre essere coinvolta nella assistenza • Bisogna sempre valutare la sostenibilità della AD da parte della famiglia: esistenza di persone che forniscono aiuto • Nella AD è necessario identificare un Caregiver • La famiglia deve essere sempre supportata dai servizi: alleanza terapeutica • La AD è fonte di burden e a volte di burn-out per il Caregiver

  23. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)DGR 124/1999 (Criteri per la riorganizzazione delle cure domiciliari) Insieme delle attività sanitarie e socio-assistenziali fra loro integrate erogate al domicilio di pazienti di qualsiasi età che necessitano di assistenza continuativa o limitata nel tempo e che sia sostenibile dal nucleo familiare La Regione definisce un Modello unico di ADI basato su livelli differenziati di intensità delle cure per varie tipologie di pazienti: pazienti in fase terminale (LR 29/94), pazienti anziani (LR 5/94) ed altri

  24. Destinatari dell’ADI • Pazienti con patologie in fase terminale • Pazienti con riacutizzazione di patologie croniche • Pazienti in dimissione protetta (da ospedale o residenze) • Bambini con patologie croniche e in condizioni di disagio sociale • Portatori di gravi disabilità

  25. Caratteristiche dell’ADI • Livelli differenziati di intensità delle cure • Aspetti organizzativi • Aspetti clinico-assistenziali • Aspetti relazionali

  26. 1. Livelli di intensità dell’ADI

  27. 2. Aspetti organizzativi dell’ADI

  28. 3. Aspetti clinico-assistenziali dell’ADI Approccio bio-psico-sociale • Valutazione dei bisogni multidimensionali di salute. Chi: Equipe ADI • Stesura del Piano Assistenziale Individuale Chi:Coordinatore Equipe • Attivazione della partecipazione di paziente e famiglia (self-care). Chi: Coordinatore Equipe • Erogazione di interventi integrati, continui, globali: Chi: Equipe ADI

  29. 4. Aspetti relazionali dell’ADI Conoscere la famiglia:Obiettivo: valutare la sostenibilità dell’ADI da parte della famiglia. Conoscere il Caregiver Paziente Comunicare con la famiglia Obiettivo: informare e ascoltare Famiglia Creare Alleanza Terapeutica Obiettivo: responsabilizzare alla collaborazione a fronte dei servizi offerti Team domiciliare Fare Educazione Terapeutica Obiettivo: formare al self-care Attribuire Empowerment Obiettivo: autonomia esecutiva e decisionale

  30. Caregiver formale: persona retribuita (es. assistente domiciliare) Caregiver informale: persona non retribuita familiare, rete amicale, volontariato Amministratore di sostegno : figura giuridica L 6 del 9 gennaio 2004 a tutela del soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o compromessa. E’ nominato dal giudice. Può essere un familiare Caregiver(donatore di cure) Una o più persone esterne ai servizi che si prende/prendono cura di un paziente che necessita di aiuto (anziano non autosufficiente, malato cronico, disabile)

  31. Profilo del Caregiver (EUROFAMCARE 2003-2005) • Sesso: femminile • Età: 45-64 anni • Legame: figlia/o, coniuge, sorella/fratello, nipote • Titolo di studio: medio-alto • Attività lavorativa: no • Stato civile:coniugato o in coppia, con figli • Luogo di vita:con paziente, in appartamenti vicini • Motivo della scelta:legame affettivo, senso del dovere • Condizioni di salute: buone, discrete • Durata del caregiving:più di 3 anni, più di 5 anni

  32. Ruolo del Caregiver • Attività di cura: somministrazione farmaci, trattamenti medici, mobilizzazione passiva (decubiti) • Attività di assistenza alla persona:aiuto nelle attività giornaliere (alimentazione, igiene personale, uso del bagno…) • Aiuto nella deambulazione: aiuto in casa e fuori, trasporto • Supporto psicologico: compagnia, conforto • Aiuto nelle attività domestiche: fare la spesa, preparare i pasti, pulire • Gestione economica: pagamento bollette, attività bancarie, supporti economici per spese sanitarie, assistenziali • Rapporto con servizi

  33. Burden Carico pesante, difficile da sostenere Insorge quando il carico assistenziale e/o economico affrontato dal Caregiver non è ricompensato in termini affettivi o materiali da parte del ricevente Burn-out Ripercussioni della assistenzapesante e prolungata su: salute fisica: stanchezza cronica, disturbi funzionali, dolori, infezioni ricorrenti salute psicologica: insonnia, ansia, irritabilità, depressione salute sociale: abbandono della attività lavorativa, riduzione dei rapporti con altri familiari, limitazione delle relazioni sociali, dei momenti di svago, cambio delle abitudini di vita consolidate salute economica: minori redditi (aspettativa), maggiori spese (costi a carico della famiglia) I problemi del Caregiver

  34. Alleanza Terapeutica Contratto informale fra Servizi e Famiglia I Servizi offrono supporti di cura e assistenza (personale, forniture) gratuiti o con benefici economici pubblici o con partecipazione alla spesa da parte della famiglia La Famiglia offre interventi di self-care (a seguito di formazione specifica) gratuiti o con spese a proprio carico (assistente domiciliare)

  35. Attivazione della partecipazione di paziente e famiglia 1. Conoscere famiglia/ caregiver 2. Comunicare con famiglia/caregiver: informare sui bisogni del paziente e supporti dei servizi Attivazione Partecipazione 6. Stendere il PAI orientato al caregiver 3. Responsabilizzare famiglia/caregiver alla alleanza terapeutica e concordare il self-care 4. Valutare le competenze di famiglia/caregiver 5. Formare famiglia/caregiver al self-care

  36. Tappe Valutazione della sostenibilità dell’ADI da parte della famiglia volontà e capacità di mantenere il paziente a domicilio, anche con aiuti retribuiti appropriatezza della abitazione Assessment dei bisogni di paziente e famiglia Attivazione della partecipazione della Famiglia nella assistenza educazione terapeutica alleanza terapeutica Stesura del PAI (orientato al caregiver) Interventi, operatori e accessi (intensità) Interventi del caregiver forniture Organizzazione dell’ADI segnalazione al PUA attivazione delle risorse (operatori del team, forniture) attribuzione della responsabilità del coordinamento del team domiciliare Aspetti relazionali Conoscenza della famiglia quale è il sistema familiare e quali sono le relazioni intrafamiliari chi è il caregiver quali esperienze, capacità e volontà di aiuto ha il caregiver Comunicazione con famiglia informazione su malattia e bisogni ascolto Responsabilizzazione Condivisione self-care Presa in carico in ADI

  37. Assistenza Residenziale

  38. Strutture di Assistenza Residenziale

  39. RSA temporanea • Caratteristiche: struttura socio-sanitaria a prevalente valenza sanitaria, pubblica o privata accreditata • RSA riabilitativa: i destinatari sono pazienti con necessità di riabilitazione o riattivazione motoria estensiva a seguito di un ricovero ospedaliero o di un decadimento intervenuto a domicilio • RSA sollievo: i destinatari sono pazienti non autosufficienti le cui famiglie chiedono un periodo di tempo per organizzare la assistenza (es. post dimissioni da H), per impedimenti temporanei o un periodo di pausa dal carico assistenziale sostenuto • RSA per demenze: i destinatari sono pazienti con demenza associata a disturbi comportamentali tutelari, ricreative, socializzazione • Prestazioni: mediche + riabilitative + infermieristiche + tutelari (+ ricreative e di socializzazione) • L’assistenza medica: è prestata dal Medico di Medicina Generale o da altro medico incaricato dall’Azienda U.S.L presente in struttura con accessi quotidiani programmati. Per le urgenze sanitarie si fa riferimento al servizio di Guardia Medica. • L’assistenza infermieristica: è presente nell’arco delle 24 ore • L’assistenza riabilitativa: viene gestita dal Fisioterapista sia attraverso interventi gestiti direttamente, sia fornendo attività di consulenza agli altri operatori per rendere riabilitative le attività di vita quotidiana • L’assistenza tutelare viene gestita da OSS • Luogo di Segnalazione: PUA (da H o domicilio) • Valutazione del P: UVG (Geriatra + Infermiere + AS) o UVM (altro MS) • Attivazione del servizio: Medico di UVG/UVM • Tempi di ricovero: • RSA riabilitativa 1 mese rinnovabile fino a 3 • RSA sollievo e demenze: 1 mese rinnovabile fino a 12 • Costi: • RSA riabilitativa: AUSL (1 mese), poi contributo dalla F per prestazioni alberghiere • RSA sollievo e demenze : subito partecipazione alla spesa della Famiglia in relazione al reddito

  40. RSA di lungoassistenza • Caratteristiche: struttura socio-sanitaria a prevalente valenza sanitaria, pubblica o privata convenzionata (accreditata) • Destinatari: pazienti non autosufficienti con patologie gravi o con problemi di funzioni vitali richiedenti dispositivi tecnologici di sostituzione (es. per nutrizione, ventilazione…) • Prestazioni: mediche + riabilitative + infermieristiche + tutelari (+ ricreative e di socializzazione) • L’assistenza medica: è prestata dal Medico di Medicina Generale o da altro medico incaricato dall’Azienda U.S.L presente in struttura con accessi programmati. Per le urgenze sanitarie si fa riferimento al servizio di Guardia Medica. • L’assistenza infermieristica: è presente nell’arco delle 24 ore • L’assistenza tutelareè prestata da OSS • Luogo di Segnalazione: PUA (da H o domicilio) • Valutazione del P: UVM (MS + Infermiere + AS) • Attivazione del servizio: Medico di UVG/UVM • Tempi di ricovero: regime dilungoassistenza (6-12 mesi prorogabile) • Costi: partecipazione alla spesa della Famiglia in relazione al reddito

  41. Residenza Protetta (RP) • Caratteristiche: struttura assistenziale volta ad assicurare trattamenti socio sanitari ed assistenziali • Residenza Protetta definitiva: struttura di lungoassistenza • Residenza Protetta temporanea: necessità familiari ( impossibilità di assistere, necessità di sollievo) per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore a tre mesi. • Destinatari: anziani non autosufficienti o affetti da patologie cronico degenerative a tendenza invalidante non assistibili nel proprio ambito familiare e richiedenti trattamenti continui, che non necessitano di specifiche prestazioni ospedaliere. • Prestazioni: mediche + riabilitative + infermieristiche + tutelari (+ ricreative e di socializzazione) • L’assistenza medica: è prestata dal Medico di Medicina Generale o da altro medico incaricato dall’Azienda U.S.L presente in struttura con accessi quotidiani programmati. Per le urgenze sanitarie si fa riferimento al servizio di Guardia Medica. • L’assistenza infermieristica: è prevista dalle 6,30 / 7 alle 20,30 / 21; l’assistenza nelle ore notturne è garantita dal personale di assistenza tutelare • L’assistenza tutelareè prestata da OSS, presenti nell’arco di 24 ore • Luogo di Segnalazione: PUA (da H o domicilio) • Valutazione del P: UVM (MS + Infermiere + AS) • Attivazione del servizio: Medico di UVG/UVM • Tempi di ricovero: • Struttura Protetta definitiva: struttura di lungoassistenza • Struttura Protetta temporanea: 1-3 mesi • Costi: partecipazione alla spesa della Famiglia in relazione al reddito

  42. Assistenza Semiresidenziale

  43. Centro Diurno Destinatari: anziani parzialmente non autosufficienti che vivono in famiglia Prestazioni: tutelari, somministrazione pasti, ricreative, socializzazione Tempi di permanenza: ½ giornata o giorno intero Luogo di Segnalazione: PUA Valutazione del P: AS o UVG (se in H) Attivazione del servizio : AS Costi: partecipazione alla spesa della Famiglia in relazione al reddito e alle fasce orarie di utilizzo

  44. Centro Diurno per demenze Destinatari: pazienti con demenza e disturbi comportamentali di lieve-media entità che vivono in famiglia Prestazioni: tutelari, somministrazione pasti, ricreative, socializzazione Tempi di permanenza: ½ giornata o giorno intero Luogo di Segnalazione: PUA Valutazione del P: AS o UVG Attivazione del servizio :AS Costi: partecipazione alla spesa della Famiglia in relazione al reddito e alle fasce orarie di utilizzo

  45. Assistenza Economica

  46. Assegno o indennità di accompagnamento Che cosa è: indennità mensile (480 €/mese) erogata con fondi statali (INPS) per persone bisognose di assistenza continua per le attività della vita giornaliera e/o non in grado di camminare autonomamente Chi ne ha diritto: persone non autosufficienti (riconosciuti invalidi civili al 100%) non vincoli di età e reddito, attività lavorativa (Es. ciechi assoluti, malati in terapia DH non autonomi, sindrome Down, Alzheimer, epilessia) Valutazione del P: commissione medica della AUSL Luogo di Segnalazione: Ufficio Invalidi Civili del Distretto direttamente o tramite un Ente di Patronato Attivazione del servizio: la domanda viene inoltrata dalla famiglia su Modulo ministeriale con allegato un certificato rilasciato (a pagamento) dal MMG

  47. Assegno di cura Che cosa è: contributo (di ammontare variabile in relazione al reddito) erogato con fondi comunali alle famiglie che assistono in casa anziani non autosufficienti, direttamente o come voucher per acquisto di servizi privati Chi ne ha diritto: persone non autosufficienti assistite a domicilio Valutazione del P: AS o UVG in base al reddito Luogo di Segnalazione: Servizio sociale comunale, PUA Attivazione del servizio :AS

  48. Atri benefici economici Sussidi di invalidità da lavoro Chi ne ha diritto: lavoratori che subiscono un infortunio o contraggono malattia a causa del lavoro. Il grado di invalidità può variare fra 11% e 100% Quali sono: rendita mensile di invalidità (INAIL) Sussidi di invalidità civile • Chi ne ha diritto: cecità e sordità civile, handicap e disabilità • Quali sono: assegno di invalidità (ordinario e parziale), pensione di invalidità, assegno di accompagnamento (invalidità 100%) • Altre agevolazioni: • esenzione ticket sanitario (per invalidità), assistenza protesica gratuita, agevolazioni fiscali (detraibilità spese per assistenza, presidi, e ausili, non pagamento bollo auto, contributi per modifica strumenti guida) • agevolazioni per familiari (permessi, congedi lavorativi) • inserimento scolastico e lavorativo

  49. Pensioni • Pensione lavorativa • Pensione di reversibilità • Pensione sociale(assegno sociale): prestazione di carattere assistenziale erogata dell’INPS che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge.

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