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IL PROGETTO M@RTE Moduli di apprendimento in rete tecno-educativa

IL PROGETTO M@RTE Moduli di apprendimento in rete tecno-educativa. Brevemente su di me :. 2002: Laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni; 2002-4: Staff del Coordinamento Didattico progetto RUPAR Formazione; Tutor d’aula Progetto M@rte;

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IL PROGETTO M@RTE Moduli di apprendimento in rete tecno-educativa

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Presentation Transcript


  1. IL PROGETTO M@RTEModuli di apprendimento in rete tecno-educativa

  2. Brevemente su di me: • 2002: Laurea in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni; • 2002-4: Staff del Coordinamento Didattico progetto RUPAR Formazione; Tutor d’aula Progetto M@rte; • 2004-5: Master in Gestione delle Risorse Umane; • Dal 2004 Ph.D Student in Psicologia, area Psicologia delle Organizzazioni e del Marketing; Tutor Prof.Scaratti; • Teacher Assistant per l’insegnamento di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni; • Interessi di ricerca: Comunità di pratica, pratiche di comunità di pratica ed apprendimento organizzativo;

  3. Cosa vi propongo:

  4. - La filosofia del progetto M@rte- Risorse Umane - Risorse logistiche - Impianto metodologico- Modalità di erogazione- La piattaforma- Materiali didattici- Valutazione e certificazione Storia del Progetto M@rte Lavoriamo insieme… Esercitazione in piccoli gruppi Il Tutor d’aula La mia esperienza.. Usatela!

  5. FILOSOFIA DEL PROGETTO M@RTE

  6. Il Progetto M@rte: • Committenti: M.I.U.R. e R.A.S.; • A.T.S.: Hp – Tiscali – Tecnofor – Xanto – DeA – Ifras; • Si è configurato come una strategia complessiva e coordinata, mirata a condurre il sistema della Scuola Sarda verso un pieno inserimento nella Società dell’Informazione; • Formazione come leva strategica di cambiamento organizzativo; • Finalità: garantire ai partecipanti/professori una formazione di qualità; avviare un processo di innovazione all’interno di 588 Scuole Medie e Superiori;

  7. LE RISORSE UMANE

  8. Per il presidio delle diverse dimensioni organizzative, didattiche, tecnologiche ed amministrative del Progetto, sono state previste diverse funzioni: • Direzione: responsabilità della definizione delle strategie organizzative e di relazione con gli interlocutori esterni ed interni del Progetto; • Coordinamento Didattico: responsabilità di attivare, coordinare, gestire e presidiare lo sviluppo del Piano di formazione (contatti con le Scuole; calendarizzazione, etc.) • La tutorship: orientata a sviluppare capacità di apprendimento autonomo nei singoli soggetti; • Docenze on line fruite attraverso la videoconferenza e gli strumenti offerti dalla piattaforma; • Comitato Tecnico Scientifico: responsabilità di presidiare i diversi processi di monitoraggio e valutazione

  9. TUTORSHIP D’AULA ON LINE

  10. Il Tutor on line: • aveva il compito di rispondere ai quesiti legati alla didattica, di moderare e di animare i forum di discussione; • partecipava inoltre a chat programmate con 4 aule. Esse avevano finalità conoscitive; • poteva essere contattato in due modi: • 1: tramite la sezione contatti dell’LMS; • 2: tramite mail diretta.

  11. RISORSE LOGISTICHE

  12. Le attività venivano realizzate in aule multimediali che avevano in dotazione: • 10 pc + 2 pc per il tutor; • 2 stampanti di rete; • 1 televisore 40 pollici; • 1 sistema di vidoconferenza; • 1 scanner. • Sono state infrastrutturate 88 aule gestite da un Polo Centrale/Centro Servizi con funzione di coordinamento e controllo rispetto a tutte le tecnologie. Da qui venivano gestiti i contenuti on line e organizzate le attività di assistenza/consulenza attraverso la piattaforma on line dedicata.

  13. IMPIANTO METODOLOGICODELLA FORMAZIONE

  14. Caratteristiche: • Metodologia improntata sul modello costruttivistico; • Ambiente di apprendimento di tipo laboratoriale; • Azione formativa come occasione per sviluppare comunità di apprendimento; • Intreccio della dimensione tecnologica con quella personale e sociale; • Setting progettuale = formazione integrata in rete = integrazione di diverse metodologie (interventi in presenza + apprendimento individuale + attività in rete centrate su discussioni, esercitazioni, produzioni collaborative)

  15. La formazione integrata in rete è stata pensata come uno spazio di dialogo e di interazione che si popola di forme di lavoro: • di chat; • di forum; • di newsgroups; • di tutoraggio on line; • di tutoraggio in presenza; • di videoconferenze; • di autoistruzione e monitoraggio; Vantaggi: • Risposta personalizzata e flessibile all’esigenza di diffusione rapida e capillare delle conoscenza, assecondando i ritmi e i bisogni di apprendimento individuali;

  16. MODALITA’ DIEROGAZIONE

  17. I contenuti della formazione sono stati erogati tramite vari sistemi tecnologici, resi disponibili agli utenti mediante la piattaforma integrata per la formazione a distanza; • La connessione attraverso il web ha consentito la creazione di un’aula interattiva, presidiata da un tutor d’aula, con possibilità di dialogo con: i docenti; il tutor on line; e fra tutti i partecipanti.

  18. LA PIATTAFORMA (LMS)La piattaforma integrata è l’ambiente on line che contiene gli strumenti didattici (Forum, Catalogo, Chat, Biblioteca, Faq, Webmail, Contatti) attraverso i quali è stata resa possibile l’interazione tra i vari soggetti coinvolti nel Progetto.

  19. STRUMENTI DIDATTICI

  20. IL FORUM

  21. Il forum era un ambiente virtuale in cui le persone potevano interagire in qualunque momento e da qualunque pc (dall’aula Marte, da casa, da scuola etc). Una delle caratteristiche principali di questa forma di comunicazione consiste nel fatto che tra l’inserimento di un messaggio e la risposta ad esso intercorre un certo tempo. Si parla quindi di comunicazione a-sincrona e cioè di una comunicazione che non si svolge in tempo reale. La chat è invece un forma di comunicazione sincrona. CLICCA QUI PER ACCEDERE AL FORUM

  22. Qui era riportato il nome utente e la data dell’ultimo messaggio Questo elenco conteneva la lista dei forum attivati divisi per argomenti. Cliccandoci sopra si accedeva alla lista dei messaggi di ogni Forum. Qui veniva visualizzato il numero dei messaggi contenuti nei vari Forum

  23. UNA VOLTA CLICCATO SU UNO DEI FORUM ATTIVATI VENIVA VISUALIZZATA UNA PAGINA SIMILE A QUESTA:

  24. Ricerca una parola nel forum Inserisci un nuovo argomento Messaggi non letti Listaargomenti Totale messaggi inseriti Data ultimo messaggio

  25. DOPO AVER CLICCATO SU UNO DEGLI ARGOMENTI DELLA LISTA, VENIVA VISUALIZZATA UNA PAGINA SIMILE A QUESTA:

  26. Torna alla lista dei messaggi dell’argomento scelto Scorri in avanti i messaggi dell’argomento scelto Scorri all’indietro I messaggi dell’argomento scelto Rispondi al messaggio

  27. LO STRUMENTO “CATALOGO”:

  28. Dalla sezione catalogo si accedeva ai materiali didattici (courseware e FAQ) Materiali didattici

  29. LA SEZIONE “CHAT”:

  30. Nella chat si aveva la possibilità di dialogare in tempo reale con gli altri soggetti coinvolti nel Progetto in base ad incontri programmati dal coordinamento didattico e dal Tutor online

  31. LA SEZIONE “BIBLIOTECA”:

  32. Cliccando su Biblioteca si apriva una finestra dalla quale era possibile consultare documenti attinenti al corso Lista dei documenti disponibili per la consultazione

  33. LA SEZIONE “FAQ”

  34. Nella sezione faq si trovavano indicazioni utili sull’utilizzo della piattaforma

  35. LA SEZIONE “WEBMAIL”:

  36. Cliccando su Webmail si apriva una finestra dalla quale era possibile ricevere ed inviare messaggi di posta elettronica Ogni corsista aveva a disposizione una casella di posta elettronica all’indirizzo nome_utente@progettomarte.net

  37. LA SEZIONE “CONTATTI”:

  38. Nella sezione Contatti veniva data la possibilità di contattare il tutor on line

  39. MATERIALI DIDATTICI

  40. I Materiali didattici elaborati per l’azione, residenti nell’ambiente e-learning, sono stati sviluppati come courseware, comprendenti un insieme di moduli didattici multimediali dedicati alle specifiche aree tematiche oggetto del Corso. • I contenuti di ogni singolo corso potevano essere fruiti sia in autoistruzione da casa, logandosi alla piattaforma, che in sessioni di lezione in tempo reale. • In ogni courseware era presente un’unità di presentazione e orientamento che descrive: • gli obiettivi didattici; • l’articolazione della proposta didattica; • le metodologie utilizzate; • i tempi di fruizione; • le modalità di monitoraggio e valutazione.

  41. Caratteristica peculiare dei CW era la struttura modulare aperta, non rigidamente sequenziale, che favoriva la navigazione all’interno dei moduli e segmenti didattici sia gerarchicamente che mediante link ipertestuali. • Era stato creato un CW per ogni percorso formativo: • Corso di addestramento del personale docente e non docente addetto alle infrastrutture informatiche (80 ore; 1100 partecipanti; 110 ediziono); • Formazione di base: la Patente Europea del Computer (ECDL) e la multimedialità in classe (50 ore; 5000 partecipanti; 500 edizioni); • Formazione di secondo livello: internet e la multimedialità in classe (100 ore; 2500 partecipanti; 250 edizioni); • Formazione livello avanzato: i linguaggi della rete (100 ore; 600 partecipanti; 60 edizioni).

  42. VALUTAZIONE ECERTIFICAZIONE

  43. PROCESSO DI VALUTAZIONE: • Ex ante: per raccogliere informazioni sulle caratteristiche e sulla situazione dei soggetti che intraprendono il percorso formativo; • In itinere: durante lo svolgimento delle attività d’aula mediante verifiche realizzate immediatamente dopo la trasmissione di brevi contenuti didattici; • Ex post: a fine percorso formativo. • CERTIFICAZIONE: • Veniva rilasciata una attestazione di partecipazione ai moduli didattici. Non c’era una prova finale se non un questionario di autovalutazione.

  44. ESERCITAZIONEIN PICCOLI GRUPPI

  45. Consegna: • osservare con sguardo critico i materiali didattici del progetto, proiettati nello schermo; • annotare individualmente punti di forza e debolezza dei prodotti; • condividerle con gli altri membri del gruppo; • riportarli in plenaria. • Tempo stimato: • 15 minuti per il lavoro in sottogruppo; • 30 minuti per la plenaria.

  46. Critiche raccolte dai corsisti rispetto alLivello sintetico del Web writing: • PERSPICUITA’; • COMPATTEZZA TEMATICA; • BREVITA’; • SEMPLICITA’ SINTATTICA; • TITOLAZIONE EFFICACE; • SCHEMATICITA’; • VISUALITA’; • ENUNCIAZIONE COINVOLGENTE; • SPAZIALITA’ E TEMPORALITA’. Elementi da considerare nel Web writing

  47. Critiche raccolte dai corsisti rispetto alLivello analitico del Web writing: • Utilizzare uno stile di tipo saggistico; • Mostrare chiaramente i legami • con il livello sintetico; • Rendere facilmente stampabile il testo. Suggerimenti che generalmente è bene seguire per Il livello analitico del Web writing

  48. IL TUTOR D’AULA

  49. La tutorship d’aula era fondamentalmente orientata a sviluppare capacità di apprendimento autonomo nei singoli soggetti, quali: • sviluppare curiosità; • accettare il feedback sulle proprie performance in modo non difensivo; • diagnosticare i bisogni di apprendimento; • formulare obiettivi di apprendimento congruenti alle possibilità e aspirazioni dei partecipanti; • identificare risorse materiali ed esperenziali per raggiungere vari livelli di apprendimento. • La tutorship si configurava come funzione “distribuita” per esaltare lo spirito collaborativo nella comunità di apprendimento.

  50. Il tutor doveva possedere: - competenza tecnologica per essere in grado di supportare tutte le richieste immediate di risoluzione dei problemi quotidiani legati all’utilizzo di strumenti informatici; - doveva essere in possesso anche di conoscenze trasversali alle materie trattate nei corsi in modo da poter interpretare e filtrare le richieste di approfondimento dei temi emersi in aula verso i docenti e gli esperti che intervenivano in videoconferenza; - non doveva essere un esperto di contenuti come invece era il tutor on line;

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