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SILSIS 2004/05 I semestre Classi 43 e 50

SILSIS 2004/05 I semestre Classi 43 e 50. Strumenti per la riflessione e l’analisi sulla lingua. 1. L’educazione linguistica nei programmi e nella formazione del docente. Educazione linguistica nel curricolo scolastico secondario.

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SILSIS 2004/05 I semestre Classi 43 e 50

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Presentation Transcript


  1. SILSIS 2004/05I semestreClassi 43 e 50 Strumenti per la riflessione e l’analisi sulla lingua

  2. 1. L’educazione linguistica nei programmi e nella formazione del docente

  3. Educazione linguistica nel curricolo scolastico secondario • La competenza comunicativa (e linguistica?) è presupposto di ogni competenza •  centralità dell’educazione linguistica nella formazione !! educazione linguistica non solo verbale, ma le lingue verbali sono centrali per potenza e flessibilità del codice verbale •  trasversalità disciplinare e continuità curricolare dell’educazione linguistica • luogo privilegiato sono i curricola di italiano e lingue straniere

  4. Educazione linguistica: competenze specifiche del curricolo di italiano • Sviluppare la competenza: • LINGUISTICA: saper usare la lingua (abilità produttive e recettive, scritte e orali; corretto uso del lessico e della morfosintassi) • METALINGUISTICA: saper parlare della lingua (saper analizzare la lingua, sia dal punto di vista lessicale sia dal punto di vista morfosintattico). • Svilluppare la competenza: • NATIVA (italiano come L1) • NON NATIVA (lingua straniera, italiano come L2)

  5. La formazione del docente:linguistica e “grammatica tradizionale” • Carenze della formazione linguistica nel normale curriculum di studio dei laureati in lettere (cfr. invece la matematica o la geometria) • Difficoltà di correlare le nozioni di linguistica (forse) apprese all’università con quelle di grammatica apprese e usate a scuola, per diversità di temi, terminologia, obiettivi •  obiettivo dei corsi di “linguistica” nei due anni SIS è inserire le nozioni della grammatica tradizionale nel loro contesto di studi linguistici per aggiornare i futuri insegnanti e dotarli di strumenti di riflessione critica

  6. Il curricolo di formazione linguistica nei due anni SIS - Pavia • Area 1: Educazione linguistica • I anno: la competenza metalinguistica • Strumenti per la riflessione e l’analisi sulla lingua • Laboratorio di grammatica • Laboratorio di analisi linguistica dei testi • II anno: la competenza linguistica • Didattica delle varietà dell’italiano • Laboratorio di italiano L2 • Laboratorio di italiano scritto e parlato

  7. Il corso di “Strumenti per la riflessione e l’analisi della lingua” • I parte. • L’educazione linguistica nel curricolo di italiano: programmi e problemi • Gli strumenti di riferimento per l’insegnante • II parte. • Affrontare un “argomento di lingua”: approcci alla sintassi di frase • Prospettive descrittive della frase: approcci formali, semantici, funzionali • L’impostazione tradizionale e proposte didattiche alternative

  8. Le origini del dibattito sull’educazione linguistica • La situazione sociolinguistica italiana • la dialettofonia • la lingua italiana • L’evoluzione della scuola • legge Casati 1859: scuola pubblica obbligatoria • la condizioni reali: cfr. inchiesta Corradini di inizio ‘900 • la “questione della lingua” nella scuola (Manzoni vs. Ascoli, De Sanctis) • 1962: innalzamento obbligo scolastico e scuola media unica

  9. Il dibattito negli anni ’60 - ‘70 • I punti centrali del dibattito: • Che cosa insegnare? • Quale lingua insegnare? • Quale modello descrittivo adottare? • La sperimentazione scolastica dei “maestri” • La ricerca fra università e scuola • 1973 GISCEL (LEND, Italiano&Oltre) • 1975 “Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica” • Nuovi programmi della scuola media 1979

  10. Le “10 tesi”: critiche e proposte per lo sviluppo della competenza metalinguistica • Critiche alla didattica tradizionale: • sbilanciato su singoli aspetti • fondato su una lingua “artificiale” •  insegnamento incompleto, scorretto, inutile • Proposte: • primo obiettivo deve essere l’educazione linguistica • attenzione alla funzionalità comunicativa delle strutture • attenzione a tutti i livelli di analisi e alle dimensioni di variazione • attenzione alla competenze e abilità di partenza • attenzione alla formazione e all’aggiornamento di strumenti e docenti

  11. 2.L’insegnamento della sintassi

  12. Analisi grammaticale Analisi logica Analisi del periodo I livelli e le dimensioni di descrizione di una lingua I livelli di analisi: • Fonologia • Morfologia • Sintassi • Lessico • Testo • Le dimensioni di variazione: • diacronica, diatopica, diastratica, diafasica, evolutiva C’era un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia

  13. Che cosa è “grammatica”? “Insieme delle strutture e delle regole di funzionamento di una lingua” • grammatica come competenza (grammatica Interna) • grammatica come descrizione (grammatica Esterna) • descrittiva: descrive il sistema • normativa: descrive la norma

  14. Strumenti per la descrizione di una lingua • Grammatiche teoriche • Grammatiche di riferimento descrittive • Grammatiche di riferimento normative • Grammatiche didattiche (manuali) • Per madrelingua • Per non madrelingua • Dizionari

  15. L’insegnamento della sintassi nei programmi • Contenuti: conoscenza di… • struttura e funzione dei sintagmi • struttura logica e comunicativa della frase • Obiettivi: abilità di… • analisi dei sintagmi, dei loro rapporti gerarchici, del loro valore semantico e comunicativo • attribuire specifici profili comunicativi alla frase

  16. L’insegnamento della sintassi nei programmi • Metodi: • Stimolare la riflessione critica • Partire dalla competenza posseduta • Basarsi su diversi tipi testuali • Scopi: • Stimolare la riflessione “astratta” (cfr. logica, matematica, filosofia) • Sviluppare la capacità di costruire le frasi per specifici scopi comunicativi

  17. Fenomenologia dell’insegnamento (meta)linguistico tradizionale Il soggetto è il centro di attenzione del messaggio …devo insegnare tutto questo? Il soggetto è colui che compie l’azione L’azione del verbo transitivo passa (ricade, transita) sull’oggetto Verbi intransitivi con complemento dell’oggetto interno Per il soggetto si usano io, tu,egli… Il soggetto (o il complemento oggetto) risponde alla domanda “chi / che cosa?” Verbi transitivi con oggetto sottinteso Verbi transitivi e intransitivi Verbi transitivi usati in senso assoluto Il soggetto va prima del verbo

  18. Problema 1: Come definisco vs. come individuo il soggetto di una frase? • Il Presidente non ha rilasciato dichiarazioni ai numerosi giornalisti intervenuti • Il Presidente è stato eletto con il più ampio consenso dalla popolazione • Il Presidente è apparso al pubblico visibilmente commosso • E’ subito apparso chiaro ai suoi più stretti collaboratori che il Presidente fosse molto nervoso

  19. Problema 2:Verbo transitivo o intransitivo? • Mangiare: • Carlo mangia volentieri • Carlo mangia una mela • Iniziare: • Gianni inizia a lavorare • Gianni inizia un nuovo progetto • Il concerto inizia • ‘Concerto’ inizia per ‘c’

  20. Problema 3:Avverbio o congiunzione? • Ma, però, tuttavia, anche se, ciononostante • Il treno era lontano, ma lui salutava ancora • Il treno era lontano, però lui salutava ancora • Il treno era lontano, tuttavia lui salutava ancora • Anche se il treno era lontano, lui salutava ancora • Il treno era lontano, ciononostante lui salutava ancora

  21. Problema 4:Cos’è che regge il congiuntivo? • Bisogna che finiate tutto entro domani • Devo dire che avevi ragione • Prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte • Dopo che te ne sei andato tu è stato il caos • Credo che non ci sia più niente da fare • So che non è colpa tua

  22. 3. La sintassi nei manuali e nelle grammatiche descrittive

  23. La collocazione della sintassi nei manuali

  24. Lo spazio dedicato alla sintassi nei manuali

  25. Problemi dell’esposizione della sintassi tradizionalmente offerta dai manuali • Per lo sviluppo della competenza metalinguistica: • Propone una nomenclatura amplissima, eterogenea, contradditoria e non problematizzata •  Non aiuta a individuare l’esistenza di gerarchie e regolarità •  Non stimola la riflessione critica • Per lo sviluppo della competenza linguistica: • Discute poco il problema delle funzionicomunicative di diverse strutture sintattiche • Si basa solitamente su esempi “fuori contesto” •  Non aiuta a recepire la sintassi come mezzo espressivo

  26. Che cos’è la sintassi?Le grammatiche didattiche • sintassi: il modo in cui le parole si combinano fra loro (an. logica e del periodo) • sintassi: come si uniscono le parole per formare i discorsi, la funzione dei gruppi di parole • analisi logica: il rapporto logico esistente fra gli elementi della frase e la loro funzione • nessuna definizione • nessuna definizione • analisi logica: i rapporti funzionali e logici delle parole nella frase (esempio della bicicletta)

  27. Che cos’è la sintassi? • La sintassi è visibile nelle frasi / nei testi per il fatto che… • …ci sono parole che non si possono separare e altre che si separano più facilmente • …ci sono regole sull’ordine delle parole • …ci sono parole che si modificano reciprocamente o che “cambiano insieme” Sintassi: insieme delle regole relative a come le parole “stanno insieme” (si combinano) nelle frasi

  28. Le unità di analisi.Grammatiche didattiche • le parole sono collegate fra loro per formare organismi di senso compiuto • gruppi di parole compongono i discorsi; la frase composta di soggetto e predicato *box: sintagma* • la frase è composta da due elementi • frase, insieme di parole accostate nel rispetto delle norme per esprimere un senso; una frase deve contenere almeno due elementi • frase risultato della combinazione dei suoi elementi; le parole si organizzano attorno a dei centri; si aggregano in gruppi (detti sintagmi); i gruppi entrano in relazione • frase composta da più elementi

  29. 4. Le unità di analisi • denominazione: • definizione: • descrizione: • identificazione: come si chiama? che cos’è? come è fatta? come la riconosco?

  30. frase semplice proposizione proposizione proposizione proposizione frase frase frase complessa o periodo Denominare.Grammatiche didattiche

  31. Definire, descrivere e identificare la frase. Grammatiche didattiche • “dotata di senso” • “senso compiuto” • trasmette un’informazione • contiene un argomento e un commento • “ben costruita” • “contenente un verbo”, “contenente un predicato” • frase minima: soggetto e predicato • frase minima: verbo e argomenti • varie • compresa fra due segni di interpunzione forte • comincia con lettera maiuscola

  32. Definire, descrivere e identificare la frase. La ricerca linguistica • Livello formale o sintattico: • forma e posizione dei costituenti • Livello semantico: • ruolo dei costituenti rispetto all’evento • Livello informativo o pragmatico: • valore informativo dei costituenti • Cfr. nozione di soggetto: • il SN di caso nominativo • il costituente che compie l’azione • ciò di cui si parla SOGGETTO AGENTE TOPIC

  33. …per riassumere: nelle grammatiche didattiche… • …la definizione di frase • si basa sul livello informativo, semantico e formale • “senso compiuto” • soggetto e predicato • …l’identificazione di una frase • si basa prevalentemente sul livello formale • frase = presenza di verbo • soggetto = accordo col verbo e quando sono in conflitto?

  34. 5.Il livello pragmatico o informativo - 1

  35. Unità di analisi per descrivere una frase a livello informativo • TEMA (topic) vs. REMA (comment): • TEMA o topic: ciò di cui parla una frase, il punto di partenza di una frase, ciò intorno a cui si organizza la frase • FOCUS vs. BACKGROUND: • FOCUS: l’informazione rilevante, ciò che colma il gap informativo tra parlante e ascoltatore

  36. TEMA TEMA REMA REMA REMA TEMA Tipi di frase dal punto di vista informativo • Predicativa “A proposito di T, R” • Omissione di T noto • T recuperato alla fine

  37. TEMA REMA REMA REMA TEMA Tipi di frase dal punto di vista informativo • Eventiva “Accade R” • Identificativa “R vale per T” “E’ T che R”

  38. Mezzi per isolare / evidenziare il focus • Focalizzazione contrastiva • IO ho comprato il giornale • Ho comprato il giornale, IO • Ho vist un re / T’la vist cus’è? • Frase scissa • E’ lui che sa tutto • Chi è che sa tutto?

  39. 6. Il livello pragmatico o informativo – 2

  40. Possiamo estendere più o meno la nozione di frase: si tratta di un concetto sfumato Più che attraverso condizioni necessarie e sufficienti (per “identificare i confini”), possiamo descriverle attraverso caratteristiche prototipiche Definire e identificare la frase Una frase è un’informazione trasmessa da un mittente a un destinatario

  41. Una frase trasmette informazione “nuova” : chiamiamo FOCUS il nucleo dell’informazione trasmessa, l’effettivo obiettivo comunicativo del parlante l’informazione può appoggiarsi su informazione “nota” (espressa o non espressa) che costituisce il BACKGROUND l’informazione può procedere gradualmente verso la parte più focale, oppure il focus può essere nettamente distinto dal background (f. di contrasto) l’informazione tende a “scorrere” dal noto al nuovo, ma un focus di contrasto può occupare varie posizioni Descrivere la frase

  42. Una frase informa relativamente a un evento, un fatto, una situazione (REMA) l’informazione può essere costruita a partire da un oggetto, un individuo, un luogo o un tempo che è posto come TEMA la segnalazione del valore tematico è obbligatoria in alcune lingue, in altre no il tema tende a collocarsi in prima posizione, se il tema è mantenuto o noto, può essere omesso, temi marcati hanno una collocazione più variabile Descrivere la frase

  43. Descrivere la frase • Dalla combinazione fra i principi evidenziati risultano alcune strutture di frase tipiche: • Frase presentativa vs. frase eventiva • Frase a focalizzazione graduata vs. frase a focalizzazione contrastata (es. identificativa)

  44. Mezzi per evidenziare la struttura informativa • Intonazione: • focus accentato • Ordine delle parole: • topic first, focus last • Marche morfologiche o lessicali specifiche • Strutture sintattiche specifiche: • Dislocazione • Frase passiva • Struttura presentativa • Struttura scissa

  45. 7.Descrivere il livello sintattico

  46. F  SN + SV SV  SV1 + SN1 SV  SV1 + SP SV1  SV2 + SN F SN SV1 SV2 SV1 SV SN1 SN SP Soggetto e predicato SOGG PRED

  47. Definizioni “semantico-informative” dei manuali: agente (sempre?) argomento del discorso (sempre?) Una definizione sintattica: SN dipendente direttamente dal nodo frase ha col SV una relazione di accordo ha caso nominativo F SN SV SV SN Soggetto

  48. Definizioni “semantico-informative” dei manuali: subisce l’azione (sempre?) l’azione transita sull’oggetto (che significa?) Una definizione sintattica: SN dipendente dal SV ha caso accusativo F SN SV SV SN Complemento oggetto

  49. Definizioni “semantico-informative” dei manuali: complemento su cui termina l’azione (che significa?) Una definizione sintattica: SP dipendente dal SV ha caso dativo normalmente introdotto da a, per F SV SN SV SP SV SN Complemento di termine

  50. Complemento di specificazione? • Parla sempre di politica • La lezione di economia è saltata • Il cappotto di Gianni è di cammello • Il cappotto di cammello è di Gianni

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