E N D
1. APPROCCI ALLE ORGANIZZAZIONI
Organizzazioni come SISTEMI RAZIONALI
Organizzazioni come SISTEMI NATURALI
Organizzazioni come SISTEMI APERTI
3. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI razionalitŕ tecnico-funzionale
centralitŕ della calcolabilitŕ
chiaro ordinamento delle preferenze
centralitŕ della formalizzazione
standardizzazione e prevedibilitŕ del comportamento
regolazione degli status e delle tensioni interpersonali
oggettivazione della struttura
superamento della struttura informale dei rapporti
ovviare alla mortalitŕ umana
indipendenza dalle specificitŕ personali
9. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI Approcci con finalitŕ pragmatiche
analisi e organizzazione scientifica del lavoro…
… e della direzione
parcellizzazione del lavoro
ricerca della one best way
separazione progettazione / esecuzione
10. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI Approcci con finalitŕ pragmatiche
coordinamento e specializzazione
principio scalare
unitŕ di comando
ampiezza del controllo
principio dell’eccezione
principio della linea-staff
REICH, SUL SULLA APPLICAZIONE DI QUESTO MODELLO IN AMBITO SOCIALE: L’ESEMPIO DELLA SCUOLA A P. 61REICH, SUL SULLA APPLICAZIONE DI QUESTO MODELLO IN AMBITO SOCIALE: L’ESEMPIO DELLA SCUOLA A P. 61
11. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI La teoria della burocrazia di Max Weber:
burocrazia: esistenza di uno staff amministrativo specializzato
12. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI la teoria della burocrazia di Max Weber:
processo di razionalizzazione
i tre tipi di autoritŕ
tradizionale
carismatica
legale-razionale
13. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI BUROCRAZIA COME STRUTTURA AMMINISTRATIVA LEGALE-RAZIONALE
stabile divisione del lavoro tra i partecipanti
gerarchia d’uffici
insieme di norme generali astratte che governano l’attivitŕ
separazione tra proprietŕ e diritti d’ufficio e quelli personali
selezione del personale su base di qualificazioni tecniche
impiego come carriera
14. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI H. SIMON: LA TEORIA DEL COMPORTAMENTO AMMINISTRATIVO
una teoria-ponte
dall’homo oeconomicus all’uomo amministrativo
premesse di fatto / di valore
gerarchia dei fini
centralitŕ controllo indiretto
razionalitŕ limitata
15. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI RAZIONALI ‘organizzazioni senza persone’: la razionalitŕ risiede nelle strutture
le finalitŕ espunte dal sistema
centralitŕ controllo, tendenza all’accentramento
si ignorano i comportamenti e le azioni
16. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI organizzazioni come collettivitŕ, come gruppi sociali
attenzione ai comportamenti
centralitŕ dell’obbiettivo della sopravvivenza
centralitŕ della dimensione informale
approccio struttural-funzionale centralitŕ dell’obbiettivo della sopravvivenza: Michels (ferrea legge dell’oligarchia), Brunsson (attenzione all’azione, legittimazione dell’irrazionale)
centralitŕ della dimensione informale: strutturata
approccio struttural-funzionale: il concetto di funzione (data l’unitŕ sociale assunta, ne derivano determinati prerequisiti di sopravvivenza); l’esistenza di un elemento č spiegata in termini delle sue conseguenze, piuttosto che in base alle sue origini; PROBLEMI: difficile individuare bisogni essenziali; difficile collegare struttura/necessitŕ; una funzione puň essere svolta da piů di una struttura (equivalenti funzionali); le org. sociali sono piů lasche degli organismi
centralitŕ dell’obbiettivo della sopravvivenza: Michels (ferrea legge dell’oligarchia), Brunsson (attenzione all’azione, legittimazione dell’irrazionale)
centralitŕ della dimensione informale: strutturata
approccio struttural-funzionale: il concetto di funzione (data l’unitŕ sociale assunta, ne derivano determinati prerequisiti di sopravvivenza); l’esistenza di un elemento č spiegata in termini delle sue conseguenze, piuttosto che in base alle sue origini; PROBLEMI: difficile individuare bisogni essenziali; difficile collegare struttura/necessitŕ; una funzione puň essere svolta da piů di una struttura (equivalenti funzionali); le org. sociali sono piů lasche degli organismi
17. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI La scuola delle Human Relations
l’effetto Hawthorne
oltre il modello razionalista-economista dell’attore
linee di ricerca
gruppi informali
leadership
ridefinizione ruolo lavoratori
motivazione alla cooperazione dei lavoratori
critiche
ideologiche
empiriche
18. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI Chester Barnard
organizzazioni come sistemi cooperativi…
centralitŕ nesso disponibilitŕ/scopo
… finalizzati
basi informali dei sistemi formali
centralitŕ formazione di un scopo comune
“imperialismo morale”
culture organizzative
centralitŕ sopravvivenza
19. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI Philip Selznick
“la cosa piů importante per le organizzazioni č che, sebbene siano degli strumenti, nondimeno ciascuna ha una vita sua propria”
20. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI Philip Selznick
individui partecipanti ‘per intero’
struttura formale come uno tra i tanti elementi
concetto di ‘esigenza organizzativa’
attenzione a fasi critiche
strutture informali
ideologia
cooptazione
il carattere dell’organizzazione: istituzionalizzazione
centralitŕ leadership
carattere di denuncia di tale prospettiva
21. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI Talcott Parsons
imperativi funzionali
24. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI NATURALI “gente senza organizzazione”
diversitŕ concezioni ambiente
differente bagaglio culturale
ambienti stabili e ambienti dinamici
diversa concezione del rapporto singolo/organizzazione
diversa concezione della natura dei sistemi sociali
25. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI APERTI generalizzabilitŕ del concetto di sistema
graduazione della interdipendenza delle parti
gerarchia di sistemi
natura dei flussi
relazione con l’ambiente
27. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI APERTI sistemi cibernetici
Autoregolazione
Centralitŕ del programma
Attenzione al controllo
Meccanismi di feedback e retroazione
28. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI APERTI organizzazioni sociali
sistemi a legame debole
la questione del confine
entropia e negentropia
morfostasi e morfogenesi
la legge della varietŕ vincolata
centralitŕ della gerarchia
29. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI APERTI la progettazione di sistemi
componenti come black box
sistemi complessi probabilistici
orientamento pragmatico
utilizzo simulazione
la teoria delle contingenze
no one best way
centralitŕ dell’ambiente
diversi ambienti, diverse richieste
centralitŕ problema incertezza
differenziazione ambientale / differenziazione struttura organizzativa
centralitŕ trattamento delle informazioni
30. ORGANIZZAZIONI COME SISTEMI APERTI dall’organizzazione all’organizzare
annientare i nomi
dalla struttura al processo
trattamento delle informazioni (amigue)
attivazione
selezione
conservazione
processi di attenzione
prima si agisce, poi si definisce
31. COMPLESSITA’ SOCIALE le organizzazioni hanno a che fare con condizioni problematiche in cui esistono sempre piů possibilitŕ di quante possano effettivamente essere attualizzate
gli attori ed i sistemi in gioco sono in grado di apprendere
costruiscono linguaggi e culture che sono parte costitutiva del loro agire
33. QUI LETTURA DI VON FOERSTER, P. QUI LETTURA DI VON FOERSTER, P.
34. COMPLESSITA’ SOCIALE dall’auto-organizzazione, alla riflessivitŕ…
l’applicazione di un processo a se stesso
… all’autopoiesi
la chiusura autoreferenziale dei sistemi costituisce fattore di intensificazione della loro apertura
37. ATTORI E ISTITUZIONI institutions matter
neo-istituzionalismo economico
organizzazioni come strumenti
istituzioni come norme
costi di transazione
neo istituzionalismo sociologico
perché si obbedisce alla norma?
habitus, risorse simboliche e di identitŕ
mappe cognitive
istituzioni come campi di pratiche date per scontate