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NEOPLATONISMO

NEOPLATONISMO. “ Cercate di ricongiungere il divino che è in voi al divino che è nell’universo ” (ad Eustochio, morente). PLOTINO. Egitto, 205 d.C. – Campania, 270 d.C. Platonico, conosce le filosofie orientali A 40 anni è a Roma a insegnare

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NEOPLATONISMO

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Presentation Transcript


  1. NEOPLATONISMO “Cercate di ricongiungere il divino che è in voi al divino che è nell’universo” (ad Eustochio, morente)

  2. PLOTINO • Egitto, 205 d.C. – Campania, 270 d.C. • Platonico, conosce le filosofie orientali • A 40 anni è a Roma a insegnare • Il discepolo e biografo Porfirio ne raccoglie gli scritti (Enneadi) • Lettura di Platone non in chiave razionale ma mistica

  3. DAI MOLTI ALL’UNO • Condizione della molteplicità è l’UNITA’ • Essa è la radice dell’essere • Ogni ente è UNO, ha un grado di unità:esseri > hanno >unità, esseri < hanno < unità • Di grado in grado all’UNO ASSOLUTO, PRIMO

  4. L’UNO • È infinito = illimitato in potenza • Privo di forma e di figura • Aldilà dell’essere, aldilà della sostanza • Non può esser definito da attributi finiti • Inesauribile, ineffabile • È il TOTALMENTE ALTRO: si può dire solo ciò che non è (teologia negativa)

  5. L’UNO • È BENE = supremo oggetto del desiderio del mondo • È CAUSA • Perché dall’Uno derivano i Molti? • Come avviene tale derivazione?

  6. DALL’UNO I MOLTI (exitus) • L’Uno non ha bisogno del mondo, ma non può fare a meno di traboccare, generare • Per sovrabbondanza, pone il mondo in modo necessario • IRRADIAZIONE • EMANAZIONE • PROCESSIONE

  7. LE METAFORE DELL’EMANAZIONE • Luce • Profumo • Neve • Sorgente • Come da un vaso colmo trabocca l’acqua…

  8. EMANAZIONE • Processo eterno (non avviene nel tempo) • Non è dualismo (materia + artefice) • Non è creazionismo (Dio crea liberamente dal nulla) • Emanato defluisce eternamente dalla Causa emanante • Il processo si concretizza nelle IPOSTASI

  9. IPOSTASI • Realtà sostanziali in sé sussistenti • UNO = potenza di tutte le cose • INTELLETTO = sorge dalla contemplazione dell’Uno: pensa le eterne idee, le forme dell’essere • ANIMA = riceve la luce delle essenze archetipe e con ciò pensa, guarda a ciò che è dopo di lei e lo ordina con le idee

  10. DALL’INTELLEGIBILE AL CORPOREO • Dall’Anima emana un corpo alla quale essa si unisce come Anima Mundi • In ogni cosa c’è un’anima che è presenza dell’idea nella cosa • Uno, Intelletto, Anima = mondo intellegibile • Mondo corporeo deriva dall’Anima e implica la Materia

  11. MATERIA • Privazione del positivo • Non essere, assenza di essere • Male • Oscurità • Allontanamento dall’Uno, è destinata a scomparire (opposto del cristianesimo)

  12. ANIME, TEMPO • Le anime singole sono riflessi o immagini dell’Anima Mundi • Il tempo deriva dall’attività dell’anima nel mondo

  13. DAI MOLTI ALL’UNO (reditus) • I Molti desiderano tornare all’Uno • L’uomo ha il desiderio di “tornare al Padre” • Le anime imprigionate nella materia (corpo) sentono il richiamo dell’Essere donde nacquero • Nostalgia per l’esilio

  14. RITORNO ALL’UNO • È “itinerarium” che l’uomo può compiere mediante il ritorno a se stesso e l’abbandono delle cose esteriori • Appello all’ascolto della coscienza • Purificazione

  15. LIBERAZIONE • La liberazione dal corpo avviene tramite: • Le virtù civili (cardinali) • Arte (contemplazione della bellezza) • Amore (eros) • Filosofia (dialettica, verso l’Uno)

  16. CONOSCENZA ED ESTASI • L’intelligenza è però condizionata dal dualismo soggetto/oggetto • Dio è unità che sfugge ogni presa conoscitiva • Solo tramite l’ESTASI = amoroso contatto e sovra-razionale immedesimazione con l’ineffabile • È uscita da sé e dai limiti del finito

  17. IN CONCLUSIONE • Esiste una struttura fondamentale dell’essere: allontanamento e ritorno • La vita e la conoscenza sono una ascesa all’Uno come reazione alla “dispersione” avvenuta • Esiste solo l’Uno: tutto il resto, che sembra “altro”, non è che il rifrangersi della fonte in emanazioni successive di essa

  18. La pluralità è una degradazione dell’Unità • L’Unità degradandosi si pluralizza, si frammenta, si materializza • L’Uno è spirito, la materia è corruzione dello spirito • Il problema quindi è trovare le strade perannientare la materia: è il compito della filosofia

  19. DOPO PLOTINO • Dopo Plotino, il suo scolaro Porfirio ne scrisse la vita e ne pubblicò gli scritti (Enneadi) • Il suo discepolo Giamblico aprì una scuola neoplatonica in Siria • Ad Atene si mise in luce Proclo (410-485) che diede alla dottrina forma definitiva • Nel 529 Giustiniano chiuse tutte le scuole

  20. LINKS • Dante, Paradiso, canto XXXIII: “Nel suo profondo vidi che s’interna Legato con amore in un volume, Ciò che per l’universo si squaderna; Sustanze ed accidenti e lor costume Quasi conflati insieme per tal modo Che ciò ch’i’dico è un semplice lume”

  21. Prologo Vangelo di Giovanni • Lettere di Paolo (Colossesi, Efesini) • Patristica e Agostino • Pensiero medioevale • Platonismo rinascimentale • Spinoza • L’idealismo romantico

  22. NEOPLATONISMO TRA QUATTRO E CINQUECENTO • Nel Rinascimento si tradusse e si lesse molto Platone, che spesso venne interpretato in chiave neoplatonica • Cosimo dei Medici fece riaprire a Firenze l’Accademia che fu diretta da Marsilio Ficino • Egli tradusse in latino le Enneadi di Plotino

  23. “Verso il Bene, cui ogni anima aspira bisogna, dunque, ascendere ancora. Chi l’ha visto, sa quel ch’io dico; sa com’è bello. E’ desiderato come bene; a Lui sale l’umano desiderio” (Enneadi, libro I)

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